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Sfatiamo il mito del Twang: segreti di una Fender Telecaster 1960
Sfatiamo il mito del Twang: segreti di una Fender Telecaster 1960
di [user #6868] - pubblicato il

L'incontro con una splendida Telecaster blonde del 1960 è l'occasione per scoprire più da vicino il concetto di twang, e tutti i dettagli che si conoscono meno nella capostipite Fender.
Quando si descrive il suono Telecaster più autentico, il termine “Twang” viene inevitabilmente tirato in ballo. Ma cosa significa davvero “Twang”?
Con questa parola onomatopeica si fa riferimento a un caratteristico timbro sonoro, ma siamo proprio sicuri di averne compreso fino in fondo il senso?
Il “twang” è davvero un elemento caratterizzante e fondamentale del suono Telecaster?
È veramente un indice di qualità che identifica una buona Telecaster “DOC” come un marchio di fabbrica?

Ho recentemente esaminato uno strumento particolarmente indicato a dare una risposta a queste domande. Il mio amico Marco mi ha chiesto consiglio per comprare una buona vecchia Telly vintage e io gli ho suggerito di optare per una stupefacente blond del marzo 1960, in ottime condizioni e addirittura con custodia originale in tolex marrone e cartellino di istruzioni dell’epoca.  È ancora presente anche il famigerato copri-ponte “a posacenere”, destinato - in un’ampia percentuale di casi - ad andare disperso in studi di registrazione e sale prova, sepolto sotto un mucchio di cicche di sigaretta.
La data del manico è segnata a matita, come in uso fino al 1962, e il numero di serie è inciso sul bordo inferiore della piastra del manico, come si vede su diverse Fender del periodo.

Marco mi ha gentilmente invitato ad andare a trovarlo in Germania, dandomi la possibilità di provare la sua chitarra e renderla protagonista indiscussa di un video.
Questo incredibile strumento è recentemente passato nelle mani degli amici collezionisti e rivenditori di Rockandvintage.it, dunque a breve potrebbe far capolino sul loro sito web.
Questa Telecaster, a netto di appariscenti dipinti psichedelici, è per molti versi simile alla "Dragon" Telecaster che Jimmy Page utilizzò nel primo album dei Led Zeppelin e per tutto il primo periodo di attività della band.

Sfatiamo il mito del Twang: segreti di una Fender Telecaster 1960

È lo strumento perfetto per far luce su alcuni aspetti meno noti e celebrati del “puro suono Telecaster”.
Ne ho approfittato per provare a fare più chiarezza sulla tecnica costruttiva dei manici Fender "Slab Board" dei tardi anni '50-primi anni ‘60, rispetto alle successive tecniche, definite rispettivamente "curved" e "veneer". Sono anche spiegati i motivi della transizione tra queste differenti tecniche adottate in Casa di Fullerton.
Inoltre abbiamo l'opportunità di ascoltare un test di comparazione tra due diversi sistemi di ancoraggio delle corde: il ponte "Top Loader", utilizzato nell’era degli “slab” e il consueto sistema "string-through body", con corde montate attraverso il corpo.
Infine è chiaramente spiegato e dimostrato il funzionamento del circuito dei toni a due condensatori, montato nelle Telecaster tra 1953 ed il 1967, il cosiddetto "Deep Rhythm Circuit" o "Dark Circuit".
Dunque una chitarra che offre numerosissimi spunti interessanti di approfondimento, che ho il piacere di condividere.



Il filmato è in lingua inglese con accurati sottotitoli italiani attivabili dalle opzioni del player.
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di Sparklelight [user #41788]
commento del 02/12/2020 ore 14:10:07
Complimenti, sei una miniera inesauribile!
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 02/12/2020 ore 15:44:18
Sempre godibili i tuoi articoli, grazie :D
Rispondi
di wo utente non più registrato
commento del 02/12/2020 ore 15:51:3
Sono d'accordo sull'abuso di questo termine riferito a strumenti Fender in generale, tuttavia ho sempre saputo che il vero twang si riferisce al suono Gretsch.
Complimenti e grazie per il contributo interessante come sempre.
Rispondi
di rabbitjoke [user #49842]
commento del 02/12/2020 ore 16:09:11
Grazie Bob, ci insegni sempre molto !
Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 02/12/2020 ore 17:00:48
"twang" - telecaster
"attacco pazzesco" - stratocaster
"sustain infinito" - les paul
Mioddio, quante volte ho sentito parlare a vanvera di questi che oramai sono diventati luoghi comuni...
Comunque, complimenti per i tuoi video. Fatti con cognizione di causa, entusiasmo, apertura comunicativa, sono veramente godibilissimi e soprattutto affidabili nelle nozioni. Bravo davvero.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 02/12/2020 ore 22:46:56
:D
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 02/12/2020 ore 17:06:10
A me il termine Twang non dice nulla, è come distorsione croccante o suono cremoso. Veramente la festa del luogo comune.
Bisognerebbe non usarlo nemmeno.
La Tele è la Tele, punto. Unica e irripetibile, nonostante l'età.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 02/12/2020 ore 17:18:50
Grazie a tutti per le parole di apprezzamento e gli incoraggianti feedback!
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 02/12/2020 ore 17:40:35
Ciao MM e Wo! Certo avete assolutamente tutte le ragioni, c'è il forte rischio di esprimersi per frasi fatte e luoghi comuni.
Purtroppo rendere l'idea delle caratteristiche timbriche di uno strumento a parole, diventa una necessità per comunicare impressioni e pareri tra noi colleghi musicisti. Non è facile perché come sappiamo, la percezione dei suoni è del tutto soggettiva. Ognuno di noi aspira a sonorità diverse e suona generi musicali diversi; guai se non fosse così.
Proprio per favorire questo tipo di dialogo, ho cercato di fare chiarezza su un termine su cui, a mio parere, si era fatto un po' di confusione.
E' un po' come quando vari artisti ripudiano le etichette musicali; però quando sentiamo parlare di un nuovo musicista, tutti noi cerchiamo delle coordinate di orientamento prima di interessarci ai loro dischi.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 03/12/2020 ore 10:36:1
Ciao Bob, grazie ottimo video e tantissimi spunti!
permettimi di contestare un attimo il tuo ultimo commento, so che comunque non andrò lontano dalla tua idea, è solo per riallacciarmi al commento più sopra di MM con cui non sono pienamente d'accordo.
A me i termini diretti (onomatopeici) piacciono e piacciono di più della prolissità confusa della lingua italiana, "knock" "smack" "sdeng" capiamo subito a cosa di si riferiscono idem per il termine Twang, Twang è Twang non è "sglush" o "swosh" e non deve esserci soggettività su questo, se c'è vuol dire che mancano le basi della comprensione di certi termini e suoni.
Distorsione croccante o suono cremoso condivido come scritto da MM che sono parole messe a caso, ma utilizzare termini come "cremoso" per riferirsi ad un certo suono non è sbagliato o come quando si definiscono i puliti blackface "cristallni" (sparkle in inglese anche se vuol dire altro) rende l'idea e non può creare confusione, su questo immagino che siamo d'accordo e che la soggettività centri poco.

Riguardo alle Slab, pensa che le Veneer ero convinto le avessero introdotte per un discorso di economicità...
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 11:34:50
Ciao KJ, grazie innanzitutto per le tue parole di apprezzamento.
Interessanti le tue considerazioni e il tuo punto di vista.
Un po' come dicevo, molti artisti rifiutano di essere etichettati in un genere ma poi quando sentiamo parlare di un nuovo musicista interessante, la prima domanda che tutti noi facciamo è: "Che musica fa?". E come fai a descriverla se non ricorriamo alle tanto detestate etichette?
La stessa cosa succede in un certo senso con gli strumenti... dobbiamo solo fare attenzione ad utilizzare le "etichette onomatopeiche" di cui parli, con parsimonia e cognizione di causa ma sono convinto che anche su questo, siamo d'accordo.

Quanto ai manici Fender, è opinione diffusa che il passaggio alle tastiere più sottili fosse stato dettato dall'esigenza di contenere i costi del costoso palissandro.
In realtà io individuerei tre epoche distinte di tastiere in palissandro: la "Slab", la "Curved" e la "Veneer".
All'epoca delle prime "Curved" del '62-'63, non ci si preoccupò ancora di ridurre il consumo di palissandro, ed infatti le tastiere venivano praticamente ricavate da tastiere slab che venivano scavate in forma concava nella parte inferiore. Ne consegue che la quantità di legno utilizzata era la stessa ed in più c'era un bel po' di costo di mano d'opera. Alcuni ritengono che le queste prime chitarre con tastiera "curved" siano le migliori, basti pensare alla N°1 di Stevie Ray Vaughan. A partire dalla metà del 1963, il consumo di palissandro venne ottimizzato per ridurre i costi, fino al punto di raggiungere il sottile strato di impiallacciatura (veneer) della seconda metà degli anni '60 e primi anni '70.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 06/12/2020 ore 18:28:57
Innanzi tutto complimenti per il video, come al solito, molto interessante e istruttivo. Riguardo l'adozione delle tastiere in palissandro, io lessi sul libro "The Stratocaster Chronicles" Tom Wheeler" che il motivo aveva a che fare in realtà con il metodo usato da Fender per posizionare i tasti. Ovvero i tasti nelle vecchie Fender erano inseriti di lato, non dall'alto e gli slots erano tagliati ad una profondità minore di quanto accade con i manici delle riedizioni moderne. Nell'insieme, l'effetto di quel con particolare sistema di inserimento dei tasti e la tastiera in un pezzo unico, si verificavano problemi di stabilità del manico. Leo Fender non voleva cambiare il sistema di inserimento laterale, quindi si introdussero le tastiere "veneer". Con questo ultimo sistema il manico era come se fosse diviso (dal punto di vista delle forze agenti sul manico) in varie sezioni, il che garantiva maggiore stabilità.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 06/12/2020 ore 18:39:25
Grazie Zabu! Tom Wheeler è probabilmente la massima autorità in materia. Infondo il discorso non si sposta di molto: che le sollecitazioni arrivino dalla messa in opera dei tasti o dalla pressione del truss-rod, rimane il dato che la giuntura piatta tra tastiera e manico, aveva meno presa e risultava più instabile.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 04/12/2020 ore 08:56:10
Mia popinione.
Suono cremoso e distorsione croccante non si possono ascoltare, almeno per me, questo lo ribadisco.
Il termine Twang, certamente onomatopeico, siamo abituati (come poi ribadisce bobchill) ad associarlo alle Tele, ma credo fortemente che sia sbagliato. A mio modesto parere la Tele ha un suo suono, e non fa Twang, magari se la suoni in un certo modo produce un suono che può ricordare, ma un chitarrista bravo, se vuole fa fare twang a qualsiasi chitarra.
Poi stiamo parlando quasi del nulla.... si fa giusto per parlare :-)
.... ah, a me invece la prolissità della lingua italiana piace molto, più di sglush o swosh, si possono descrivere tante cose in italiano se si vuole. :-)
Poi io sono dell'idea che noi, per forza di cose e per amore della discussione e della divulgazione, tentiamo sempre di descrivere a parole un suono, ma è molto difficile (è per questo che croccante, cremoso, twang, mi fanno venire un po' l'orticaria), un suono va ascoltato.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 04/12/2020 ore 09:39:06
Certo MM, infondo come tu dici, stiamo parlando di due facce della stessa medaglia e qualora ci sia spazio per la cara "prolissità della lingua italiana", ben venga anche quella! : )
Per inciso, parlare di "distorsione cremosa" in modo appropriato, non la vedo come un'eresia; secondo me è un'etichetta che può rendere l'idea di un impasto sonoro omogeneo, ricco di armoniche, senza fastidiose frequenze taglienti "spurie" e bassi spinti. "Suono cremoso" magari già non significa granché.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 02/12/2020 ore 17:43:58
Certamente, preciso: la mia non era una crtitica all'articolo, tu sei bravissimo leggo sempre con molto interesse le tue pubblicazioni.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 02/12/2020 ore 19:28:01
Grazie MM, infatti ho apprezzato molto il tuo commento!
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 02/12/2020 ore 20:52:32
I tuoi video sono sempre molto interessanti, mai superficiali e banali. Complimenti.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 00:06:4
Grazie delle gentili parole 77 Casual, sono contento che ti piacciano!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 02/12/2020 ore 22:48:38
cmq se pizzichi bene una tele sulla corda del sol con una plettrata decisa il pickup deve restituirti un twaaang! c'è poco da fa
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 00:13:08
Certo Pelgas, l'elemento "Twang" nel timbro della Tele c'è e non è in discussione. L'importante, come dico nel filmato, è non fare l'errore di identificare il carattere della Tele solo con una delle sue "sfaccettature timbriche". Naturalmente molto dipende dalla tecnica, dal tocco, dalle corde e dal set-up.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 02/12/2020 ore 23:06:33
Pierinooooo!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 00:14:07
Ha! Ha! Spero che il nome del personaggio renda bene l'idea : )
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/12/2020 ore 01:37:35
articolo bellissimo.. GRAZIE !!!!
Rispondi
di Sciamano [user #50087]
commento del 03/12/2020 ore 08:23:59
Finalmente un contributo con la "C" maiuscola. Complimenti
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 03/12/2020 ore 08:33:21
Far passare le corde dal corpo per arrivare al ponte è stata una genialata che le ha dato il suono inconfondibile, inimitabile, secco, potente e cristallino che non ha eguali.

Che sia pre CBS, CBS o post CBS cambia poco l'extra dry.

Adoro la mia '52 reissue ;)

Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 09:48:08
Ciao Max, naturalmente è una cosa bellissima che tu sia contento del tuo strumento e ti senta pienamente realizzato con la tua bella Telly.
Quanto al discorso "pre CBS, CBS o post CBS cambia poco l'extra dry", non sono sicuro di aver ben capito cosa intendi. Mi sembra un po' di trovarmi nel film di Nanni Moretti in cui commenta la frase "destra o sinistra, tanto poi è sempre la stessa cosa" ih! ih! : )
Di sicuro anche la secchezza del timbro, che si traduce in definizione del suono, cambia tanto tra uno strumento vintage "DOC" e la sua controparte di produzione più recente. Se il "fattore vintage" fosse trascurabile probabilmente non sarei qui a scrivere di chitarre.
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 03/12/2020 ore 15:09:19
La mia '52 reissue ha il suono più secco e potente di un'american standard, ma sono entrambi extra dry.

Per farla breve: una Tele la riconosci sempre, che sia vecchia o recente.

Mi piace il manico con profilo a V prodotto solamente nel 1963 della Baja.
Una proletaria con un mix di vecchio e nuovo adorabili.








Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 03/12/2020 ore 08:33:4
The ultimate perversion 😀
Spettacolare, non l'avevo mai visto questo modo di montare le corde, tre in un modo tre nell'altro. Ci proverò di sicuro!
Aricolo fantastico, come sempre....
E che suono....meraviglioso
Ps...usi il Ts x boostare il Klon o viceversa?
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 09:51:45
Ciao Repsol, sono davvero contento che anche questo video ti sia piaciuto ...perversioni comprese ih! ih!
In catena c'era prima il TS-808 e poi il Klon, usato solo con leggero boost.
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 03/12/2020 ore 09:16:2
Davvero un bel video, spiegazioni chiarissime!
(Quale set ampli / pedali è stato usato per l'esempio dello slide?)
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 09:53:4
Grazie BBSlow!
Il Set-up è identico a quello che leggi in sovrimpressione al minuto 13:29
Rispondi
di McTac [user #47030]
commento del 03/12/2020 ore 09:33:03
Mi associo ai complimenti. I tuoi articoli sono sempre interessanti, istruttivi e mai banali.
Ciao
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 09:40:14
Grazie a tutti per le gentili parole di apprezzamento e i feedback, mi state davvero incoraggiando a continuare con le mie elucubrazioni chitarristiche, ih! ih! : )
Rispondi
di franklinus [user #15063]
commento del 03/12/2020 ore 10:20:18
si può anche non essere d'accordo con ciò che dici,disquisire sugli aggettivi di un suono elettrico è sempre relativo,ma la passione che tracima dai tuoi occhi...fa bene alla salute,complimenti
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 10:41:57
Grazie davvero Frank... poi, spero comunque di non aver detto troppe sciocchezze : )
Sicuramente il titolo è un po' "sensazionalistico" ma, entrando nel merito, credo che alcuni aspetti del suono "Tele vintage" andavano chiariti.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 03/12/2020 ore 10:47:28
Grandissimo, continua così amo i tuoi video e la passione che ne trasudano.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 03/12/2020 ore 10:55:41
Grazie dell'incoraggiamento Sidale!
Rispondi
di MatteoTo [user #43243]
commento del 04/12/2020 ore 10:30:13
Video interessante, complimenti per i video interessanti, "culturali" e mai banali.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 04/12/2020 ore 11:26:25
Grazie per il tuo feedback incoraggiante Matteo!
Rispondi
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di DiPaolo [user #48659]
commento del 04/12/2020 ore 11:47:16
Ho sempre pensato che il classico suono Tele (ma anche Strato, soprattutto fine '50), fosse dovuto, oltreché ai tipici microfoni, soprattutto al manico di acero monoblocco che, senza parti incollate, non aveva nessun tipo di smorzamento del suono. Ora tu ci spieghi benissimo la struttura delle due tipologie (che avevo visto, ma non sapevo che la seconda fosse definita curved), è chiaro che la curved va considerata un mapleneck monoblocco con un impiallacciatura leggera, e nonostante l'incollaggio, il manico vero e proprio, è praticamente un monoblocco inglobante totalmente il trussrod, sonicamente sarà di conseguenza molto più simile all'originale monoblocco rispetto allo slab. Ciao, Paul.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 04/12/2020 ore 13:05:14
Grazie Paul, è interessante la tua osservazione; però occorre anche tenere conto dell'effetto sonoro del materiale su cui sono direttamente montati i tasti (palissandro Vs. acero).
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 04/12/2020 ore 13:29:19
Infatti, la vibrazione delle corde, per metà si trasmette al corpo/manico tramite il ponte e per metà alla tastiera tramite i tasti e proprio qui sta la differenza, quest'ultima vibrazione, quando deve essere trasmessa dalla tastiera al manico/corpo, deve passare dal collante tastiera/manico e si spegne un po'. Sono convinto che con le tastiere curved il suono sia in po' meno brillante, ma molto simile ai manici monoblocco. Con le tastiere slab, penso si vada ben oltre, qui c'è anche una massa importante di palissandro ed una minore di acero a modificare la risonanza magica del mapleneck monoblocco. Ciao, Paul.
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 04/12/2020 ore 19:50:06
Bellissimo articolo. Trovo interessante l'impostazione del discorso. In effetti con la Telecaster si lavora molto bene, con il giusto amplificatore, sui puliti quando si vuole un suono bello caldo. Più di un chitarrista Jazz non disdegna questo tipo di chitarra e ci sarà un perchè. Curiosamente il suono che ho trovato più interessante è stato proprio quello del pick-up al manico. Al di là di questo veramente interessanti tutte le considerazioni tecniche e storiche. Sicuramente guarderò volentieri il prossimo pezzo sull'argomento. Un saluto.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 04/12/2020 ore 20:45:28
Grazie delle tue parole di apprezzamento e delle considerazioni Simone!
Ti do pienamente ragione sul fatto che il pickup al manico della Telly è largamente sottovalutato... E' forse il pickup al manico che più amo dopo Filtertron e Alnico V.
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 06/12/2020 ore 12:23:46
Nel '68 ero un ragazzo ed ho acquistato da Policardi a Monfalcone (Go)
una Telecaster degli anni '50 per 100.000 lire...... ma chi sapeva che avevo in mano un'opera d'arte ?
L'ho venduta per 150.000 lire tre anni dopo.....
Ora, che suono con svariate PRS Da 10.000 euro ricordo con grande nostalgia QUEL suono.
Nel frattempo, ho preso svariate altre Telecaster,, ( anche Custom Shop) ma non erano più quella degli anni '50.
Chissà perchè certe opere d'arte sono irripetibili.... Stessa forma, stesso legno, stessi pick ups...
ma non è più quello ....
L'anima, o ce l'hai o sei solo un "prodotto" sterile.
Vostro Paolo
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 06/12/2020 ore 12:41:58
Grazie per questa bellissima testimonianza Paolo... Peccato per la tua Tele, tutti noi negli anni abbiamo fatto i nostri bravi errori negli anni. Io ho svenduto stupidamente un ampli Fender Deluxe 5E3 del '58 e quasi mi mettevo a piangere pochi giorni fa quando ho visto i prezzi a cui sono quotati oggi.
Rispondi
di LordAxel [user #32439]
commento del 07/12/2020 ore 15:22:1
Video eccellente! Ottimamente spiegato e argomentato. Grazie infinite da un fanatico delle Tele!

E per la prima volta, sebbene con tutte le limitazioni di YouTube, sono finalmente riuscito a percepire la reale differenza tra le top loader e le through body. Nel video si capisce benissimo.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 07/12/2020 ore 18:17:3
Grazie LordAxel, sono contento che il video ti sia piaciuto!
In effetti Youtube tende molto a schiacciare le differenze timbriche ed è una sfida cercare di rendere al meglio differenze che, pur sottili, dal vivo appaiono ben più chiaramente percettibili. Mi fa piacere che il filmato sia riuscito nell'intento. Continua a tenere d'occhio il canale se ti va : )
Rispondi
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