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POD Go diventa Wireless
POD Go diventa Wireless
di [user #116] - pubblicato il

La pedalboard Line 6 include ora un trasmettitore senza fili e la possibilità di ricarica direttamente nella macchina, per unire i suoni HX alla purezza del wireless Relay.
Le tecnologie senza fili Line 6 della serie Relay hanno avvicinato migliaia di chitarristi al wireless grazie a una trasparenza sonora di tutto riguardo e un prezzo alla portata non solo di professionisti, ma anche di appassionati e studenti. Così come il POD Go ha portato a un livello più abbordabile le potenzialità della famiglia Helix, ora il POD Go Wireless intende mettere ai piedi dei chitarristi un sistema completo di effetti, amplificatori e cabinet del tutto senza fili, con un prezzo concorrenziale.

POD Go diventa Wireless

La struttura del POD Go Wireless è la stessa del primo POD Go, raccontato anche su Accordo a questo link. Rispetto al modello originale, in cima al pedale d’espressione si può però notare un modulo aggiuntivo: è l’antenna per il sistema senza fili Line 6.

POD Go diventa Wireless

Accanto all’ingresso per lo strumento compare un alloggio per il trasmettitore wireless: incluso nella confezione, si tratta di un G10TII che promette fino a 7 ore di autonomia e un raggio di circa 30 metri per affrontare pressoché qualsiasi palco senza rischiare interferenze e perdite di segnale.
La batteria è ricaricabile e trae alimentazione direttamente dall’input del POD Go, per tenerlo in carica con praticità prima dei concerti e nei momenti di pausa.



Il POD Go in versione Wireless assicura la stessa qualità e versatilità del POD Go, riportando loop effetti stereo, uscite bilanciate e uscita dedicata all’amplificatore, IR integrati con possibilità di caricarne di terze parti, otto switch più possibilità di collegarne due aggiuntivi.

Il processore ha lo stesso cervello del POD Go originale, capace di coniugare l’accuratezza sonora della Helix con la praticità degli Snapshot e l’accessibilità di un formato ridotto, ottimale per le esibizioni su un palco e per la registrazione in home studio in diretta via USB sfruttando quattro input e output a 24 bit per 96kHz.

POD Go diventa Wireless

Il POD Go Wireless è già visibile sul sito Line 6 a questo link ed è compatibile con la borsa morbida imbottita appositamente disegnata per la famiglia POD Go.
line 6 pedaliere multieffetto per chitarra pod go wireless ultime dal mercato
Link utili
La recensione del POD Go su Accordo
POD Go sul sito Line 6
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di Sykk [user #21196]
commento del 10/03/2021 ore 11:06:54
Bel prodotto, ormai ha tutto tranne l'uscita XLR.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 10/03/2021 ore 12:15:4
Questa cosa della mancanza di XLR su queste macchine (non solo Line6, anche Zoom etc) proprio non la capisco neanche io....
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 10/03/2021 ore 13:35:52
Credo che, oltre per un discorso di economia finale, sia principalmente una questione di compattezza: le uscite jack del POD Go possono essere anche bilanciate, se si usa un cavo apposito, trasformandole praticamente in delle XLR.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 10/03/2021 ore 15:06:38
Intendi un cavo jack -> XLR oppure un adattatore?
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 10/03/2021 ore 15:12:17
Esatto, un normale cavo jack TRS - XLR
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 10/03/2021 ore 21:42:08
Ma a cosa ti servirebbe una o due uscite stereo XLR? Questi aggeggi escono con un segnale molto alto, fino a 10m ci si collega al mixer senza alcun problema. Se il mixer è più lontano, una DI passiva puoi sempre metterla, e comunque su un palco chi fa il service ha sempre le sue DI. Se c'è XLR tanto meglio, ma non verrebbe praticamente mai usato. In studio poi le DI si sprecano. Non mi pare un problema così grave alla fine, o no?
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 10/03/2021 ore 12:11:42
Sono un po' interdetto dalla politica commerciale di Line6: le idee sono anche valide, ma farle uscire col contagocce mi pare una sonora presa per il naso degli utenti.
Prima esce Helix, dopo qualche mese la Effects, poi la Helix light, quindi la Stomp ed ora la Stomp XL. Ma non sarebbe stato meglio dare fin da subito agli utenti la facoltà di scegliere? Ora ci risiamo: il pod go, uscito a luglio 2020, ha già una modifica che poteva benissimo contenere al momento dell'uscita. Mi aspetto che fra sei mesi uscirà il pod go mini (con metà degli switch). E dire che ci sono produttori che hanno sul mercato la propria macchina da anni e quella è rimasta. Mah
Ciao
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 10/03/2021 ore 13:06:01
Il problema è dei compratori compulsivi c'è poco da fare, ormai è una piaga, hanno capito che nella comunità dei chitarristi ci sono molti malati di mente e cosi ne approfittano.
Rispondi
di Kapa utente non più registrato
commento del 15/03/2021 ore 15:01:10
concordo, prossima uscita coi led colorati e via tutti a comprare come dei bambini rinc0gl1onit1
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 10/03/2021 ore 13:10:54
La domanda è:" il mercato lo fanno i produttori o i consumatori?". Se i consumatori "punissero" i produttori sgocciolatori, non comprando prodotti di quel marchio per, diciamo 6 mesi, il modo di fare marketing di quel marchio cambierebbe (nel senso che forse cambierebbero il gruppo di furbetti che all'interno del marchio ha deciso di adottare questa strategia svalutativa a danno dei propri clienti). Poi ognuno fa le sue valutazioni e scelte conseguenti. Paul.
Rispondi
di saverio21 [user #20612]
commento del 10/03/2021 ore 13:38:27
La tua è una considerazione sensata e condivisibile ma è fatta dal punto di vista dell'acquirente (o possibile tale)... La Line6, invece, ragiona da azienda produttrice in scala globale, come tale avrà fatto le sue analisi di mercato che le hanno suggerito che la strategia migliore è quella che stanno adoperando... Un'azienda come la Line6 (che tra l'altro appartiene alla galassia Yamaha) non adotta strategie commerciali improvvisate
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di francesco72 [user #31226]
commento del 10/03/2021 ore 17:54:45
In realtà avendo a che fare con imprese nazionali e multinazionali, la mia esperienza non è proprio così. Una volta lo era: le strategie venivano studiate, i fornitori selezionati ed i consumatori fidelizzati. Oggi c'è un'ondata di amministratori rampanti che guarda solo alcuni numeri del bilancio (e, per inciso, spesso non sa nemmeno leggerlo un bilancio), non conosce il lavoro e decide robe del tutto cervellotiche. Il tutto aggravato dal fatto che il mondo sta sposando il modello economico americano per cui conta solo il di più: un'impresa che venda costantemente 10 è fallimentare, deve vendere 10, poi 11, poi 12 e così via, peccato che non possiamo mica riempirci di roba inutile per far piacere agli ammeregani o ai loro emuli cinesi. A questo punto temo che anche il sol levante vada per quella strada.
Ciao
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 10/03/2021 ore 22:50:58
La domanda provocatoria "il mercato lo fanno i produttori o i consumatori?" è sicuramente di parte ... fatta cioè da un consumatore quale sono io. Quinto potere ... immagina che domani una persona si alzi e denunci in TV questo comportamento eticamente scorretto e chieda a milioni di ascoltatori di boicottare quel marchio, diciamo per 6 mesi. Poi mi racconti, a catena, cosa succederebbe, mentre tutti i grandi marchi vanno in TV a millantare quanto sono etici, puliti, che usano solo materie naturali sostenibili, materie plastiche riciclabili per non inquinare il pianeta e intanto con i rifiuti di plastica si è formato un sesto continente che vagola nell'oceano pacifico senza controllo. Mahhh ... Paul.
Rispondi
di saverio21 [user #20612]
commento del 10/03/2021 ore 22:55:09
Quella che proponi tu però è un'utopia che non si avvererà mai e poi mai e g ti dirò - perché dovrei aderire a questa iniziativa??? Ho e ho avuto diversi prodotti Line6, lo ritengo un ottimo brand per determinate cose, perché dovrei boicottato??? In fondo, a me delle loro strategie commerciali interessa poco mi interessa il prodotto... Credo che come me la pensino in tantissimi, ecco perché la tua è utopia!
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 11/03/2021 ore 11:07:03
Non te la prendere Saverio. Quinto Potere è un film in cui il conduttore di un programma televisivo riesce a coinvolgere gli ascoltatori al punto da influenzarne le scelte. È a questo film che mi riferivo ... utopisticamente, e parlando di comportamenti eticamente scorretti mi riferivo ai vari comportamenti eticamente scorretti di una moltitudine di aziende, non della Line 6 in particolare (che rimane comunque scorretta). L'obsolescenza programmata, che nasce nel 1925 col patto delle lampadine, è stata spinta al parossismo negli ultimi 30 anni, al punto di arrivare allo sgocciolamento succitato. Parlavo dell'utopistica presa di coscienza dei consumatori che, finalmente consci di queste metodiche commerciali, cominciassero ad approcciarsi all'acquisto premiando o punendo i singoli marchi a seconda dei comportamenti (soprattutto commerciali), a cominciare dall'assistenza postvendita. Poi tutti sappiamo che ogni azienda ha più anime, il reparto studi e progetti può lavorare bene o male, la parte produttiva lavorerà anch'essa bene o male, indipendentemente da come l'apparato commerciale poi si proporrà sul mercato. Ognuno è libero di fare le proprie scelte coi propri soldi, il mio non era un dictat ma solo una'ipotesi utopistica. Ciao, Paul.
Rispondi
di saverio21 [user #20612]
commento del 11/03/2021 ore 11:10:40
Non me la sono mica presa ;) semplicemente siamo arrivati alla medesima conclusione che ci troviamo di fronte ad un'utopia
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 11/03/2021 ore 16:59:14
Beh .. no Saverio, che fosse un'utopia era in premessa, fin da quando ho citato "Quinto Potere" non c'erano dubbi, ovvio perciò che su questo siamo d'accordo. La conclusione, invece, è che io auspico una presa di coscienza dei consumatori, quali siamo, grazie alla quale premiassimo o penalizzassimo il mercato per dargli un indirizzo etico, mentre tu difendi le tue scelte tecniche senza se e senza ma (anche io, in tutti i campi, privilegio sempre l'aspetto tecnico qualitativo ... però ...). In conclusione siamo agli antipodi. Ma questo è un forum e le opinioni è giusto che si confrontino proprio qui. Ciao, Paul.
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 11/03/2021 ore 10:47:57
Per la cronaca il Pod GO ha le uscite che sono bilanciate , formato TRS. Non serve neanche una DI. I mixer accettano sia xlr che tsr, perfino i piccoli yamaha. Mi pareva strano.
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di Desmo8 [user #38806]
commento del 13/03/2021 ore 13:53:02
Buongiorno a tutti entro a gamba tesa...... nessuno ci punta una pistola alla testa e ci dice di dover comperare un prodotto, fino a prova contraria siamo esseri pensanti e ragionevoli. Personalmente ieri ho comperato la mia Helix Stomp dopo quasi due anni di attesa, approfittando di un bello sconto visto il prossimo arrivo della sorella maggiore XL. Mi permetto un consiglio a chi vende Stomp usato, se oggi si riesce a comperare nuovo a poco più di 500€, non potete vederlo a 450€ con spese di spedizione, siete fuori mercato, come minimo ad un usato va tolto l’IVA.... 100€. Quindi chi fa il mercato? Sempre noi se abbiamo una testa, altrimenti lo fanno i produttori, Apple insegna. Poi ha senso comperare oggi un Helix Stomp, quando Boss con la GT 1000 core la sovrasta di due spanne....., per me si, visto che uso lo Stomp come elemento integrante di una pedaliera analogica con sistema a quattro cavi su una testata Plexi e unità di backup. Ritengo che Line 6 vada riconosciuto il merito di aver diffuso il digitale su ampia scala, livellando il margine tra digitale e analogico.... ma oggi i rivali sono tanti, Boss, Mooer Hotone e Fractal, c’è necessità di un nuovo prodotto ormai la minestra è veramente stra cotta... effetto Yamaha? buona musica a tutti
Rispondi
di Kapa utente non più registrato
commento del 15/03/2021 ore 15:00:0
Ma chi userebbe un giocattolo del genere su un palco grande?
Rispondi
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