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La Strat del ’78 e il delirio di un uomo comune
La Strat del ’78 e il delirio di un uomo comune
di [user #50760] - pubblicato il

Con una giravolta degna del visconte Rocambole, dopo avervi raccomandato di tenervi alla larga dalle vecchie chitarre mi sono accaparrato una controversa Fender Stratocaster di fine anni '70. Ecco com'è e cosa ne penso.
Avevo a malapena finito di scrivere questo pezzo, nel quale esprimevo forti e credo sensate perplessità circa l’acquisto di una chitarra datata, soprattutto da parte di chi non abbia competenze superiori alla media e da chi semplicemente non voglia problemi e... oplà, ecco che mi ero già contraddetto, essendomi incapricciato di una vecchia Fender. Che volete farci, sono dolcemente complicato come le donne di Enrico Ruggeri (ma, per favore, non portatemi delle rose, lasciate stare) o forse è solo che noi amanti della chitarra siamo oltremodo incoerenti.

La Strat del ’78 e il delirio di un uomo comune

Veniamo a lei: trattasi di una Fender Stratocaster del 1978 (il seriale inizia per S8), sunburst, tastiera in acero. Allora, calma, non rumoreggiate perché vi sento. “Eh, ma le late 70s…”. Lo so, certo, le late 70s hanno una brutta reputazione e una serie di caratteristiche che vi fanno sclerare. Vogliamo elencarle? Forza, così ci leviamo il dente e il dolore. Partiamo dalle più soggettive.

1) Il palettone: Elio cantava “…poi ti amo, poi ti odio, poi ti amo, poi ti apprezzo”. Ecco, io il palettone diciamo che lo apprezzo.
2) Trussrod bullet: qui c’è poco da dire, io lo trovo molto comodo e rappresentativo di un’epoca. Mi basta guardarlo e mi crescono i capelli a boccia da afroamericano allo Studio 54.
3) Manico “a tre viti”. Vedi sopra: fanno pendant con i pantaloni di velluto a zampa di elefante.

Fin qui siamo rimasti nel campo della più assoluta soggettività. Per trovare qualcosa che vada oltre dobbiamo scomodare la verniciatura alla nitro. Ci piace? A me molto, in effetti, ma risente eccome dello scorrere del tempo, degli agenti atmosferici, insomma si rovina. Del resto, per molti è proprio quello il bello. La mia Strat in particolare presenta molti di quei peculiari “buchini” sulla superficie del body e fin qua tutto ok, almeno per me. Amo meno quel fenomeno di opacizzazione e scrostamento del lucido nel retro del manico, nella zona alta (e nel retropaletta) e in fondo, all’altezza degli ultimi tasti. In uno dei miei proverbiali eccessi di ansia ho scomodato non uno ma due liutai, uno di Milano e uno veneto molto noto, oltre a qualche amico esperto, ottenendo unanimi rassicurazioni: non c’è nulla di strano, si tratta in effetti di uno sfogliamento dovuto al tipo di vernice e al fatto che a quell'epoca non si usavano turapori.

La Strat del ’78 e il delirio di un uomo comune
Avrei dovuto pulirla bene prima di fotografarla? Sì. L'ho fatto? No. Mi perdonerete? Lo spero

Ebbene, ho traccheggiato anche troppo, è giunta l’ora di affrontare il proverbiale elefante nella stanza (mai immagine fu più calzante): il peso. Le Strat di quell’epoca sono accusate di essere dei macigni e la mia ’78 non fa eccezione, la bilancia segna infatti 4,5 kg. Del resto il frassino non è leggero, infatti anche la mia (già citata) Dan Smith dell’82 era tutt’altro che un fuscello. Però mi chiedo e vi chiedo: saremo pure dei pipparoli sedentari brizzolati o calvelloni, di quelli che allenano intensamente solo la mascella e l’indice sul mouse, ma davvero quattro-chili-e-mezzo (è il peso di un neonato paffutello) è qualcosa di inaffrontabile? Voglio dire, se siete dei professionisti che tengono la chitarra al collo tre ore ogni sera e se le vostre esigenze di mobilità sul palco sono parametrate su quelle di David Lee Roth nell’86, beh posso comprendere che diventi un fattore determinante, in tutti gli altri casi scusate ma no.
Diamine, ma quindi questa chitarra non è leggera&risonante™! Ebbene, del peso vi ho già resi edotti, ora fornitemi una definizione precisa di “risonante” applicata al legno di una chitarra elettrica solid body, così la facciamo finita.

La Strat del ’78 e il delirio di un uomo comune

Se invece volete sapere se questa Stratocaster suona bene, la risposta è sì, molto. La mia “S8” suona bene e suona tanto: ho voluto che fosse il liutaio (Andrea di Manifatture Sonore, Milano) a fare un setup, nell’occasione gli ho anche chiesto di rimuovere la schermatura che era stata applicata dal precedente proprietario. Già da spenta, la chitarra si distingue per un attacco notevole, il che confermerebbe quello che di norma si dice sul frassino. I suoi pickup sembrano enfatizzare questa caratteristica e, per così dire, privilegiano le medio-alte. Il risultato è di ritrovarsi per le mani una macchina tagliente, indubitabilmente Strat ma più che mai a suo agio nel vintage-pop, nel funk e ovunque possano servire suoni scintillanti e vetrosi. Personalmente amo il radius da 7.25”, certo è che con questo tipo di tastiera sarà difficile ottenere un’action particolarmente bassa, ma queste sono cose che tutti sapete.

La Strat del ’78 e il delirio di un uomo comune

Concludo con un’ultima questione che potrebbe far venire il mal di pancia a qualcuno. La parola con la “f”. Ma no, non quella… certo che avete il chiodo fisso, maniaci. Intendevo FASCINO.
Parlo malvolentieri di fascino perché è quanto di più soggettivo possa esistere, non è quantificabile, è impalpabile, è qualcosa che respiri ma che difficilmente sai decodificare. Ma non posso esimermi dal tirarlo in ballo perché per me è stato proprio il fascino il principale motivo dell’acquisto di questa chitarra, ciò che me l’ha fatta preferire alle reissue e a una bella signature che avevo puntato. Amo il colore, l’aspetto vissuto, i segni sul body, le caratteristiche che, piacciano o meno, sono quelle di quegli anni lì. Anni in cui io e forse molti di voi eravamo in culla, ma là fuori fiammeggiava una scena musicale e culturale irripetibile, anni grevi di piombo e rossi di sangue, anni nei quali però si poteva credere che tutto fosse possibile; anni in cui la musica (persino il pop più commerciale) era meno sintetica e addomesticata, anni di punk e di hard rock, di disco e di reggae, anni di cantautori, anni di un politicamente scorretto che era l’indispensabile terreno di coltura per tentare di dare al mondo e soprattutto all’uomo una lettura tridimensionale, un attimo prima che finissimo compendiati nei foglietti dei baci Perugina e poi compressi in un file da pochi byte, archiviato da qualche parte.
Lo so, mi sono lasciato prendere un po’. Ma è proprio questo, l’effetto che mi fa una Fender Stratocaster del 1978. Sunburst, tastiera in acero, radius 7.25”.
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di PierluigiMaisto [user #20005]
commento del 30/05/2022 ore 10:38:33
Premesso che una chitarra, qualunqu essa sia, con quasi mezzo secolo di vita avrà sempre un grande fascino per ciò che racconta, mi permetto di dissentire su due punti:
1) Il fisaggio del manico con tre viti è pessimo, perchè il manico riesce con molta facilità a spostarsi all'interno delle (generose) tasche dei manici di quel periodo. Se la chitarra ha un "neck pocket" preciso non si nota, ma di tasche giuste su chitarre di quegli anni ne ho viste pochissime. In un attimo ci si trova con le corde fuori asse rispetto al centro del manico e il mi basso o il mi cantino a bordo (se non fuori!) dalla tastiera.
2) Le strato anni '70 NON sono verniciate nitro, sono verniciate con la poliuretanica, anche se particolarmente fotosensibile e incline all'usura rispetto a formulazioni moderne, che dona loro questi gustosi abiti "relic"!
Poi aggiungo una considerazione mia: ho SEMPRE odiato le Stratocaster con i body quasi flat, senza un bel contour pronunciato, e le fine anni '70 sono proprio pessime sotto questo profilo...I pickup invece sono incredibilmente rock, non sono produzioni ricercate ma suonano tanto e bene, poco ma sicuro.
Sul peso non mi sbilancio, ma 4,5 kg è circa 1,5 kg rispetto ad una strato light, che vuol dire avre o meno un 50% di peso in più sulla spalla, in termini assoluti non sono pesi importanti ma in proporzione è tantissimo, e si avverte chiaramente. Ciao!
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di zabu [user #2321]
commento del 31/05/2022 ore 02:30:59
Una piccola precisazione sulle verniciature Fender degli anni '70: la nitro ancora la utilizzavano (in particolare per il sunburst) per lo strato di finitura superiore. La grossa differenza con gli anni '50 metà '60 era che nei '70 le chitarre erano completamente incapsulate in uno strato molto spesso di poliestere che usavano come fondo. Io ne ho avute tra le mani parecchie e spesso della vernciatura si abrade in alcuni punti il colore sunburst dato alla nitro, ma non si arriva al legno perché appunto emerge lo strato spesso di poliestere sotto. Quelle natural erano praticamente tutte verniciate con poliestere trasparente. Diverso il discorso dei Custom Colors (comunque rari nei '70). Per quelli probabilmente (come anche nei '60) la Fender andava di vernici acriliche e forse strato lucido finale alla nitro.
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 30/05/2022 ore 11:08:58
Mi è capitato di suonare diversi strumenti di quell'infame decennio, sia Fender che Gibson, e la maggior parte era delle vere ciofeche... ma in mezzo a quella monnezza (che oggi è spesso valutata a peso d'oro) mi sono capitati anche dei piccoli gioielli.
Se questa chitarra "suona", tienitela stretta... l'importante è quello... quello e le tonnellate di fascino che i suoi 40 anni di vita si portano sulle spalle.

P.S.
La mia chitarra principale è una LP del 95 che pessa 4,95Kg... non la cambierei mai, ma mi bastano 2 ore di prove in piedi per passare i successivi 2/3 giorni con la schiena a pezzi... ce l'ho da 27 anni, una volta non era un problema, ma stiamo invecchiando assieme e io peggio di lei... :)
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di Arch [user #51394]
commento del 30/05/2022 ore 11:10:04
"1) Il palettone: Elio cantava “…poi ti amo, poi ti odio, poi ti amo, poi ti apprezzo”. Ecco, io il palettone diciamo che lo apprezzo."

Io sono ancora fermo alla fase "io ti odio, poi ti odio, poi ti odio e poi ti odio"
Non dirmi che prima o poi verrà anche per me il momento "poi ti apprezzo" : D
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di MM [user #34535]
commento del 30/05/2022 ore 11:47:49
Apperò... discreta giravolta, ma si sa, l'incoerenza è nella natura dell'uomo.
Il palettone, che dire, è una evidente forzatura di un progetto/design perfetto, quindi non regge il confronto. Ma in mano a The Edge, ad esempio, lo apprezzo.
L'abbinata con battipenna nero non mi piace, come le tre viti, ma se la chitarra suona, hai fatto bingo.
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 30/05/2022 ore 15:33:00
Beh, anche in mano a Ritchie Blackmore il "palettone" non fa proprio schifo, anzi! ;-)
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di MM [user #34535]
commento del 30/05/2022 ore 15:40:11
Infatti, era solo un esempio.
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di mtogni [user #49970]
commento del 30/05/2022 ore 20:21:58
troppo d'accordo (Il Blackmore degli anni 70 però :-)
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 31/05/2022 ore 09:51:5
Ovvio! \m/
Rispondi
di casti76 [user #3208]
commento del 30/05/2022 ore 13:50:48
Le uniche riedizioni Fender che, come manifattura e non solo, surclassano le originali sono le Classic 70 messicane e, ancora meglio, le American Vintage 70. Superiori in tutto: legni, hardware, elettronica, finiture.
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 30/05/2022 ore 15:31:37
Che dire, articolo scritto in modo superbo e godibilissimo, grazie, merce rara oggigiorno. La Strato '79? semplicemente bella e fascinosa! io me ne sono sempre sbattuto la uallera delle seghe estetico/tecniche... quando una chitarra suona e piace, punto. Non c'è altro da aggiungere, goditela e maltrattala (musicalmente) ;-)
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 30/05/2022 ore 21:14:08
Grazie e complimenti per la tua ‘79!
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 30/05/2022 ore 17:27:51
Ho appena scoperto che forse sono l'unico al mondo a preferire il palettone!
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 30/05/2022 ore 17:31:47
Lo preferisco pure io, e siamo già in due:-)
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 30/05/2022 ore 20:30:56
Io sono il terzo
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 31/05/2022 ore 09:50:07
E siamo 4!
Rispondi
di Kika [user #56300]
commento del 31/05/2022 ore 13:41:23
Anche a me piace!
Rispondi
di enricofra [user #29774]
commento del 31/05/2022 ore 16:57:30
Tu.....qualcun altro qui su accordo (me compreso) e poi un certo Richie ed un altro svedese entrambi poco noti.....
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 30/05/2022 ore 18:19:5
Avuta, suonata, venduta!
La mia era del 79 natural con battipenna nero..
concludo dicendo che è stata l'unica Fender stratocaster che ho avuto dal 1990 ad oggi.
Ottima per scacciare i vampiri, merito del palettone di frassino;)
Rispondi
di TumblinDice [user #38343]
commento del 30/05/2022 ore 18:27:15
Ahah :)))
Rispondi
di felix9 [user #33282]
commento del 30/05/2022 ore 19:32:13
Per me il palettone è bello ed è solo una questione estetica. Il manico fissato con tre viti è una scelta costruttiva che non riesco proprio a capire. Comunque credo che chi acquista chitarre di questo tipo lo faccia tenendo conto del fatto di poter eventualmente rivenderle senza grosse pedite o anche con guadagno. Mai sentito qualcuno parlar male dei propri acquisti, tutto oro quello che si compra.
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 30/05/2022 ore 19:56:38
Tutto vero, personalmente però ho parlato male di un sacco di miei acquisti, recentemente proprio qui sulle pagine di Accordo con la “Flop Ten” in due puntate ;)
Rispondi
di felix9 [user #33282]
commento del 30/05/2022 ore 21:27:2
Si, avevo letto quell'articolo, ora non ricordo bene, ma forse avevi parlato male di chitarre dopo essertene già liberato da un pezzo :)
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 30/05/2022 ore 21:29:49
Ahahah ok hai vinto :)
Rispondi
di ottaviothevoice [user #39714]
commento del 30/05/2022 ore 20:14:59
posso dirti la mia? se ti piace tienila ! se l'hai scelta vuol dire che ti dice qualcosa e se suona pure bene come si dice ... "futtitinni dei commenti altrui" se sposi una donna che non piace ad altri ... piace a te ... e questo basta ;-)
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 30/05/2022 ore 20:18:17
Gazie ma non c’è proprio dubbio su questo, io l’ho presa perché mi piace da matti, sia esteticamente sia nel suono :))
Rispondi
di mtogni [user #49970]
commento del 30/05/2022 ore 20:30:24
Ne ho una del '76, comprata nel 1980, ma da tempo non la suono più ed è appesa nel mio studio professionale a far bella mostra di sè. Da anni mi sono spostato sulle Gibson (LP, ES-335, Flying V, Explorer) delle quali apprezzo il suono (e non solo) più aderente alle mie esigenze, ma certo il mio cuore è lì accanto a lei che mi ha seguito per anni e anzi, forse ora ha un posto più onorevole - seppur in pensione - che al chiuso di una custodia a terra.
Spiace non poter allegare una foto che avrei gradito condividere con tutti voi.
Buona musica!
Rispondi
di Free61 utente non più registrato
commento del 30/05/2022 ore 21:11:16
Quoto! Un bel cesso di chitarra,non me ne voglia il simpatico proprietario nonché autore del post. Produzione da vero pessima,a mio avviso la più scadente in assoluto. Quel tipo di frassino pesante, tra l'altro, andava bene per le panchine nei giardinetti
Rispondi
di pstrato66 [user #62074]
commento del 30/05/2022 ore 22:40:57
Ciao a tutti....
È la prima volta che scrivo sul sito...
.... perché la mia chitarra è appunto una S9 ('79-'80), regalo di maturità per scommessa (vinta) con mio papà, acquistata, nel luglio '84 da Merula in quel di Cuneo: pesante, placca a tre viti, palettone, battipenna bianco, di un bellissimo sienna burst...
Che sta con me da 40 anni e che adoro anche nel suono....
Quindi mi sento di condividere appieno questo ottimo articolo.
Rispondi
di enricofra [user #29774]
commento del 30/05/2022 ore 22:57:44
Io ho una Classic 70 made in Mexico.....che dire è fantastica.....ho cambiato i pick up però con dei fender vintage custom shop 57/62.....la tastiera 7.25 per me è comodissima merito anche dei tasti vintage molto bassi....la paletta con il suo proiettile è molto bella secondo me (inoltre a mio avviso le palette grandi aumentano il sustain.....la butto lì)......il manico con attacco a 3 viti secondo me non determina alcun problema anche perché la terza vite è molto grande mentre le altre due viti mantengono il tutto in asse .....tanto per fare capire come amo le '70 (e non solo io) ho preso anche una fender Blackmore ed una Malmsteen......... complimenti per l'acquisto!!!!!
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 31/05/2022 ore 08:40:46
Complimenti per l'articolo!
Per me l'unico neo delle chitarre anziane è l'usura delle parti meccaniche, che compromettono la suonabilità dello strumento e/o il suono stesso. Hai fatto bene a portarla dal liutaio, in fondo si tratta di strumenti che all'epoca erano comunque usati da grandi chitarristi e quindi proprio super ciofeche non dovevano esserlo. Se poi sono sopravvissute fino ad oggi, probabilmente sono il frutto di una selezione che negli anni ha portato a modificare gli strumenti meno riusciti, o rovinandoli del tutto o creando chitarre dal valore molto inferiore rispetto a quelle completamente originali.

Io credevo che la parola con la "F" fosse "Fender"... è grave?
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 31/05/2022 ore 08:58:08
CBS, quando le Fender suonavano male, ma hanno scritto il decennio più prolifico del Rock: '69/'79.

Complimenti, Fabio!
Rispondi
di aleck [user #22654]
commento del 31/05/2022 ore 11:03:03
Prima di tutto, auguri per il nuovo acquisto.

Dalle Stratocaster di quell'era ho sempre avuto sensazioni contrastanti.
Da una parte, rappresentano tutto quello che non mi piace in una Stratocaster: il contour che se non c'era era uguale, i pickup "hot", il peso eccessivo, il battipenna nero, le finiture che si scrostano in maniera del tutto peculiare rispetto agli anni d'oro e le fanno sembrare un po' più banalmente vecchie, il ponte...
Dall'altra, il panettone, per quanto opinabile, è il segno di un'era, il microtilt che è un'eredità fenderiana e, soprattutto, il fatto che siano state l'ultima generazione di chitarre Fender a guardare avanti, a non cercare di imitare il passato. Questo lo apprezzo, si. Indubbiamente hanno un carattere, caratteristica che dalla metà degli anni ottanta un po' si è persa.

Eppure, tutto considerato, non me ne porterei mai una a casa. Per me la Stratocaster deve avere quella silhouette mozzafiato, tutta curve, terribilmente sexy.
Rispondi
di Stewe15 [user #39871]
commento del 31/05/2022 ore 12:04:47
Ho provato due Strato anni 70' e una suonava davvero bene, l'altra più o meno. Nonostante fossero pressoché identiche. Palettone, fissaggio a 3 viti, body in frassino pesante con finitura natural. Solo il manico era diverso, uno palissandro l'altro acero. Non ho idea di che vernice hanno utilizzato ma è sembrata abbastanza spessa.
Che dire.. chitarre particolari e secondo me puoi trovare quella che suona da dio come quella che non suona proprio.
Il palettone o piace o non piace. Nonostante preferisca le palette "normali", devo ammettere che il palettone ha il suo fascino.
Sul trussrod bullet va detto che risolve il problema delle vecchie strato che per regolare il trussrod devi smontare il manico. Devo dire che poter regolare il manico con le corde montate e tirate al punto giusto è una cosa impagabile che ti fa risparmiare tempo e parecchio sudore.
Sull'argomento radius smontiamo la falsa credenza che con un radius 7,25'' si debba tenere per forza un'action alta. Non è vero! Se i tasti sono montati bene e livellati alla perfezione, è possibile tenere un'action bassa. Certo è più difficile che con radius più piatti, ma, con le dovute attenzioni, si può fare.
Anche il frassino pesante è un legno sottovalutato. E' vero che pesa in maniera impressionante, ma ha un suono unico e molto presente sulle medio alte. Occhio però che c'è frassino e frassino. Nonostante il frassino leggero (swamp ash) e il frassino pesante condividano il nome, hanno un suono molto diverso. A differenza della sua controparte leggera, il frassino pesante mantiene i medi belli presenti e i bassi ben definiti e con una punta sulle alte/medio alte che lo fa uscire molto bene dal mix.
Non ho capito solo perché hai fatto togliere la schermatura 😅
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 31/05/2022 ore 12:07:32
Sono in linea con tutto quello che scrivi. Ho fatto togliere la schermatura perché ci tenevo ad averla come mamma l’ha fatta. Devo dire che la differenza in termini di hum è minima
Rispondi
di Beppesan [user #56447]
commento del 31/05/2022 ore 15:42:06
Quoto tutto!!! Ne ho una identica S7!!!
...stessi segni di usura ma.....non hai fatto cenno all'odore di legno vecchio del manico...almeno la mia ne è pregna!!!
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 31/05/2022 ore 15:47:17
È vero, è buonissimo!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 02/06/2022 ore 15:15:30
Quando lo strumento è uscito bene di suo.
Quando lo strumento è stato conservato adeguatamente.
Quando ci si trova comodi.
Non c'è annata o marchio che tenga, anche perché più il legno invecchia e meglio suona.
Rispondi
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di Pattagorru [user #56686]
commento del 03/06/2022 ore 17:20:58
ciao
se ti piace e suona 'bbene' futtitinni!
l'unica cosa che non riesco a 'digerire' è quella porca palettona
maremma buhhaiola la non mi va proprio giù!
buona musica a tutti
Rispondi
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