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Tutte le Fender American Vintage II in video
Tutte le Fender American Vintage II in video
di [user #116] - pubblicato il

Una playlist completa di video ufficiali mostra e fa ascoltare le rinnovate American Vintage: Fender Stratocaster, Telecaster e Jazzmaster dedicate alle edizioni più rappresentative di sempre.
La American Vintage II aggiorna la collezione di chitarre e bassi Fender ispirati ai modelli più iconici della tradizione elettrica californiana.
Dalla Telecaster “così come Leo l’ha fatta” alla lussuosa Jazzmaster, fino alle trasformazioni introdotte con la gestione CBS, la raccolta Vintage introdotta sul finire del 2022 fotografa le innovazioni che più hanno connotato l’evoluzione Fender, come pietre miliari con cui ricostruire un percorso a oggi lungo quasi un secolo.

Tutte le Fender American Vintage II in video

Tutte vantano specifiche costruttive storicamente corrette dalla finitura a base nitrocellulosa ai manici sagomati fedelmente sullo stile delle rispettive epoche di riferimento e l’hardware selezionato di conseguenza. Un’attenzione particolare all’elettronica dà vita a un’intera collezione di pickup battezzati Pure Vintage e progettati in base alle annate, compresa la ricetta originale dei magneti CuNiFe per i modelli Telecaster dotati di humbucker Wide Range.
Storicamente corretti sono anche i materiali impiegati, che annoverano la presenza del frassino su determinati modelli. Il legni, che sembrava destinato a sparire dai cataloghi, come promesso è stato conservato per le reissue dei modelli d’epoca.
A completare l’opera, tutte le American Vintage II sono accompagnate da custodie rigide in stile vintage, coerenti con i rispettivi strumenti che andranno a conservare.



Le American Vintage II sono chitarre di fascia alta, realizzate con perizia e attenzione per i dettagli, materiali di prim’ordine al fine di replicare l’estetica, l’impronta timbrica e il fascino degli originali. Fender le presenta quindi in pompa magna, con un’intera playlist di video dettagliati.

Si parte dalla Telecaster del 1951, la prima della sua stirpe che ha spedito dritto nella storia l’intramontabile abbinamento di un battipenna nero - blackguard - con una finitura Butterscotch Blonde che lascia a vista il frassino del body.



La svolta stilistica avviene con il modello dedicato al 1963, con una Telecaster distinta dalla tastiera in palissandro e con le classiche finiture Custom oltre al sunburst a tre toni. L’opzione per il body è ora tra ontano e mogano.



Si torna al frassino nel 1972, quando la Telecaster diventa Thinline con un body cavo e la caratteristica buca a effe. Sul top compaiono due pickup Wide Range, i primi humbucker di casa Fender.



L’edizione del 1975 immortala la Telecaster Deluxe, nuovamente con cassa in ontano e ancora una volta dotata di due Wide Range, stavolta abbinati al tipico battipenna di grosse dimensioni con controlli indipendenti per i volumi e i toni di entrambi i pickup.



Solo due anni più tardi, nel 1977 la Telecaster Custom torna a ospitare un single coil al ponte. Restano i controlli estesi e il selettore sulla spalla, mentre un set di sellette in stile Barrel prende il posto dei “blocchi” usati sulla Deluxe.



Parallelamente, anche la Stratocaster fa il suo corso. L’edizione del 1957 vuole congelare nel tempo un momento di svolta per la storia Fender. La prima incarnazione del 1954 era soggetta ad accorgimenti e piccole modifiche di un Leo perennemente in cerca di un nuovo traguardo, ma è proprio nel 1957 che secondo molti la Stratocaster riceve la sua forma definitiva. Almeno quella che sarà ricordata come la base di partenza per tutte le evoluzioni a venire, con un classico assemblato di frassino e acero.



La Stratocaster del 1961 si distingue per il body in ontano, e la tastiera diventa in palissandro mentre le finiture disponibili cambiano e si ampliano.



Gli anni ’70 sono quelli dello stravolgimento CBS, ma sono anche quelli della Stratocaster da hard rock. Quella del 1973 è una Strat nuovamente in frassino e acero, ma aggiornata nella dotazione hardware, nella forma del manico che da una V diventa una C e con l’inconfondibile palettone che ha stregato alcuni dei più grandi, da Jimi Hendrix a Ritchie Blackmore.



Anche la più lussuosa delle off-set trova posto nella serie American Vintage II. La Jazzmaster si presenta così com’era nel 1966, con un body in ontano, tastiera laminata in palissandro con segnatasti a blocco e binding tutto intorno. Immancabile, l’elettronica con circuiti Lead e Rhythm comanda una coppia di single coil di grosse dimensioni appositamente progettati.



Per l’occasione, in catalogo compaiono anche versioni mancine, con i modelli Telecaster del 1951, Stratocaster del 1957 e Stratocaster del 1961.
american vintage ii chitarre elettriche fender jazzmaster stratocaster telecaster ultime dal mercato
Link utili
Fender dice addio al frassino
Telecaster 1951 sul sito Fender
Telecaster 1963 sul sito Fender
Telecaster Thinline 1972 sul sito Fender
Telecaster Deluxe 1975 sul sito Fender
Telecaster Custom 1977 sul sito Fender
Stratocaster 1957 sul sito Fender
Stratocaster 1961 sul sito Fender
Stratocaster 1973 sul sito Fender
Jazzmaster 1966 sul sito Fender
Telecaster 1951 mancina sul sito Fender
Stratocaster 1957 mancina sul sito Fender
Stratocaster 1961 mancina sul sito Fender
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 12/10/2022 ore 10:51:58
Mi pare cosa buona e giusta aver reintrodotto questa serie e, udite udite, i prezzi che trovo sono praticamente in linea con quelli delle American Vintage di 10 anni fa, al netto di un normale aumento dovuto all'inflazione.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/10/2022 ore 11:41:59
Anche a me.
Alcune bellissime, come devono essere.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 12/10/2022 ore 13:52:46
Sono stati molto furbi alla Fender questa volta. Hanno capito che c'era interesse per un tipo di riedizioni classiche e che sul mercato dell'usato (intendo soprattutto USA) c'era troppa speculazione con i modelli della vecchia serie AV. Anche io trovo che i prezzi siano corretti. Comunque ormai gli strumenti USA costano tanto. Io devo iniziare a risparmiare per una Tele, ma pure la Strato 1973 mica mi dispiace (anche se proprio non ne ho bisogno).
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 12/10/2022 ore 16:29:18
la vedo diversamente, condiviso con te solo che che Fender è stata furba.
I prezzi delle nuove AV2 per me sono un pò alti, 2.2/2.4K già come street price nei negozi italiani li trovo eccessivi.
Vedrai che la speculazione delle vecchie AVRI riceverà una nuova spinta, in forza della solita scusa che una volta le facevano meglio e quindi se adesso sfiorano i 2k, quando un paio di anni fa le portavi via a 1.2, fra qualche mese li supereranno.
Felice se sarò smentito ma dubito.

In ogni caso verniciate alla nitro come le vecchie con il fondo in poly??? ;)

PS: di solito non parlo mai di prezzo come prima cosa.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 12/10/2022 ore 19:08:4
Le messicane tipo le Vintera hanno superato la soglia dei 1000 Euro/$, era impossibile aspettarsi prezzi minori per una serie americana, purtroppo.

Ho visto i prezzi delle vecchie serie AV e mi sembrano folli. Se qualcuno è disposto a pagare 2k o oltre per una vecchia AV, problema suo. Io -se sarà- me la prendo nuova o cerco un usato in condizioni mint della serie II. Il mercato dell'usato è veramente fuori controllo recentemente.

Il fondo poliuretanico si c'era anche nelle vecchie, ad eccezione della penultima serie, quella prima della Original. In quel caso le verniciavano con un sistema che chiamavano flash lacquer, però la verniciatura era delicatissima si rovinava solo a guardarle. D'altro canto già in epoca pre-CBS la Fender iniziò ad utilizzare un fondo non nitro (il famigerato Fullerplast). Niente di nuovo sotto il sole, non mi pare un dealbreaker, per dirlo all'inglese. Comunque vedremo, spero di poterne provare una presto.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 13/10/2022 ore 09:52:34
ho riletto il mio commento e rettifico, la tua analisi è corretta e la condivido, il fatto che ritengo eccessivo il posizionamento delle AV2 come prezzo è dato dal fatto che effettivamente tutti i modelli hanno avuto un aumento di prezzo importante, il loro posizionamento invece è coerente anche rispetto alle vecchie AVRI, semmai come hai correttamente evidenziato sono le serie minori che hanno spinto avanti il listino, le messicane hanno sostituito le vecchie Standard come prezzo e queste ultime costano come le più costose Vintage o le più economiche CS. Queste ultime (le Custom Shop) partono da quasi 4k, quando fino a qualche anno fa arrivano anche nel range dei 2k.
E' indubbia quindi la volontà di Fender di seguire Gibson mettendo un bel gap tra produzione "commerciale" e "custom", alzando comunque il prezzo delle serie minori.
Comprendo meno questa cosa pensando alle tecniche di costruzione, Fender ha sempre una liuteria molto meno nobile di Gibson, è più una falegnameria evoluta...
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2022 ore 15:46:39
Quanto scrivi è assolutamente vero. Io ricordo che intorno al 2009, quando mi sono trasferito a vivere negli USA, le AV costavano attorno ai $ 1500/600 (+/- a seconda di un po' di sconto che potevi prendere in negozio), mentre una Custom Shop NOS stava sui $ 2000. Le Relic stavano sui 2200-2400. In pratica per prendere una CS NOS rispetto a una AV dovevi preventivare una spesa di circa 1/3 in più. Ora la forbice tra le due serie per altro è aumenta di parecchio, visto che le CS NOS stanno poco sotto i 4000 -almeno come prezzo consigliato al pubblico-, quindi costano poco meno del doppio di una AV. Anche se poi i prezzi pubblicizzati online nei siti USA non sono i migliori e alcuni dealers indipendenti che conoscono sono disponibili sulle Fender CS a dare anche sconti importanti (20% in alcuni casi) e incerta misura anche sulle serie non CS (10%).

Riguardo al discorso liuteristico, quello che si paga tanto sulle CS e in parte sulle AV sono i dettagli (ad esempio la qualità delle verniciature) più che il costo della costruzione/materiali in se.
Rispondi
di Simo6891 [user #61984]
commento del 14/10/2022 ore 09:58:15
Vuoi farti una risata? Ho visto di recente un annuncio di un noto negozio per una Tele custom shop relic del 2012, la vecchia serie Time Machine....prezzo di vendita 3600 Euro! Ormai siamo alla psicosi collettiva, perchè sono convinto che qualcuno disposto a sborsarli tutti quei soldi lo troveranno.

Queste AV2 sono belle ma non mi fanno impazzire in foto, soprattutto la finitura dei manici in foto è strana molto giallo finto tipo Squier Classic Vibe. Vanno viste dal vivo!
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 14/10/2022 ore 19:57:41
3600 Euro sono effettivamente uno sproposito, anche considerando che nuove da Thomann stanno sui 4500/600 Euro ormai. Io comunque non pagherei tanto più di 2/3 del costo del nuovo (partendo dal presupposto poi che sia in ottime condizioni), quindi intorno ai 3100 massimo. Quello dei 2/3 del valore del nuovo era nel passato un buon parametro per valutare il costo di una chitarra usata, ma con l’impazzimento dei prezzi dell'usato non esistono più parametri di ragionevolezza.

Comunque si, chiaramente le nuove AV andrebbero viste dal vero per giudicare la qualità delle verniciature. A me la Tele 63 Crimson Red, ad esempio, sembra avere un colore un po' smorto se paragonato all'omologa versione del Custom Shop, ma andrebbe verificato dal vivo. Comunque intendiamoci è una serie di fascia alta, ma non siamo appunto ai livelli delle finiture e dei dettagli del Custom Shop.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 12/10/2022 ore 19:11:17
Concordo, le AVRI hanno raggiunto prezzi insensati sull'usato. Queste sono delle AVRI con uno street price alzato fino al 30%. Ed è vero le AVRI avevano il fondo in poliestere, speriamo che queste siano davvero accurate invece.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 12/10/2022 ore 17:42:18
Ne parlavamo qualche giorno fa nel mio post vai al link
Anche secondo me è una mossa che ci voleva perché interesse sulle reissue vintage c'è sempre stato (basta vedere a che prezzi vanno via le vecchie AVRI) e la serie American Original non era esattamente il massimo che gli amanti delle vecchie edizioni potessero desiderare perché più che altro proponeva versioni ibride e non proprio fedeli agli originali.
Quindi giusto proporre in catalogo le versioni moderne e le versioni vintage storicamente corrette, per chi le apprezza.
Non è nemmeno da sottovalutare il fatto che probabilmente in casa Fender abbiano dato un'occhiatina a quello che succede in casa Gibson, rendendosi conto che le loro chitarre non sono mai andate così a ruba come in questi anni in cui hanno riprodotto modelli molto più fedeli agli originali.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 12/10/2022 ore 19:14:55
Gibson e fedeli agli originali sono due cose difficilmente compatibili se non forse nel custom shop.. comunque le American Original non hanno funzionato perchè in un mondo in cui ti dicono ecco la replica di una Telecaster '51, o di una les Paul primo semestre '59 mi dici genericamente "ispirata al modello vintage" non funziona. Qui sono tornati a quello che la gente capisce: '51? '51 ok.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 12/10/2022 ore 20:13:16
Vabbe', mi riferivo al fatto che le standard dell'attuale serie original hanno manici più simili a quelli originali e non quelli asimmetrici delle standard di qualche anno fa, hanno pickup a basso output e non quelli moderni, colorazioni coerenti con i modelli storici e non colori strani che non compra nessuno, non hanno meccaniche autoaccordanti e via discorrendo con tutta una serie di modernizzazioni che pochi rimpiangono
Poi certo, se ne vuoi una più simile ai modelli originali devi essere disposto a sborsare il doppio per le CS
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 13/10/2022 ore 14:38:46
Ma guarda che anche le riedizioni '50 e '60 del custom shop al 90% hanno il radius a 9,5"...
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/10/2022 ore 16:09:30
Nì, nel senso che le Fender CS stock, cioè quelle non fatte su ordine specifico del cliente in cui puoi customizzare tutto quello che ti pare, ma quelle già belle e fatte, hanno la tastiera compound 7,25" - 9,5". Almeno così mi risulta per le Stratocaster '60.
Che poi io tutta sta differenza tra il radius da 7,25 e quello da 9,50 non la noto, mi trovo bene con entrambi e per alcune cose trovo più comodo il 7,25"
Rispondi
di Yago71 [user #55788]
commento del 13/10/2022 ore 17:04:17
Le tastiere delle C.S. sono molto variegate
La grande maggioranza ha il radius da 9,5
Alcune hanno il radius variabile 7,25/9,50
Alte addirittura leggermente più sbilanciate verso il moderno hanno il radius 9,5/12
Diciamo che il radius da 9,5 la fa da padrone...
Poi...dipende sempre dai gusti personali
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2022 ore 17:06:1
La norma per le CS attuali è in realtà il radius 9.5". Il radius compound lo trovi solo su alcune versioni limitate, o comunque su modelli particolari magari ordinati appositamente da alcuni dealers americani.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/10/2022 ore 17:13:44
Mi riferivo a questa serie, la Vintage Custom vai al link
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2022 ore 17:32:56
Si vedo, interessante, mi era sfuggita questa serie. Io avevo in mente la classica serie Time Machine, che comunque credo continui ad occupare il grosso della produzione CS: vai al link
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/10/2022 ore 19:08:0
Detto questo, se devo spendere una cifra importante per una CS, e decido di comprarla nuova, onestamente agguanto il form vai al link e, dopo essermi fatto il segno della croce, me la customizzo come mi pare, non vado sul "precotto" 😃 del CS
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2022 ore 19:35:32
Anche tu hai ragione, ma ci vogliono bei soldi per una Custom Order e mi sa i tempi di attesa sono belli lunghi. Certo ad avere la disponibilità mica mi dispiacerebbe ordinare una Tele 63 Candy Apple Red, con un bel manico in acero AAA. Fantasia pura...
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/10/2022 ore 21:28:23
E infatti il segno della croce è per quello 😉
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 13/10/2022 ore 08:22:43
Interessante discussione

Complimenti all'autore
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 13/10/2022 ore 10:28:47
Concordo a pieno sul fatto che il mercato dell'usato delle AVR1 sia impazzito, io ho una reissue del '62 che adoro e mai nella vita venderei, ma che ho comprato usata su mercatino a quasi la metà del prezzo a cui si vende oggi. Incredibile
Rispondi
di GigioBigio [user #60117]
commento del 13/10/2022 ore 11:16:08
Il prezzo è corretto ma la mancanza di crescita del potere d'acquisto di un italiano medio e il rapporto tra dollaro - euro porta a una sola conclusione
1995 -2010 1 Fender americana media - Gibson americana = 0,750,9 di uno stipendio mensile italiano
2022 1 Fender americana media - Gibson americana = 1,62 di uno stipendio medio mensile italiano.

Uno strumento che 15-20 anni fa era alla portata di un semplice appassionato, oggi diventa qualcosa che è un lusso che solo un semiprofessionista / professionista può permettersi.

Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 13/10/2022 ore 13:08:15
Verissimo, ed è uno scandalo. Non tanto per fender e gibson, che fanno il loro mestiere, ossia vendere il più possibile secondo ben precise strategie di marketing, ma per la perdita di potere d'acquisto della classe media: a che scopo perseverare con un sistema capitalistico, se tale sistema non è più in grado di assicurare ai lavoratori il benessere che dovrebbe essere a fondamento del sistema stesso?

Politica a parte, può consolare il fatto che oggi il made in mexico e il made in china propongano strumenti ad un livello sufficiente per soddisfare le esigenze di qualsiasi chitarrista amatoriale.
Rispondi
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di teppaz [user #39756]
commento del 13/10/2022 ore 14:42:07
Il problema non è di Fender e Gibson, ci sono in rete grafici che fanno vedere che in Italia a differenza del resto d'Europa e degli states gli stipendi sono rimasti gli stessi negli ultimi 10 anni e non si sono adeguati all'inflazione.
Mettici gli ultimi aumenti folli del 2022 ed ecco perchè questa perdita del potere d'acquisto di noi Italiani.
Rispondi
di telecaster75 [user #1296]
commento del 13/10/2022 ore 11:23:49
Io sono felice possessore di due Precision American Original (50 e 60).
A parte il radius moderno direi che "chi si accontenta gode".
P.S. Ho anche un Jazz AV64, ottimo strumento...ma vernice delicatissima!

Il Jazz con binding dell'ultima edizione fa gola!
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 13/10/2022 ore 14:36:43
Io ho preso una strat Am. original '60 e sono contentissimo, l'unica cosa che non è "corretta" è il radius a 9,5" ma l'ho presa proprio per quello.
Tutto il resto è molto simile esteticamente e a livello dei pickup ed elettronica ad una Strato degli anni 60 ed è quello che cercavo.
La chitarra è perfetta e suona benissimo, tenete presente che con l'original non hanno voluto fare un clone perfetto di un modello di una precisa annata, ma un compendio delle caratteristiche generali delle stratocaster degli anni '60 (a parte il radius che per come si suona oggi va meglio da 9,5").
Quindi effettivamente per un purista meglio le Vintage, ma se poi non devi suonare musica degli anni '50 e '60 secondo me sono meglio le Original anche se un po' meno "historically correct".
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2022 ore 16:05:12
A me pare più che altro che la Strato Original '60 era basata sul modello di metà anni '60 (la così dette L series): dal profilo del manico, alla tastiera curved board (o veneer), al logo sulla paletta. La tastiera 9.5" andava benissimo per me, mi piace la comodità di un radius più piatto. Concordo sulla buona qualità generale della serie, però oggettivamente non capisco perché all'epoca non abbiano dato la scelta con la Original anche di una versione primi anni '60, con tastiera slab e diverso profilo del manico.
Rispondi
di Yago71 [user #55788]
commento del 13/10/2022 ore 15:53:38
Preferivo le original.....con il radius da 9,5 e il binding sulle Telecaster ...
Che poi mi pare essere l'unica differenza di rilievo
Certo....oggi con cifre intorno a 3 k ci prendi delle custom shop usate ( ma in verità nuove...) E si può fare pure meglio...
Per 7/8 cento euro non c'è manco da dire...
Aspetteremo di vederle sui vari mercatini in vendita al 30% in meno
Saranno molti quelli che non si troveranno con il radius vintage,e passeranno la mano
Aspettiamo i cadaveri lungo il fiume
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2022 ore 16:07:18
Il binding sulla Telecaster 60 era una figata oggettivamente, soprattutto su quella Lake Placid Blue. Per la Strato invece (come scrivevo sopra) non rimpiango l'estetica della Original 60. Il radius 7.25 è più difficile da settare, ma io ho due Strato con tastiera vintage e se i tasti sono mesi bene si riesce a ottenere una action medio/bassa piuttosto comoda.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 13/10/2022 ore 16:37:48
Io ho una Tele con radius 7,25 e devo dire sinceramente che mi trovo benissimo, per certe cose uno spettacolo.
Rispondi
di MuddyWaters [user #47880]
commento del 13/10/2022 ore 17:30:28
Chissà se su queste riescono a fare i fori delle viti dritti e se riescono ad azzeccarne le dimensioni.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/10/2022 ore 17:42:51
A che fori e che dimensioni ti riferisci? Mi pare di ricordare che nelle vecchie AV (ma era la serie prima di quella 2012-2017) avevano sbagliato la misura della spaziatura delle meccaniche. Nella serie anni '80-'90 poi c'erano moltissimi errori, dal posizionamento dei dots al XII tasto, allo shape della paletta. Nel corso degli anni hanno corretto parecchie cose, ma comunque dubito che anche queste nuove saranno una copia perfettamente filologica degli originali. Ma la Fender non fa repliche perfette da questo punto di vista nemmeno nel Custom Shop.
Rispondi
di bobbe [user #36282]
commento del 16/10/2022 ore 18:55:37
Bellissime, le vorrei tutte
Rispondi
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