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30 anni di Pacifica: in prova la 612VIIX
30 anni di Pacifica: in prova la 612VIIX
di [user #17844] - pubblicato il

Raccontiamo la storia della super-Strat che ha traghettato Yamaha attraverso tre decenni di modernità e flessibilità: lo facciamo in video con la 612VIIX.
Da Michael Lee Firkins a Craig Goldy, attraverso il rock, il metal, ma anche il pop e il funk, la Yamaha Pacifica ha conquistato musicisti di ogni stile e di ogni epoca. Attraverso trent’anni di storia, la Pacifica si è trasformata, evoluta, adattata alle correnti stilistiche che si sono susseguite nel tempo, con accorgimenti relativi al sound, alla suonabilità e all’estetica fino a dar vita a una delle poche chitarre universalmente riconosciute per godere di una versatilità fuori dal comune.

Tutto ha inizio nell'anno 1990.
La 912 è la prima Pacifica disegnata nel laboratorio americano di ricerca e sviluppo Yamaha, aperto solo un anno prima a North Hollywood. Tra le caratteristiche spiccano il raggio compound e un manico avvitato su un tacco sagomato per mezzo di quattro boccole disposte su due piastrine, che offre un accesso allora a dir poco raro sul mercato.
Quell’anno in catalogo compaiono i modelli 1412, 1421, dai contour accentuati e senza battipenna, e i modelli 912, 921, 712 e 721, che già presentano gran parte delle caratteristiche delle edizioni che verranno.

30 anni di Pacifica: in prova la 612VIIX

Nel 1993 il ventaglio delle offerte si amplia ancora. Nel rispetto della natura custom originaria della Pacifica, viene introdotto il servizio Semi-Order System, con cui il cliente può ordinare strumenti personalizzati per tipi di legno, rifiniture, colori, forme del manico e dei tasti.

Nel 1994 la Pacifica attraversa pressoché tutte le fasce di mercato in maniera trasversale, offrendo un’opzione per ogni tasca. La presenza stabile di un modello single-cut rende la gamma ancora più universale, ma la svolta arriva nel 1997, con l’introduzione della signature di Mike Stern che accende un nuovo riflettore sulla Pacifica in versione spalla-singola facendone in breve un riferimento nei territori del blues e del jazz fusion.

Oggi la Yamaha Pacifica offre opzioni per i velocisti quanto per i chitarristi più tradizionalisti. Pickup Seymour Duncan, finiture sgargianti e altamente distintive, un mix tra stili classici e componenti moderni segue le mode e i filoni stilistici del momento, che in tempi più recenti accantonano alcune caratteristiche aggressive come il tacco smussato in favore di un approccio più old school, come quello della 612VIIX rinnovata nel 2020 in occasione del trentennale della gamma Pacifica.



La chitarra protagonista del video è una Pacifica 612VIIX. La flessibilità Yamaha nel 2021 non cerca la definizione in distorsione a tutti i costi, né la suonabilità “da corsa” delle prime edizioni. Oggi il ruolo della chitarra in una band o in studio è diverso dal 1990. Al chitarrista si richiede tecnica, ma anche flessibilità, controllo, padronanza del timbro e capacità di muoversi tra solismi e ritmiche, pulite e distorte, senza difficoltà. E la 612VIIX insegue tutto ciò attraverso una formula classica.
Il body in ontano vede avvitato un manico in acero con tastiera in palissandro. Una configurazione HSS vede un pickup Seymour Duncan Custom 5 al ponte e una coppia di SSL-1 al centro e al manico. Un volume e un tono con push-pull per lo split dell’humbucker ne regolano l’uscita, con un selettore a cinque posizioni a rifinire il tutto.

30 anni di Pacifica: in prova la 612VIIX

Anche trent’anni più tardi, l’affidabilità è una priorità per Yamaha. Un capotasto GraphTech TUSQ si abbina a un ponte Wilkinson VS50 e a meccaniche Grover bloccanti per regalare un look tradizionale senza rinunciare a una stabilità per l’accordatura eccezionale, sufficiente a reggere un uso intensivo della leva senza perdere un colpo.

Se il suono è quello compatto, definito, consistente che ci si aspetta da una super-Strat aggiornata al 2021, la suonabilità non è da meno. Il manico a D leggermente schiacciato riporta alla mente i canoni di un certo filone caro agli shredder e ai patiti del rock fusion più tecnico, ma fa sentire a casa anche chi è abituato a impianti più retrò, complice un fine lavoro di smusso sui bordi della tastiera che risulta eccezionalmente scorrevole fin dal primo approccio.

30 anni di Pacifica: in prova la 612VIIX

La 612 tiene alta la bandiera delle Pacifica con un’impronta ben definita, ma con tutta la versatilità e l’ampia tavolozza sonora che ci si aspetta dalla serie.
Ancora una volta Yamaha si riconferma un riferimento appetitoso per i musicisti alla ricerca di una vera pletora di suoni in un unico pacchetto pratico, efficace e bello da vedere, curiosi di ciò che il brand nipponico avrà in serbo per i fan durante i prossimi trent’anni.
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Link utili
La serie Pacifica 600 sul sito Yamaha
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