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davidederosa64
utente #20297 - registrato il 07/08/2009
Mi chiamo Davide De Rosa e sono nato a Napoli nel 1964.Mi sono innamorato della chitarra alla fine degli anni 70 ascoltando la Musica di Jimi Hendrix,e soprattutto, assistendo ad una performance dal vivo del gruppo AREA. La mia prima esperienza come strumentista fu intorno alla prima metà degli anni 80, militando in una band con un suono un pò alla Police.Finita questa esperienza mi trovai a 21 anni dovendo scegliere cosa avrei fatto nella vita. Decisi che la musica sarebbe stata la mia vita comunque.Così accettai una proposta di lavoro in orchestra su navi passeggeri.Lì ho trascorso 5 anni suonando qualsiasi genere musicale, e con qualsiasi genere di musicista di qualunque estrazione etnica.Tornato a casa mi resi conto che era arrivato il momento di studiare tutto dall'inizio.Di recente Ho scoperto la musica Manouche e ho approfondito e integrato nel mio stile molto di quella cultura. Oggi suono in un modo tutto mio usando il plettro per qualunque cosa da Bach a Jeff Beck.A parte il lavoro "mercenario"sto progettando di registrare qualcosa di mio.Quello che cerco di fare è trovare quello che chiamo sintesi del linguaggio,ovverosia un suono univoco che racchiuda in sè tutte le mie esperienze senza risultare una mistura di generi alla rifusa.Speriamo!!!
Città: Napoli
Genere: Blues, Classica, Country, Folk, Funk, Jazz, Pop, Punk, Reggae, Rock.
Sono interessato a: Chitarra acustica, Chitarra elettrica.
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Articoli preferiti

Le melodie degli accordi
di davidederosa64 | 13 giugno 2010 ore 08:00
Un saluto a tutti gli accordiani. Nel ultimo periodo ho preferito pubblicare alcuni Home Video dove mi si vede alle prese con qualche pezzo per chitarra. Lo scopo è quello di allontanarmi da quello stato di anonimato che si vive quando si fanno delle conoscenze attraverso internet. Ieri però ho ricevuto una Mail della Redazione che mi invitava a scrivere un nuovo articolo per mantenere la mia posizione di autore all'interno della comunità.
Riprendiamoci la Musica
di davidederosa64 | 28 febbraio 2010 ore 01:34
Un saluto a tutti gli amici Accordiani. Ieri sera ho guardato,come tutti i Giovedì quando non lavoro, una delle pochissime trasmissioni di discussione che seguo alla televisione:quella di Michele Santoro. Ebbene.Per la prima volta nella storia della TV, si è parlato anche di noi. Non parlo di quando si faceva riferimento a chi fa uso di stupefacenti, ma di chi fa Musica. Mi riferisco soprattutto all'intervento chiaro, conciso e raffinato del Musicista Mauro Pagani.
Scale Diminuite: otto note su sette
di davidederosa64 | 09 gennaio 2010 ore 12:09
Innanzitutto auguri di buon anno a tutti. Vorrei continuare a trattare un argomento che mi ha dato delle soddisfazioni: Scale e Musica Suonata. Questa volta mi piacerebbe parlarvi di una Scala Ottofonica. Discutiamo spesso di scale a cinque note. Questa volta prenderemo in considerazione una di otto suoni.
l'importanza di essere nati nel 1964
di davidederosa64 | 19 dicembre 2009 ore 08:32
Quando si passa la quarantina,in genere si iniziano a fare i primi disastrosi bilanci. Mi sono reso conto che chi come me è nato nel 1964 o giù di lì,ha vissuto una stagione di fortissimi cambiamenti che hanno trasformato la società ingenua e tradizionale del boom economico in quella di oggi.Tutto questo nel giro di quaranta anni.
Pasqualino Maraja
di davidederosa64 | 03 dicembre 2009 ore 23:28
Negli ultimi articoli, ho cercato di portare alla vostra attenzione quelle Scale Modali che non appartengono alla tonalità maggiore. Ho cercato di fare un viaggio attraverso i modi scaturiti da scale come la minore armonica o la minore melodica ascendente. Queste,spesso possono dar vita a delle sonorità che evocano atmosfere "esotiche".
Non facciamo gli indiani
di davidederosa64 | 27 novembre 2009 ore 15:10
Seguendo il discorso delle scale esotiche, vi propongo un viaggio in mare aperto. Dopo aver navigato in lungo e in largo per il Mediterraneo con la Scala Frigia Dominante, vorrei cambiare rotta. Entriamo nel canale di Suez, prendiamo per il Mar Rosso e affacciamoci sull'Oceano Indiano. A questo punto andiamo avanti fino a Nuova Deli.
Non solo frigia, ma anche dominante
di davidederosa64 | 22 novembre 2009 ore 08:04
Salve a tutti. Vorrei parlarvi di una scala che amo molto usare in alcuni contesti. Sono svariati i modi per denominarla. Viene detta Scala Spagnola, Ebraica, Gypsy Dominante. E' anche annoverata tra le Scale Modali. Infatti è costruita sul quinto grado della Scala Minore Armonica. Il suo nome in ambito Modale è: Modo Frigio Dominante.
La scala di Debussy
di davidederosa64 | 20 novembre 2009 ore 00:28
Salute a tutti. Dopo aver scritto un articolo sugli arpeggi diminuiti,mi scappa propio di scriverne un altro sulle simmetrie. Abbiamo visto che,se proviamo a suonare un accordo diminuito e lo spostiamo lungo il manico saltando di terza in terza minore(saltando tre tasti),avremo lo stesso accordo.Ogni nota da cui è formato può essere la tonica.
Diminuito (per modo di dire)
di davidederosa64 | 09 novembre 2009 ore 08:19
Un saluto agli amici di Accordo. Nel mio diario ho pubblicato una ode al arpeggio diminuito esaltandone le sue qualità e le sue caratteristiche. Mi sono accorto che questo tipo di fraseggio ha un largo seguito tra molti colleghi chitarristi. Alcuni, esperti, hanno condiviso con me la passione diminuita aggiungendo il loro contributo. Altri, più giovani, si sono chiesti di cosa stessi parlando. Bè, penso che qualche chiarificazione sia doverosa.
Accordi Jazz alla Bach
di davidederosa64 | 04 novembre 2009 ore 18:22
Un saluto a tutti. Un amico della tribù degli Accordiani, mi ha suggerito di pubblicare un articolo sull'Armonia. Questo è senza dubbio l'argomento più ostico e controverso di tutto l'iter accademico musicale. L'Armonia è l'alchimia della Musica. E' l'arte di mettere assieme le note in senso verticale dando vita a delle costruzioni sonore. Non si può parlare di un argomento così vasto in un solo articolo. Quello che si può fare però, è lanciare un piccolo sasso in uno stagno.
Scale modali e armonia tonale
di davidederosa64 | 18 ottobre 2009 ore 16:26
L'altra volta abbiamo visto l'utilizzo delle scale modali su accordi statici. Suonando queste scale su accordi fissi,simuliamo una situazione tipica del Modal Jazz.In questo stile,gli assolo si snodano su delle strutture armoniche quasi immobili con cambi molto rari. Questa volta vorrei riportare il discorso in un altro ambito:quello Tonale. Se vi dico Due-cinque-uno voi mi rispondete:Ma questo dà i numeri! Bè...non del tutto!
Scale modali: svelato il mistero!
di davidederosa64 | 14 ottobre 2009 ore 18:17
Salute a tutti. Mi piacerebbe introdurre il tema delle scale modali a chi, pur avendone sentito parlare, non ha mai avuto l'occasione o la curiosità per approfondirle. A volte un argomento di questo tipo può sembrare ostico e per questo noioso. In altri casi può generare paure ingiustificate facendo scaturire pensieri del tipo: "No per carità! Preferisco le Pentatoniche!" oppure "E questa che roba è? No! E così mi si ammoscia tutto il groove!" o anche "Troppo celebrale. Come faccio a sbattermi sul palco?" Non è così. Una cosa non esclude l'altra.
E se suoniamo rock sul jazz?
di davidederosa64 | 04 ottobre 2009 ore 00:04
Vorrei esporre alcune delle mie idee sul tema dell'improvvisazione Jazz vista da un'altra angolazione. E se volessimo avere un approccio più fisico? In altre parole:Si può suonare con un frasario decisamente Rock su di una struttura armonica Jazz Fusion? E' un argomento che a me ha sempre affascinato. Se prendiamo le dovute precauzioni possiamo iniziare a muovere i primi passi in questa direzione.
Autodidatta vuol dire studiare da soli
di davidederosa64 | 28 settembre 2009 ore 09:34
Salute a tutti. Volevo scrivere qualcosa che chiarisse ancora di più il mio punto di vista su di un argomento che si trascina già da tre articoli. Leggendo i vostri commenti ho arguito che buona parte di voi hanno perfettamente elaborato un propio pensiero sulla base di quello che ho detto. Archiviamo e andiamo avanti.
Trilogia sul blues
di davidederosa64 | 24 settembre 2009 ore 09:07
Salve amici Accordiani o Accordatori. Leggendo i vostri commenti sul mio ultimo articolo From Blues to Jazz,mi è venuta la voglia matta di entrare nel vivo della questione. (Questo è un mio libero pensiero.Non c'è nessuna presunzione in ciò che dirò) Per quelli che non leggeranno fino alla fine è meglio chiarire subito.Lungi da me qualsiasi atteggiamento benevolo verso chi voglia eludere l'ostacolo dello studio.Io stesso mi dedico ad esso ancora oggi con grande impegno non ostante sono venticinque anni che che faccio il musicista.Se posso vivere di Musica lo devo il buona parte alla costanza avuta negli anni in termini di studio.Segovia lo ha fatto fino a novanta anni.Quindi è bene che lo facciamo anche noi.
From blues to jazz
di davidederosa64 | 21 settembre 2009 ore 15:39
Salve a tutti. Vorrei riprendere il discorso affrontato in un articolo precedente dove illustro alcune mie soluzioni (del tutto personali) da usare all'interno di un Blues. Il punto è cercare di essere poco ripetitivi e, se è possibile, originali ma sempre stando attenti a rispettare il linguaggio. Su questo punto voglio essere chiaro. Abbiamo di fronte un Blues in stile tradizionale. Quindi mi asterrò volutamente dall'usare scale simmetriche, esatonali, sostituzioni di tritono, superimpositions oppure una serie di 12 note come facevano i dodecafonici.
La terza via
di davidederosa64 | 17 settembre 2009 ore 23:40
Sento impellentemente il bisogno di dire una cosa. Ma è possibile che non ci sia una via di mezzo? Alcuni giovani musicisti non riescono a scindere la fase pur importantissima dello studio con quella della la musica suonata. Altri,magari più maturi, negano completamente ogni possibile evoluzione sul tema. Predicando che,chi sviluppa una discreta tecnica, debba essere condannato a suonare in modo freddo e senza espressione. Io sono convinto che esista una terza via.
Blues e linguaggio
di davidederosa64 | 11 settembre 2009 ore 11:51
Salve a tutti. Vorrei parlarvi di alcune mie osservazioni in merito all'improvvisazione sul ormai abusato giro di Blues. Immaginiamo di avere una base musicale con le seguenti caratteristiche:Ritmo Shuffle, un ciclo di 12 battute, e i seguenti accordi: LA7(13) RE7(9) MI7(9) o(9#). Ho scelto il Blues maggiore perchè è in esso che potremmo sfruttare la possibilità di far convivere la natura maggiore degli accordi con quella minore della principale scala utilizzata suonando note aggiunte.
i tre archetipi
di davidederosa64 | 25 agosto 2009 ore 23:45
Vorrei condividere con voi il mio encomio a 3 persone che hanno dato un punto di partenza che poi è stato sviluppato in molti modi da altri grandi musicisti ai quali ci siamo ispirati un po' tutti. Sto parlando di Andrès Segovia di Django Reinhardt e di Jimi Hendrix.Citandoli così sembra che sto parlando a vanvera ma,se ci pensiamo un attimo tutti e tre hanno una cosa in comune:Hanno dato il via ad una nuova era.
La sintesi del linguaggio
di davidederosa64 | 22 agosto 2009 ore 10:58
Vorrei parlare di quello che io chiamo sintesi del linguaggio.Anche se come definizione può sembrare un pò bizzarra,in realtà è un argomento che ,per chi suona da molti anni,e avendo sperimentato i vari stili musicali,può rappresentare una sorta di svolta esistenziale.
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