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EdoFrasso
utente #13197 - registrato il 27/08/2007
"Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato."
Città: Busto Arsizio
Sono interessato a: Chitarra elettrica.
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Attività

Arcade Fire - 5 luglio, Milano, Arena Civica. Una sinfonica speranza
di EdoFrasso | 14 luglio 2011 ore 08:00
Gli Arcade Fire sono una delle realtà musicali più importanti del nuovo millennio. Arrivati al terzo album (The Suburbs, uscito nell’estate del 2010, Grammy per album dell’anno) la band di Win Butler e consorte ha nell’ultimo anno confermato ampiamente di essere la favorita nella gara tra le nuove e più eccitanti band da stadio, mentre le antiche glorie sopravvissute agli anni ‘80 (U2, REM, The Cure) sbiadiscono confuse da età e successi.
Van Morrison - Astral Weeks
di EdoFrasso | 06 maggio 2011 ore 18:00
Si parla sempre troppo poco di Van Morrison. E quando si fa riferimento a lui, risalta sempre più il suo lato d'ispirazione proto punk per Patti Smith (ricordiamo tutti Gloria), la sua fama da cugino minore del Dylan più Folk e il suo versante più crooner (Moondance e le sue riletture ancora ci rimbombano nelle orecchie).
U2 – No Line On The Horizon
di EdoFrasso | 02 marzo 2009 ore 13:49
Mi è molto difficile parlare dell’ultimo album degli U2. E’ come offrirmi una storia con Scarlett Johansson. Mi potrò anche lamentare se avremo problemi comunicativi. Ma sempre di una storia con Scarlett Johansson si tratterà. Per fortuna con gli anni ho imparato a scindere obbiettività ed emotività. E capire che spesso le due cose non vanno a braccetto. How To Dismantle An Atomic Bomb ad esempio, per quanto mi emozioni tutt’ora in quanto tassello della carriera della band della mia vita, è innegabilmente un disco loffio, incoerente. Col senno di poi una delusione.
Ninive & Los Paranoias - Osti
di EdoFrasso | 13 dicembre 2008 ore 23:32
Immaginate un braccio di ferro estenuante tra Tom Waits e un John Frusciante in pieno periodo “Niandra Lades”. Immaginate un ironia truce sputata a mezzi denti e libere linee poetiche che ondeggiano tra realismo e disincanto. Tutto questo, però figlio di un’italianità assolutamente non rifiutata. I Ninive sono un progetto proveniente dal Legnanese, che vede la luce nel 2001. Nasce e si sviluppa come duo, voce e polistrumentista, ma viene saltuariamente accompagnato da un trio che prende il nome di Los Paranoias.
Il Blues Metallo Di Gary Moore
di EdoFrasso | 17 novembre 2008 ore 12:36
Vecchio, gonfio, imbolsito, incazzato. Chi è stato in Irlanda sa come queste caratteristiche da rockstar viziata avanti con gli anni, siano nella terra smeraldo peculiari in molte persone. Gary Moore risponde a tutte queste caratteristiche. Ma al contrario di molti irlandesi, lui la vita della Rockstar l’ha fatta. Il 14 Novembre il Rolling Stone di Milano ospita la sua arte, con una certa curiosità. La sua fama di personaggio difficile è celebre, e precede il suo arrivo. Come quella volta, si dice, in cui ordinò dieci caffè per poi non berne nemmeno uno. O come quella volta, sempre si dice, in cui ordinò una pizza nel cuore della notte facendo impazzire il servizio in camera di un albergo italiano per poi lasciarla intatta, trovata alla mattina dalla donna di servizio.
The National
di EdoFrasso | 09 ottobre 2008 ore 07:24
New York. Ah, New York. Quanti stimoli si intrecciano per le tue strade. In principio furono i Velvet Underground a sputare fuoco sul mondo dalla mela. Poi i Television ci folgorarono con la loro psichedelica così quadrata. Grandi invenzioni stilistiche vengono da New York. New York è l’Irlanda. E’ l’Italia. E’ la Cina. E’ l’Europa e l’America che si squadrano dritti negli occhi, fino ad abituarsi l’un l’altra, anche se con un certo sospetto. Il vecchio e il nuovo. E potrei riempire questa pagina di paragoni con elementi che si completano a vicenda. E qui, nel respiro della metropoli, tra un Andy Wharol e un David Letterman, il delirio culturale crea esplosioni creative. La fine degli anni Novanta aveva steso un terreno di inglesissimo tappeto armonico inglese. La forma canzone era vivissima seppur in orecchie tese di novità. E’ in questo clima che una formazione con in testa colori Rock tradizionali si faceva strada in quel della grande mela. I The National nascono in verità nella città di Cincinnati, Ohio, nel 1999.
Civico
di EdoFrasso | 23 settembre 2008 ore 15:40
...
Civico o No??
di EdoFrasso | 17 settembre 2008 ore 16:28
...
Kellylynch Live@Circolone di Legnano
di EdoFrasso | 12 settembre 2008 ore 00:53
I Kellylynch suonano ancora una volta la loro miscela di stili al Circolone di Legnano!! Ingresso 5 euro Vi aspettiamo! Sarete ripagati con un grande Show! http://www.myspace.com/kellylynchsound    
Ci siamo
di EdoFrasso | 11 settembre 2008 ore 14:35
...
WHY? – ALOPECIA. La fusione che genera il futuro.
di EdoFrasso | 11 settembre 2008 ore 00:43
Signori, l’ispirazione da tutto fa bene al nostro chitarrismo. Solo recentemente mi sono così tanto reso conto di quanto gli anni Novanta siano già arrivati alla storicizzazione. Hanno fatto così presto. E cosa ci hanno portato gli anni Novanta? Il grunge (o come io amo definirlo neo punk) in primis. Poi sicuramente un paradossale revival anni Ottanta che per la verità si sta mostrando in tutto il suo splendore sgargiante solo ora. E infine naturalmente l’Hip Hop. E’ proprio di Hip Hop che andiamo a parlare quest’oggi. Con qualche cosa in più.
The Boss. Il Rock in cui crediamo ancora.
di EdoFrasso | 06 luglio 2008 ore 19:46
Non pensavo di credere ancora nel Rock. Sapevo solo di averne bisogno. La cosa più bella è il sorriso. Bruce Springsteen accoglie la folla con un sorriso. Un largo sorriso accogliente, caldo, dolcissimo. Summertime Blues parte in sordina, divorata dal boato emotivo, divorata dalla gioia. Eddie Cochran da qualche parte, se la ride. The Boss inizia la celebrazione in quella che per sua stessa ammissione è la sua seconda casa. San Siro estivo. Lo si ritrova sempre uguale. Caro posto piacevole, contenitore di anime sempre tutte diverse, sempre tutte confusionarie.
Il Ritorno Del Sibilo Tentatore
di EdoFrasso | 11 giugno 2008 ore 08:34
Se Bob Dylan fosse una figura biblica sarebbe certamente il serpente del giardino dell’Eden. Fugace, ammaliatore, tentatore. L’uomo che chiudendo la mano può stringere il mondo, il sibilante venditore di verità. L’uomo che ispirò la mano mancina di Seattle. In un suo battito di palpebra ci sono cinquant’anni di storia, che lui ha contemplato dalla sua privilegiata posizione. Quella del poeta.. L’America delle preghiere di pace lo adottò come proprio sacerdote, e lui fuggì, nascondendosi dentro ad altre canzoni, altre vesti che con pochi sussurri sapeva rendere confortevoli, per ogni generazione le avesse indossate.
OMMIODDIO
di EdoFrasso | 04 giugno 2008 ore 19:43
...
Il Surrealismo Di Scott
di EdoFrasso | 09 maggio 2008 ore 07:00
Non mi ero mai accorto della vetrata incastonata nel soffitto del Blue Note. Non ci si fa caso nelle serate scandite da mojti e settime maggiori. Permette di vedere i palazzi circostanti, le finestre che si affacciano nella zona, l’eminente serata milanese. Il sette maggio poco sotto a quel vetro suona uno dei più grandi interpreti del chitarrismo di sempre. Sono pressappoco le nove e un quarto quando Scott Henderson sale sul palco del Blue Note. Maglietta arancione, fender rossa. I capelli ricci, unti, si agitano insistentemente a celare uno sguardo apparentemente torvido. Non è una presenza esattamente inquietante, ma che nemmeno mette a proprio agio. Tra le priorità del vecchio Scott certo non c’è quella di interagire con il pubblico. Inizialmente sembra addirittura infastidito da occhi che lo fissano e lo ammirano. Ma a fare da tramite tra Henderson e le persone saranno essenzialmente i brani. All Blues apre le danze. E’ una perla che ci (e gli) ricorda il mondo da cui viene.
Alberto Rigoni - Something Different
di EdoFrasso | 27 aprile 2008 ore 16:11
La sinfonia del nuovo millennio è l’interferenza del cellulare nelle casse di uno stereo. Alberto Rigoni, classe 1981, ha passato gli ultimi anni ad aggirarsi nella scena veneta tra Rock molto Eightyes ruotante attorno ad un fitto manierismo, e cose di stampo più sperimentale. Something Different è il suo primo album da solista. Amante di una dimensione sonora sputata fuori dal progressive, il bassista la usa come veicolo per arrivare ad un Metal estremamente “del nuovo millennio”, avvalendosi di una spinta elettronica di fondamentale importanza. Fino a qui, a dire la verità, parrebbe piacevole ma nulla di nuovo. Tutto sommato Rigoni dona al tutto una certa grazia. Nei dieci brani si riconosce una magistrale capacità di dare un suono scrupoloso ma mai robotico, se non dove volutamente deciso.
Buon viaggio a tutti
di EdoFrasso | 17 aprile 2008 ore 17:00
...
Ricordando Fabrizio
di EdoFrasso | 21 febbraio 2008 ore 02:50
EdoFrasso scrive: Questo è il mio personale piccolo tributo ad uno degli artisti più ispiranti per la mia piccola mente. Nessuno scopo, nessun motivo. Ricordare fa sempre bene.
Brian's Loop - Last Chance to the World
di EdoFrasso | 12 febbraio 2008 ore 20:00
EdoFrasso scrive: Dove l'anglosassone e l'americano si uniscono nel loro tipico scontro di odio amore, in quel loro braccio di ferro armonico che li ha visti contrapposti per decenni, si collocano gruppi come i Brian's Loop. E' un terreno insidioso. Che spesso lascia agguati mirati ad attentare l'identità del gruppo in questione. Spesso la band, i progetti, le canzoni e i dischi, non ne escono bene, abbagliati dalla luminosissima luce della storia del Rock, che li attira a se talvolta cancellando le tracce della loro fiera unicità. In parole povere l'imitare è pericoloso se non lo si regola. Ma ci sono gruppi, in realtà abbastanza rari, che ne escono bene. Gruppi che riescono a fare del recupero dei canoni Rock tradizionali un punto di forza anziché un rischioso campo minato. I Brian's Loop sono uno di questi gruppi. Che ha inglobato le lezioni e le tiene fedelmente sott'occhio, ma che cerca di spaziare attraverso esse. Badare bene, attraverso, non oltre.
Stefano Nerozzi - CROMATICO
di EdoFrasso | 14 gennaio 2008 ore 01:30
EdoFrasso scrive: Stefano Nerozzi è un musicista che nel 2007 decide di assemblare un piccolo album di sottigliezze registrate amatorialmente. Alla raccolta viene dato il nome di “Cromatico”. Il tutto si rivela nella sua innocente casualità, di una sottile efficacia, giudicabile chiaramente secondo parametri estremamente “suoi”.
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