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Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG
Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG
di [user #116] - pubblicato il

Ogni edizione di SHG è sempre stata l'occasione per scoprire e ascoltare nuovi talenti della chitarra. Tanto che quest'anno abbiamo deciso inventarci uno spazio e, tra il programma fittissimo, abbiamo ritagliato Guitar Spotlight, una vetrina dove ospiteremo cinque giovanissimi chitarristi emergenti da noi selezionati. Ve li presentiamo, certi che già dal prossimo anno li ritroveremo tra dimostratori, solisti o impegnati nel live di qualche artista.

Il Guitar Spotlight sarà animato e composto dalle esibizioni di Thalia Bellazecca, Thomas Benetazzo, Roberto Gagliardi, Ricky Perin e Giorgio Rovati e si terrà sabato 19 sul palco del Second Hand Stage, in Sala Bramante alle ore 15:30.
Ciliegina del Guitar Spotlight sarà lesibizione conclusiva di Max Ferri, special guest dell'evento.

Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG

Max Ferri, pregevole e noto chitarrista d'estrazione Jazz Rock, suonerà sul palco di SHG, alcuni estratti dal suo recente lavoro solista MESSAGE. L'album, pubblicato da Ultra Sound Records, vede coinvolti musicisti, eccellenze della scena italiana: William Nicastro al basso, Giorgio di Tullio alla batteria, Marco Scipione al sax, Nicolò Fragile alla tastiera e Tullio Ricci al sax tenore.
MESSAGE è un disco intenso, forte nell'attitudine jazz rock anni '70 e colorato della curiosità di esplorare pulsazioni funk, aperture free psichedeliche, momenti di improvvisazione. Elementi che, assieme all'interplay costante dei musicisti lo rendono, fresco e accattivante all'ascolto.
Ed ecco una presentazione dei cinque protagonisti del Guitar Spotlight.

THALIA BELLAZECCA

Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG

Chitarristi e band del cuore...
I principali chitarristi a cui mi inspiro sono Joe Satriani e Kiko Loureiro. Per quanto riguarda le band, al primo posto ci sono i Megadeth, Vektor, Mastodon, Porcupine Tree e tanti altri. 
 
Presentati come chitarrista...
Ad oggi ho tante influenze, dal latin al metal fino ad arrivare al blues, soprattutto quando cerco di improvvisare o scrivere un assolo. A livello tecnico ho molte influenze metal, sia per la pennata che per la mobilità sul manico. 
 
Come musicista che obiettivi hai?
Ho ancora tanto da esplorare e da assimilare, come per esempio le sonorità metal e la capacità di scrivere riff aggressivi e melodici allo stesso tempo. 
 
In che progetti musicali sei coinvolta? 
Attualmente faccio parte di 3 gruppi. Gli Angus McSix sono un gruppo fantasy power metal appena annunciato, abbiamo già un album pronto, diversi video, tour e festival da annunciare per l'anno prossimo. Suono anche in due gruppi italiani, le IWT (Italian Women Tribute) sono un gruppo hard rock che propone cover in chiave rock dei successi italiani da parte delle artiste italiane e gli Aexylium, gruppo folk metal emergente dalla provincia di Varese con due album rilasciati e già diverse date fatte in Italia e in Germania. 
 
A SHG cosa suonerai?
Ho scelto di portare un pezzo dei Megadeth "Life in Hell" e un pezzo dei Mastodon "The Motherload". Il primo l'ho scelto perchè i Megadeth il mio gruppo preferito: quello con cui sono cresciuta! Questo pezzo per me mostra molto bene come si possa suonare thrash metal ai giorni nostri facendo risaltare le influenze degli anni 80 assieme alla freschezza dei tempi moderni. Il secondo pezzo l'ho scelto perchè mi piace molto lo stoner e questo gruppo in particolare si differenzia molto per il contrasto tra le sonorità gravi e aggressive delle chitarre ritmiche e i soli melodici. In più si trovano tante influenze progressive e jazz grazie ai continui cambi di tempo da parte del batterista. 

GIORGIO ROVATI

Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG​ 
Chi sono i chitarristi a cui senti di esserti ispirato di più?
Sono veramente molti. Sia del passato che del presente, alcuni anche giovanissimi. Però più spesso cado su questi ascolti: Van Halen, Paul Gilbert, Allan Holdsworth, Stevie Ray Vaughan, Steve Vai, Greg Howe, Marty Friedman, Dimebag Darrell, John Petrucci, Yngwie Malmsteen, Richie Kotzen, Brett Garsed, Guthrie Govan, Jeff Loomis. 
Ma sono solo alcuni “vecchi” nomi, difficile non lasciarsi ispirare dagli innumerevoli grandi musicisti che con facilità si possono trovare nelle piattaforme di streaming!

Chitarristicamente come ti descriveresti?
In realtà tendo a lasciare agli altri questo compito…
 
Provaci...
Credo di essere un chitarrista Rock, ma con influenze prese dal Blues, Fusion, Metal, Funk e Jazz. Mi piace avere a disposizione la tecnica per suonare tutto ciò che mi gira per la testa e soprattutto la conoscenza armonica per poter veicolare melodia e armonia secondo i sentimenti del momento.  
 
In che progetti musicali sei coinvolto?
Attualmente sono impegnato nel mio progetto discografico solista ma sono anche molto attivo come “Content Creator Digitale” nei miei profili Instagram, YouTube, Facebook e TikTok. Sono chitarrista della tribute band “Noi con Voi” (Tributo Pooh) e faccio parte della squadra di chitarristi della “Van Halen Experience Italy” (Tributo Van Halen). 
 
Ho visto che insegni molto...
Esatto, tanto che sto scrivendo un libro didattico per il Modern Music Institute, per il quale insegno a Padova e provincia.
 
Cosa ci farai sentire a SHG?
Ho scelto un brano preso dal mio disco solista “IT’S TIME”, si intitola “The Garden of Love”, è un brano melodico e distensivo, anche se non mancheranno melodie e interscambi modali intriganti. L’ho scelto perché volevo suonare con Rosie! Rosie è una mia sei corde di colore confetto rosa, mentre gli altri miei pezzi prevedono spesso chitarre a 7 corde. Inoltre il brano arriverà dopo un’introduzione di sola chitarra, un Guitar Solo piuttosto aggressivo e poco melodico, costruito sullo stile di Van Halen.

RICKY PERIN
 
Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG
 
C'è un genere musicale al quale ti senti più legato?
Il mio è un amore totale verso la musica: non mi limito solo ad un genere specifico! Come chitarristi, artisti da cui ho preso ispirazione ci sono per esempio Jimi Hendrix, John Mayer, Eric Gales, Andy Timmons, Guthrie Govan, Eric Clapton, Eddie Van Halen, Jimmy Page e David Gilmour...di sicuro hanno influenzato il mio stile. Mentre come band ti direi Led Zeppelin, Coldplay, Foo Fighters, The Police, U2. 
 
Prova a descriverti come chitarrista...
Il mio stile di base è un blues/rock moderno accoppiato ad un mix di altri colori: non limitandomi solo ad un genere specifico mi esprimo prendendo spunto da più generi musicali unendo il tutto creando un puzzle di suoni. 
 
Fai il musicista a tempo pieno?
Esatto! Attualmente scrivo i miei pezzi, insegno nelle scuole di musica e collaboro come turnista sia studio che live con artisti e tribute band locali, oltre a collaborare come endorser per alcuni marchi noti del campo musicale. 
 
A SHG che brani suonerai?
Ho scelto due brani: “Caged” è stato scritto durante la quarantena, un momento in cui non ci si poteva vedere con altri musicisti per provare o suonare assieme... In questo brano ho avuto il piacere di collaborare a distanza con due grandi musicisti italiani come Davide Pezzin al basso e Paola Caridi alla batteria. L'altro brano si intitola “Friday Love”, un pezzo a cui tengo particolarmente ed è presente nel mio ultimo Ep “New up”. 

THOMAS BENETAZZO

Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG
 
Con che musica sei cresciuto?
Fin da piccolo sono sempre stato ispirato da chitarristi attivi in ambito strumentale Rock: Steve Vai, Joe Satriani ma anche John Petrucci, Andy Timmons, Paul Gilbert... 
 
E adesso?
Di recente ho raffinato gli ascolti verso il genere djent, quindi artisti come Plini in particolare, ma anche band come Periphery, Monuments, Animals As Leaders e molti altri del panorama prog-metal moderne...
 
Ti senti un mix di queste influenze?
Esatto: essendo legato molto alla musica Rock strumentale ma contaminato negli ultimi anni da un tocco di prog moderno, credo di essere prog-djent oriented!
 
In che progetti sei coinvolto?
Attualmente sono chitarrista in una band pop-punk in cui scriviamo inediti in italiano. Inoltre sto personalmente portando avanti il lavoro per la scrittura di un EP come solista. 
 
Cosa ci farai sentire sul palco di SHG?
Suonerò il mio primo singolo in uscita il 16 dicembre, THE SANDY PATH, è un brano strumentale in cui è presente anche un guest solo di Gianni Rojatti. Spero che il palco di SHG possa essere un buon trampolino di lancio per questo progetto.

ROBERTO GAGLIARDI

Guitar Spotlight: nuove chitarre sul palco di SHG
 
Dimmi i tre chitarristi decisivi nella tua formazione...
I tre chitarristi che più mi hanno ispirato e dai quali ho cercato di prendere il più possibile sono Eddie Van Halen per l’aggressività e il suono, Andy Timmons per la sua dinamica, l’espressività e la filosofia del suo progetto solista e Mike Stern per il linguaggio più jazz-fusion. Cerco comunque di non perdermi nulla e assimilare qualsiasi cosa catturi la mia attenzione anche per breve tempo, provando a farla mia. 
 
Descriviti come chitarrista...
Sono un improvvisatore, perciò cerco delle soluzioni per trovare la mia voce su palchi e in contesti differenti. 
Il mio stile è versatile: cerco di appropriarmi di influenze diverse per avere una voce originale e spontanea quando arriva il momento di fare la mia parte, quando c'è il "solo". 
Non nascondo le mie influenze, anzi. Nei miei brani le uso come motore per la scrittura cercando tuttavia di miscelarle e trovare una mia voce. 
 
Musicalmente qual è al momento il tuo obiettivo...
Continuare un processo di accrescimento che spero non finisca mai: mi piace spaziare e sfruttare un po’ questa “schizofrenia musicale”, vedo il mio modo di suonare la chitarra come un’espressione aperta, multi-direzionale. 
 
Suoni dal vivo? 
Suono dal vivo con regolarità ma anche il lavoro creativo in studio di registrazione mi esalta, sia quando mi occupo dei miei progetti (Sono a lavoro sul mio primo Ep che con calma e pazienza uscirà) che quando vengo chiamato per lavori di altri artisti. Come dicevo a me piace spaziare e mettermi al servizio del contesto con la mia personalità. Ho da anni un gruppo Swing che mi diverte molto e durante l’estate cerco di trovare più lavori possibile per fare esperienza palco. 
 
Cosa suonerai a SHG? 
Ho scelto il brano che ricalca di più il mio modo di suonare e di scrivere. Si chiama "Glass" ed è un brano scritto di getto durante la pandemia e credo sia uno sviluppo dei sentimenti provati in quella situazione. 
 
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