VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Dubbi esistenziali: la chitarra più versatile?
Dubbi esistenziali: la chitarra più versatile?
di [user #50760] - pubblicato il

Qual è l'elettrica che più facilmente si adatta ai generi e ai contesti? Risposta ovvia, dite? Alt amici miei, forse non è tutto così scontato.
Un po' di tempo fa, con uno dei miei articoli da pipparolo a cavallo tra il sofisma e la filosofia spicciola (precisamente questo), avvertivo che alcune cose che ci sembrano ovvie, spesso non lo sono affatto. Del tipo, dopo aver ascoltato un disco scopriamo che quello scintillante lick - che pareva un lampante esempio di Telecaster sound - era invece stato registrato con una Les Paul Custom, minando ogni nostra certezza. Insomma, era un discorso sulla fallacia delle nostre percezioni, che non di rado sono influenzate da schemi che abbiamo assunto, digerito e fatto nostri con il tempo. Qualche mese fa mandai a un amico - chitarrista rock di lunga militanza - l'audio di una mia registrazione, era il solo di "Crabsody In Blue" degli AC/DC: lui si complimentò per il suono, aggiungendo "riconoscerei a un chilometro di distanza una SG con i '57". Peccato che avessi usato una Ibanez RG (non ricordo i pickup ma certamente non erano dei Gibson '57).

Ecco, gli schemi mentali sono sempre, in qualsiasi contesto, simili ad antichi vogatori, tenaci ma bendati, che remano in direzione contraria a quella della verità. Nella mia posizione di chitarrista amatoriale, appassionato, che suona southern rock con la sua band ma che a casa si diverte con il blues e con il country, ho raggiunto da qualche tempo la convinzione che la Stratocaster sia la chitarra che fa per me e in effetti i miei sforzi (e i miei soldi, mannaggia) negli ultimi anni sono andati nella direzione dell'ammiraglia di casa Fender, soprattutto verso modelli con specifiche vintage (possiedo una AVRi '57 e una Road Worn '60, oltre a una bella assemblata e alla mia amata '78 di cui ho parlato qui. Se qualcuno, incautamente, mi chiedesse "perché proprio la Strat?" immagino che, dopo un pippone sul timbro, sulla suonabilità, sulla brillantezza unica del suono, aggiungerei con nonchalance che "beh raga poi la Stratocaster è anche la chitarra più versatile: si sa, con lei fai praticamente tutto. Se poi al ponte monti un humbucker splittabile allora avrai un passepartout assoluto e definitivo, non sentirai mai l'esigenza di un'altra chitarra". Ora, tralasciamo il fatto che è impossibile non sentire più l'esigenza di un'altra chitarra: noi siamo come sacerdoti, anzi come monaci tenuti a osservare una ferrea regola di vita, che prevede l'acquisto di un tot di chitarre l'anno. Ma di questo abbiamo già parlato spesso, per esempio qui

Dubbi esistenziali: la chitarra più versatile?
Buona solo per alcuni generi? No, con la Telecaster c'è chi suona di tutto!

Ma concentriamoci per un momento su questa faccenda della versatilità: io, lo dico e lo confermo, continuo a ritenere che la Fender Stratocaster non abbia rivali, nel senso che offre una tavolozza di colori ampia e un'infinità di sfumature. E il concetto di super-Strat è nato proprio per portare alle estreme conseguenze questa peculiarità della creatura di Leo, traghettandola persino verso il metal, lo shredding e quant'altro. Eppure... voi avete mai visto gente suonare TUTTO con una Telecaster? Io sì. E con una 335? Mio dio, sì. E con una Les Paul? Sì, in questo caso un Sì grande come una casa. Vi sembrava limitato Jeff Beck con una LP al collo? Non cito le PRS, chitarre alle quli do meno del tu, ma che mi hanno sempre stupito in positivo, soprattutto tra le mani di "quelli bravi".

Allora, dopo aver - come al solito - provato a sparigliare un po' le carte, chiedo a voi: è oggettivo il concetto di versatilità? Escludendo le chitarre nate per fini specifici (magari non mi presenterei sul palco con Albano brandendo una B.C. Rich Warlock, intendo questo) è solo la Stratocaster (magari HSS) a essere in grado di coprire tutti i generi, o è una storia che ci raccontano da decenni e alla quale abbiamo finito per credere? Ditemi la vostra nei commenti!
chitarre elettriche curiosità
Link utili
Il paradosso di Enesidemo
La mia Strat del '78
La frustrazione che ci mantiene vivi
Nascondi commenti     69
Loggati per commentare

di MM [user #34535]
commento del 28/10/2022 ore 08:20:13
Sì, anche per me è la Strato.
E con il Seymour Duncan SSL 5 al ponte, non sento nemmeno la necessità dell'humbucker, rimane pura, come babbo l'ha fatta.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 28/10/2022 ore 08:37:13
HH splittabile con floyd rose.
Oppure HSS se proprio ti servono i suoni da strat.
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 28/10/2022 ore 08:54:58
Si, ma ora la voglio vedere una BC Rich Albano Signature, col corpo in tarallo DOP. Questa si che sarebbe versatilita', ci fai tutto, pure gli aperitivi
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 28/10/2022 ore 09:00:32
Prima o poi qualcuno deve dirlo...: "la versatilità è nelle mani!" :))))
Scherzi a parte -ma fino a un certo punto- molto dipende da quanto si conosce e si sa usare ciò che si ha a disposizione. Quelli "bravi" insegnano.
Premesso questo, è vero che la Stratocaster ha tanti suoni e allo stesso tempo ha un carattere marcato e personale, il che non è poco. Con la Strato è sicuramente più semplice raggiungere molte sonorità "di riferimento", ma il vantaggio principale è soprattutto quello di averne molte disponibili contemporaneamente e semplicemente.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 28/10/2022 ore 09:16:27
La chitarra più versatile? Un buon ampli
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 28/10/2022 ore 10:53:32
giusto! e se lo sai regolare bene, con un Invader al ponte ti esce il suono di SRV che usa il single coil al manico.
Rispondi
di fearn59 [user #44094]
commento del 28/10/2022 ore 16:07:40
Sono perfettamente d'accordo,visto che il suono poi,esce da lí🤷
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 03:46:09
You win
Rispondi
di FBASS [user #22255]
commento del 28/10/2022 ore 09:17:12
Premesso che ho 3 Fender Stratocaster più una Fender STRAT Custom Shop 1991, ho assemblato una modello Lone Star con un manico Fender originale con tastiera mapple, tutto l'hardware Gold (meccaniche kluson, scodellino, piastrina del manico, attaccacinghie edanche un Syncrhonized Tremolo 6 viti Wilkinson ) e per renderla più versatile ho montato al ponte un mio pickups Di Marzio PAF, comperato oltre 30 anni fa, in più ho inserito uno switch che mi rende possibile altre 2 combinazioni oltre alle 5 del commutatore a 5 posizioni, cioè 1+3 ed 1+2+3, risultato: sono tornato ad usare la mia Fender Telecaster Pasley Sunburst del 1987 (ora ne ho assemblata anche una con tutti i particolari Fender pickups compresi ma con manico originale Fender tastiera rosewood a 22 frets), tutto questo precisando che sono bassista fenderiano convinto, FBASS.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 03:47:35
😅👍👍👍
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 28/10/2022 ore 09:20:41
Sfondi una porta aperta, suono strato da sempre (cioè, diciamo, da quando ho potuto permettermene una...) proprio per questo motivo. E, anche se personalmente sono fermo alla configurazione originale SSS, l'humbucker splittabile al ponte è davvero la ciliegina sulla torta...
Rispondi
di Farloppo [user #27319]
commento del 28/10/2022 ore 09:23:54
A istinto mi sbilancio e dico anche io la Telecaster. Ci suoni tutto, il limite (look a parte) forse è nei generi più estremi di metal ma solo perché i single coil diventano rumorosi con tonnellate di gain (quindi è più un discorso pratico che sonoro).
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 03:51:59
Sono d'accordo. La Telecaster per via di: corde passanti, base plate al pick-up al ponte, con pickup fissato su piastra, selettore del tono su ponte, radicalità dell'innesto manico body, consente una dinamica che la Stratocaster se la sogna. Poi la posizione centrale ha un equilibrio maggiore della les Paul. Infine il pickup al manico pur essendo fangoso consente per la espressività del singolo avvolgimento una varietà di timbri. Non per altro la Telecaster è secondo me la regina della versatilità pur se a ponte fisso, pur senza humbucker
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 28/10/2022 ore 09:44:21
Io non mi sono fatto mancare nulla da gibson a fender passando per PRS finendo a Jackson.

Restando in tema ho un cd anni 90' del shredder Todd Duane (non c'erano ancora le registrazioni su HDD ma si andava su pista/nastro) dove usa una telecaster, per non parlare del famoso video di malmsteen che prova una 335....

Certo alcuni brani sono associati a modelli specifici, slash e zakk wylde non li vedo sul palco con una jazzmaster però nulla è scontato abbiamo visto fenderisti virare dall'oggi al domani verso PRS, in ogni caso per me si può fare tutto con tutto e magari si scopre che viene pure meglio :-)
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 28/10/2022 ore 10:02:12
boh, per me una chitarra versatile deve poterti far suonare virtualmente tutto, e con la strato (anche con humbucker al ponte) non ci faccio proprio tutto.

intanto mi mancano alcuni tasti, perché il 24° ame è servito più e più volte, senza contare che il ponte semimobile lo trovo estremamente limitante.

se penso ad una chitarra versatile mi viene in mente la Charvel model 6: superstrat 24 tasti, ponte tipo Floyd, HSS con mid-boost integrato dosabile tramite potenziometro dedicato.
i pickup si selezionano con interruttori on-off, quindi sono possibili 7 combinazioni + tutto off (per giocare a fare il Tom Morello dei poveri) ed il mid-boost aiuta ad avere altri timbri (sui single coil la differenza è abissale) o ad uscire meglio anche su ampli poco spinti.

senza contare che quando ho registrato il disco anni fa per i soli volevo il suono più da manico Fender possibile ed ho usato proprio questa chitarra per ottenerlo.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 03:54:48
Che intendi il suono un po' intubato delle vecchie Strat al manico? È vero. Lo fanno tante chitarre da shredder questo suono! Me ne ero accorto anche io!!!
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 29/10/2022 ore 19:04:14
quel suono nasale e con poco output tipico dei single coil Fender al manico.

azzerando il mid-boost e mettendo il pickup al manico viene fuori proprio quel suono, anche perché i pickup di serie hanno decisamente "poco" output e molta dinamica.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 21:41:01
Cmq il timbro la riconoscibilità è una cosa difficile. Io confondo sempre tutto, non ho molto orecchio. Sono pippe mentali
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 30/10/2022 ore 13:11:1
io riconosco la differenza fra un single coil ed un humbucker e basta, per il resto mi baso solo sul mi piace / non mi piace.
poi è ovvio che con lo strumento sotto mano riesco a cogliere più sfumature (quantità di output, timbro, se il suono è poco chiaro o poco definito). solo con un raffronto diretto riesco a sentire le effettive differenze.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/10/2022 ore 10:04:11
Ho una decina di chitarre... tra cui Strato e JazzMaster, ma sono al 100% un Les Paulista e alla fine suono sempre loro (ne ho 3) per tutti i generi. Dal Rock, al Blues, al Funk, al Pop... quindi sì, sono fermamente convinto che con qualsiasi chitarra si possa suonare più o meno tutto.
Ovviamente il suono di una strato in posizione 2 me lo sogno, ma io sono della filosofia che suono con il "mio" suono, non miro a replicare quello del chitarrista che sto coverizzando e con questa idea non ci sono limiti. :)
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 28/10/2022 ore 10:06:25
mah...io sono dell'idea che e' il chitarrista che deve essere versatile, vari musicisti han suonato di tutto e con tutto, ho sentito suonare jazz con LP Custom, Strato, Tele, archtop di vario tipo ed erano tutti credibilissimi, e la stessa cosa vale per altri generi musicali ed altri musicisti vedi Ted Nugent o Frank Zappa o Steve Howie.
Se poi uno vuole una chitarra con piu' suoni possibili si prende una chitarra con 3 humbucker con switch vari per controfasi, split coil ed ammennicoli vari.
Detto questo quando vado a suonare fuori normalmente mi porto una Les Paul ed una Strato e sono a posto
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 28/10/2022 ore 10:12:28
Sì, direi che con quelle due lì stai veramente a posto.
Rispondi
di oTTovonkraun [user #33775]
commento del 07/01/2023 ore 12:01:23
Concordo al 1000 % :-)
Rispondi
di superloco [user #24204]
commento del 28/10/2022 ore 10:26:25
Strato per me numero uno, anche se certo sta tutto nelle mani di chi usa la chitarra. La tele è ugualmente versatile ma non mi piace l'estetica e non me la sento bene imbracciata.
Mi trovo molto bene con le tastiere Ibanez.
Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 28/10/2022 ore 10:28:21
La chitarra più versatile in assoluto che ho avuto è stata una Suhr classic S (configurazione HSS, chiaramente). E' una questione di manegevolezza, di suono (soprattutto grazie al sistema di soppressione dell'hum) e di bilanciamento di output nei pickup. Non credo proprio ce ne sia per nessun altro.
Rispondi
di Steven63 [user #37046]
commento del 28/10/2022 ore 11:07:06
Concordo pienamente su tutto, quel modello Suhr è il top in assoluto!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 28/10/2022 ore 11:54:29
Sì, dev'essere un gran bello strumento.
Ha un "piccolo" difetto, un prezzo a mio avviso folle, per una chitarra (industriale) di quel tipo di costruzione.
Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 28/10/2022 ore 15:14:54
Il prezzo è alto, è vero, ma considera che è perfettamente allineato a prodotti simili a livello di liuteria, come Music Man e PRS, quindi alla fine ci sta. Se poi ci mettiamo che ha tasti in acciaio, manico quarter saw, radius composito, e tante altre cose che la rendono una sorta di "chitarra definitiva", non mi pare neanche male.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 28/10/2022 ore 15:27:32
Hai ragione, è vero che può essere considerata una chitarra definitiva, e posso anche capire chi se la compra, perche è senz'altro un bello strumento.
Però io sono anni che bazzico sull'auto costruzione, mi sono realizzato 5 chitarre, partendo da semilavorati di qualità, e so bene cosa significa lavorare (e di conseguenza il tempo che ci va) su uno strumento come la Strato e i suoi derivati.
Quel prezzo, per uno strumento di quelle caratteristiche costruttive (che non paragonerei assolutamente a una PRS, per tutta una serie di dettagli tecnici) è veramente altissimo. Lo concepisco solo per una Strato (o una simile come la Suhr) realizzata totalmente a mano da un master builder, ma non è il caso delle Suhr.
Poi io sono uno che considera la Strato una genialata, un progetto perfetto (con alcune cose migliorabili ma rimane perfetto), e se mi mettono davanti una bella Suhr e una PRS scelgo la prima.
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 28/10/2022 ore 18:07:48
Stavo per scrivere la stessa cosa. Io ho proprio quella chitarra. Presa usata a poco più di 2.000€, circa 3 anni fa. Non bruscolini ma nemmeno un prezzo folle per la chitarra che è… ciao!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 31/10/2022 ore 22:33:33
Io per “prezzo folle” intendo il prezzo del nuovo, che è quasi il doppio di quello che l’hai pagata tu.
Non mi puoi fare un paragone col prezzo dell’usato per di più di tre anni fa.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 03:56:53
Ti piace vincere facile
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 09:35:25
vai al link
Rispondi
di yamiba [user #33249]
commento del 28/10/2022 ore 13:08:18
Credo che la strato sia la più versatile. Sulla Strato HW ho installato i Texas Special ed un interruttore on-on-on che consente di avere altri 4 suoni tra cui l'accoppiata manico-ponte (simil telecaster) e il collegamento in serie manico e centrale generando una sorta di HB, il suono del pu al manico diventa più "gonfio".
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 28/10/2022 ore 14:26:03
Mh… arriveremo a 500 commenti, aspettati una proposta di lavoro come seo!
Non c’è niente da fare, la cavata è il fondamento del suono, una volta che la mano risponde all’intenzione il grosso del lavoro è fatto, poi c’è la fisica dello strumento, dell’elettronica, fino al cono, che danno coerenza al timbro e che vincolano lo strumento a un suono molto riconoscibile. Certe sonorità da Strat sono le sue, idem per la Tele; ma forse dovrei dire tipo Strat, tipo Tele, tipo Gretsch; tipo SG, tipo LP, ecc… Le caratteristiche costruttive conferiscono un accento di riconoscibilità tipico a tutte. Se posso fare una considerazione generale, ho l’impressione che negli ultimi anni si vedano strumenti di concezione “moderna” con sonorità più omogenee tra loro, più allineate. Però se la domanda è sulla versatilità tout court, a me viene in mente che nelle sessioni da turnista mi veniva quasi sempre imposto di portare, in aggiunta a qualsiasi altra chitarra, sempre una Tele; ed era più o meno lo stesso per il Precision. Quindi, premesso che ormai non la vedo più dal lato della versatilità, se la dovessi guardare dal lato produzione/produttore sarei costretto a dire Tele. Però poi succedeva che dopo un bell’arpeggio pulito di Tele, serviva una traccia con un crunch bello scuretto col panpot a dx, che prova che ti riprova era la LP a fare la cosa giusta; e poi il produttore si fissa che vuole un bel riff twangoso e ti fa cavare la hollow Gretsch che avevi portato giusto perché quella era una serata buia e tempestosa, e che poi sulla strofa ci stanno quelle tre note snappate che servono a fare groove e lì dai, ci vuole quel nosocché della Strat… Insomma alla fine per registrare un pezzo solo hai usato cinque chitarre. Chitarra versatile? Sicuramente alcune più di altre, ma, boh?! Mai capitato di registrare un pezzo con una chitarra sola. Dal vivo è diverso, difficile per lo stesso pezzo di cui sopra mettersi a cambiare chitarra tra strofa e chorus. Quale chitarra uso? Dipende, se sei vincolato per contratto a rifare tutto uguale cerchi di stare più vicino a quello che hai usato in studio, un bel po’ di amici se la giocavano per 3/4 concerto con una Strat hss, magari una PRS, o forse una Ibanez. Chitarre forse più “neutre” passatemi il termine, non è un’accezione negativa, forse avrei dovuto dire più versatili? O più moderne? Insomma che prendono un Kemper o una Fractal più alla leggera. Sì lo so che a tutto ci puoi attaccare quello che ti pare, ma poi devi metterci: quella risposta un po’ più flat che piace tanto al fonico; che la custom shop la lascio a casa che è meglio strapazzare la professional, che se pure si sgarra sul chiodo che sporge la do via e ne piglio un’altra… eccetera, eccetera. Un po’ è come dover usare l’auto aziendale, ci devi fare tutto anche se sei in centro e ti mandano sul cucuzzolo della montagna. Però aspetta, magari è così perché sei in tournée con Emma Marrone, ma poi con la tua band privé, quella dei musicisti che fanno la musica che piace ai musicisti, ti porti come prima chitarra la cara doppioumbucking, o la singlecoiltuttalavita, per non dire dei pinovanta per gli eletti che hanno visto la luce. E allora vai di Gibson, o forse Fender, o Jackson o PRS, e l’altra come muletto, perché se si rompe una corda allora... Secondo me è più in questi contesti che percepiamo la versatilità dello strumento ma non riesco più a vederla come un concetto assoluto, la vedo una cosa tanto collegata alla musica che suoniamo in prevalenza, considerando che se uno si mette in testa di suonare fight fire with fire con una Jaguar alla fine lo fa e basta, ma se in repertorio ha tutta roba di quel tipo difficile che la Jaguar sarà la sua chitarra principale, se poi è una coverband dei Floyd, scommetto che 9 su 10 il chitarrista si porterà appresso una Strat. Oppure è una band da seratascazzo con una scaletta che va da lebiondetrecce a malibù passando per all along the watchtower: uno si porta quel che cavolo gli pare. Mi sono lasciato andare a un divertissement non pigliatemi troppo sul serio ragazzi, la musica è anche questo, tanta sana voglia di vivere e di ridere. La mia chitarra per domarle e nel buio incatenarle sinceramente la devo ancora scoprire, ma, la butto lì sempre per non prenderci toppo sul serio, sta a metà strada tra una Stratotelly e una Lespaul335P90.
Un abbraccio a tutti!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 04:01:44
❤️
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 28/10/2022 ore 15:24:31
Le ho quasi tutte e... la Strato è effettivamente la più versatile, ma la Tele è quella che amo maggiormente e che quindi spesso e volentieri adatto alle situazioni.
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 28/10/2022 ore 16:09:01
ma che poi, alla fine, la discossione non si riduce a "quale sarebbe la configurazione di pickups piu versatile"?
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 28/10/2022 ore 16:58:39
In buona parte si, e mi stupisco di quanti nei commenti confondano la preferenza personale (principalmente per la Strato) con la versatilità.
Poi in realtà se parliamo di versatilità ci dovremmo mettere la possibilità di usare il tremolo (anche pesantemente quindi Floyd Rose, meglio se con D-tuna), l'accessibilità ai tasti alti.
Non vorrei esagerare con accessori come il killswitch, e ilo sustainer, forse quelli sono troppo particolari per farli rientrare alla voce versatilità.
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 02/11/2022 ore 11:42:42
se quindi si parla di compbinazione di pickup, allora vado peso di SD P94 con split coil.
provati su una tele bedini anni fa. me la ricordo ancora. pazzesco cosa ci si tirava fuori!
Rispondi
di Hank McAbrahams [user #34498]
commento del 28/10/2022 ore 16:14:58
Boh, sono tutte versatili allo stesso modo
L'uso dei potenziometri aiuterebbe non poco a capirlo
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 28/10/2022 ore 16:19:29
Io sono arrivato alla conclusione che la domanda sia del tutto inutile: tutti finiamo per avere 48 chitarre, per tacer di ampli e pedali. A quel punto cerco il suono che voglio un pezzo alla volta, non il coltellino svizzero che porta a compromessi inevitabili.
Rispondi
Loggati per commentare

di GigioBigio [user #60117]
commento del 28/10/2022 ore 16:35:16
La Strato è sicuramente la più versatile in assoluto, ma se dovessi fare Post-Punk, New Wave, Noise, Grunge, Stoner, Math Rock, Alternative Rock in genere, mi sentirei più a mio agio con una Jazzmaster o al limite con una Tele, giusto per rimanere in casa Fender. Stiamo parlando di generi che hanno fortemente condizionato il rock degli ultimi 40 anni, al di là del gusto personale. Quindi la risposta potrebbe essere proprio la Jazzmaster.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 04:04:55
A proposito di jazzmaster. Un mio amico fonico, nonché liutaio, nonché produttore discografico locale, recentemente ha mollato tutto ed in studio e live usa solo jazzmaster. Se ne è presa una tecnicamente eccellente come ponte e fedele come pick-up. Un gioiellino anche esteticamente
Rispondi
di GigioBigio [user #60117]
commento del 30/10/2022 ore 10:38:36
Trovo inoltre che in un mix x, se hai due chitarre, la combinazione più bilanciata sia sempre Jazzmaster - Vox/Blackface + Es335 - Marshall/Tweed. Però forse questo nasce dai miei gusti musicali e molti gruppi che amo usano la combinazione LP + Tele.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 30/10/2022 ore 14:32:33
Allora. Il mio amico usa la seguente combinazione a livello professionale: jazzmaster su Vox + Gibson (minihumbucker) su Marshall. Lui registra tanto e fa tournée nazionali
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 28/10/2022 ore 19:17:5
Non mi pongo il problema perché dovrei diventare io versatile prima di pensare alla chitarra versatile.
Rispondi
di brozio77 [user #10423]
commento del 28/10/2022 ore 20:00:01
Ho visto suonare metal estremo con single coil al ponte. La chitarra piu versatile è quella che hai nella testa e mani, seguita da ampli che assecondino il tuo gusto e genere. Ad ogni modo la strato è versatile con tre pickup, basta collegare il tono anche al ponte per addolcire il suono.
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 28/10/2022 ore 21:00:12
Io voto per la Gibson SG, spazi dal pop fino al metal passando con gusto per il blues.
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 28/10/2022 ore 21:47:49
Per come e cosa suono io, non potrei mai rinunciare a 2 humbucker e alla scala corta. Potrei rinunciare alle posizioni 2 e 4 della strato al contrario. Certo ci sono cose che vanno fatte con la strato, così come cose che vanno fatte con la Les Paul. Mi verrebbe da dire che la chitarra più versatile sia una HSH con humbucker splittabili, scala da 24,75 e Floyd Rose bloccabile, ma non so se esiste.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 28/10/2022 ore 22:19:30
Non voglio chitarre versatili, ma che ognuna di esse abbia la sua personalità, alla fine tutte le chitarre sono versatili se è versatile il chitarrista.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/10/2022 ore 03:41:42
Versatile tutto è versatile. Gli estremi sono: da un lato lo strumento shredder, il sei o sette corde con humbucker attivi e ponte Floyd rose. All'altro estremo c'è la vecchia Telecaster, oppure la vecchia Les Paul coi P90, a ponte fisso. In mezzo c'è un mondo, di stratoidi di PRS di gretsch di strumenti piezo/magnetici di hollow body ecc ma un mondo proprio. Versatile tutto è versatile. Non capisco. Se le mani sono buone tutto fa tutto. Forse la domanda è: quale chitarra copre più generi?
Ecco. Questo è diverso. Quale chitarra fa più generi tradizionalmente? Credo la Telecaster.
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 29/10/2022 ore 09:12:45
Tre single '57/'62 e la Cartafera non avrà bisogno d'altro.

Costano 200/250 Euro, ma son soldi spesi bene su una Standard americana ;)
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 30/10/2022 ore 20:35:18
Una Gretsch (coi Filtertron) ed un buon equalizzatore
Rispondi
di peppe80 [user #11779]
commento del 30/10/2022 ore 23:00:58
Strato, indiscutibilmente
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 31/10/2022 ore 16:42:09
Blade RH-4... tutte le caratteristiche di una superstrat, più un booster regolabile su tre bande di frequenze per cambiare il carattere dei pickup
Rispondi
di Alessandro Cerboni [user #73]
commento del 04/11/2022 ore 09:33:57
Personalmente in termini di versatilità ho trovato la soluzione ottimale con la Variax, hai sotto mano un numero di chitarre diverse con i suoni che uno vuole, il sw poi consente di creare un laboratorio di liuteria in cui puoi realizzare anche chitarre i fantasia. Certo si avvicina la 99% agli originali ma se devi tanto passare per un PA o registrare, difficile percepire le differenze e in molti blind test vaie persone hanno fatto difficoltà a riconoscere gli originali, spesso hanno votato per l'emulazione variax. Il resto è una sensazione psicologica che influenza il giudizio e il fling. Come nel vino scambiare l bottiglie ha sempre fatto scegliere il vino contenuto nelle bottiglie famose (cgr. test di Dan Ariely) così nel test dei violini classici o di liuteria recente.
Rispondi
di Alessandro Cerboni [user #73]
commento del 25/11/2022 ore 10:32:14
Se devo avere la versatilità e suoni diversi la Variax è insuperabile , poi puoi costruire anche chitarre insolite, da una L5 particolari con lipstick per suoni stile Tuck Anders, alle chitarre di Bill Gibson, è un laboratorio di liuteria a portata di selettore. Inoltre utilissime le accordature automatiche che puoi costruire come vuoi. Se poi la colleghi ad una Helix quando cambi timbro cambi anche chitarra con un click!
Rispondi
di 9hours [user #43500]
commento del 04/11/2022 ore 10:12:25
Se deve esserci la chitarra universale, per me è quella più comoda da suonare, da cui non ti vorresti staccare (e bella da vedere, aggiungerei). Appassionato di single coil ultimamente sto riscoprendo gli humbucker. Banale dire che alcuni suoni che tiri fuori dagli uni non riesci a tirarli fuori dagli altri. Con la Tele (SS) stai nel mezzo e, probabilmente, riesci a spostarti meglio da un genere all'altro ma non puoi arrivare a quelle sonorità estreme di una chitarra SSS o HH. Una cosa che reputo importante per l'espressività è il ponte flottante. Ma, alla fine, cambiamo veramente così tanti generi? E siamo capaci di suonarli? (fossimo turnisti non avremmo una chitarra sola...)
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 04/11/2022 ore 10:13:34
Sono contrario al concetto della "versatilità".
Perchè ogni chitarra ha la propria voce quindi Evviva la diversità!
Qui lo hanno scritto in tanti.
Posto che un chitarrista vada alla Ricerca dell'Arca Perduta della di questa fantomatica versatilità: ma perchè?
Se è un professionista non avrà problemi a portare per la serata 2 chitarre settate per i brani della scaletta.
Se è un hobbista ne avrà già diverse, in quanto a conti fatti, la ricerca della versatilità nasconde il desiderio di aumentare la propria collezione.
E' la molla della curiosità nello sperimentare e provare, per poi trovare lo strumento tanto atteso. Però poi come sempre verrà sostituito con i famosi "pentimenti" di cui tutti abbiamo patito.
La mia personale conclusione è che 1 sola chitarra va bene, qualunque essa sia. Siamo noi che non siamo contenti di averne una sola. Io personalmente ne ho avute diverse (con i dovuti pentimenti) e oggi solo 3 che mi bastano e avanzano abbondantemente (ES-335; Telecaster; SG)
Ripeto: evviva la diversità!
Rispondi
di Tele52 [user #5018]
commento del 04/11/2022 ore 10:33:54
Un saluto a tutti . In questo turbinio di Strato , Tele e Les Paul vorrei provare a parlare di chitarre G&L che poi gira e rigira nascono dall'ultimo progetto di Leo Fender quindi , per quanto riguarda le chitarre "armate" di single coil , si resta sempre in famiglia. Senza dilungarmi troppo vorrei parlare dei miei due ultimi acquisti : una Asat Z3 ed una Comanche che monta sempre i pick-up Z coils. Sono incerto tra quale delle due scegliere , ho una leggera preferenza per la Asat Z3 . Poi però imbraccio la S-500 o la Legacy o la mia vecchia Strato Vintage 62 e non ci capisco più nulla. Morale , visto che a suo tempo era stato introdotto il Bonus per i monopattini elettrici proporrei di istituire anche il Bonus chitarre in modo da risolvere anche i problemi legati al GAS ( non il metano eh ? ). Alla fine scelgo la Asat Z3 leggera ( swamp ash ) e molto versatile .
Rispondi
di savakingyes [user #50496]
commento del 04/11/2022 ore 19:58:27
La chitarra più versatile è sicuramente quella che ha la fortuna di incontrare due mani versatili, un ampli versatile e un cabinet versatile... le meno versatili sono invece quelle che hanno la sfiga di finire tra le mani di qualcuno convinto che morire con cervello ancora il leasing sia un'ottima scelta di vita.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 04/11/2022 ore 20:31:25
Una Telecaster sferragliante con circuito tono ottimizzato.
Rispondi
di TriAxisLover [user #39110]
commento del 02/12/2022 ore 10:20:16
Potresti gentilmente chiarire meglio il discorso del "circuito tono ottimizzato"?
Rispondi
di Involt [user #51206]
commento del 05/11/2022 ore 07:49:02
Io la questione la vedrei in maniere lievemente più complessa.

1) faccio "jazz" (perdonami il termine, ma é virgolettato per cercare di esprimere che in esso inserisco tutte le forme di improvvisazione su una base classica, smooth, fusion, rock, o la personalizzazione di cover): SI' LA CHITARRA UNIVERSALE ESISTE, perché é quella con la quale mi trovo meglio, e dalla quale, alla fin fine, in un modo o nell'altro, tiro fuori il sound, che in quella circostanza, reputo adatto a quello che sto facendo. Quello sono io, nel bene (poco) e nel male (molto).

2) faccio cover con il gruppo, che spaziano da un genere all'altro: FORSE, LA CHITARRA UNIVERSALE POTREBBE ESISTERE, perchè alla fin fine riprodurre alla perfezione, con un gruppo, una cover in studio registrata con decine di piste, o dal vivo registrata con decine di turnisti, non é possibile. In quattro o cinque, a meno di non avere corposi aiuti tecnologici, puoi solo approssimare il sound originale, ed in questa approssimazione entra la tua interpretazione. E questa può anche avvalersi di una chitarra diversa.

3) faccio quello che mi pare: NO, LA CHITARRA UNIVERSALE NON ESISTE. Il fatto di non essere in grado di riconoscere un'Ibanez RG nell'esempio del solo che hai citato, non vuol dire affatto che un'Ibanez RG suoni come una SG con i '57. E se come (correttamente) tu affermi, dobbiamo comprare un tot di chitarre l'anno, prima o poi dovremo anche suonarle.

Nel primo caso, per me, e, mi par di capire, contrariamente a te, rientrano le PRS. Ne ho tre, e la differenza tra esse e qualunque altra chitarra é per me la stessa differenza che intercorre tra stare seduti sul divano di casa o su una poltrona nella cabina di un aereo, per quando comoda possa essere la poltrona dell'aeroplano. Una PRS é il mio prolungamento. Mi dirai: sempre male suoni. Sì, é vero, Ma se devo suonare male preferisco farlo da me anziché per interposta persona. E questo concetto si applica alla chitarra se la considero un mio prolungamento.

Il secondo caso é quello del "suono nelle mani". Devo suonare, ho questo strumento, suono. Punto. Se qualcosa viene bene o male dipende in primo luogo da me; solo in seconda battuta sarebbe da attribuire alla chitarra.

Il terzo é forse più complesso. Chitarre diverse suonano in maniera diversa. Al di là della faccenda del suono dei legni, di cui la teoria sancisce l'inconsistenza ed una miriade di esperimenti pratici dimostrano inconfutabilmente l'inesistenza, vi sono delle differenze evidenti nelle caratteristiche costruttive che si rispecchiano in maniera altrettanto evidente nel suono: scala, tipo e costruzione dei pickup, ponte, numero di tasti. Anche se puoi splittare gli humbucker, non puoi avere contemporaneamente una chitarra a scala lunga ed a scala corta, con hardtail e Floyd Rose, etc.

La pretesa dell'esistenza di una chitarra universale in questo caso, che é proprio il caso in cui essa non esiste, é fondamentale se vai a suonare in pubblico: non puoi portarti dietro un set completo di chitarre come faresti con una busta di cacciaviti. Allora te ne porti dietro una "universale" più un backup, nella consapevolezza che per te che suoni, il suono non potrà mai essere quello "giusto", ma chi ti ascolta non se ne accorgerà nemmeno. Esattamente come nel tuo esempio dell'assolo di "Crabsody In Blue".

Il gruppo con il quale suono adesso vuole fare, per questioni essenzialmente legate alla voce, musica italiana. Hanno detto: facciamo "Certe Notti" di Ligabue, che inizia con un giro melodico (tecnicamente non é un arpeggio perché le note non corrispondono a quelle dell'armonia). Il giro sembra venire uguale con qualunque chitarra. Ma se imbracci una Stratocaster, appena cominci a farlo subito pensi: "toh, é questo!"
Rispondi
di oTTovonkraun [user #33775]
commento del 05/11/2022 ore 11:13:08
Nasco Gibsoniano Les PauL, sono tuttora Gibsoniano Les PauL (ne ho 6), ma con la Band suono Stratocaster, per la precisione la Select con l'humbucker al ponte, o simil Strato (Music Man, Suhr). E' lei la chitarra piu' versatile, ci suono persino i Guns n'Roses.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 06/11/2022 ore 00:35:24
dipende cosa si intende per "versatile" .. è versatile una chitarra che fa tanti suoni o lo strumento il cui suono lo piazzi ovunque?
Per quanto mi riguarda è la danelectro 56 u 2 .... in generale penso si possa parlare di strato e tele...
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 27/11/2022 ore 21:04:20
Una chitarra deve far bene un paio di cose e basta. Versatilità spesso è sinonimo di mediocrità.
Rispondi
di canogab [user #36181]
commento del 24/02/2023 ore 08:36:26
In tanti dicono che la Gibson 335 sia la più versatile, perché unisce le caratteristiche delle solid body con quelle delle hollow body, poi sono scuole di pensiero. Contano anche gli ampli, le varie regolazioni e chi suona. Ciao
Rispondi
Altro da leggere
Riccardo Bertuzzi e l'arte della versatilità
Super Black: versatilità americana a pedale
Musica & versatilità: concetto bello e delicato
Versatilità Godin con la Radium-X
Io, Vasco e le tribute band
Un pedale solo. Quale?
La chitarra elettrica fatta con mobili Ikea
La Giapponese di Jimi Hendrix di nuovo all’asta
Il lato oscuro della Squier Telecaster Classic Vibe
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964