Attack Vector è il doppio phase-envelope Way Huge tra funk e psichedelia
di redazione [user #116] - pubblicato il 19 febbraio 2023 ore 08:00
L’estro Way Huge applicato alle sonorità più sperimentali del funk nel formato compatto dell’edizione Smalls danno vita all’Attack Vector, una doppia modulazione in un unico stompbox.
Phase shifter ed envelope filter sono al centro di innumerevoli dischi fin dagli anni ’70, con il funk al centro della scena ma sfociando spesso anche in territori rock e affini. Basta attivarne uno per richiamare immediatamente precise sonorità, e quando si decide di sommarli insieme avviene la magia. È quello che fa Way Huge con l’Attack Vector, stompbox dalla duplice essenza che ingabbia nel pratico chassis di dimensioni ridotte della serie Smalls un phaser e un envelope da commutare, sommare, personalizzare.
Dentro la scatoletta gialla e arancio convivono due effetti del tutto indipendenti, comandati ognuno da due manopole. La porzione destra del pannello comanda l’envelope filter, quella sinistra è dedicata al phaser.
In alto, le manopole principali sono due: Range, cioè la profondità con cui il filtro si va da aprire e Speed, la velocità d’oscillazione del phaser.
Appena più in basso compaiono le manopole più piccole per Sens e FDBK, rispettivamente la sensibilità alla pennata per innescare il filtro e la quantità di segnale effettato riportato in pasto all’ingresso nel phaser, responsabile di una texture più complessa, tipica dei phaser a più stadi.
Al centro, un selettore a tre posizioni permette di trasformare la pasta sonora da un classico phaser, a un envelope filter puro, fino a miscelare i due caratteri per trame elaborate in cui l’oscillazione ciclica dell’LFO si fonde alla reattività al suonato dell’envelope.
Un doppio effetto come l’Attack Vector si prospetta eccezionale per applicazioni tradizionali nel funk e nei generi in cui le ritmiche pulite richiedono il colore di una modulazione decisa e ritmicamente incisiva, ma apre le porte anche alla sperimentazione meno scontata in abbinamento ai suoni saturi, dove filtri ed LFO contribuiscono a tessiture sonore vivaci e imprevedibili.