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Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione su una ...

di Francescod [user #48583] - pubblicato il 24 novembre 2022 ore 19:40
Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione su una questione in cui mi imbatto spesso. Ogni tanto, di fronte a una persona che ha più chitarre sento il commento: ah ma allora quello è un collezionista.
Esattamente per voi cos'è un collezionista di chitarre? Quando ci si può definire collezionisti? Quando si può definire altri collezionisti? Ha un'accezione negativa nel vostro uso? È un termine neutro? Qualcuno si definisce tale o sono gli altri a dire che lo sei?

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di TV_Eye [user #8844]
commento del 24/11/2022 ore 20:42:35
Ci sono tante sfumature ma secondo me, semplificando all'osso, un collezionista è colui che vede in un determinato bene dei pregi extra oltre a quelli oggettivi.
Questi fondamentalmente hanno a che fare con la rarità: gli oggetti "da collezione" per antonomasia sono le serie limitate: che si tratti di chitarre o altro la sostanza non cambia.
Il paradosso poi è che spesso questi beni non vengono impiegati per il loro scopo per non sciuparli, il piacere è nel possesso esclusivo.
Io conosco persone che comprano dischi in edizione limitata in vinile colorato e poi si ascoltano lo streaming per non rovinarli: questo è collezionismo.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 24/11/2022 ore 21:10:30
E se uno ha 20 chitarre di cui 15 in edizione limitata ma le suona tutte, anche live? Quello è collezionismo, secondo te? Chiedo genuinamente, sono curioso, io non ho una risposta sicura.
P.s. grazie intanto per la risposta.
Rispondi
di TV_Eye [user #8844]
commento del 24/11/2022 ore 21:40:39
Se le suona anche dal vivo e non pensa alla rivendibilità non è un collezionista, è un musicista con un fetish bizzarro ahahah
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 25/11/2022 ore 02:55:11
È inestricabile. Un caso del genere è normalissimo. Tutti i musicisti amano esprimersi con più strumenti.
Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 24/11/2022 ore 23:54:57
Io suono poco sia da solo che in sala prove e men che meno live.
Ho 13 chitarre elettriche e sono sempre alla ricerca di nuove.
Ho la mia collezione. Quando compro uno strumento lo prendo perche mi affascina, guardo al prezzo di acquisto ma non penso alla rivendibilita'. Nessuno strumento esoterico o custom shop. Semplicemente strumenti che mi piacciono e che mi donano feeling..
credo di essere collezionista.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 25/11/2022 ore 01:07:09
Credo anche io ci siano molte sfumature. Aggiungerei che secondo me un collezionista puro: 1) si specializza in un determinato marchio o addirittura modello, oppure segue comunque un filone (ad esempio la collezione delle chitarre dei Beatles, per dire) 2) E' più interessato all’originalità e rarità del pezzo che alle vere e proprie doti sonore dello strumento. 3) Tendenzialmente non è molto interessato a suonare gli strumenti che acquista, ma qui ci sono molte eccezioni.

Quindi secondo me molti dei chitarristi che hanno a casa dieci o più chitarre (anche amatoriali) non sono propriamente dei collezionisti puri. Sono appassionati a cui si piace avere numerosi strumenti, ma spesso per questioni legate a come suonano e alla possibilità di tirarci fuori cose diverse. Ovviamente ci sono aspetti estetici che attirano l'acquisto o anche semplicemente di emulazione dei proprio idoli, che magari suonavano quel particolare modello in quella particolare configurazione.

Io ho una dozzina di strumenti. In un certo senso è innegabilmente una collezione, ma io la considero una sorta di antologia di suoni diversi che ho a disposizione per fare musica. Spesso mi sono trovato nella situazione di vendere strumenti che mi piacevano assai esteticamente o che erano associati a musicisti che mi avevano ispirato perché non suonavano come volevo. Credo per questo motivo non posso considerami un collezionista, o almeno un collezionista puro.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 25/11/2022 ore 02:58:15
Fra dieci e quindici chitarre è normale. Non conosco chitarrista che non abbia esattamente questo numero più o meno, che corrisponde guarda caso a quella dozzina di potenzialità storiche espressive dello strumento elettrico.
Un pochino come i pedali, che più o meno una ventina buona di pedali sono l'ABC di qualsiasi chitarrista
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 25/11/2022 ore 15:55:2
Una volta ho letto che una ricerca, commissionata dai produttori di strumenti musicali, indica che un chitarrista in media possiede circa 7 chitarre. Quindi si, direi che fino a una decina o poco più siamo nella "normalità". Bisogna anche però riconoscere che non è stato sempre così. Io ho iniziato a suonare nel 1989/1990. All'epoca andava bene se avevi una acustica/classica e un'elettrica al massimo e era già tanto. Il mio maestro di chitarra (un vero professionista che formava studenti per l'esame al conservatorio, ma suonava anche Rock), per dire, aveva tre chitarre: una elettrica, una classica e una chitarra con corde di nylon a cassa fina con pickup. Solo successivamente è invalsa la tendenza ad avere più strumenti, complice forse anche il fatto che nella fascia bassa la qualità è migliorata negli anni.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 25/11/2022 ore 16:07:14
Credo di pensarla esattamente come te. Condivido moltissimo i tre punti che hai evidenziato e che effettivamente sembrano attagliarsi perfettamente alla figura tradizionale del collezionista. Trovo però che molte volte chi ha una raccolta di strumenti di un certo valore (che poi è relativo, perché strumenti di alta fascia per alcuni sono strumenti normali o di non così alta fascia per altri) viene additato come collezionista in senso un po' spregiativo. Come a voler alludere che il vero musicista sia un altro, quello che non bada alla firma sullo strumento, al colore, al valore ecc. Al netto di questo, se però poi uno gli strumenti li suoni, li porta in giro ecc. collezionista in senso puro non è.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 25/11/2022 ore 20:50:02
Si trovo anch'io antipatica questa stigma di "collezionista" in senso negativo che a volte hanno affibbiato anche a me, che per le ragioni spiegate sopra, per altro, non sono. Nel collezionismo puro non c’è poi nulla di male, anzi presuppone pure molto studio, lavoro e impegno economico in molti casi.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 25/11/2022 ore 02:53:07
Innanzitutto la "chitarra" non è soltanto uno dei tanti strumenti musicali. È un piccolo mondo a parte: da un lato gli strumenti musicali e dall'altro le chitarre.
Il collezionista è colui che (musicista o meno) possiede una collezione, cioè un qualcosa che eccede la normale necessità odierna (chi ha più di tre o quattro automobili; chi ha più di dieci orologi; ecc.) oppure raccoglie cose non più in uso (sempre oltre una certa quantità).
Ora, poiché parliamo di musica, il confine fra musicista e collezionista è vago in quanto alcuni musicisti amano esprimersi con più strumenti. Non tutti, ok, ma tanti lo fanno.
A questo dobbiamo aggiungere la premessa, che la chitarra è un mondo a parte, in quanto nel 99% dei casi musicista e collezionista sono totalmente inestricabili. Uno non so rende conto che collezionando migliora le proprie doti musicali, e viceversa suonando più strumenti ha messo insieme un piccolo patrimonio.
Poi è chiaro che sono due universi paralleli, collezionismo e fare musica
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 25/11/2022 ore 16:08:22
Ciao Pelgas, è proprio vero ciò che dici, il mondo delle chitarre e dei bassi, nel panorama musicale, è un mondo a parte. Tomassone per esempio, da buon venditore se n'è accorse già tempo fa, quando si trasferì da via Giuseppe Petroni a via Pier de' Crescenzi, aprì ben due negozi: Tomassone, che tratta solo chitarre e bassi e All For Music, che tratta tutto il resto. E daltronde vorrei vedere un pianista che acquistasse "vari pianoforti a coda", costo a parte, occorrerebbe un capannone, non un appartamento. Secondo me, il confine fra Collezionista ed Appassionato, lo si individua dal fatto che il collezionista tiene i suoi oggetti di culto preziosi (Orologi, Relex e obbiettivi, Ori, Dipinti e Sculture ecc.) in Caveau, il chitarrista ... in casa, pronte ad essere imbracciate appena gli scappa l'estro. Non sono d'accordo sul fatto che siano due "universi paralleli", l'unica cosa che hanno in comune è il possesso delle chitarre, ma con presupposti, modus operandi (il chitarrista prima di acquistarla la prova in maniera proporzionale al prezzo, il collezionista va a cercare dettagli che ne attestino l'autenticità) e obbiettivi assolutamente differenti. Poi, che ci siano chitarristi Appassionati e Collezionisti può anche essere, hai visto mai? Ciao, Paul.
Rispondi
di MuddyWaters [user #47880]
commento del 25/11/2022 ore 07:06:27
Amico mio, senti a me: "collezionista" è il modo di ROSICARE di quelli che tanti strumenti non ce l'hanno e che vorrebbero tanto averli. Un collezionista è quello che COLLEZIONA determinate cose e BASTA. Uno che le raccoglie ed è così maniacale che non le utilizza per non rovinarle. Quello è il vero collezionista. Tra l'altro il collezionismo, in tutte le sue sfumature, è trattato sui libri di medicina come una condizione psichiatrica. Quando uno tiene tante chitarre perchè suona e ama suonare quello non è collezionismo. Se lo chiami collezionista stai solo rosicando. Così come si chiama "modellista" il liutaio che fa le repliche vintage ed è così bravo da curare ogni minimo particolare. "Eh, quello è un modellista". Ma capirai che tute ste cose non significano niente veramente. Uno basta che sta bene. Io ne ho circa 40, le monto, le smonto, le modifico, le suono, ci lavoro, le fotografo, le registro. Non le colleziono. Le uso. Questo mi fa stare bene e mi tiene sano di mente. Il vero collezionista le colleziona e, a dire il vero, il vero collezionista non sa nemmeno suonare. Oddio... il vero collezionista proprio SERIE A, anzi proprio NAZIONALE COLLEZIONISTI, sa suonare ma si rifiuta di farlo perchè si definisce "GRANDE COLLEZIONISTA". E giustamente ne va fiero, onestamente. Perchè quello che lo fa stare bene è "collezionare strumenti", non suonare. Ma, in verità, la cosa importante, mo ci vuole, è stare bene. Quindi... basta che uno sta bene... che ce ne fotte se è un musicista, un collezionista, un puffo, se è bianco, nero, giallo, verde? Basta che uno sta bene senza fare del male a nessuno.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 25/11/2022 ore 16:10:26
Devo stringerti la mano virtualmente perché, a mio parere, hai condensato tante verità in un commento.
Rispondi
di Ziocesco [user #16490]
commento del 25/11/2022 ore 08:28:13
Aggiungerei una categoria.
Fra musicisti e collezionisti ci sono quelli come me: gli accumulatori seriali...
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 25/11/2022 ore 11:29:19
Qualcuno mi ha chiamato?
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 25/11/2022 ore 16:12:23
Scherzosamente definisco "rigattiere" una persona nella mia famiglia, che io ritengo essere un accumulatore seriale. Ma ci scherziamo serenamente. Come dice l'utente Muddy Waters, l'importante è fare ciò che fa star bene.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/11/2022 ore 09:11:46
Chi fa quel genere di commento, credo che non sappia di cosa stia parlando. In quel commento ci vedo superficialità e qualunquismo.
Generalmente, il collezionista di chitarre (ma vale per qualsiasi oggetto) è qualcuno talmente affascinato dell'oggetto stesso, che lo brama, gli piace toccarlo e guardarlo. Per certi versi è assimiliabile ad una patologia, ma è anche vero che spesso i collezionisti hanno contribuito a mantenere opere d'arte, che probabilmente, nel tempo, sarebbero andate in malora.
Un collezionista, normalmente, possiede numeri importanti.
Ma mi rendo conto che anche quello che ho appena scritto potrebbe risultare qualunquista.
Chi può stabilire quando qualcuno è collezionista?
Sono domande che, come si suol dire, lasciano il tempo che trovano.
Rispondi
di Cym [user #44316]
commento del 25/11/2022 ore 11:13:05
Direi che il collezionista è colui che si autodefinisce tale, a prescindere
da cosa colleziona. Io ho 7 chitarre e un basso, ma non sono un
collezionista. Le uso tutte al bisogno o alla voglia, ognuna ha le sue peculiarità
che si adattano al meglio, a seconda del brano da suonare. Me le
tengo tutte appese al muro in sala, e sotto ci sono 3 ampli, anche questi
ben diversi tra loro, tutto pronto uso. Ho conosciuto dei collezionisti
di chitarre, alcuni hanno dei pezzi unici che tengono ben chiusi in
custodie col top trasparente e sono sempre alla ricerca di nuove
da inserire nella loro collezione, e non sanno neanche suonarle!!!
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 25/11/2022 ore 12:15:08
Mah, avete tutti un po’ ragione; dipende credo, dallo spirito con cui uno si riferisce all’argomento.
Da chitarrista, spesso nel mio modo di parlare evoco il termine collezione ma con nessuna malizia, è un modo autoironico per prendere in giro le grandi e piccole manie di noi appassionati della seicorde. Spesso è una parola passe-partout per indicare quel numero di strumenti che da appassionato uno accumula nel tempo non con l’intento di collezionare, ma piuttosto per prendersi quelli che da giovanissimo ha sempre sperato di imbracciare prima o poi, per ritrovarsi magari con un tesoretto un po’ ingombrante in giro per casa. L’idea che guida in questo caso credo sia la passione e il gusto di suonare proprio quel determinato strumento. Soprattutto se poi è qualcuno che suona in qualche contesto e l’esigenza di un certa gamma di chitarre diventa bisogno di versatilità. Del resto un appassionato di pesca non ha mai una canna sola, perché l’uso cambia in base alle condizioni.
Un collezionista in senso letterale per me è una persona guidata da un amore, o una passione, un interesse storico o più semplicemente l’interesse per un investimento, o chissà che altro; tuttavia lo fa con l’intento di mettere insieme una quantità di strumenti secondo una filologia che stabilisce lui/lei in base agli obiettivi, possono essere storici, di marca, rarità, tipologia, perché sono appartenuti a qualcuno, perché hanno un valore simbolico eccetera. Di solito un vero collezionista è anche uno storico e svolge un ruolo di conservatore/preservatore dello strumento; nel circuito dei grandi collezionisti non è raro che si passino di mano strumenti storici allo scopo di garantirne la miglior conservazione possibile, a volte in caso di un proprietario molto anziano che cerca dopo di lui una casa adeguata per lo strumento, per ragioni di carattere conservativo. Altre volte lo si fa anche con un chiaro interesse speculativo, ma solo se l’intenzione è comunque conservativa, altrimenti più che un collezionista quello è un trader di chitarre più o meno vintage e la collezione è in realtà un magazzino o una vetrina. Poi c’è l’accumulatore di chitarre che preso dalla gas vuole averne una per tipo come il Battisti di 10 ragazze ma quello è un po’ più sul gas-patologico come dice Muddy, che mi ha fatto sorridere. Poi ci sono i musicisti che un po’ accumulano per esigenza, un po’ per vezzo, ma proprio perché professionisti della musica, di solito sono guidati da un certo forzato pragmatismo legato al conto in banca tipico del musicista medio. Io finché ho fatto concerti, nel periodo in cui in media erano tre o quattro a settimana, ho rasentato questo tipo di collezione, abitavo in un miniappartamento di 40mq, con circa 30 chitarre tra acustiche, elettriche, classiche, ecc. una casa dove giravano più ragazze che chitarre e non dettava condizioni una moglie. Circa la metà delle chitarre erano scassoni da battaglia da abusare spesso e volentieri nelle serate più agitate, per la restante parte erano strumenti di pregio che suonavo nelle circostanze più adatte. Finito quel periodo ho venduto quasi tutto e me ne sono tenuto tre sole, che avevano un valore sentimentale particolare. Oggi che faccio serate per passione e non per lavoro, nel senso che il mio reddito prevalente deriva da altro, ho ricomprato comunque strumenti per il piacere di suonarli e mi trovo con nove chitarre per casa, delle quali tutto sommato un paio potrei anche rivendere, perché in fondo non suono tanto quanto le altre, tuttavia le tengo perché non avere che sò, una Telecaster in giro per casa un po’ mi scoccerebbe, potrebbe essere un mood patologico-collezionistico? Può darsi, ma secondo me avere almeno tre/quattro strumenti superflui oltre quelli che si suonano abitualmente, rientra ancora in quella che si potrebbe chiamare normalità🎼😄.
Rispondi
di saketman2 [user #18572]
commento del 25/11/2022 ore 16:57:24
" lo fa con l’intento di mettere insieme una quantità di strumenti secondo una filologia che stabilisce lui/lei in base agli obiettivi, possono essere storici, di marca, rarità, tipologia, perché sono appartenuti a qualcuno, perché hanno un valore simbolico eccetera."

Questa, nello specifico è la mia attuale situazione. Non so se definirmi un "collezionista" perchè, in effetti ho avuto più di un centinaio di chitarre, direi dalle 100 alle 150.... ma, le ho suonate un po' tutte, e le ho poi rivenduto o scambiate, cosa che faccio ancora per definire il tipo o, direi meglio, la casistica delle chitarre che intendo tenere come fisse. In totale sto cercando di ridurre il numero ad una trentina circa.

La mia tipologia è forse una delle più classiche: Fender stratocaster, o comunque stratocaster anche di alta liuteria e Gibson Les paul, Custom o SG, con, anche per questa "categoria", la variante di Brand Made in Japan o liuteria di buon livello.

Comunque , le suono un po' tutte a rotazione. Ammiro anche il loro aspetto e le tengo perfettamente in ordine. Sono tutte modelli con documentazione abbastanza completa e, importante, appartenenti ad annate dagli anni '70 , '80, '90, e penultimo anno: il2000 però, comunque, non oltre al 2008 ( questo per un solo caso di una SG Gibson standard dei primi 2008).
Ditemi un po' Voi cosa sono....
A proposito, questo post, mi sembra una seduta da uno psicologo...
Detto questo...

Quanto le devo Dottore per la seduta ? :)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/11/2022 ore 17:06:46
Apperò... qui la seduta (o più sedute) di analisi ci sta alla grande :-))
Comunque, sì, io ti definirei collezionista.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 25/11/2022 ore 17:50:12
Lo psicologo sarei io o sono io che ho bisogno dello psicologo? :)))
Scherzi a parte, io non ho una definizione univoca e rigida del collezionista. Ho aperto il post perché spesso vedo utilizzare questo termine in senso negativo però mi sa che sotto c'è dell'invidia e/o il voler categorizzare gli altri, come a dire: "se quello lo infilo nella categoria del collezionista, non devo confrontarmi con lui perché sì che sono un musicista che non bada a certe cose."
Dal mio punto di vista, esiste un collezionismo che PER ME ha più senso, che distinguo da quello in cui mi identifico poco. Il tuo tipo di collezionismo per me ha molto senso ed è molto interessante. Anzi, dico apertamente che vado proprio cercando persone così, perché mi piace molto imparare, ascoltare senza stare a categorizzare. Le esperienze accumulate da alcune persone per me sono spesso affascinanti e si può apprendere tanto. Sarà perché quella che per gli altri è inividia io la trasformo in stimolo, chissà.
Rispondi
di saketman2 [user #18572]
commento del 25/11/2022 ore 18:39:48
Interessante il trasformare il tutto in "stimolo" mi trovi pienamente in accordo con te. :)
Comunque devo precisare che:
quell'alto numero di chitarre che mi sono passate fra le dita, le ho suonate tenute e scambiate o rivendute con altri "collezionisti", in ben...55 anni visto che suono la chitarra da quando avevo 14 anni...

Ormai molti decenni fa ...
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 25/11/2022 ore 23:04:23
Sì ma lo avevo capito. Ti sei descritto bene.
Ma toglimi una curiosità: dopo il 2008 che è successo? :))
Rispondi
di saketman2 [user #18572]
commento del 26/11/2022 ore 00:18:1
A dire il vero è opinione diffusa che dopo il 2009 la qualità di molti modelli di casa Gibson e Fender, ma anche di Epiphone, sia diminuita.
Un esempio su tutti la tastiera dei modelli Gibson che, almeno per le fasce contenute di Studio ed alcune Classic o Standard, utuilizzano la richilite che sarrebbe una pasta di qualità inferiore del classico palissandro. un materiale composto ottenuto da fibre di cellulosa termolegate con una resina fenolica.
E comunque anche su questo, ci sono diversi pareri anche discordanti.
Poi sai, magari sono solo "fisse"...
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 26/11/2022 ore 00:53:31
Effettivamente la Gibson ha avuto notoriamente un calo tra il 2009 e il 2012. Ma è una breve parentesi (anche il 2005 per la produzione non custom shop non è ritenuto un anno felice). La Richlite in realtà non è stata tanto una caduta quanto il tentativo di esplorare una via nuova, che è stato però bocciato dagli acquirenti, ma di quegli anni e con quel materiale restano serie mitologie come le top figured, la centipede e le widow. Fender invece cali non ne ha proprio avuto (mi riferisco ad annate). La produzione custom shop anzi è sempre a livelli elevati.
Comunque è tanto per dire. Poi ognuno si concentra sui periodi che vuole. Purtroppo l'interazione su Accordo è limitata, altrimenti mi sarebbe piaciuto che tu mi mostrassi/parlassi dei migliori esemplari che ti sono capitati. Quando si parla di queste cose non mi annoio mai. :))
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 26/11/2022 ore 00:40:00
Aha ha, nessuna seduta qui, non mi ricordo chi ha detto che quando si è tra amici non c’è bisogno dello psicologo. Per fortuna le chitarre, in fondo è grazie a loro che parliamo tutti così felicemente tra noi.
Beh, comunque, mi sembra che tu ricadi in pieno nella categoria del collezionista, anche perché ti curi dei dettagli, della documentazione, le suoni, le scambi… Gli strumenti musicali, dovrebbero sempre essere suonati un minimo per mantenere l’efficienza e la vivacità delle fibre. Non so se tutti sono a conoscenza del fatto che nei musei dedicati agli strumenti musicali antichi, un musicista addetto ha il compito di suonarli periodicamente per mantenerli in perfetta efficienza, Stradivari e Guarneri compresi.
Nella tua situazione mi vien da dire che ti sei scelto un bell’hobby che potrebbe aprirsi anche al professionismo.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 26/11/2022 ore 13:44:39
*** Non so se tutti sono a conoscenza del fatto che nei musei dedicati agli strumenti musicali antichi, un musicista addetto ha il compito di suonarli periodicamente per mantenerli in perfetta efficienza, Stradivari e Guarneri compresi. ***
Peccato che Nashville mi stia un po' fuori mano, sennò darei senz'altro una mano a Bonamassa a tenere in perfetta efficienza tutto l'armamentario che si ritrova vai al link
Da solo mi sa che neanche lui ce la fa, poveretto... ;-)
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 25/11/2022 ore 13:58:12
Ho alcune chitarre che non suono, ma le avevo comprate perché per un certo periodo e/o con una certa band le suonavo.
Tutti strumenti poco costosi, altrimenti forse li rivenderei. Non mi reputo un collezionista.

Chi compra una chitarra solo per possederla invece è un collezionista.
Poi ci sono quelli malati che sono una via di mezzo della serie che scrive su Accordo:
-Ho già due Gibson che adoro ma pensavo di aggiungere una Fender al mio “parco chitarre”…
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/11/2022 ore 16:32:52
Perché "malati" ?
Io la vedo come una cosa normalissima possedere due Gibson e voler aggiungere una Fender al proprio parco chitarre... ma anche viceversa.
È un ragionamento che fanno in tantissimi, e sono sanissimi.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 25/11/2022 ore 17:47:12
sanissimi se non consideriamo malattia la sindrome da acquisizione attrezzature, e comunque mi sembra già insano chiamarlo parco chitarre :-)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/11/2022 ore 17:51:04
Malato di sindrome da acquisizione attrezzature uno che ha due chitarre e se ne vuole comprare una terza?
Abbiamo percezioni molto diverse.
Forse non hai mai conosciuto i malati veri.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 25/11/2022 ore 14:11:17
Difficile dire cosa è una collezione e cosa no.
Faccio un esempio: io ho 3 testate marshall, una 2203, una 2210 ed una 1959, tutte della serie jcm800.
Le ho comprate negli anni, le prime due perchè erano in vendita a cifre molto interessanti, la terza aveva un prezzo più alto ma mi avrebbe completato la collezione delle testate 100 w della stessa serie. Sono per questo un collezionista? No, diciamo che ho la fortuna di avere la possibilità di togliermi qualche sfizio, se capita l'occasione la prendo, gli strumenti che ho li uso tutti a rotazione.
Il vero collezionista si fissa su un argomento e lo approfondisce al massimo.
Collezioni stratocaster? Punti ad avere tutte le annate in tutti i colori, cerchi i custom order, verifichi l'integrità delle saldature, tieni chitarre insuonabili pur di non cambiare i tasti consumati.
Non è il numero di strumenti, è il motivo che ti spinge ad averli.
Rispondi
di DANIELE61da [user #28553]
commento del 25/11/2022 ore 14:13:44
Cosa significa essere collezionisti?
Tra le caratteristiche di un collezionista oggi possiamo citare il desiderio di possedere un oggetto raro, rappresentativo di una certa epoca, di cui può godere singolarmente in segreto o eventualmente con pochi privilegiati. Inoltre l'oggetto deve avere un certo “carattere” in termini di significato simbolico.
Questa definizione credo non faccia una piega.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 25/11/2022 ore 16:43:32
Ottima tematica. Ne stanno uscendo spunti interessanti, quasi tutti condivisibili. Ne vorrei aggiungere un altro: non è una questione di numero. Penso che chi abbia acquistato all'asta la Black strat di zio Dave, possa definirsi collezionista, anche se possiede solo quella.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 25/11/2022 ore 17:06:19
Sono felice di aver letto questo topic, con le risposte degli amici accordiani. Lo devo far leggere a mia moglie, che ritiene non sia normale avere 13 chitarre.
...a Natale diventeranno 14
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 25/11/2022 ore 17:55:24
Sai, se mi metto nei panni di tua moglie penso che lei abbia ragione (non in senso assoluto, ma per la mentalità di chi chitarrista non è). Se ci pensi bene, dall'esterno è difficile se non impossibile capire che senso abbia avere più di una chitarra. Il paragone con le scarpe e le borsette non regge, perché le chitarre a volte se le metti insieme fanno il valore di una o più automobili (utilitarie o di lusso, a seconda del parco chitarre). Per i non estimatori, la chitarra è uno "strumento" e dunque perché averne più di uno o due o tre?
E' chiaro che se invece si entra o si fa parte del nostro mondo, la questione cambia aspetto del tutto. Dagli anni cinquanta ad oggi è l'età dell'oro della chitarra Da Elvis ad oggi è stata l'apoteosi, tantissime menti si sono messe all'opera in parallelo rispetto al mondo discografico che ha sfornato capolavori assoluti realizzati da artisti pazzeschi che si sono esibiti con chitarre scintillanti.
Avere o volere tante chitarre vuol dire essere addentro al mondo della musica "popolare", esserne affascinati e conquistati.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 25/11/2022 ore 18:06:19
Ti ringrazio, Francesco
Mi hai fornito un argomento vincente da usare alla prossima battutina di mia moglie sul numero delle mie chitarre: il numero delle sue scarpe e delle sue borse.
Caffè pagato per almeno un mese
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di fa [user #4259]
commento del 25/11/2022 ore 21:41:56
Semplificando al massimo, per me un collezionista è uno che ha diverse chitarre e non le suona, o le suona molto raramente. Anche un musicista può essere un collezionista se ha talmente tante chitarre da non riuscire a suonarle tutte (si vedano chitarristi famosi con centinaia di strumenti). Ciao Fab
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di alexus77 [user #3871]
commento del 26/11/2022 ore 06:42:23
Secondo me la differenza sta nell'uso che se ne fa. Io ho avuto anche oltre 20 chitarre contemporaneamente, ma non sono mai stato un collezionista. Le suonavo tutte a rotazione, certo con alcune preferite, ma tutte uscivano periodicamente dalle custodie per suonare dal vivo o nelle prove, o anche a casa.
Il collezionista e' quello che non usa lo strumento, ma lo considera prima di ogni altra cosa come un oggetto, un investimento, o un hobby, ma solo per quanto riguarda il possesso, non l'uso. Non che questo sia negativo, anzi, ma la differenza tra un collezionista ed uno che ha molte chitarre e' un po' come la differenza tra il critico d'arte e l'artista
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di Francescod [user #48583]
commento del 26/11/2022 ore 10:29:37
Credo che tu abbia centrato un punto qualificante, che condivido molto. Poi ovviamente nel linguaggio comune, a uno che ha un bel numero di chitarre, magari di un certo livello ed esclusività, viene comunque detto: hai una collezione di chitarre.
A volte magari si è al confine. Non è mica detto che uno debba essere o collezionista o non collezionista. È ben possibile che un po' e un po' convivano nella stessa persona.
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di Ampless [user #60399]
commento del 30/11/2022 ore 10:19:49
Ho letto un intervista i giorni scorsi su Truemetal a Malmsteen, dove proprio in una delle tante domande gli si chiede se lui è ancora un collezionista..
Lui risponde che lo era e che ora non è + un collezionista di chitarre bensì di pistole orologi e automobili..
della serie non è una scienza esatta quando si dice che generalmente i collezionisti non suonano o non sono dei musicisti, poi ha anche espesso che non si interessa + a cercare delle chitarre, ma è casa Fender che con la sua collaborazione gli invia gli strumenti dove lui decide cosa è buono e cosa no e quali interventi la Fender deve fare su sue direttive..
Io non ho mai collezionato niente in vita mia, però deve essere bello collezionare chitarre o perché no, anche altri tipi di oggetti, penso non ci sia nulla di male, anzi è un modo per fare ammirare tante meraviglie a chi non può permettersi certi oggetti, grazie anche alle mostre di collezioni che ci sono in giro per il mondo
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