
All'epoca qualcuno la Napoli Music la chiamava dandogli invece l'appellativo di "Power", ma oggi c'è un gruppo che si chiama così e che non ho il piacere di conoscere. Anno 1971, anche se continuavo a fare il bassista con vari gruppi sia di Capodimonte che di Fuorigrotta, essendo diventato amico di Rino Avitabile fratello maggiore di Enzo, lui mi trascinò nel loro gruppo che avevano chiamato"Gli Achei", con prove in località "Cisterna Dell'Acqua" della zona ospedaliera, ma come tecnico del suono e riparatore di attrezzature elettroniche, comunque "bassista di riserva alla bisogna". Ricordo che, per essere all'altezza dell'incarico, mi comperai prima un basso Fender Mustang color Competition Blue usato e di cui adesso ho la chitarra stesso colore, poi un Gibson EB0 che mi è stato fedele compagno d'avventura per circa 13 anni. Prima uscita con il loro gruppo (con 2 sassofoni in organico ma con Enzo che passava spesso al flauto traverso nell'esecuzione dei brani dei Jethro Tull): Mak Pi 100 dell'Istituto Magistrale Pasquale Villari, primavera del 1971. La serata danzante si sarebbe tenuta nella Palestra dell'Istituto, ospite d'onore "Peppino di Capri ed il suo Complesso". Io, che abitavo abbastanza vicino, mi recai molto tempo prima sia per fare i collegamenti elettrici che per testare l'acustica con il nostro impianto Montarbo 453s. Risultato: essendo una Palestra con la pedana realizzata con le attrezzature ginniche dell'Istituto, proprio all'uscita della stessa mediante rampa verso l'interno dell'istituto, c'era un'acustica di M.... ed il palco era pure "Ballerino", comunque riuscii/riuscimmo a far funzionare il tutto fino a quando si presentò il tecnico di Peppino che voleva che sostituissimo l'impianto con il loro Lombardi nuovo di zecca. Risultato, tornammo a montare il nostro Montarbo, solo diedi la possibilità al loro chitarrista, Piero Bargi, ex di Fausto Leali, di montare un suo amplificatore a cui lui aveva collegato un Echorec Binson (siamo diventati poi amici ed io ho posseduto una sua chitarra EKO Ranger 12 che lui aveva ceduto in permuta ad Alfredo). Tutto andò liscio, io riuscii anche a salvare al volo l'ocarina di Peppino che avevano appoggiato sulla cassa dell'amplificatore Montarbo del basso (all'epoa il suo successo era "Suspiranno" che richiedeva proprio l'uso dell'ocarina). Ma alla fine, mentre stavamo raccogliendo gli strumenti per poi salire sul furgone Ford Transit, un gruppo di ragazzi beffeggiò noi ed i nostri accompagnatori; al che Enzo, che aveva si e no 17 anni, prima mi pregò di tenergli l'astuccio con dentro il flauto traverso, poi parti a razzo e si afferrò con quello che faceva di più lo spiritoso... Tutto questo però innescò in me, già amante degli strumenti a fiato, la voglia di comperarmene uno di flauto traverso, magari modesto però sono poi riuscito a recuperarne uno al TOP, un "The Muramatsu" in argento. Ecco un po' di quello che ho descritto con il grande Enzo Avitabile nel mezzo dell'immagine d'apertura:
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