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Taylor 512ce Ironbark: altro che legni di recupero!
Taylor 512ce Ironbark: altro che legni di recupero!
di [user #17844] - pubblicato il

Un progetto ben studiato può solo giovare dall’uso di legni sopra le righe, che regalano al musicista sfumature tutte nuove da scoprire. Lo abbiamo sperimentato con la Taylor 512ce in legno di Ironbark.
La serie 500 aggiornata al 2023 segna la prima esperienza di Taylor con l’Ironbark, un tipo di eucalipto denso e rigido che deve il suo nome alla caratteristica corteccia segnata da solchi scuri e profondi, sulle tonalità del grigio. All’interno, le tavole mostrano una grana fitta a striature parallele non troppo regolari che, sul fondo della 512ce, si traducono in un aspetto a libro di gran fascino.
Taylor lo adotta nell’ambito del suo progetto di legni Urban, essenze dal ridotto impatto ambientale ottenute recuperando materiali e attingendo a fonti sostenibili. Esperimento già effettuato con lo Urban Ash, potrebbe suonare come una trovata da hippy, ma in realtà la ricerca timbrica non è lasciata in secondo piano e questi legni riescono a diventare una parte importante nell’economia di un prodotto suonabile e suonante, di buon livello.
Sulla 512ce, Taylor lo ha lasciato a vista, regalando un tono rossiccio all’intero strumento che ben si sposa con l’estetica vagamente affumicata del top, una tavola in abete sitka trattato ad alte temperature. Tale tecnica, oltre a scurire il tono del legno, libera i pori dall’umidità generando una sorta di stagionatura controllata che permette alla cassa di vibrare da subito con maggior libertà, “slegata” come si dice in gergo, regalando una voce articolata e dettagliata fin dalla prima nota.

Nel video, abbiamo approfondito le sfumature della Taylor 512ce con cassa in Ironbark.



Tondeggiante ma facile da imbracciare, con una spalla mancante e un’elettronica Expression System 2 che la rende già pronta per il palco senza troppe complicazioni, la 512ce è una Grand Concert. Più compatta della tipica Grand Auditorium Taylor, porta con sé una gamma media presente e intelligibile, eppure equilibrata. Il laboratorio l’ha messa a punto con l’idea di accontentare gli appassionati di fingerstyle, e in effetti suonare a dita la 512ce viene quasi naturale per il modo in cui la chitarra reagisce al tocco anche con dinamiche più delicate, senza apparire ovattata se si suona piano né sguaiata se si calca la mano.
Il manico in mogano, la tastiera in ebano e un profilo sottile-ma-non-troppo con un’action piuttosto morbida che strizza l’occhio a chi proviene dall’universo elettrico sono tratti ben noti a chi ha esperienze con le fasce più alte in catalogo, e la serie 500 non fa differenza. Allo stesso modo, sulla 512ce si nota subito una certa cura per il reparto estetico.

Taylor 512ce Ironbark: altro che legni di recupero!

I legni esclusivi sono impreziositi da diversi accorgimenti, pur senza sconfinare nel lusso, per un risultato raffinato nell’insieme.
Su top e fondo, un binding tartarugato richiama la fantasia del battipenna. Un purfling nero e acero a cinque strati incornicia la tavola armonica e fa il paio con una rosetta in abalone, sobria grazie alle linee semplici ma dalle figurazioni naturali decisamente ricche.
Sulla tastiera, i nuovi intarsi Aerial realizzati in materiale acrilico italiano guidano la mano in un’esperienza scorrevole e per nulla faticosa anche durante le sessioni più lunghe. I puristi della chitarra suonata a dita potrebbero preferire tastiere anche più larghe, ma chi vuole concedersi escursioni nel genere senza abbandonare le proprie radici di strummer - o addirittura di chitarrista elettrico - si troverà a proprio agio.

Taylor 512ce Ironbark: altro che legni di recupero!

La 512ce si riconferma uno strumento professionale, godibile per l’occhio quanto per l’orecchio. Il suo carattere è quello di una chitarra adatta al solismo grazie all’equilibrio sonoro garantito dal V-Class Bracing e che, proprio per questo, valorizza anche le parti suonate più intricate dove c’è bisogno di intelligibilità tra le voci di accordi molto aperti sul range sonoro, che abbiano del pianistico.
L’Ironbark conferisce al tutto un sapore originale e confortevole al tempo stesso, oltre a una resa estetica che è un piacere scoprire ogni qual volta si apre l’elegante custodia rigida di cui il modello è provvisto.

Sul sito Taylor, la 512ce insieme all’intera gamma 500 e una spiegazione approfondita sull’uso dell’Ironbark sono a questo link.
512ce urban ironbark chitarre acustiche taylor
Link utili
La serie 500 Ironbark su Accordo
La 512ce sul sito Taylor
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di schecter [user #12337]
commento del 26/03/2023 ore 17:42:28
Anche questa e' molto bella... ( Taylor, come poteva non esserlo) adatta a praticamente tutto.
Potrei sapere a che altezza sono regolate le corde al XII tasto. Suono la chitarra da parecchi anni e ho sempre "invidiato" la facilita' di veder suonare il fingerstyle . Cioe' quando suono io ho difficolta' per esempio a far sbattere le corde e a suonare con le dita in scioltezza. Qui sembra che le corde siano molto morbide, "di burro". Sono io o e' che la chitarra e' settata con corde mooolto basse? Io uso 0012/0053 e al XII credo sia 3 mm., la chitarra ( k14) e' morbida ma non come sembra in questo ed altri video. Grazie.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 27/03/2023 ore 08:41:28
Ciao, non saprei dirti la misura precisa ma il setup è in linea con quello degli altri modelli simili in catalogo. Quindi sì, action comoda ma non troppo bassa, morbida ma comunque corde che "si sentono" sotto le mani. Credo piuttosto che l'effetto sia dato dalle caratteristiche del modello: a me è piaciuta molto con le dita proprio perché "schiocca" anche senza dover forzare troppo la mano.
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di claude77 [user #35724]
commento del 26/03/2023 ore 21:19:50
Invece a me questa non ha convinto. Da quello che ho sentito non mi attrae anche se devo riconoscere che negli ultimi anni Talyor sta sfornando grandi strumenti. Azienda innovativa e piena di idee interessanti.
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di schecter [user #12337]
commento del 27/03/2023 ore 09:30:04
Grazie, ma non mi togli il dubbio . Io possiedo da ormai 2 anni una Taylor K14 b.e, una signora chitarra, il cui ponticello credo debba essere abbassato e portato ad almeno 2,5 mm . In sostanza la mia domanda era sapere se le chitarre taylor che danno a Voi in prova. sono cosi come di fabbrica o gia' settate e quindi piu' morbide/comode? Scusa se insisto.
Ciao
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 27/03/2023 ore 10:40:20
Le chitarre arrivano dritte dalla fabbrica senza ulteriori setup, uguali a quelle che arrivano ai negozi (anzi, molti negozi controllano gli strumenti all'arrivo e, se è il caso, ritoccano i setup secondo necessità).
Rispondi
di schecter [user #12337]
commento del 27/03/2023 ore 10:41:30
Ok. Grazie
Rispondi
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