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NAMM 2022: Godin Session R-HT Pro ancora più spinta
NAMM 2022: Godin Session R-HT Pro ancora più spinta
di [user #116] - pubblicato il

La double-cut a scala lunga ispirata alla tradizione californiana riceve una nuova elettronica per portare la Godin a ponte fisso in una dimensione rock più dura che mai.
La Session è la chitarra Godin ispirata ai classici californiani. La ricetta canadese ne reinterpreta in maniera profonda i canoni classici applicandovi accorgimenti stilistici e strutturali del tutto originali, a partire dai legni per finire con hardware ed elettronica di rilievo.
Per il 2022, Godin ha voluto spingere sulla natura rock dello strumento, partendo dall’incisività della versione a ponte fisso per donarle un’elettronica più aggressiva, ma non per questo meno versatile.



La Godin Session R-HT Pro prende forma da un body in tiglio canadese con camere tonali per alleggerire la struttura e, al contempo, valorizzare la risposta acustica. Avvitato su un tacco smussato per un accesso agevolato agli ultimi fret, il manico è in acero ed è abbinato a una tastiera in palissandro. Come da tradizione, 22 fret si posano lungo una scala da 25,5 pollici. Un raggio da 12 pollici e un manico tondeggiante, scorrevole e non troppo abbondante sotto il palmo regalano un feel classico che svela una discreta propensione verso gli stili moderni.

NAMM 2022: Godin Session R-HT Pro ancora più spinta

La configurazione HSS della Session HT vede stavolta la collaborazione dei marchi Seymour Duncan e Lace, che posizionano un Custom SH-11p al ponte e due Hot Gold per centro e manico. Il selettore è a cinque posizioni per le combinazioni tipiche, con un push-pull nascosto nel potenziometro dei toni per una maggiore flessibilità.



Godin ha prestato molta attenzione ai suoni, ma non ha messo da parte l’affidabilità. Il ponte Hardtail con corde passanti attraverso il corpo è una garanzia di timbrica decisa e incisiva, la cui stabilità d’accordatura è garantita dall’abbinamento con un capotasto GraphTech e con sei meccaniche con rapporto 18:1, disposte in linea su una paletta reverse e con due alberelli abbassacorde per garantire la giusta pressione contro il capotasto.

Nella versione introdotta con il NAMM 2022, la Session R-HT Pro è offerta nelle finiture Carbon White e Bourbon Burst abbinato a un battipenna tartarugato e con manopole bianche, o Retro Orange con battipenna perlato e manopole nere.
Sul sito Godin, è possibile vederla più da vicino a questo link.
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Link utili
La Session R-HT Pro sul sito Godin
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di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 06/06/2022 ore 15:05:19
Bella bella bella, sopratutto la white ma senza le meccaniche "tamarre" nere.
Da possessore di una versione a ponte mobile del 2014, in 2 colors sunburst, posso solo confermare che è costruita maledettamente bene, comodissima e suona davvero alla grandissima (ovviamente palette di suoni più moderna che vintage). Unico neo i pot e il wiring.
Se la prezzano tra i 700 (versione HT attuale) o comunque sotto gli 850 credetimi che i soldi ce li vale davvero tutti.
Rispondi
di Simo6891 [user #61984]
commento del 06/06/2022 ore 16:27:44
Credo che le parti metalliche siano cromate su quella bianca, la foto inganna.

Godin fa ottimi strumenti, pochi fronzoli e molta sostanza.
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di go00742 [user #875]
commento del 07/06/2022 ore 10:56:48
Non ho mai amato godin più che altro per mia incapacità ad usare quelle chitarre LG lx mi pare si chiamino così quelle con l'equalizzatore sul corpo, senza contare l'estetica a mio avviso non proprio felice.

Però negli ultimi tempi ho comprato un'acustica ART & LIUTHERIE (per necessità di live acustici) società del gruppo godin e ne sono rimasto pienamente soddisfatto sia per la cura dei particolari, per il sound e per il costo accessbile.

Da questo ho cominciato a guardare le elettriche con questi nuovi modelli (passando per la Kingpin bellissima) ho rivalutato il marchio tant'è che ho intenzione di prendere il modello appena uscito al namm col floyd e con la grafica dei segni delle gomme su sfondo nero mi pare sia la Derry Grehan signature (che non so nemmeno chi sia) ma il modello è fantastico!

E' ciò che avrebbe dovuto fare charvel (senza farmela pagare 2800eu) kramer , Jackson per fortuna ci sono arrivati alla Godin, oramai il prezzo degli strumenti è assolutamente inaccettabile, al giorno d'oggi con 800 euro esco dal negozio al massimo con una MEX o una CHINA, non vedo perchè se ci riesce Godin a contenere i costi con buoni standard qualitativi non c'è la facciano gli altri...

Tra l'altro i signorini Gibson, Fender e PRS non si sono nemmeno presentati al NAMM ...si vede che hanno fatto i soldi e non hanno bisogno di pubblicità ...peccato che una visita di controllo oculistica agli addetti controllo qualità la farei fare ogni 3 mesi, scusate lo sfogo ma riportare indietro 2 Gibson per delle tastiere solcate non è da tutti i giorni.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 08/06/2022 ore 05:48:35
Mi mangerò sempre le mani per una vecchia Godin che mi lasciai sfuggire. Un gioiello che il proprietario a corto di grana voleva darmi a trecento euro qualche anno fa .
Ma ovviamente il vero dolore è ripensare alla manne della prima era, col seriale scritto a penna indelebile e riverniciata quelle con tre mini humbucker, insomma i gioielli del finire degli anni ottanta, che il proprietario a cortissimo di grana voleva regalarmi a quattrocento cinquanta euro.
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