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Una chitarra per suonare al buio
Una chitarra per suonare al buio
di [user #116] - pubblicato il

Fago e Migi sono i modder del momento. Sotto le loro mani stanno passando chitarre di mezza Italia che ambiscono a settaggi estremi, colorati e super performanti. Oggi ci raccontano una chitarra di Cesareo che nonostante un set tup super aggressivo (Tone Zone e Sustainer) finiva per suonare con il freno a mano tirato. E al buio spariva.
Fago e Migi sono i modder del momento: sotto le loro mani stanno passando chitarre di mezza Italia che ambiscono a settaggi estremi, colorati e super performanti. Oggi ci raccontano una chitarra di Cesareo che nonostante un set tup super aggressivo (Tone Zone e Sustainer) finiva per suonare con il freno a mano tirato. E al buio spariva.

"Generalmente mettiamo le mani sulle chitarre per modificarle adattandole sulle esigenze dei musicisti che le suonano.
Nel caso della 
RGT3120 Custom Cesareo che vi racconteremo oggi, la situazione era differente: lo strumento era già perfetto, visto che nasceva con delle specifiche pensate ad hoc per il chitarrista di Elio & Le Storie Tese  ma aveva bisogno di una radicale messa a nuovo dopo anni di inattività e di un’elettronica allestita non proprio a dovere. L’occasione ci ha permesso comunque di ottimizzare questa chitarra: Cesareo lamentava spesso la difficoltà di suonare su palcoscenici con luci confusionarie, a volte troppo basse se non addirittura spente. Ed ecco la soluzione che ci siamo inventati. (Fago & MiGi)


FAGO
Questa chitarra di Cesareo è caratterizzata dalla presenza del Sustainer, sistema elettronico particolare che permette di prolungare il suono di una o più note all'infinito. Il Sustainer è prodotto dalla Fernandes ed è lo stesso sistema che, da anni, utilizza anche Steve Vai su alcune delle sue chitarre. Il Sustainer è composto da un pickup driver che ha sia la funzione di un pickup normale, sia quella di elettromagnete che, gestito da una apposita centralina onboard e relativi controlli, fa vibrare le corde all'infinito. Ogni Sustainer presenta due miniswitch che comandano uno l'on-off del sustainer e l'altro le modalità di vibrazione. Di base, questo sistema può offrire varie funzioni che variano anche sulla base del modello di chitarra che lo ospita. 

Una chitarra per suonare al buio

Sulla chitarra di Cesareo le modalità sono due: quella fondamentale che fa vibrare la corda senza alterarne il timbro e quella legata alla modalità Harmonic mode. Questa funzione tramuta la nota che stiamo suonando nella sua armonica e ne prolunga il suono all'infinito, finché non decidiamo di fermarne la vibrazione stoppando la corda con la mano destra.
Quando ci abbiamo messo le mani, il circuito di questo strumento era in condizioni abbastanza precarie: un sacco di fili e cavi aggrovigliati tra loro e persino qualche collegamento non proprio perfetto. Il selettore a tre posizioni (tipo Tele) istallato sulla chitarra non era idoneo all'utilizzo con il Sustainer; succedeva quindi che nella posizione centrale - quando suonano insieme il driver del Sustainer e l'humbucker al ponte - il suono andava in controfase. E,  anzichè uscire quel suono potente e ciccione tipo Les Paul in posizione centrale, il sound era scarico: poche basse e troppe alte.
Come se non bastasse, per alloggiare la scheda di controllo del Sustainer, era stata eseguita una fresatura senza scassi e quindi lo sportello sporgeva dallo strumento. 

Una chitarra per suonare al buio

La prima cosa che ho fatto è stato rimuovere completamente tutto l'impianto elettrico, ricreando ex novo una schermatura totale di tutti i vani elettrici. Ho ricreato il profilo per alloggiare lo sportello del vano scheda correttamente; quindi non sporgente, come del resto gli altri presenti sullo strumento. 
Sono stati sostituiti i potenziometri con dei DiMarzio e come selettore a tre vie ho installato un CRL con scatto a molla. È stato eseguito il ricablaggio totale dell'impianto con cavi schermati ad alta conduzione, condensatore Sprague OD al tono è una regolazione accurata della centralina per ottenere la risposta di intervento migliore. L'humbucker al ponte è un Dimarzio Tone Zone che come ormai da tradizione Cesareo utilizza praticamente su tutte le sue Ibanez Signature. 

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MIGI
La custom verde di Cesareo versava in stato di abbandono da anni, pertanto necessitava di una pulizia profonda e di setup rifatto da zero. Come praticamente tutte le sue chitarre su cui ho lavorato, non ha problemi di tasti usurati, come spiattellamenti, tacche ecc, né di manico. Ciò è dovuto al fatto che Cesareo ha la mano leggera, che preme quanto basta, anche durante i suoi noti bending. 

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Dopo un collaudo preventivo, per avere conferme della mancanza di problemi sui tasti, ho quindi proceduto a smontare tutto fino all'ultima vite. Quasi ogni singolo pezzo metallico è stato scrostato dalla ruggine, disossidato o lavato in ultrasuoni, lubrificato e rimontato da zero. In particolare le sellette del ponte, che presentavano una patina di ossido misto a ruggine nell'incastro tra le due parti di cui sono formate e nelle rampe di uscita delle corde.
Prima di procedere coi tasti, ho installato i segnatasti laterali fosforescenti Luminlay, come richiestomi dallo stesso Cesareo. Il suo cruccio era infatti la scarsa visibilità dei segnatasti laterali quando, dal vivo, le luci sono confusionarie, basse o addirittura spente. Questi segnatasti presentano due vantaggi rispetto a quelli a LED: sono drasticamente più semplici da installare, molto più economici, non richiedono batterie né lavori pesanti su manico e tastiera, e non essendo troppo luminosi non infastidiscono il chitarrista. Si autocaricano quando esposte anche a luci basse nell'ambiente, e in stato di buio totale rimangono ben visibili per 20-30 minuti circa.

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I tasti sono stati comunque rettificati per sicurezza nella seconda ottava e riprofilati (tutti), poi lucidati a specchio. La tastiera è stata ripulita dallo sporco accumulato in anni di abbandono, lavata con abbondante alcol e nutrita con olio extravergine di oliva. Il retro del manico era originariamente satinato, ma solo fino al 16° tasto circa. Inoltre lo stacco dritto tra vernice lucida e vernice satinata, esteticamente, a mio parere, non era molto gradevole. Essendo la chitarra una neck-through, quindi con manico passante nel body, l'attacco tra i due è continuo, senza interruzioni, quindi per creare un effetto esteticamente piacevole tra lucido e satinato, ho adottato un espediente preso dalla ESP KH Kirk Hammett, ovvero una sorta di inserimento della satinatura a punta.

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Dopo avere rifilato le lame del ponte e i solchi dei perni, ho proceduto a rimontare il tutto con cura. Le molle sono state inguainate con gomma termorestringente, per eliminare il riverbero indesiderato, che ad alti volumi può rientrare nel segnale, sporcandolo. Ho incordato la chitarra con corde Ernie Ball Super Slinky 9/42, accordate standard La 440Hz. Dopo avere stiracchiato e riaccordato le corde, le ho fatte assestare una notte, e all'indomani ho proceduto con la regolazione dell'assetto. Cesareo predilige l'action fisicamente più bassa possibile, al limite della frusta. Non importa se il suono ne risente un poco (nei limiti), l'importante è che la chitarra sia comoda e facile da suonare. Quindi ho settato il manico quasi dritto, action bassissima, a costo di fare frustare un poco il Mi basso. Ho poi regolato l'intonazione simulando la mano leggera di Cesareo, e dopo un'accordatura fine ho proceduto al collaudo intensivo. È stato bello rivederla dopo quasi 10 anni!

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cesareo setting & performance
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