Dirty 30’s: chitarra tenore retrò da Recording King
di [user #] - pubblicato il 13 settembre 2020 ore 11:00
Scala corta, quattro corde e accordatura simile alle moderne Open promettono ore di divertimento per chitarristi di ogni livello.
La serie Dirty 30’s, introdotta da Recording King allo scopo di omaggiare i classici acustici di inizio ‘900, si espande con il suo primo modello tenore.
La chitarra tenore conserva dimensioni e tratti estetici vicini a quelli a cui qualsiasi chitarrista acustico è abituato, rendendo la transizione dolce e stimolante. La scala da 23 pollici e 20 fret in totale, segnati da dot bianchi solo nella prima parte della tastiera, offre un approccio ideale anche per chi ha una fisicità minuta o, semplicemente, vuole sfidare se stesso con diteggiature e sonorità mai affrontate prima. Una tenor guitar è infatti comunemente accordata per quinte, con le corde che, dalla più bassa alla più alta, intonano C-G-D-A.
L’interpretazione in salsa Recording King sceglie una cassa in stile 000, per risultare maneggevole e offrire al contempo una forma familiare. Le fasce e il fondo sono in cosiddetto whitewood, mentre la scelta del top ricade su un evergreen: la tavola armonica è composta da abete sitka, contornato da un purfling checkboard e rifinito in un intenso sunburst satinato, in linea con le finiture più apprezzate dalla liuteria acustica nella prima metà del secolo scorso.
Sotto di esso, si cela una catenatura Cross Lap, progetto originale Recording King basato sull’X Bracing e studiato allo scopo di rafforzare il supporto sotto il ponte lasciando al contempo il top libero di vibrare grazie a listelli sensibilmente assottigliati alle estremità.
Il sottile manico in mogano si abbina a una tastiera bruna in ovangkol, stesso materiale adoperato per il ponte. Ponticello e capotasto sono in osso, per garantire un’estetica, una resa e un carattere inconfondibili.
Visibile sul sito Recording King a questo indirizzo, con foto ravvicinate e scheda tecnica completa, la Tenor Guitar della serie Dirty 30’s vuole rappresentare uno strumento accattivante per chitarristi o suonatori di banjo appassionati di jazz, blues delle origini e country, in cerca di sonorità alternative per dare una scossa alla propria creatività senza spendere una fortuna.