Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Pubblica un annuncio vendo/compro
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Incidenti agli strumenti, episodio 1: "il cabinet"

di Ampless [user #60399] - pubblicato il 28 luglio 2022 ore 12:59
Era notte fonda ormai, le luci del locale si erano spente  già da diversi minuti,
Il parcheggio enorme si era svuotato,
Solo il buio e qualche stella nel cielo, facevano da cornice sullo sfondo di quella sera di primavera.
Dopo che tutti si erano salutati, con le orecchie che ronzavano dal forte rumore, provocato dal potente volume degli amplificatori, e dall’assordante frastuono della batteria, a far compagnia al buio e al silenzio, c’erano rimasti solo loro due, e la Fiat Punto di colore bianco, che illuminata dal chiarore della luna, risplendeva e luccicava come un faro nella notte.
Quei due soggetti, erano Luca e Stefano, che stavano fumando le loro ultime Marlboro della serata, circondati dal buio, dal silenzio, e dai loro strumenti musicali, che avevano raggruppato vicino al bagagliaio della vettura di Luca.
Erano molto stanchi Luca e Stefano, stanchi si, ma anche molto fieri e felici,
La serata era andata a meraviglia, gli S.H.A.S.S che era il gruppo dove suonavano Luca e Stefano, fecero faville, poiché suonarono molto bene quella sera, erano piaciuti sia al pubblico in sala, sia ai giudici del Contest, e la loro performance convincente li aveva portati a passare il turno di quel concorso, per poter così esibirsi ancora una volta su quel palco,
Ma Stefano non pensava solo alla serata in musica, aveva ancora in mente lo sguardo, il sorriso, e i lineamenti di lei.
La barista del locale era giovane e carina, si chiamava Barbara, aveva la carnagione chiara, i capelli color rame, di bassa statura ma con una forte personalità.
Stefano era sempre li da lei, attaccato al bancone, ordinando dei drink, uno dopo l’altro, cercando sempre di attaccare bottone con lei, quella splendida ragazza,  la barista dalla pelle chiara e dai capelli rossi.
Cercava sempre il suo sguardo Stefano, e grazie al suo carattere intraprendente, rinforzato dall’euforia dell’alcool in corpo, riusciva a coinvolgere in lunghe chiacchierate la giovane barista, senza importunarla e infastidirla, ma coinvolgendola anche in discorsi musicali.
Tu cosa suoni? Chiese lei a Stefano.
La chitarra elettrica! Rispose lui fiero e pieno di orgoglio.
Sai, disse lei, anch’io suono uno strumento musicale.
Davvero? Rispose lui un po’ stupito.
Suono il sax, disse Barbara a Stefano, il sopranino in SI bemolle.
Ma nella vita che fai? Chiese Stefano per continuare la conversazione, suoni per campare, o fai altro?
Lei gli sorrise, poi disse a lui, no, faccio la psicologa, e per diletto suono il sax in una banda del paesello in cui vivo.
Caspita! Esclamò Stefano, sono qui davanti con il mio terzo bicchiere di whiskey in mano, , a conversare con una psicologa che suona il sax soprano, chissà cosa penserà di me, pensò Stefano tra se e se, poi di impeto, non riuscì a frenare la lingua, e istintivamente disse a Barbara:
Sono qui da mezz’ora a parlare del più e del meno, raccontando storie della mia vita a una perfetta sconosciuta, bevendo un drink dopo l’altro, poi senza nemmeno farlo apposta, mi ritrovo davanti a me una dottoressa che ascolta le mie paturnie!
Cavolo, sono proprio messo male secondo te? Chiese in tono scherzoso Stefano alla giovane barista.
No! Tutt’altro, disse Barbara al chitarrista mezzo sbronzo.
Sei molto simpatico e carino, disse lei a lui, e proseguendo nel discorso Barbara replicò:
Poi non mi sembri affatto messo male, ovvero non mi sembri quel tipo di persona che sta a piangersi addosso, insomma per me sei un tipo ok, stimato dai suoi amici e colleghi, con molta voglia di scherzare e stare in compagnia.
Meno male! Esclamò Stefano, poi concluse dicendo a lei:
Ed io che pensavo invece che avessi veramente bisogno di andare in terapia da una psicologa!
No ti sbagli replicò Barbara, chi ne ha veramente bisogno è gente totalmente diversa, chiusa in se stessa, che non riesce a tirare fuori i propri problemi, tu sei l’opposto, uno che parla e sa raccontarsi senza alcun problema.
Intanto i due continuarono la loro conversazione, mentre li adiacente ai due giovani, in un altra stanza del locale, qualcuno imprecando si mise ad urlare e chiamare con impeto:
Sanny, Sanny, dove cazzo sei finito?
Avevano smarrito il chitarrista, e il resto della band lo cercava con ansia chiamandolo con il suo nomignolo, Sanny appunto, , era quasi il turno degli S.H.A.S.S. per salire sul palco ed iniziare la loro esibizione, ma il resto della band non riusciva a trovarlo, mentre ad un certo punto, Stefano si sentì strattonare per un braccio, ed il batterista della band, Emanuele, lo trascinò via dal bancone, e sbuffando gli disse:
Guarda che dobbiamo iniziare a suonare!
Siamo in ritardo, ci stanno chiamando sul palco e tu te ne stai li a fare i cazzi tuoi?
Si, ma era per una giusta causa, hai visto che sventola la barista?
Ma a proposito, continuò Stefano, mi avete già acceso l’ampli e collegato la chitarra?
Si, pronunciò a denti stretti Emanuele, poi pensò, sempre il solito, servito e riverito il signorino.
Intanto il pubblico in sala e i giudici del Contest, avevano puntato gli occhi addosso al batterista, gli S.H.A.S.S. avevano iniziato il loro show, con un intro di batteria tra tom e doppio pedale sulla grancassa tirata a cannone, stava spettinando tutti i commensali, poi c’era quella chitarra di Stefano, che con un riff incalzante a volumi estremi, aveva dato il via al loro live subito senza pietà, come un assassino che si getta sul corpo della sua vittima sferragliando con un coltello affilato un colpo dietro l’altro.
Mentre continuava a fumare nel parcheggio al fianco di Luca, a Stefano continuavano  a riaffiorare tutti i ricordi e le   immagini della serata, la barista, il whiskey, la sua chitarra che gli ha procurato un altra serata emozionante, ma pensava anche che era stanco da una giornata passata in fabbrica per guadagnarsi lo stipendio,
un misero salario da operaio nel settore cartotecnico,
Ma Stefano non pensava solo al lavoro che non gli piaceva granché e al misero stipendio,
Lui era stanco e provato dalla sua patologia,
Una bruttissima retinopatia degenerativa, che da circa 4 anni gli avevano diagnosticato, e che pian piano lo stava logorando anche dentro nell’animo.
Chissà ancora per quanto tempo potrò lavorare in fabbrica, pensava Stefano aspirando dal filtro della sua Marlboro gli ultimi tiri prima di consumarsi fino al filtro definitivamente,
Sarebbe stato bello fare come lavoro il musicista, pensava Stefano, lo avrebbe sempre voluto fare nei suoi sogni nel cassetto, ma per raggiungere quel traguardo bisognava fare molto di più, studiare molto, impegnarsi tantissimo, e pensare di fare solo quello e niente altro.
Ma lui veniva da una famiglia proletaria, i genitori che da giovani erano contadini, poi emigrati dall’Umbria all’Emilia Romagna per fare gli operai anch’essi  in una fabbrica di piastrelle,
Non avrebbero mai fiancheggiato questo desiderio,
Per loro era importante che lui lavorasse in regola in una fabbrica, non importa per quale salario, ma che riuscisse a portarsi a casa la pagnotta, quanto bastasse per mantenersi e per i suoi divertimenti.
D’altro canto, i suoi genitori non gli avevano mai chiesto una lira per utenze e alimenti, però in cambio loro volevano che non spendesse tutto lo stipendio, ma che una parte di esso venisse trattenuta in un conto, per ritrovarsi poi in futuro qualche gruzzolo da parte.
Erano rimasti li a pensare Luca e Stefano, mentre lanciarono sull’asfalto color antracite i due mozziconi di sigaretta giunti al termine,
La brace scintillava sul manto stradale come stelle cadenti  nella notte di San Lorenzo,
I due giovani erano pronti, presero il case rigido della Jackson King V di Stefano, e la misero con accuratezza incastrata tra i sedili anteriori e quelli posteriori.
Poi presero la custodia morbida della Gibson LesPaul di Luca, e la adagiarono con dolcezza sui sedili posteriori.
Infine aprirono il cofano posteriore della Fiat Punto di Luca, vi misero poi dentro un Marshall valvestate 80W, lo zaino con i cavi e pedaliera, il flight case di color azzurro pastello contenente il sistema a rack di Stefano,
Sembrava non mancasse nulla, tutto era stato smontato dal palco e riposto alla meglio all’interno del veicolo.
I due giovani ventenni salirono in automobile, pronti a tornare alle proprie dimore a riposare le loro stanche membra.
Luca mise in accensione il motore della Fiat Punto, con un gesto inserì la retromarcia e senza pensare lasciò con dolcezza la frizione,
La vettura muovendosi a marcia indietro fece uno strano rumore, tipo qualcosa come quando sbagli ad ingranare la marcia e senti un grat grat generale, ma la marcia fu inserita bene, purtroppo c’era qualcosa all’esterno del veicolo, posizionato sulla traiettoria dietro l’auto.
Cazzo è! Esclamarono all’unisono Luca e Stefano.
Luca uscì a guardare fuori dalla sua automobile, poi esclamò:
Cazzo Sanny! La tua cassa Marshall, l’abbiamo lasciata fuori e non ci siamo ricordati di metterla dentro al baule!
Porca troia! Esclamò Stefano, la cassa era un piccolo  cabinet 1x12 della Marshall, il modello 1912 da un cono, pratico e comodo da portarsi appresso, la 4x12, che Stefano custodiva gelosamente nella sua cameretta, era  troppo scomoda da sballottare e caricare in un utilitaria, tenendo anche conto che lui non guidava, e doveva per forza adattarsi alle automobili dei ragazzi che lo scorrazzavano.
Li per li il cabinet, non sembrava riportare gravi danni, una lieve sgrattugiata, insomma Stefano aveva sempre avuto amplificatori Marshall, non solo perché adorava quel suono roccioso e graffiante, ma li ha sempre considerati dei carri armati.
Quel cabinet rimase con lui altri 13 anni, e le ferite riportate sulla parte ricoperta del legno della cassa nel pannello chiuso posteriore, furono rimarginate grazie alle manine da fata di mamma Marisa, la madre di Stefano che era anche una brava sarta tuttofare, che con calma e pazienza, armata di ottima colla e un apposito pennarello nero, aveva riportato ad uno stato ottimale quella cassa 1912 della Marshall.
Nel 2010, Stefano volle sbarazzarsi di quell’oggetto, che per circa quindici anni, lo accompagnò fedelmente per tante prove e concerti in giro tra palchi e locali.
Andò quindi a far valutare la sua cassa, presso un negozio di strumenti musicali, era il suo preferito, piccolo ma accogliente, dove si trovava molto bene, fece vedere l’oggetto per fare una permuta,
Lui era abituato così, non vendeva mai privatamente la merce di cui  voleva sbarazzarsi, ma andava direttamente in negozio a permutare il vecchio per acquistare il nuovo.
Con molto stupore, Stefano non credette a quello che sentivano le sue orecchie, infatti, gli venne valutata 180€, quella cassa che tredici anni prima aveva ricevuto un brutale trattamento,
Ma che la sua grandissima e dolcissima mamma, aveva saputo con maestria, riportare ad una condizione estetica ottimale.
Anche se quel cabinet ora non appartiene più a Stefano.
Anche se quel gruppo, gli S.H.A.S.S. non esiste più, ma l’amicizia tra i membri di quella band è rimasta viva e loro si incontrano ancora tutti gli anni per le loro rimpatriate tra pizza e birra.
Anche se gli anni sono passati purtroppo troppo in fretta,  per fortuna ci rimangono  i ricordi,
Quelli che non distruggeremo e venderemo mai.
Questo racconto narra di fatti realmente accaduti, anche se la storia è un po’ romanzata,
I personaggi sono veri, i fatti sono realmente accaduti,
E quello Stefano, manco a farlo apposta, sono io, ahahahah, saluti:)

Dello stesso autore
Apatia
Vecchia Scarlet e aggiornamento a MACOS Ventura
Chitarre inizialmente scomode, ma che col tempo risultano migliori
Soddisfazioni con i vicini di condominio
Video rock e auguri di buone feste
Eri Piccola Così guitar/banjo/voce F buscaglione cover
Il feedback e l'ampli sotto la scrivania
Acid For The Children, un libro di Flea
Loggati per commentare

di Tubes [user #15838]
commento del 28/07/2022 ore 13:52:05
Grande Stef, oggi ho carte arretrate e sto lavorando in ufficio e ho un sacco di cose da fare che proprio non dovrei passare su Accordo, però ci sono passato e ti ho visto e come faccio a non leggere un tuo pezzo scritto col cuore, con così tanto trasporto, eh? come faccio, dimmelo tu, tutte le tue emozioni, le tue nostalgie, quei momenti negativi che li ho letti, affioravano, affioravano ma anche tutto quel coraggio che hai trovato, tanta determinazione che hai saputo coltivare e voglia di buttarsi dietro le spalle quello che non va, senza starci troppo a pensare, senza aspettare che gli altri ti tirino la volata ma casomai sei tu che gli fai vedere la strada alzando un indice verso il sole, casomai sei tu che forse ci vedi di meno ma sai guardare meglio di tanti altri, eh? che ne dici Stefano? Stefano ci sei? Ah, ho capito, stai spostando la cassa 1x12. Ben fatto, Sanny, ben fatto .
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 28/07/2022 ore 17:10:47
Grazie mille Marcello, sai che ci tengo ai tuoi commenti sempre posati e ben graditi, sto scrivendo anche episodio 2 della serie incidenti agli strumenti.
P.s. visto che ti piace il fingerstyle, non so se hai ascoltato, ma domenica avevo postato un mio inedito di matrice finger fatto con la Guild, se ti va quando hai tempo dacci un ascolto..
Fai una buona giornata, grazie ancora amico mio, saluti Sanny:)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 28/07/2022 ore 14:25:43
Che bella storia! Me la sono proprio goduta
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 28/07/2022 ore 17:11:30
Mi fa molto piacere, grazie:)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 28/07/2022 ore 18:41:39
Ma poi sta barista dai capelli color rame che fine ha fatto? 😉
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 28/07/2022 ore 18:57:51
Questo lo ignoro..
Però i personaggi citati nella narrazione, come tutte le vicende, sono fatti accaduti veramente, e anche i nomi non sono stati inventati o cambiati..
l'unica cosa che posso dirti della barista, è che qualche mese dopo averla conosciuta, emerse che era una pseudo amica o conoscente di una mia ex fiamma di quel periodo,
della serie il mondo è tanto piccino;)
Altra cosa che posso dire, è che i dialoghi sono stati romanzati, sia per rendere più appassionante il racconto, sia perché vatti a ricordare tutti i discorsi di una vicenda accaduta 25 anni fa:)
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 28/07/2022 ore 15:01:58
Ma sei un romanziere o giornalista oltre che chitarrista? Bella storia e scritta benissimo. Mi e' piaciuta un sacco. Sappi che da oggi ti stimo oltre che per le tue conoscenze tecniche anche per la tua capacità' narrativa 👍👍👍👍
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 28/07/2022 ore 17:16:2
Grazie mille, sto scrivendo anche un altro episodio, il secondo della serie incidenti agli strumenti..
P.s. non sono un narratore o scrittore, però quando mi sento ispirato da fatti che mi rappresentano in prima persona, mi metto a scrivere di getto senza perder tempo..
Comunque anche io ti stimo, perché se non ricordo male, sei dell'Umbria come la regione d'origine dei miei genitori;)
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 28/07/2022 ore 17:39:00
Si Umbro di origine e residenza. Se capiti da queste parti fammi in fischio mangiamo, beviamo e suoniamo
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 28/07/2022 ore 19:04:50
Affare fatto amico:)
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 28/07/2022 ore 18:53:18
Bella storia, grazie per la condivisione.
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 28/07/2022 ore 18:59:07
Ciao Sidale, grazie a te per aver lasciato un commento, mi fa piacere che ti sia piaciuta:)
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 28/07/2022 ore 21:04:17
👍👍👍👍 ti aspetto!!
Rispondi
di Rinaldo [user #50282]
commento del 28/07/2022 ore 22:03:59
Complimenti, bel racconto e soprattutto scritto molto bene
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 29/07/2022 ore 11:12:14
Mi fa molto piacere, grazie.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 29/07/2022 ore 14:37:41
Comunque volevo dirti che ero in pace con me stesso e la mia strumentazione, poi ho visto i tuoi video sull'iridium e che suonacci ci hai tirato fuori e sento nell'anima che non posso farne a meno.... mi tocca comprarlo!!!! Me l'hai fatta 😅
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 29/07/2022 ore 15:13:51
Ti chiedo umilmente scusa..
Spero che un giorno tu possa perdonarmi;)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 30/07/2022 ore 07:59:43
Ti saprò dire...se lo saprò far suonate bene anch'io 😜
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 30/07/2022 ore 09:05:44
Io durante la prova in negozio ero rimasto perplesso e un po' deluso,
Poiché era stato collegato in fronte ad un ampli e il suono che usciva non mi era piaciuto affatto.
Ma il commesso del negozio mi aveva spiegato che la morte sua,
era quella di collegare l'Iridium dentro ad un mixer o scheda audio, oppure ad una cassa attiva.
Poi a casa collegato alla mia Focusrite 2i4 le mie impressioni sono rimaste come quando lo avevo sentito in prova sul tubo,
ovvero molto positive;)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 30/07/2022 ore 11:04:28
Anche a me serve per suonare in diretta, sia in casa dove non posso tirare gli ampli, sia con un gruppo che non ha il fegato di sopportare un valvolare al volume che serve 😅
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/07/2022 ore 16:15:08
Accordo sta diventando una rivista per romanzi a puntate ormai
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 29/07/2022 ore 17:19:3
Se ti riferisci a me ti sbagli, anche perché chi mi conosce qui da diversi anni, io ho postato un sacco di mie composizioni e di mei rifacimenti a brani editi..
Comunque vedo che questo mio post ha avuto più partecipazioni e più interesse da parte degli utenti, molto più delle mie prove con l'Iridium..
Questa sezione poi va a periodi, mi ricordo che anni fa non se ne poteva più dei soliti post cerco chitarra max 500€, cerco distorsore max 40€, oppure cerco amplificatore mangiapedali che suoni bene, che pesi poco, che costi poco..
P.s. io di solito i diari o articoli di altri utenti che non mi interessano non li considero proprio, passo oltre senza bisogno di lasciare un commento inutile.. saluti.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/07/2022 ore 20:23:0
😆
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/07/2022 ore 20:27:21
Ho mia madre che ha perso entrambe le retine per questa malattia quindi non mi permetterei mai di dire cose brutte. Semplicemente il che mi fa pure piacere, Accordo che seguo da sei sette anni sta prendendo una piega intimistica
Tutto qua
Saluti
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 31/07/2022 ore 15:03:3
Un racconto avvincente. Ma lasciato in sospeso alla prima puntata.. che fine fa la psicologa? Che cosa hai preso al posto della cassa? Quando esce la seconda puntata?? abbracci
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 31/07/2022 ore 15:17:30
Grazie Paolo,
al posto del cabinet, che permutai nel 2010, presi il sistema della Roland, il GR20 con anche il pickup esafonico GK3 della medesima casa.
La psicologa, non so che fine abbia fatto, so solo che qualche mese dopo, una mia fiamma del periodo mi disse facendo una chiacchierata del + e del meno, che la conosceva, ed io caddi dal pero, ahahahaha, era molto carina, piccolina, ma con un bel carattere..
La seconda puntata di incidenti agli strumenti, parlerà di un altro episodio che non c'entra nulla con questo,
sarà un altra storia avvincente, ma non anticipo nulla sul titolo,
credo però che dopo ferragosto la pubblicherò qui, devo ancora finire di scriverla, poi farò qualche giorno al mare..
ciao Paolone e mi raccomando, stay tuned!
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 31/07/2022 ore 15:21:22
Grazie Stefano. Certamente sto sempre tuned. Con un TC polytune! Hehehe. Non avevo mai considerato che Stay tuned detto ai chitarristi ha un significato doppio!! Grande
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 16/08/2022 ore 19:09:2
Sono stato via per le ferie, leggo solo ora ed è una pagina bellissima! Grazie per averla condivisa!
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 16/08/2022 ore 19:18:46
Ciao Daniele, spero tu abbia fatto buone ferie, anche io sono rientrato oggi dopo pochi giorni in riviera adriatica..
Comunque mi ha fatto piacere che il racconto ti sia piaciuto, ho pronto il secondo episodio della serie "Incidenti agli strumenti".. a giorni lo pubblicherò, è un altra storia avvincente, più lunga di questa, ma non anticipo nulla, stay tuned my friend;)
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
People
Stewart Copeland: Police Diaries 1976-'79
Ecco come sono stato truffato - Pt. 3
Costruisci il tuo Korg Power Tube Reactor valvolare
Kramer SM-1 diventa figurata a prezzo budget
Il punch degli AC/DC in un pedale
Amped 2: testiamo in anteprima l’amplificatore stomp Blackstar
Dallo shred al pop napoletano, andata e ritorno: sul palco con Edoardo...
PRS? Chitarre da crisi di mezza età…
David Crosby: il supergruppo si è spezzato
La chitarra elettrica dopo la pandemia: dalla fascia media al custom d...
Ho intervistato l'Intelligenza Artificiale. Il chitarrista del futuro?...
Più opzioni, meno lavoro
Il calore della noce per le Taylor American Dream 2023
FluxElectrick: envelope e ring in salsa australiana
PRS celebra 10 anni di S2

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964