SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Succedeva 50 anni fa (e magari anche qualcun altro in più)
Succedeva 50 anni fa (e magari anche qualcun altro in più)
di [user #53104] - pubblicato il

Oggi come mezzo secolo fa, le prime esperienze con la chitarra non sono cambiate. Le racconta il nostro lettore DAME54, ma è facile immedesimarsi nella sua storia!
La prima chitarra la regalava la Mamma, come premio per essere stato promosso a giugno. Se eri stato rimandato a settembre, assolutamente no, perchè sennò non studiavi più.
Rigorosamente acustica (veniva denominata a carbone, per distinguerla da quella elettrica, proprio come i treni), e made in Italy. L'action era terrificante, ma tu sopportavi stoicamente, così saresti diventato più bravo, imparando su uno strumento poco agevole da suonare.
Stendiamo un velo pietoso su quella che fosse l'intonazione. Comunque, avevi visto da quelli più esperti che, inclinando un po' l'angolazione del ponticello mobile, riuscivi a renderla più accettabile. Ma tanto, i barrè erano di là da venire.
Quando arrivava il primo, ti sentivi già arrivato. Per me fu il Sol di "Bang bang", suonata in La minore.

Il cambio corde non era una prassi che si seguiva spesso: la corda si sostituiva solamente quando si rompeva, e ovviamente solo quella. Periodicamente, al massimo, si effettuava la bollitura, stando attenti in fase di smontaggio e di rimontaggio. La rottura di una corda era una sciagura, e in tale infausta eventualità si scambiavano i posti sulla paletta, quando possibile, per riutilizzarla con la nuova lunghezza. Ovviamente solo tu eri in grado di accordarla, sapendo quale fosse la chiavetta da girare.
Arrivava un brutto giorno che l'avvolgimento del sol iniziava a "sfilacciarsi". Ma tu, imperterrito, non ci facevi caso, e continuavi noncurante a suonare finchè i segmenti sfilacciati diventavano troppo numerosi, tanto da spostarsi su e giù lungo l'anima della corda.

Succedeva 50 anni fa (e magari anche qualcun altro in più)

Capitolo plettro.
Generalmente ne ricevevi uno solo, in dotazione con la chitarra. E dovevi custodirlo gelosamente. Un rischio sempre incombente era quello di perderlo, ma cosa ancor più subdola era che te lo fregasse l'amico a cui avevi fatto suonare la chitarra. Il quale poi negava che tu glielo avessi mai dato. Squallidi surrogati erano le stecche delle camicie o anche i coperchi di plastica delle confezioni dei formaggini, opportunamente sagomati. Ancora nella mente di Zeus le schede telefoniche o le card.

E poi, arrivava il momento che iniziavi a pensare alla chitarra elettrica. Ma quella poteva essere solamente il regalo per un evento straordinario. La prima comunione era già stata fatta da tempo. L'unica speranza cui appigliarsi era una pagella con almeno tutti 8 o 9 alla licenza media. Con voti inferiori, neanche a parlarne.
Imperversava a quei tempi sui giornali la pubblicità di una ditta che forniva di tutto, anche strumenti musicali, con la possibilià di pagare in comode rate mensili. Fortunatamente non mi feci tentare da questa chimera. Il solista del mio complesso (allora si chiamavano così), che ci cascò, ricevette una chitarra col manico vistosamente deformato. Già il Fa# era impossibile da suonare. Gli amici tutti, gran bastardi, gli suggerimmo unanimamente di bruciarla alla fine dell'esibizione in pubblico. Avrebbe fatto un figurone.
Poi gli anni (purtroppo) sono passati, e lo strumento in questione venduto non ricordo più a chi.

Succedeva 50 anni fa (e magari anche qualcun altro in più)

Nel frattempo le chitarre si sono succedute, belle, meno belle, blasonate e no. Ma nel cuore mi è rimasta quella. Chissà che prima o poi non la ritrovi.
Qualcuno si ritrova in questo mio vissuto?

PS: non bollisco più le corde da tempo
chitarre acustiche chitarre elettriche curiosità gli articoli dei lettori
Mostra commenti     16
Altro da leggere
Sterling by Music Man presenta la Fluff StingRay: una macchina da rock firmata Ryan “Fluff” Bruce a meno di 900 dollari
Broadkaster LX e Jr. LX: le nuove Gretsch tra stile vintage e prestazioni moderne
Fender presenta nuove acustiche da €189,99 tra nostalgia, funzionalità e finiture sunburst
Khruangbin Collection: Fender dedica due strumenti a Mark Speer e Laura Lee
Kirk Hammett vende le sue chitarre su Reverb e nessuno se ne accorge
Steve Stevens lancia la sua chitarra pieghevole: "Ascender" by Ciari Guitars
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Una semi-acustica home made: l’evoluzione di una chitarra unica
Never Ending Pedalboard (e relative sfumature made in Italy)
Gretsch G5220: gran muletto per i più esperti
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964