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Pinky: la Strat perduta di Tyler Bryant ha una sorella nel Custom Shop
Pinky: la Strat perduta di Tyler Bryant ha una sorella nel Custom Shop
di [user #116] - pubblicato il

Rubata nella notte, rimpiazzata per anni, poi tornata dal nulla: ora la storia della Stratocaster rosa di Tyler Bryant riceve un tributo dal Fender Custom Shop.
Ci sono chitarristi che amano cambiare chitarra a ogni concerto, e poi ci sono quelli come Tyler Bryant che in una sola sei-corde infondono tutto il proprio mojo, costruendo nel tempo uno strumento in grado di raccontare una storia, un percorso. Per la sua Pinky, si tratta di una strada ricca di colpi di scena, che hanno portato la sua Stratocaster rosa in stile anni ’60 ad avere persino una gemella, e ora un’intera serie dedicata in numero limitato dal Fender Custom Shop.

Il rocker texano, frontman degli Shakedown, si contraddistingue per uno stile energico, dalle forti influenze blues, che nella Stratocaster trova un complemento ideale. In particolare, la sua Strat preferita è da sempre la cosiddetta Pinky, una Shell Pink ricevuta quando aveva 16 anni. Era stata realizzata dal Custom Shop sulla base di una una Sunburst del 1960, la prima posseduta dal giovanissimo chitarrista.

Pinky: la Strat perduta di Tyler Bryant ha una sorella nel Custom Shop

La chitarra lo ha accompagnato per buona parte della sua carriera, affrontando tour impegnativi, raccogliendo aneddoti e incrociando più volte la strada con veri idoli del rock. Finché, una notte, viene rubata.
Tyler è distrutto, ma amici e parenti decidono di regalargliene una nuova, replica il più fedele possibile allo strumento che lo aveva accompagnato a lungo sul palco.
Cinque anni più tardi, con la nuova arrivata ormai in pianta stabile nel suo arsenale, un negozio lo rintraccia, spiegandogli di aver scovato la sua vecchia Pinky. Tyler ci si fionda, e solo il giorno successivo si riunisce allo strumento.
La chitarra diventerà così la Pinky 1 mentre il suo rimpiazzo, la Pinky 2, offrirà l’occasione per sperimentare alcune modifiche, che ora il Custom Shop propone al pubblico in serie limitata.



Costruita in quantità ridotta e accompagnata da alcune chicche come custodia e tracolla personalizzata, la Pinky del Custom Shop nasce da due pezzi di ontano selezionato a fare da body. Il manico è in acero con tastiera slab in palissandro. In perfetto stile anni ’60, propone un profilo ovale a C e il raggio da 9,5 pollici per i 21 fret di tipo Narrow Tall.

Meccaniche e ponte sono in stile vintage, con sellette invecchiate per non sfigurare al confronto della finitura nitro su cui gli artigiani Fender hanno riportato tutti i segni del tempo e dell’usura originali.

Pinky: la Strat perduta di Tyler Bryant ha una sorella nel Custom Shop

Atipica per l’annata di riferimento è invece la configurazione elettronica. Al centro e al manico non possono mancare due single coil in stile anni ’60, ma al ponte, da quando Tyler ha provato l’humbucker, non se ne separa più. Per la Custom Shop ha voluto un modello Shawbucker con bobine zebra per un timbro organico e aggressivo al tempo stesso, che ben si sposa con il corpo e la reattività dei single coil avvolti a mano dal Custom Shop.
Come da tradizione, un volume e due toni ne gestiscono l’output insieme con un selettore a cinque posizioni, che Bryant racconta essere un elemento irrinunciabile per il suo playing ereditato direttamente da Alan Haynes.
Tutto siede su un originale battipenna dorato a strato singolo, finemente inciso con un motivo floreale che riporta in superficie l’alluminio sottostante.

La Limited Edition di Tyler Bryant nasce come un pezzo da collezione, costruito nel rispetto della tradizione Fender e con la stretta collaborazione dell’artista che vi presta il nome. Il quale, per la realizzazione, ha messo a disposizione il pezzo originale. Sul sito del Custom Shop, può essere vista più da vicino a questo link.
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Link utili
La Pinky di Tyler Bryant nel Fender Custom Shop
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