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Ecco la Coma Stratocaster di Michael Landau
Ecco la Coma Stratocaster di Michael Landau
di [user #116] - pubblicato il

Michael Landau collabora col Fender Custom Shop per condividere col pubblico la magia della Coma: la replica della sua Strat più distintiva arriva in edizione limitata e anche in serie americana più accessibile.
È una delle chitarre che da più tempo si trovano nella collezione privata di Michael Landau. La “Coma” è una Stratocaster del 1959 pesantemente modificata nel tempo, acquistata usata da un giovane Landau e già all’epoca quasi per niente originale. Ma oggi è un mito, inconfondibile, che torna a nuova vita con una replica in serie limitata a opera del Fender Custom Shop e una controparte per la grande distribuzione nella gamma Artist.

La Stratocaster di Michael Landau ribattezzata “Coma” inizia il suo cammino in un negozietto di Hollywood, nel 1974. Già allora era alquanto maltrattata: era stata sverniciata e l’elettronica non era più quella originale. Il fenomeno del vintage era di là da venire e, all’epoca, quegli strumenti erano semplicemente “vecchi”. Ma Michael se ne innamorò e decise di portarsela a casa.
Quello strumento è comparso in numerosi album e dal vivo, modificato pesantemente nel tempo, sempre ruotando intorno al punto fisso del body che Michael adora per feeling e risonanza di quel legno stagionato.

Ecco la Coma Stratocaster di Michael Landau

Oggi la Coma si presenta come una Stratocaster di stampo vintage e pesantemente relic, verniciata di un rossiccio flebile, con venature sottostanti visibili e la scritta “coma” impressa sulla spalla superiore, tra i vari segni e adesivi che si è guadagnata come medaglie sul campo.
In basso, il grosso scasso derivato dal montaggio di un ponte tipo Floyd Rose la segna come una cicatrice, ma sopra vi è montato un classico Tremolo in stile vintage, con sei viti e sellette ricurve.
Al ponte c’è un humbucker tipo Wide Range, al centro e al manico due single coil.

L’originale ricetta della Coma è finita sul tavolo del Custom Shop, ricevendo per il 2023 una replica fedele in edizione limitata a opera del Masterbuilder Todd Krause.

Ecco la Coma Stratocaster di Michael Landau

Per il suo tributo, Todd seleziona body in due parti di ontano rifinito alla nitrocellulosa e vi avvita un manico in acero con profilo ovale a C in stile anni ’60. La tastiera è in laminato di palissandro dal raggio da 7,25 pollici, con su 21 fret tipo narrow tall.
Oltre al ponte Tremolo del Custom Shop, l’hardware si compone di un set di meccaniche Fender ClassicGear.

L’elettronica è tutta disegnata insieme a Landau. Il set di pickup è un Custom ML appositamente progettato per l’artista. Al ponte si trova un Wide-Range CuNiFe, mentre al centro e al manico sono due single coil Ultra Noiseless. A controllarli un volume master, un tono per manico e centro, uno per il pickup al ponte. Infine, il selettore a cinque posizioni riserva le classiche combinazioni da Strat.

Oltre al certificato di autenticità e tutta la documentazione del caso, la Coma arriva completa di un libretto contenente la storia della Coma scritta da Michael Landau.



Simile per le principali caratteristiche è la controparte Artist Signature, strumento comunque di fascia alta, ma dal prezzo sensibilmente più accessibile rispetto alla limited edition.
Per lei, l’estetica si spoglia del fine lavoro di invecchiamento e presenta una chitarra comunque ruspante e con leggeri segni d’usura, ma meno “maltrattata”, priva di scritte.
Restano l’elettronica e l’hardware, come anche misure e tipologie di legni.



Sul sito del Fender Custom Shop, l’originale Strat Coma di Michael Landau è mostrata e raccontata a questo link.
La versione Artist Signature è invece visibile a questa pagina.
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Link utili
La Coma Stratocaster di Michael Landau sul sito Fender Custom Shop
La Coma Stratocaster Artist Signature
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di Simo6891 [user #61984]
commento del 24/03/2023 ore 11:18:4
2800 euro per una chitarra con uno scasso fake del floyd rose...
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 24/03/2023 ore 11:40:19
Evito il solito commento sul prezzo, una tiritera che va avanti da quando ho iniziato a leggere accordo.
Dico solo che la trovo davvero brutta. Per carità, se Landau usava quella, è giusto che abbiano replicato quella. Però gli avrei fatto progettare una nuova Strato invece che replicare quell'esemplare che a personalmente non mi attira manco un pochino.
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di sonicnoize [user #36973]
commento del 24/03/2023 ore 12:10:09
Brutta tanto si. La 63 è a un altro livello!
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di Francescod [user #48583]
commento del 24/03/2023 ore 12:13:0
Ma pure le due 68. Magari le potevano proporre in versione Artist, quindi a un prezzo più abbordabile delle (peraltro introvabili) CS. Boh.
Il colore è anonimo, color mastro geppetto, e quello scasso non solo non serve a niente ma è anche brutto.
Ma che cavolo... già riescono a produrre poco. Se poi le risorse le sprecano così...
Rispondi
di sonicnoize [user #36973]
commento del 24/03/2023 ore 12:17:46
Colore mastro geppetto mi fa troppo ridere!
Ma seriamente se proprio uno decidesse di andare su quel target di prezzo trovo inimmaginabile che possa scegliere questa chitarra. C'è questa moda che devono "replicare" tutte le chitarre di un artista oramai.
Se Bonamassa domani ripesca in fondo a un lago una Les Paul con le alghe attaccate sopra stai sicuro che ci fanno una signature.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 24/03/2023 ore 12:24:09
Comunque c'è una parte di pubblico anomalo in giro eh, che preferisce la chitarra con le alghe, purché storicamente corretta. La Gibson nel 2017 produsse una serie che si chiamava "painted over", che riprende un po' quello che fa la Fender quando applica un relic in cui c'è un body di un certo colore, e con un consumo artificiale fa vedere che sotto c'era un altro colore. Con la Fender è accaduto davvero mentre con le Gibson LP mai. Quindi una bella fetta di pubblico passò il tempo a stroncarla perché non era storicamente corretta una LP black over gold. Anziché guardarla e giudicarla se esteticamente era bella in sé e se tecnicamente era fatta con specifiche interessanti o no, stavano lì a pontificare sui forum di mezzo mondo sulla autenticità storica di quella idea...
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 24/03/2023 ore 17:17:01
Dimostra solo una cosa,che un tempo le chitarre venivano usate come tali,un 59 modificata col Floyd....oggi sarebbe un sacrilegio,il sacrilegio vero invece e pagarla 30 Milà euro,ne vale si e no all atto pratico 800,con tutti i limiti di una chitarra del 59,infatti Landau quando faceva turni in studio per davvero le modificava,come tutti del resto,solo noi chitarristi odierni riusciamo a riesumare rottami e consacrarli a oracoli,e infatti la produzione musicale e artistica lo riflette in pieno.
Rispondi
di carlo80 [user #38042]
commento del 27/03/2023 ore 14:48:05
meglio prendere altre fender di un certo prezzo di nostro gradimento o una Bona di liuteria fatta su nostre specifiche
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 27/03/2023 ore 22:49:45
l'originale era il body. tutto il resto è marketing
Rispondi
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