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La sindrome del Most Underrated
La sindrome del Most Underrated
di [user #50760] - pubblicato il

Amici, con l’approssimarsi del Natale arriva anche il consueto momento dei buoni propositi. Comprare meno chitarre? No dai, non scherziamo, che poi l’ipocondria ci sale oltre il livello di guardia. Magari comprarne di più abbordabili, questo potrebbe essere alla portata.
Ecco, per esempio io qualche giorno fa ho acquistato da un conoscente - prima o poi vi parlerò di lui, personaggio totalmente fuori dagli schemi - alla folle cifra di 50 euro, una chitarra classica marca Yasuki, made in Japan anni ’70, in condizioni pari al nuovo che mi sta divertendo da matti, anche se servirà un po’ di tempo per rimuovere alcuni automatismi da “fingerstyler acustico” e ricalibrarmi su uno strumento classico.
Altri propositi che potremmo darci per migliorare... mumble mumble, vediamo. Me ne viene in mente giusto uno: studiare musica! Ok dai, scherzavo, non fate sempre quella faccia, personalmente continuerò a ritenere il pentagramma un nemico e a credere che Armonia sia la figlia di Ares e Afrodite, non certo una materia di studio.
(Ragazzi si scherza, so bene che voi siete assai più preparati del sottoscritto e vi invidio molto per questo)

La sindrome del Most Underrated
Il Marchese del Grillo non è d'accordo con il contenuto di quest'articolo!

Ma veniamo all’unico, vero buon proposito di cui mi faccio portatore, in ossequio a questo clima che comincia a farsi mellifluo e presto virerà verso la stucchevolezza del bianco Natal. Ve la dico piatta piatta: perché dobbiamo sempre pensare che quello che piace a noi debba piacere anche agli altri? L’essere umano è ben strano, amici chitarristi. E riconoscere il problema è il primo passo di ogni buona terapia, no?
Io credo che tutti noi - chi più, chi meno - abbiamo la sindrome del “most underrated”. Esempio fulgido nella sua banalità: andate a prendere un video su YouTube, un video musicale qualsiasi. Nei commenti sotto al video, intendo i commenti più in alto e in evidenza, proprio perché sono quelli che hanno raccolto più like e hanno generato più engagement, l’artista sarà definito come “il più sottovalutato di tutti i tempi”, “il migliore di sempre”, oppure "il secondo migliore dopo X ma comunque davanti a Y".
Si applica a tutti. Dall’ex componente di una boy band anni ’90 al cantautore di protesta di morto in miseria venticinque anni prima, dall’eccentrico solista hair metal invecchiato male, al cerebrale jazzista di provincia conosciuto solo da sua zia. Fino, ovviamente, alle superstar che hanno sempre fanbase agguerritissime, veri hooligan che hanno la verità in tasca e una mazza ferrata tra le mani.
Il senso generale è che, quando a noi piace molto qualcosa, spesso non resistiamo all’impulso di etichettarlo come “migliore”. Tradotto fuor di lettera, “most underrated” significa “voi non capite un cazzo, io invece sì”. Siamo esseri buffi e, se avete bisogno di qualcuno che tenga alto il vessillo delle piccole (e grandi) miserie umane, tranquilli: potete contare su di me.

Ora sfogatevi: anche voi cedete al meccanismo del “most underrated”? E se sì, questo è il vostro momento: liberatevi e fate outing, raccontandomi chi è il più sottovalutato di sempre!
curiosità
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di dariothery [user #12896]
commento del 09/12/2022 ore 09:27:09
Quando guardo i video di Nuno Bettencourt c'è sempre qualcuno che scrive "very underrated" e a me verrebbe da dire "cazzo, ma dopo il successo di Play With Me, di More Than Words, dopo il Concerto per Freddie Mercury, dopo che non esiste a questo mondo un chitarrista che non abbia provato a suonare con lo stesso tiro il riff di He man Woman Hater, dopo i tour con Rihanna, dopo i tour con Malmsteen e Steve Vai stiamo ancora a dire che è sottovalutato????"
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di Francescod [user #48583]
commento del 13/12/2022 ore 21:44:50
Ma magari è sottovalutato proprio dal commentatore che lo ha scritto e che sta facendo outing. Scherzi a parte, dopo gli Extreme Bettencourt ha fatto diversi album solisti e sono ahimé di nicchia. Peggio mi sento se nomini Rihanna: sarà strafamosa, ma non è certo tra gli ascolti tipici di chi può apprezzare i vari guitar hero. E non dimentichiamo una cosa: ho sentito definire "underrated" artisti che a mio avviso erano molti famosi e lì mi è venuto da riflettere perché stavo dando per scontata una cosa: che il soggetto che l'ha scritto avesse la mia età o giù di lì. A volte è ben possibile che si tratti invece di giovanissimi che non hanno vissuto il periodo d'oro di molti artisti, quindi per loro - a giudicare dal presente - sono artisti sottovalutati dai più.
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di OliverJR [user #60182]
commento del 09/12/2022 ore 09:31:04
Che figata sto articolo 😁 ti stimo!
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di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 09/12/2022 ore 12:57:34
Ahahah! Troppo gentile
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di Oliver [user #910]
commento del 09/12/2022 ore 17:30:3
Avrebbe dovuto scrivere: "Che figata sto articolo 😁 sei il più sottovalutato di tutti i tempi!
Dopo lo sgrido.
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di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 09/12/2022 ore 17:31:30
🤗🤗🤗
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di MAURIZIO [user #49375]
commento del 09/12/2022 ore 10:52:52
Prendo questo articolo, lo copio, sostituisco 'chitarrista" con "calciatore", lo incollo su un sito sportivo qualsiasi, e vediamo come partono a razzo gli intenditori. Il più sottovalutato diventerà, a turno, Bruscolotti, Bodini, Chierico, Luvanor, Magrin, Pincopallo, e Maradona.
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di marcoecami [user #54447]
commento del 09/12/2022 ore 11:15:24
Sei un attento studioso dell'animale uomo. Abbiamo bisogno di "mettere in fila", di fare classifiche, spesso secondo logiche puramente soggettive. Quando crediamo di "aver scoperto" qualcosa che gli altri non hanno visto... ci sentiamo i più intelligenti. Invece la vita è per la maggior parte delle volte "relativa" e ci sono poche certezze assolute.
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di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 09/12/2022 ore 12:57:02
C’è questo bisogno, sì. Sembra soprattutto un bisogno di autoaffermazione
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di Ampless utente non più registrato
commento del 09/12/2022 ore 11:39:06
Mi chiedo perché bisogna sempre giudicare chi è già fin troppo sotto ai riflettori e viene giudicato costantemente,
a mio avviso sarebbe molto più costruttivo giudicare noi stessi, ogni tanto guardarsi indietro fino ad oggi e vedere di concreto cosa abbiamo fatto di buono e costruttivo nella nostra esistenza, non mi riferisco in particolare alla musica, poiché so benissimo che la maggior parte di noi suona per diletto, però credo che un po' di autocritica aiuterebbe a capire i nostri sbagli e contribuirebbe a mio avviso anche a cercare di far meglio nel futuro, quello che è sopravvalutato o sottovalutato rimane nella nostra testa e non aiuta di certo a migliorare la persona presa in esame, saluti
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di MM [user #34535]
commento del 09/12/2022 ore 13:41:44
Il giudicare è uno degli aspetti più controversi, e spesso peggiori, dell’uomo.
D’altronde siamo sottoposti al giudizio dalla scuola materna, in un certo senso ci viene impresso a fuoco.
Rispondi
di Simo6891 [user #61984]
commento del 09/12/2022 ore 11:41:02
Credo che nell'animo delle persone che dicono questa cosa di frequente ci sia il desiderio di primato rispetto alla massa. Come se nel dirlo ci fosse un sottinteso che la mia sensibilità musicale ha sempre colto sfumature che altri nemmeno percepiscono.
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 09/12/2022 ore 12:55:46
Sono molto d’accordo
Rispondi
di Ros_Cjarnia utente non più registrato
commento del 09/12/2022 ore 12:53:14
Sono OFF TOPIC (come si diceva nella preistoria) ma leggendo questo articolo mi sono venuti in mente tutta quella masnada di grandissimi finissimi critici musicali nonché sublimi chitarristi che ultimamente si preoccupano di fare sapere al mondo ,nei commenti di youtube Instagram ecc che Eric Clapton è il "most OVERrated guitar player ever" oppure "he plays pentatonic shit" "Clapton can't play guitar" e altre blasfemie (oppure eresie,dal momento che,almeno una volta "Clapton WAS God").....ogni tanto mi chiedo,chi crediamo di essere noi comuni mortali per dare giudizi a questa gente che,a differenza nostra,ha fatto realmente la storia della musica (e del nostro strumento) ed ha accompagnato le vite di milioni di persone con la loro musica?.... specchio dei tempi (?).

Come diceva Zappa : "Shut up 'n play yer guitar" 😂😂
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 09/12/2022 ore 13:55:20
Un artista è fatto anche di sfacciataggine. Esibizionismo sano. Perché? Perché dentro di sé l'artista non è mai soddisfatto. E non essendolo, non dovrebbe eticamente mai esibirsi. Però lo fa. Perché l'artista è coraggioso.
In un certo senso tutti dopo pochi anni potrebbero esibirsi ed aver successo, e ciò magari accade. A dispetto di chi per vent'anni ha studiato e non ha ancora la forza di imbracciare la chitarra e salire su un palco.
E non ditemi l'adrenalina. Io mi sono esibito davanti davvero a centinaia di persone e non so assolutamente suonare, se non qualche cazzata. Ma poi mi viene la paura e non mi esibisco quasi mai e cambio gruppo spessissimo, perché ho problemi e debolezze caratteriali gravi.
Sicché, sottostimato potrei essere io. Ma potrebbe anche essere sovrastimato Hendrix. Per dire. Cose estremamente soggettive. Talmente soggettive da essere oggettive...
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di GigioBigio [user #60117]
commento del 09/12/2022 ore 15:19:20
È un discorso sempre un po' fine a se stesso. Per il genere di musica che ascolto io, potrei dire che trovo sottovalutati live come chitarristi Jon Spencer (Blues Explosion), Jamie Stewart (Xiu Xiu), Josh Homme (Queens of the Stone Age), Norman Westberg (Swans), Jack White, Lee Ranaldo (Sonic Youth), Joey Santiago (Pixies), Warren Ellis (Bad Seeds), J Mascis. Per qualcuno che ascolta shredding o prog, questi potrebbero essere chitarristi fin troppo celebrati e assolutamente sopravvalutati, oltre che con competenze tecniche minime e capirei il loro punto di vista.
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di francescolomunno [user #38311]
commento del 10/12/2022 ore 22:17:08
Proprio oggi un utente ha pubblicato su un gruppo Fb un post in cui chiede quali siano i criteri per giudicare "oggettivamente" se un chitarrista sia bravo o no. La presunzione ai massimi livelli, di solito si cerca dare alla propria opinione soggettiva un'importanza superiore a quella degli altri, ma qua si va oltre, le si dà addirittura il carattere dell'oggettività. Dice la simpatica Mercoledì Addams: "Trovo i social media un vuoto succhia anime di affermazioni sensa senso". Come darle torto.
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di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 12/12/2022 ore 15:59:43
Ciò che mi chiedo da tanti anni, da quando studiavo all'università e per un corso relativo alla comunicazione sulle nuove piattaforme ci obbligavano a partecipare ad un forum e ad essere attivi, è: ma che cosa credo di cambiare?
E' vero che grazie ad Internet abbiamo tutti la possibilità di far sentire la nostra voce ed in qualche maniera di cambiare il mondo, ma al tempo stesso siamo talmente in tanti a parlare che praticamente ci azzittiamo da soli ed emerge solo l'opinione più estrema perché colpisce maggiormente, in positivo ed in negativo. Dopo tutti questi anni (ed era prima del 2005!) la situazione non è cambiata, però immagino (o perlomeno spero) che chi bazzicava sui forum anni addietro non cada più in facili tranelli, e che chi decide di scrivere un commento lo faccia per aggiungere veramente un qualcosa, per dare un contributo significativo, e che magari chi è più giovane nel leggere contributi di alto livello capisca come ci si comporta online e contribuisca a rendere il mondo un posto migliore.
Continuo a sperarlo, e per questo mi cadono gli arti nel leggere, come già detto nei commenti sopra, "most overrated", "most underrated", e l'essenza dei social media riportata da Francesco, nonché i vari commenti da denuncia penale vera e propria.
Abbiamo la possibilità di commentare i video su Youtube sottolineando la complessità di certe armonie, le soluzioni tecniche utilizzate, magari i rimandi ad altre opere... e invece facciamo la stessa figura degli ultras in biblioteca.
Come poi giustamente sottolinea Fabio nell'articolo, da bravi ultras chi non la pensa come noi non vale nulla.
Insomma, anziché servire ad elevare il genere umano, Internet ha contribuito a far sbocciare il lato nazista del nostro animo, eliminando ogni barlume di razionalità.
Per fortuna esistono dei luoghi di resistenza a questi meccanismi, fatti di risposte garbate ed osservazioni razionali e dettate da conoscenza.
Rispondi
di TriAxisLover [user #39110]
commento del 13/12/2022 ore 09:53:54
Non posso che condividere in pieno le considerazioni di theoneknownasdaniel e gigiobigio, fermo restando che a me le classifiche hanno sempre fatto ribrezzo, perché la musica in toto e quella suonata in particolare scatena emozioni talmente intime e personali che (a mio avviso) non c'è modo di quantificarle in modo oggettivo.
Mi permetto di aggiungere poi che la "valutazione" è strettamente legata all'umore ed alle esperienze del momento (oltre che fino a quel momento)... ciò che non ami/stimi adesso, magari tra qualche giorno, un mese, un anno, dieci anni, potrebbe lacerare il tuo cuore dall'emozione!
Ovviamente parlo di un processo naturale, non forzato nè pilotato da coscienza o volontà.
Fuori dal contesto strettamente chitarristico - non sono un ragazzo ormai da decine di anni, e qualche sera fa, vedendo su Prime "Pintus a Taornima" (spettacolo estremamente divertente) il momento massimo è stata la versione di "Minchia Signor Tenente", che se nella versione originale a suo tempo mi fece effetto, l'altra sera, nell' interpretazione di Francesco Montanari mi ha commosso profondamente.
Mi sono ripromesso di rivedere lo spettacolo con mia figlia e il compagno, cosa che abbiamo fatto, sghignazzando allegramente ed apprezzando gli ospiti intervenuti, ed alla stessa esibizione avevamo tutti e 3 gli occhi lucidi e siamo rimasti senza parlare per un po'... per me stessa emozione e di nuovo la pelle d'oca.
Servirebbe a qualcuno o a qualcosa metterlo in una classifica? Io non credo.
Ci tengo a dire che il resto dello spettacolo è davvero divertente, ma mai stupido o superficiale.
Grazie a Fabio Cormio per avermi/ci dato questi spunti di riflessione...
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 14/12/2022 ore 09:24:31
Detesto fare classifiche, e farne in campo musicale è quanto di più assurdo possa esistere. Artisti o brani che a Tizio possono sembrare fantastici fanno invece gonfiare le gonadi di Caio. E così è un po' per tutto, si pensi alle centinaia di migliaia di post che in questo mese di campionato del mondo hanno occupato tutti i social spacciando come interessante e inevitabile l'ennesimo confronto tra Messi e Maradona, con relativi insulti reciproci da parte dei talebani dell'uno e dell'altro. Almeno, poi, ci fosse qualcosa di originale! No, si ritritano vecchi concetti già ripetuti a iosa, a volte spacciandoli per una propria fantastica intuizione, sempre attribuendo alla propria opinione dei non meglio precisati "criteri oggettivi" che la renderebbero giudizio definitivo e inappellabile. Concordo con chi ha scritto che nel mare magno dei social, per fortuna, tutto si perde e si annulla; ma nella nostra piccola baia, nel nostro personale e limitato golfo di relazioni, purtroppo è più difficile riassorbire tutte le contraddizioni e le "sparate" che riescono a intorbidare le acque.
Nella musica poi, in questa arte che vive di emozioni suscitate in un momento, tutto è così personale e soggettivo che davvero non si capisce la necessità di fare classifiche. C'è chi si esalta ascoltando "Sarà perché ti amo" o "Felicità"; io posso spiegargli la banalità della composizione, la pigrizia dell'arrangiamento, la produzione ruffiana; posso provare a dire che, da un punto di vista della teoria e della pratica musicale, siamo davanti a un brano elementare e privo di qualsiasi interesse; resta però il fatto che quel brano, da trenta e più anni, piace a milioni di persone, che ascoltandolo si divertono e si esaltano. E allora, come direbbe il papa, chi sono io, per giudicare?
Me ne resto nel mio angolo, ad ascoltare gli artisti che mi danno emozioni, la musica che piace a me, senza la pretesa che sia "la migliore", o che ci sia qualcosa che per forza deve piacere a tutti.
E comunque, il most underrated è Brian Setzer :)
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 15/12/2022 ore 13:55:23
Condivido tutto, compreso Brian Setzer! ;-)
(ma Cliff Gallup è ancora più underrated di lui...)
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 15/12/2022 ore 14:42:52
Giusto!
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 14/12/2022 ore 14:06:43
per me, anche se non rientra granché nei miei ascolti, direi decisamente shawn lane.
Rispondi
di MAURIZIO [user #49375]
commento del 19/12/2022 ore 17:49:20
Most underrated? Richard Benson!
Rispondi
di Azonic [user #34905]
commento del 01/04/2023 ore 22:12:01
Personalmente, se mi capita di dire che un artista è sottovalutato intendo semplicemente che *secondo me* meriterebbe di essere più conosciuto e apprezzato. Ovvio che è un parere personale, contenendo la mia percezione soggettiva di quanto l'artista sia famoso e di quanto dovrebbe esserlo.
Per me non significa assolutamente “voi non capite un cazzo, io invece sì”. Magari per qualcun altro è davvero così, ma credo che per molti "underrated" sia solo una scorciatoia per esprimere un apprezzamento. Non bisogna per forza leggere provocazioni dappertutto.
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