Il recente stop alle importazioni dalla Russia, conseguenza della battaglia di sanzioni che sta viaggiando parallelamente alla tragedia della guerra in Ucraina, ha colpito anche il campo dell’elettronica e dell’audio.
dagli stabilimenti Electro Harmonix che producono valvole termoioniche in Russia ha rapidamente gettato nel panico i chitarristi, che nelle scorse settimane si sono lanciati sugli ultimi stock disponibili presso i rivenditori occidentali svuotando in poche ore i magazzini.
Nel giro di qualche giorno un nuovo annuncio da parte di Matthews dava la problematica per risolta. Il costo della soluzione: un aumento dei prezzi per l’utente finale, con un collo di bottiglia che comunque continua a farsi sentire centellinando la disponibilità dei dispositivi.
La questione resta insomma aperta, e una riorganizzazione dei cicli produttivi appare necessaria.
È di poche ore fa la notizia che Western Electric, storico nome dell’alta fedeltà audio made in USA, ha intenzione di scendere in campo in prima persona, con il progetto di riavviare la produzione statunitense di valvole anche a uso chitarristico.
Ne dà notizia Guitar.com, in .
Processi robotizzati, automazioni, saldature laser garantirebbero alta qualità nei prodotti che Western Electric andrà a realizzare presso la fabbrica di Rossville, nello Stato della Georgia. Al contempo, l’esperienza e i macchinari in possesso dell’azienda permetterebbero l’immissione nel mercato di valvole dal prezzo accessibile, per quanto inevitabilmente superiore rispetto ai prodotti d’importazione orientale.
È la stessa Western Electric a illustrare: “Gli amplificatori valvolari per chitarra usano due configurazioni principali, a otto e a nove pin. Raramente, a sette pin. Abbiamo già quel tipo di componenti. Organizzarsi per le valvole più diffuse non sarà un gran problema come si potrebbe pensare.”
Prendendo a esempio una 12AX7, l’azienda spiega che la tipologia è sensibilmente più semplice da realizzare rispetto alle 300B fiore all’occhiello del catalogo fin dal 1938. La valvola, destinata all’audio in alta fedeltà, è stata re-ingegnerizzata negli anni ’90, dopo la riorganizzazione della società avvenuta sotto la nuova proprietà dell’imprenditore Charles Whitener e la Westrex Corporation, con cui Western Electric si è si riconfermata un riferimento nel campo dell’hi-fi.
Ancora una volta, non siamo davanti a una soluzione definitiva per la penuria di valvole e l’offerta - in particolare per le fasce di mercato più basse - è ancora lontana dall’accomodare la domanda, ma è chiaro che qualcosa sta accadendo nella redistribuzione delle catene produttive internazionali. |