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Lo stacking dei pedali: come e perché farlo
Lo stacking dei pedali: come e perché farlo
di [user #17844] - pubblicato il

Usare più effetti insieme è un fase inevitabile nella sperimentazione sonora di un chitarrista, ma occorre essere ben preparati al risultato che si otterrà con il cosiddetto “stacking”.
Diciamoci la verità: per buona parte dei chitarristi, una piccola pedaliera formata da pochi effetti, uno per tipo, è più che sufficiente per affrontare l’intero repertorio. Ma diciamola tutta, la verità: avere una pedalboard ricolma di scatolette colorate è una gioia a cui pochi riescono a resistere.
Nasce quindi l’esigenza di affinare il suono all’inverosimile, trovare la giusta sequenza per ottimizzare “quelle sfumature impercettibili ma importantissime” che vengono fuori quando si azionano più pedali insieme e si sceglie cosa-piazzare-dove. A volte ci si rimette a regole ritenute universali, riconosciute dall’intera comunità di musicisti, altre volte invece i dogmi non bastano e occorre sperimentare nel pratico.
Sorgono allora interrogativi come “quale overdrive dovrei mettere per primo?” o ancora “ho imitato alla perfezione la pedalboard del mio idolo ma, quando richiamo il mio suono super-effettato di distorsioni e modulazioni, il risultato non mi soddisfa per niente, come mai?”. Le regolazioni e la strumentazione scelta hanno di sicuro un ruolo centrale, ma è di primaria importanza capire perché abbiamo posizionato i pedali in quel preciso ordine e perché, forse, sarebbe bene riconsiderare quello che sappiamo a riguardo.

Lo stacking dei pedali: come e perché farlo

I problemi emergono quando si effettua il cosiddetto “stacking” dei pedali, cioè l’attivazione di più effetti insieme. Il risultato finale è strettamente legato all’ordine in cui abbiamo deciso di disporre gli stompbox in catena. Ognuno avrà un effetto diverso sul segnale fornito dal pedale precedente e saperne prevedere l’esito consente di assemblare la propria pedalboard con maggior coscienza ed efficienza. Il fenomeno va considerato per qualunque tipo di effetto si voglia utilizzare ed è una questione particolarmente sentita quando al centro della scena ci sono pedali di gain, che siano booster, overdrive o distorsori.
Da questi tre abbiamo cominciato a sperimentare per evidenziare l’effetto dello stacking di più circuiti disposti in ordine diverso.

Per la dimostrazione in video abbiamo scelto di collegare la Fender Telecaster American Professional II - protagonista di un recente articolo su Accordo - dritta nella scheda audio per ricreare tutti i suoni in ambiente virtuale e così godere della massima flessibilità sonora e dell’assoluta comparabilità tra gli esempi audio, tutti basati sullo stesso clip suonato per essere certi di non alterare l’esito con un playing diverso di volta in volta.
Effetti e amplificatore sono simulati attraverso AmpliTube 5, ultima versione del noto software IK Multimedia del quale però non abbiamo voluto utilizzare i cabinet. Per pura questione di gusto, abbiamo rifinito il suono con le simulazioni di cassa di Wall Of Sound, il software fornito in bundle con i loadbox e cab-sim Two Notes talvolta usato per i test del sottoscritto in cui viene sfruttato un amplificatore valvolare collegato a un Two Notes Torpedo.



Il meccanismo a cui i pedali sono soggetti quando vengono attivati insieme è semplice, anche se forse non sempre intuitivo. La catena di una pedalboard è sequenziale, tutti i circuiti sono in cascata e il segnale generato dal precedente viene filtrato dal successivo acquisendone gran parte delle caratteristiche, ma interagendo inevitabilmente con esso apportando delle precise modifiche al suono.
Per questo un booster di volume posizionato prima di un overdrive fornirà a quest’ultimo un segnale più forte e quindi propenso a generare maggior saturazione, ma non più volume.
Viceversa, un overdrive che entra in un booster darà vita a un segnale dal maggior volume, ma essenzialmente immutato nel carattere. Questo in base alla trasparenza del booster: possiamo infatti scegliere di usare un treble booster, un fat booster, qualsiasi altro boost dalla voce distintiva o anche un overdrive con gain al minimo come booster, se vogliamo che il suo timbro sonoro vada a modificare con qualche precisa sfumatura il segnale distorto che già gli forniamo in ingresso col primo overdrive.
L’ultimo pedale in catena, quindi, tende a connotare il risultato finale instradando il suono creato fino a quel momento nella direzione delle sue precise caratteristiche.

Un pedale dal carattere particolarmente forte, però, può prevaricare gli altri e imporre il proprio sound fino a fine catena, o comunque modificare il risultato finale in maniera evidente a seconda delle impostazioni scelte, anche se lo posizioniamo a monte. È il caso del distorsore usato nel video, che viene addirittura valorizzato nell’abbinamento con l’overdrive ma, contro ogni pronostico, non va per niente d’accordo con un booster posto a valle.

Lo stacking, però, non si limita ai soli overdrive, distorsori e booster. Qualunque stompbox, dai compressori agli eq fino a ritardi e modulazioni, è soggetto alle stesse logiche.
Così un phaser posizionato a fine catena sarà ben evidente nel risultato finale, se è questo che vogliamo. In caso contrario, piazzarlo a monte potrà essere un buon espediente per rendere la sua influenza meno invadente, lasciando che gli overdrive e i distorsori che seguono ne modellino il suono andando progressivamente ad addolcirlo e, perché no, a sbiadirlo. Di nuovo, se è questo che vogliamo.

Ancora una volta, la conclusione è che ogni caso è a sé e le regole - per quanto affermate, logiche e accettate dalla community di musicisti - vanno riscritte a seconda della propria strumentazione, che mai sarà uguale a un’altra, e alle proprie precise esigenze, che rispondono solo al desiderio di sperimentazione sonora insita in ogni musicista.
Buona esplorazione, quindi, fino al prossimo incontro!
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Link utili
Fender Telecaster American Professional II su Accordo
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di pelgas [user #50313]
commento del 01/02/2021 ore 15:56:54
Adoro mettere a fine catena un lieve overdrive, dona più carattere al tutto. È piacevole a inizio catena un delay digitale settato cristallino, a bassissimo volume delle ripetizioni piuttosto lunghe ma poche. Il chorus va per ultimo, e va messo basso per non creare ingolfamenti. Il tremolo è più bello dopo il delay. Il faser (e simili) dove lo metto metto mi caratterizza molto il suono. Se hai due stadi di guadagno conviene mettere per ultimo sempre il più cattivo. Il compressore va a inizio catena, a fine catena ti crea un effetto strano ma non brutto. I fuzz puoi metterli a zero gain che ti boostano il segnale. I fuzz a me piacciono sugli humbucker, sui single coil meglio un leggero distorsore. Dal vivo è meglio tenere i gain dei pedali bassi in generale; dal vivo è meglio tenere il volume dell'amplificatore alto. Ciao
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 01/02/2021 ore 18:55:48
Ciao Pietro, porto la mia esperienza (limitata ai pedalini), per dire che una catena di pedalini reali, non si può emulare con un sistema digitale, non si possono assolutamente ricreare tutte le commistioni che si vengono a creare con dei pedali. Ogni pedalino è, nei fatti, un preamplificatore, ha un ingresso ed un'uscita analogica (anche quelli digitali). Nei Boss, per es. (quelli conosco), soprattutto gli analogici, hanno l'ingresso estremamente sensibile, se superi 4/5 di volume della chitarra già si satura il loro pre e sorgono zanzare o peggio calabroni, snaturandone la voce prevista. Se poi mettiamo due pedali accesi in serie, occorrerà tenere molto basso il volume del primo (ore 9/10) per non far saturare il pre del secondo e lasciare che tutti e due esprimano la loro voce naturale per apprezzarne il mix. Nel tuo sistema il segnale viene convertito in digitale da subito e così rimane in tutti gli effetti in serie in cui transita, che poi non sono altro che algoritmi, non preamplificatori reali, che, a seconda dei tipi e di quali marche poi, aggiungono, colorano, distorcono già al loro interno se non usati con cautela, in maniera da differente e molto differente. Avrei preferito vedere una prova utilizzando 2/3 Fuzz / overdrive / distorsori / boost, i più diffusi e/o rappresentativi, nelle varie combinazioni, con regolazioni ottimali e spregiudicate, così da rappresentare fisicamente e realmente cosa ottenere e come. Questa rappresenta una demo virtuale che, anche solo per vedere l'effetto delle diverse successioni degli effetti, mi lascia abbastanza perplesso. Ciao, Paul.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 01/02/2021 ore 19:12:44
Ciao, i software come AmpliTube nascono proprio con il proposito di emulare il comportamento di un circuito reale e, di rimando, l'interazione tra più circuiti (basti pensare alla simulazione di un overdrive che entra nella simulazione di un ampli, condizione ormai standard per la categoria).
Si tratta di una prassi non troppo dissimile a quello che accade da anni con i software di simulazione per circuiti elettrici in generale, capaci di imitare e prevedere con una certa fedeltà il comportamento di un segnale sottoposto a determinate operazioni.
Devo dire che, nel 2021, la tecnologia è arrivata a un livello tale da poter ammettere tranquillamente che il risultato è credibile, paragonabile per fini didattici a quello che ho ottenuto con diversi esperimenti effettuati in precedenza con pedali e ampli "fisici", a cui ho però preferito un ambiente virtuale per la flessibilità spiegata nell'articolo e in video.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 01/02/2021 ore 21:46:54
Leggo spesso sta cosa che dici di tenere la chitarra a 4/5 di volume con i pedali boss.
Io posso anche crederti, ma ti renderai conto che in un mondo reale non si può tenere il potenziometro della chitarra a 4 per ovvie ragioni che credo tutti i chitarristi conoscono.
Oltretutto ho visto suonare decine di musicisti, forse centinaia, con i pedali Boss e non ne ricordo uno col potenziometro a 4.
Se fosse come dici tu credo che boss non venderebbe neanche un pedale o tutti gli utilizzatori avrebbero un brutto suono. E non credo a nessuna delle due alternative.
Quindi pur credendo e ringraziandoti per condividere la tua esperienzai, sono un po' perplesso....
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 02/02/2021 ore 12:17:46
Ciao Repsol, questo è un forum e sui forum si condividono le esperienze ... personali, a questo serve. Preciso che ciò che scrivo, ma anche ciò che scrivono gli altri, non vanno considerate sentenze ma esperienze, da verificarsi se interessa l'argomento, replicandole e facendosi così una propria idea. Relativamente al volume della chitarra in ingresso al pedale, per esperienza diretta, non influenza il volume in uscita dal pedale, che si regola col level del pedale (almeno nei Boss), il vol. della chitarra influisce sulla saturazione del circuito del pedale. Importante secondo me, quando si condividono le informazioni, è darle complete, in modo che i lettori a cui interessa possano replicare la prova con metodo, e mi sono sempre impegnato a fornire l'esperienza completa. Preciso di possedere 40 pedali Boss di cui 32 di voci sporche, di questi 8 sono digitali e quasi non risentono del volume in ingresso, 24 sono analogici (di cui 5 doppi) e questi invece ne risentono, ma non tutti allo stesso modo, per es. l'HM-2 e l'OD-2r saturano progressivamente e la voce rimane nel tono del pedale fino a 10, altri invece cominciano a zanzarare già a 5/6 (ovviamente con i miei Humbucker), cambiando completamente tono, come l'HM-3 per es. Spero di averti risposto esaurientemente, se riesci prova poi sappimi dire. Ciao, Paul.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 02/02/2021 ore 22:37:04
Io ti credo e non possedendo pedali Boss non posso provare.
Ma il mio intervento é sul fatto di usare una chitarra a 4 di volume. Per me sarebbe imppssibile ma penso per la stra maggioranza di chi suona.
Se hai un volume così basso vai a perdere innanzituttola possibilitá di ripulire il suono con il volume, cosa che si fa spessissimo.
Perché non posso scendere a2 o 1 per ripulire un crunch, questo é evidente.
Ma cosaben più grave con un volume così basso non si possono usare i toni della chitarra, che chiuderebbero del tutto il segnale in uscita.
Ma un volume così basso va a compromettere pure la risposta dei pickup, oltre la dinamica intendo l'attacco stesso. Per non parlare dell'amplificatore....quando usoi pedali avrei un volume, quando non li uso avrei un volume molto più basso quindi devo per forza agire sulla chitarra per riportarlo ad un livello accettaile.
Insomma io credo non sia proprio la strada corretta quella di usare il volume così basso, hai più contro che pro.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 03/02/2021 ore 13:00:13
Ciao Repsol, l'indicazione del volume regolato Q.B. era per l'uso ottimale col pedalino, chiaro che spegnendo il pedale, occorre regolare il volume per il suono pulito diretto. Dovendo passare spesso da sporco (pedalino) a pulito, occorre un pedale volume ad alta impedenza all'uscita della chitarra prima del pedalino (quello che io chiamo pedale di saturazione), regolato il volume della chitarra sul suono pulito ed il pot del minimo sul pedale volume tutto chiuso, per l'uso col pedalino, hai le due posizioni sul pedale volume (max e min) per i due volumi, io ho l'FV-300H che ha appunto il pot del volume minimo. Ciao Paul.
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 02/02/2021 ore 09:05:42
Non condivido per nulla questo commento. Innanzitutto è un po' contraddittorio scrivere che la tua esperienza è limitata ai pedalini, poi giudicare anche l'esperienza digitale. Inoltre scrivi in termini assoluti ("una catena di pedali reali", "ogni pedalino"), però conosci solo i Boss.
Al netto di questo, la mia esperienza è completamente diversa dalla tua. Anch'io ho una pedaliera fatta di pedali Boss integrati con la MS3, tengo tranquillamente il volume delle chitarre a 10 quando mi serve, così come a 4 o 8 o 2 a seconda dei casi. Ti dirò di più, proprio con l'accoppiata SD1, DS1 ho avuro l'esperienza contraria a quello che scrivi: tenendo come secondo l'arancione mi ammazzava la saturazione, il volume ed il carattere del primo.
Buona musica
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 02/02/2021 ore 12:19:13
Ciao Reca, legittimo ciò che dici, è la tua esperienza. Ciao, Paul.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 03/02/2021 ore 17:35:55
Concordo anch'io non mi trovo sul discorso di parzializzare il volume della chitarra, a meno di non avere un treble bleed vai anche a chiudere il suono oltre che ridurre la dinamica ecc ecc... il suono va fatto con il volume a 10. Poi è vero se uso un Fuzz lo setto con il volume più alto perchè quando lo uso faccio tutto con il volume della chitarra e per la ritmica lo tengo più basso aprendolo per i soli/riff ma questo è un altro discorso.
Anch'io qualche pedale Boss mi è passato sotto ai piedi e non ho mai riscontrato zanzare con il volume a 10 della chitarra, anzi no nel caso del DS1 sì, ma quello è un problema del pedale ;)
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di Black Almond utente non più registrato
commento del 02/02/2021 ore 06:51:08
La mia confessione ..;) Iniziamo col dire che io e la mia mente contorta siamo tra quegli sperimentatori che ( senza mai raccontarlo a nessuno a parte ora, dato che le regole sentite parlano di 2 pedali massimo 3 e il suono e' in tasca ), usano 10-15 oppure anche 20 pedali in pedaliera, forse nel mio caso i perche' ce li ho bene stampati in quella parte della mente non sana ;)), ..io non cerco di copiare il mio idolo, mi piace ascoltare, ma sono alla ricerca di un suono mio, di un impronta di mano mia, che forse non verra' mai, o forse si, chissa',.. ma per fare questo, ho affinato la mia tecnica personale che mi porta si ad accompagnare il pezzo di quell'idolo, ma non suonandolo alla nota ma inserendomi nel brano come strumento aggiunto inventando e aggiungendo quel qualcosa che magari ci poteva stare e stare anche bene, e me ne accorgo ogni volta che risento cio' che ho registrato e questo lo faccio, perche' nel mio caso, se rifacessi pari pari l'esecuzione del brano, automaticamente ricadrei per forza di gioco a inserirmi con lo stesso suono. dello strumento usato dall'Idolo e cercando di copiarne automaticamente la mano.. percio', per fare questo, mi affido a quel plotone di pedali di cui dispongo per usarli come un pittore usa i suoi colori miscelandoli fino a trovare quella sfumatura che la sua mente vede e gli sta suggerendo, ma, .. per poterlo fare ho deciso di deviare dai normali canoni usando i soliti classici pedali che la storia ci ha lasciato in eredita',..o meglio, uso in parte alcuni pedali inserendone altri trovati .. permettetemi il francese.. In culo alla Luna,.. pedali da due soldi che magari nessuno si cagherebbe, vuoi perche' fa poco figo, o perche' per loro natura povera, ridanno un suono che centra poco o proprio na mazza.. un esempio..di accoppiata pazzesca per me,.. Nux overdrive che conosciamo bene tutti,..ok, ci sta, ma abbassategli il drive e affiancategli subito dopo quell'overdrive verde scuro della Tomsline che ha una levetta centrale da boost che e' nucleare, davanti il boss cs3 e dietro lo spark di tc electronics quello a 4 Knob tarato nel giusto modo senza esagerare, a noi servono solo sfumature dallo spark,. e vi assicuro che il suono che esce e' molto particolare, un overdrive che urla veramente di carisma unico tutto suo. Questo era un esempio banalissimo, come ad esempio, mi sono accorto che al Flashback 2 messo in fine catena, se si affianca subito dopo la sezione overdrive un altro delay che da solo e' un mal di testa,.il Breath Delay, quello giallo da 2 soldini, ma regolando il ritardo leggermente sfalsato, ma poco poco, nell'insieme l'overdrive acquista piu' voce, non come volume ma come luce, piu' corpo, il suono migliora, si fa sentire e lo si percepisce nettamente appena lo si inserisce,infatti lo sfalsamento chiamiamolo di tap dei due delay, si fonde con l'eco in uno solo ridando quel suono incredibile all'overdrive usato.. La prima volta pensavo avessi inserito qualche altro overdrive assieme per sbaglio per poi accorgermi stupito che quel timbro potente bello ringhiante, cicciotto alla EVH ma con in piu' brillantezza incredibile era dato da quel pedale che non centrava niente e che era li perche' non lo so..,. dificile spiegare.. ma questo era per dire, penso io, che comunque tutto passa attraverso un labirinto di piste per ogni pedale, e qualcosa succede sempre, e non e' sempre uguale per tutto, ogniuno ha il suo perche' a volte brutto, a volte bello, e siccome i canoni non li rispetto, succede a volte il miracolo,.. poi guardo quel plotone di pedali che ho appena miscelato, sorrido e penso.. to', guarda, sono mesi o anni che questo suono era li, aspettava solo che lo trovassi, Era sempre stato li,... e allora mi accorgo di quanto sono innamorato delle mie chitarre, di questi miei pedali ricchi e poveri che siano e di questa musica che grazie a loro ho avuto la fortuna di toccare oltre che con mano, anche con il cuore. Vi saluto con una delle frasi che a volte penso e poi scrivo e conservo, per lo piu' sono rime; ma non questa.. ( ho la fissa dei testi ),.. una frase che fa capire quanto sono di solito schivo.infatti vi leggo da tanto tanto tempo ma ho solo 3 post dei quali due di aiuto ..Questa non la trovate come aforismo su Facebook ;) o se la trovate e' la mia e siete arrivati al mio profilo personale ;) -- Se vuoi Parlare con me Guardami negli Occhi, Se invece vuoi Conoscermi guardaci piu' in profondita' incontrerai la mia Anima...Parla anche con lei. !! .. cosa centra? Nulla, ve l'ho detto che ho una mente contorta ;) Un salutone a tutti voi,..e grazie per le cose di grande aiuto e molto interessanti che postate da sempre... See you Later.. ;)
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 02/02/2021 ore 08:36:33
Hai lo spirito del chitarrista, fatti vivo più spesso😉.
Rispondi
di Black Almond utente non più registrato
commento del 03/02/2021 ore 00:30:30
Grazie, sono sinceramente lusingato per la tua risposta e accetto volentieri l'invito,.. con persone come te e voi in generale non dispiace mai fare qualche chiacchierata e scambiare pareri e opinioni, spero solo di esserne all'altezza e cosa importante, poter dare un aiuto anche se minimo in caso di bisogno.. tanto io sono sempre qua in giro e vi leggo molto volentieri ;)
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 03/02/2021 ore 10:30:02
Be', sai per come la vedo io siamo tutti sulla stessa barca, un rematore in più non può che far bene a tutti gli altri, la bravura è un fatto accessorio davanti alla possibilità di guadagnarsi un amico. La cosa che mi piace della musica è la capacità di unire, i musicisti poi sono delle anime strane, come dice Branduardi, hanno meno filtri col mondo esterno quindi vanno sempre un po' controvento. E poi, a chi lo raccontiamo sennò che l'ultimo fuzz trovato dal robivecchi suona come quello di Hendrix?
Un abbraccione!
Rispondi
di Black Almond utente non più registrato
commento del 03/02/2021 ore 12:46:16
Idem altrettanto a te'.. a presto ;)
Rispondi
di TriAxisLover [user #39110]
commento del 02/02/2021 ore 08:55:48
@Black Almond
Apprezzo e condivido appieno il tuo approccio. I suoni più belli che abbia mai trovato spesso sono stati frutto di settings talvolta estremi, altre volte affinati in modo certosino. Ogni pedale (fisico) ha un suo carattere a cui modelli virtuali si avvicinano sempre più, ma non è la stessa cosa. Col senno di poi rimpiango ogni pedale che ho venduto, ed anche qualcuno che ho perso per strada (quand'ero ragazzo un phaser Coron poggiato sul tettuccio della macchina e sono partito a razzo... :((
Per me il suono va anche con il 'mood' del momento, suonando cose analoghe talvolta faccio scelte diverse, non sempre radicali, ma che mi fanno preferire un setting piuttosto che un altro, così come suonare una chitarra diversa dà ispirazioni e modi di suonare diversi.
Un abbraccio a tutti
Rispondi
di Black Almond utente non più registrato
commento del 03/02/2021 ore 00:54:32
Concordo pienamente quello che dici infatti io non vendo mai nulla, ho sempre cercato roba che mi servisse veramente e al limite la riponevo in scaffale ;) sono strano, mi ci affeziono alle cose, e' come se una volta in mano, divenissero parte di me, della mia vita e del mio fare,. e fino ad ora non ho sbagliato dato che tutto poi e' tornato utile,.. ;) Bella quella del Phaser appoggiato sul tetto della macchina, e' successo anche a me con un cellulare e il frontalino dell'autoradio che si usava allora. Quando ti accorgi diventi viola e ti viene da strapparti la pelle dalla faccia, almeno a me succede :) comunque alla fine da cio' che leggo, le vedute sono le stesse,.. e cio' vuole dire che la strada e' buona, ...certo, non avro' la fortuna di diventare un famoso chitarrista, ma aspetto comunque il giorno di darmi una pacca sulla spalla e dirmi.. Bravo,, in fondo lo fanno anche i piu' grandi musicisti, questo e' normale,.. mentre scrivo non so' perche' ma mi viene in mente la buona anima di Stevie Ray Vaughan, anche lui nonostante fosse famoso e talentuoso, inseguiva il sogno di essere bravo, di inalzarsi a Dio e il suo riferimento era proprio Jimi Hendrix,.. lui voleva essere come Hendrix,.. per paradosso, e questo lo aggiungo io, inseguiva il sogno di diventare un Dio come Hendrix e nel frattempo non sapeva che lui era gia' diventato un Dio. ;) non chiedermi cosa centra Hendrix, non so' come ci sono arrivato,.. hehe!! ;)
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 02/02/2021 ore 14:05:03
Ti dico la mia: quando devo provare diverse combinazioni timbriche suono una clip con chitarra dritta in un looper ehx (quello con diversi slot di memoria) e poi il suonato, che rimane sempre quello, lo mando al pedale/ catena/ampli che voglio testare
Rispondi
di Black Almond utente non più registrato
commento del 03/02/2021 ore 01:18:36
Si infatti, ogniuno ha il suo modo di operare, anche se pero' sempre nel mio caso, ho bisogno in base ai pedali di creare sfumature diverse, lo so' e' menoso, ma mi piace variare l'esecuzione per capire come si comportano i pedali chiamati in causa,.. ma ripeto, e' solo un punto di vista, alla fine cio' che conta e' la ricerca,e cio' che ne esce, e poi le esigenze sono diverse, magari stai provando un pedale per l'acquisto o che ne so',.. l'importante e' inventarsi e reinventarsi o semplicemente ingegnarsi,.. ci sono momenti in cui ti svegli, ti siedi davanti agli strumenti, guardi mixer, ampli, batteria o chitarra e dici.. e adesso ?,. io li chiamo momenti zero, situazioni un cui per un giorno sei perso, e allora entra in gioco una frase famosa di un grande chitarrista,.. Qualche volta tu vorrai rinunciare a suonare la chitarra... Tu odierai la tua chitarra. Ma, se le sarai fedele, lei ti ricompensera' . Forse e' per questo che sono un casino e ho la casa che ha piu' cavi e bottoni della NASA, o forse sono io cosi' per natura pero' mi aiuta anche in quei momenti,..a proposito, bello L'EHX anche se non l'ho mai avuto tra le mani ma lo sto guardando ora ma che modello e' ? tanto per capire cosa sto leggendo.....
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 07/02/2021 ore 10:00:22
un banalissimo Nano Looper 360
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 02/02/2021 ore 17:26:11
E' la parte esoterica della costruzione della pedalboard. Non c'è un punto "finale", ma solo esperienze personali spesso poco replicabili al variare delle componenti specifiche. Per dire, io il suono Hendrix più bello che sia riuscito a tirare fuori è con un double muff con specifico volume, con stratocaster con specifico volume, con poi a valle un fuzz face con specifico gain, e infine un memory toy che ha non solo delay ma influenza il gain per via di come è fatta la sezione di output. Modifica non dico uno dei pedali ma l'ordine o il gain, e si disintegra tutto.
Rispondi
di Black Almond utente non più registrato
commento del 03/02/2021 ore 01:27:4
E' si, parole sante le tue, tanta sperimentazione, ma alla fine e' quello che contraddistingue un musicista dall'altro, altrimenti Gilmour suonerebbe come Hendrix..;... naaa, questa cancellala, Stronzata ;)) la rifaccio meglio ....era un modo di dire per dire appunto che ognuno ha il suo suono che in effetti e' come la propria impronta digitale non replicabile,.. magari volendo si un po' simile, ma non uguale. :) Esoterica.. non potevi usare parola migliore ;)
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 04/02/2021 ore 09:34:23
Pensa che io l'altra sera pensavo a che suono splendido in stile Hendrix avessi per le mani, era una Tele con un Klon ed un riverbero... sono andato avanti un bel pò tra un Bold as Love ed una Castles Made of Sand, buttandoci dentro poi un pò di The Wind Cries Mary, finchè ho acceso un Phase 90 con la modulazione lenta ed ho chiuso con Little wing.
Pedali non convenzionali magari per la ricerca filologica del sound, ma dal risultato certamente ottimo.
Concordo con te che non esista un limite o un punto finale "strutturale" della tavolozza che abbiamo sotto ai piedi (citando Black Almond), se non la nostra immaginazione ed il Voodoo del momento.
Rispondi
di Black Almond utente non più registrato
commento del 20/02/2021 ore 11:41:05
Ciao, scusa se ti rispondo ora, purtroppo ultimamente ho un problema dato che il pc mi cestina come spam mail di avviso che non devono essere e tra queste appunto ci sono quelle di accordo che avvisano di eventuale risposta. Ho provato a spiegargli che spam non e', ma a quanto pare il server mail e' un osso duro ;) .. Pedali non fisiologici per la ricerca convenzionale del sound, in effetti hai ragione, li di ricerca non ne fai proprio ;) io purtroppo non ho mai avuto un Klon, tu sei fortunato, sul Phase 90 ho l'MRX versione Custom Shop presa dal tedesco, ma riguardo al Klon mi devo accontentare di un clone :) .. che bella musica che hai citato, e' strano come ti fa sentire in paradiso,.. pensa le tante persone che ascoltano la musica ma per un motivo o un altro non si sono mai cimentate in qualche modo a suonarla, noi siamo fortunati .. magari qualcuno puo' dissentire per quello che dico ora, ma, ...ma cosa si perdono queste persone, neanche immaginano,.. la musica e' molto potente, anche piu' della guerra, la guerra crea il deserto, la musica gli da vita ;) .. stavo pensando leggendo tra le tue righe che con questi stupendi pedali che hai citato, la ricerca del suono avrebbe poco senso, certo, si parla di pedali aime' dal costo talvolta proibitivo, non tutti possono spendere cifre altissime per un pedale del genere, ma sarebbe la soluzione semplice senza diventare matti tra cavi e connessioni, ma io mi diverto ugualmente cosi', mi piace farmi male, che poi male non e', oggi abbiamo fior fiore di tecnologia ma allora anni 50 60 era tutto all'inizio rispetto ad ora e mi chiedo se il suono creato con quei pochi pedali che c'erano e' stato cercato e voluto proprio cosi' oppure e' semplicemente nato e basta, perche' in tal caso che culo ad avere trovato suoni bramati ancora oggi da tanti e tanti chitarristi. Il discorso era per dire che se allora con quella tecnologia si e' fatto tanto, oggi con tutto cio' che si e' creato, giocare con i suoni e scoprire cosa se ne puo' tirare fuori avendo piu' facilmente molto a disposizione mi solletica molto curiosita' e fantasia ;) poi ovviamente c'e' chi di pedali non ne fa uso affidandosi completamente all'ampli ma quello e' un altro discorso,.. anzi, diciamo altra esigenza,.. hai citato belle canzoni che credo andro' a sentirmi ora,.. perdona la curiosita', con che chitarra le hai suonate ?
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