Il mito del riverbero shoegaze torna col Catalinbread Soft Focus
di redazione [user #116] - pubblicato il 12 settembre 2022 ore 14:50
La traccia si divide in tre per un ambiente profondo, colorato da modulazioni e ottave superiori dando vita a una perfetta macchina da shoegaze basata su un processore storico degli anni ’90.
Muri di suono spessi e volutamente ingolfati in dei fuzz spinti al limite, avvolti in dei riverberi dai colori inaspettati, vero fulcro dello stile. La chiave del sound shoegaze torna ora in uno stompbox firmato Catalinbread: il Soft Focus Reverb è liberamente ispirato alla patch omonima inclusa nel processore Yamaha FX500, usata da innumerevoli band all’inizio degli anni ’90 per dare il via al movimento shoegaze.
Dietro la sua scocca nera e verde, in stile rack digitale anni ’90, il Soft Focus Reverb intende proiettare il musicista all’istante in un mondo di suoni offuscati, densi ed eterei. Lo fa attraverso un riverbero di tipo plate pesantemente modificato, con tempo regolabile da cui il segnale si separa in tre tracce distinte. Una contiene un chorus, la seconda aggiunge un raddoppio all’ottava superiore e la terza offre il riverbero originale, puro. Un pre-delay abbondante dà vita a una coda dall’attacco particolarmente morbido, ideale per vedere il suono “sbocciare” da arpeggi puliti e accordi distorti con un carattere inconfondibile.
L’interfaccia, più elaborata rispetto ai comuni riverberi per chitarra, riesce a rimanere intuitiva grazie a controlli immediati ed efficaci.
Verb dosa la lunghezza della coda. Symph sta per Symphony e gestisce la presenza dell’ottava superiore. Mod regola la velocità del chorus. Mix permette di impostare la quantità di segnale diretto rispetto all’effetto e Vol imposta il livello generale.
Il Soft Focus Reverb non vuole essere una replica esatta della patch Yamaha, bensì una reinterpretazione in chiave moderna e in un pratico formato stombox, con diverse modifiche. Per esempio, Catalinbread spiega che la patch originale includeva un delay a tempo fisso in aggiunta al riverbero, mentre nella sua creatura l’aggiunta di un effetto simile avrebbe occupato troppa memoria per il DSP utilizzato, così si è preferito non includere la caratteristica e lasciare all’utente la possibilità di associare il suo delay preferito grazie al quale sperimentare con ancora maggiore flessibilità.