VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Star Eater: filtri, switch e semiconduttori per il fuzz Pigtronix
Star Eater: filtri, switch e semiconduttori per il fuzz Pigtronix
di [user #116] - pubblicato il

Lo Star Eater è il fuzz Pigtronix con transistor al germanio e al silicio completo di due footswitch per selezionare una sonorità alternativa basata su un filtro a frequenza regolabile a fare da boost o da cut.
Il panorama dei fuzz è incredibilmente ampio, ma ci sono alcuni punti fermi a cui è difficile rinunciare. Il rombo di un muff è uno di questi, qualunque sia la sfumatura e la scuola timbrica su cui si vada ad adagiare, ora più spinta, ora più pacata, dai medi fortemente scavati o con una gobbetta attentamente studiata per far schizzare la chitarra fuori dal mix con un sapore gradevolmente vintage, schiacciato in una compressione tanto violenta quanto è il gain che si decide di iniettarvi.

Grosso, cattivo, sgraziato eppure controllabile con un’agevolezza inaspettata, lo Star Eater di Pigtronix si rivolge ai musicisti appassionati di fuzz e dintorni che non vogliono rinunciare alla versatilità necessaria a toccare molteplici suoni con una singola scatoletta ai propri piedi, ma non intendono impazzire con regolazioni complesse.

Star Eater: filtri, switch e semiconduttori per il fuzz Pigtronix

Lo chassis nero dello Star Eater punta sulla compattezza, con tre manopole, due footswitch e due selettori responsabili di una versatilità importante.
Si tratta di un fuzz analogico con filtro incorporato, un’equalizzazione efficace e sensibile che permette di costruire un proprio suono di base e affiancarvi un secondo sound altamente personalizzato, sulla punta del piede.

Mentre il footswitch sulla destra si occupa della classica accensione del distorsore, infatti, quello a sinistra aziona l’originale funzione Contour.
Questa richiama una curva d’equalizzazione alternativa rispetto a quella data in modo standard dal fuzz, con un selettore omonimo che permette di decidere tra una spinta sui medi o un taglio nel mezzo per una sonorità più scavata e a V. La frequenza su cui il filtro agisce è scelta dal potenziometro Sweep, e il circuito si dimostra capace di strizzare l’occhio ad alcuni tra i sound più famosi di sempre, dai fuzz nasali e frizzanti dei modelli vintage fino agli ingombranti distorsori che hanno scritto la storia del rock alternative negli anni ’90 e inizio 2000.
Quando il footswitch Contour è disattivato, il fuzz non dispone di un controllo di tono tradizionale, come spesso accade sui fuzz d’estrazione vintage, limitandosi al potenziometro Volume per il livello d’uscita e Hunger per regolare la quantità di gain. La versatilità non è comunque compromessa, e lo Star Eater promette una vasta gamma di suoni anche in configurazione standard grazie al selettore Voice, con cui l’utente può scegliere tra stadi di gain al silicio o al germanio: il primo più aggressivo e acido, il secondo più caldo e morbido.

Nel video ufficiale che accompagna il lancio del pedale Pigtronix, una panoramica approfondita offre la spiegazione delle funzioni e una serie di esempi sonori guidati per orientarsi nelle sfumature dello Star Eater.



Sul sito Pigtronix, lo Star Eater può essere visto a questo link, con scheda tecnica, foto e prezzo per il mercato americano.
effetti singoli per chitarra pigtronix star eater ultime dal mercato
Link utili
Star Eater sul sito Pigtronix
Nascondi commenti     7
Loggati per commentare

di Oliver [user #910]
commento del 30/06/2022 ore 11:51:48
Sto cercando da anni di farmi piacere il fuzz, giuro che ci ho provato.
Niente da fare.
Ho ascoltato la prima parte del video, dove c'è la prova d'insieme (l'unica che mi interessa, gli effetti provati da soli funzionano praticamente sempre).
Sul basso ci sta.
Poi è entrata la prima chitarra. Stavo lavorando e ascoltavo senza guardare, poi ho alzato lo sguardo e mi sono accorto che il chitarrista non faceva una nota sola, ma un riff. Ecco, questo mi basta per confermare che il fuzz, per quanto buono sia, non è un effetto per me :)))
Rispondi
di stefano58 [user #23807]
commento del 30/06/2022 ore 12:05:15
Caro Ollie la penso esattamente come te...sarà che stai invecchiando anche tu? Tanto non mi raggiungi 🤣🤣🤣 abbraccione
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 30/06/2022 ore 12:24:51
E niente, ci sto provando, ma sei sempre davanti :)
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 03/07/2022 ore 18:14:
Questo è niente, quando lo usi dal vivo si che è la fine
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/06/2022 ore 12:09:43
Ciao, sarà che io ascolto con le cuffie, ma le chitarre del pezzo le sento tutte bene. Si può discutere della prepotenza del basso, ma il riff si sente. Poi che il fuzz non sia un distorsore siamo d'accordo, infatti questo fu introdotto proprio per dare maggiore risalto e precisione al suono della chitarra che il fuzz rende molto slabbrato, ma se non si fa metal e si sceglie quello giusto (ed il guaio sta qui), garantisco che è un effetto foriero di soddisfazioni.
Questo qui presentato, però, non mi pare aggiungere molto a quanto già esiste.
Ciao
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 30/06/2022 ore 12:23:32
Ciao. Come ho premesso, è una questione di gusti. Se mezzo mondo usa con grande soddisfazione il fuzz, che è considerato un pedale-icona, un motivo ci sarà e sicuramente sono io che sono fatto in un altro modo (d'altra parte non mi fa impazzire neanche il Tube Screamer... apriti cielo :).
Quando testo un amplificatore o un pedale che deve produrre un suono distorto, provo per prima cosa le corde basse, nelle prime posizioni: se il suono esce sufficientemente definito, non "gommoso" o compresso (non esagero mai con il gain), allora posso approfondire la prova, altrimenti lascio perdere. Ho questa necessità, assolutamente personale.
L'appunto sull'ascolto in cuffia non fa che confermare la mia sensazione: se per cogliere le "sfumature" (eufemismo: in realtà sono note diverse...) devo avere un buon ascolto, posso solo immaginare cosa si sentirebbe in un contesto meno ottimale. Ad esempio un live.
Not my cup of tea, ma non dubito che moltissimi altri siano capaci di tirarci fuori cose eccellenti, e da questo punto di vista li invidio.
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 30/06/2022 ore 16:45:
Forse, anch'io ho capito, perché in 30 anni non ne ho mai avuto e cercato uno di questi fuzz, però, però, tutto è soggettivo
Rispondi
Altro da leggere
Go:Keys: tastiere Roland con suoni pro per chi inizia
Fundamental Ambient: riverbero sperimentale Walrus a prezzo budget
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
TravelMate: acustica smart in carbonio da Harley Benton
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964