Il giorno 1 gennaio 1965 per 13 milioni di dollari Leo Fender, sentendosi prossimo alla fine (aveva contratto un'ameba che l'avrebbe tormentato per 10 anni), vendette la sua Fender alla CBS (Columbia Broadcasting System), con l'assicurazione di prestare 5 anni di consulenza tecnica presso la stessa, essendo in atto un ordine di 150 mila esemplari della nuova chitarra nata, ma ancora in casa Fender, a fine 1964, il modello "Mustang", evoluzione con un tremolo di nuova concezione della Duo-Sonic II, ma lui ne aveva in mente già il basso chiamato, guarda caso, Mustang Bass, a diapason corto da 30 pollici e mezzo, che è stato anche il mio primo basso Fender su cui misi le mani nel 1970. Nel 1971 finì il periodo di collaborazione, però proprio nel 1971 l'ex vicepresidente della Fender, Forrest White, e un ex progettista e rappresentante commerciale della stessa, Tom Walker, fondarono la Tri-Sonix Inc. con il decisivo supporto della Clarence Leo Fender Research, la nuova società di Leo Fender, che tuttavia non poteva comparire ufficialmente a causa di un patto di non concorrenza decennale firmato con la CBS all'atto della cessione della sua Fender. Poi nel 1973 la società cambiò nome in Musitek Inc. e quindi, nel gennaio del 1974, assunse il nome definitivo di Music Man, nome scelto proprio da Leo perchè gli uomini che ne facevano parte appartenevano proprio al "mondo dell musica". Lui non doveva però far parte del reparto elettronico da dove uscì, in quel 1976, un amplificatore progettato da Walker, il "Sixty-Five", realizzato con la tecnologia ibrida, cioè con la sezione di potenza a valvole e il preamplificatore a stato solido, 65 W di potenza, ma presto fu seguito da un modello di potenza doppia. Leo in quegli anni di consulenza alla CBS aveva realizzato un basso innestando su un body Mustang Bass un manico Precision, dotandolo di un circuito attivo prototipo e di un pickup split. Infatti quando nel 1976 realizzò il basso che lui volle chiamare "Stingray", era un 4 corde con caratteristiche simili sia al Mustang che al Precision, modello 1957, però con meccaniche montate sulla paletta 3+1 e pickup simile a quello del Precision, anche se invertito. Il mio primo impatto visivo con questo basso fu a casa del mio amico-tastierista Michele, a Villastellone, cioè quando in TV comparve un bassista che ne aveva uno a tracolla, io capii subito da quale mani era uscito. Comunque la prima volta che ebbi l'occasione di provarne uno fu a Napoli, agli inizi degli anni 80s, era uno Stingray fretless, ma era già stato prenotato, e fu così che il primo entrato in mio possesso fu invece, nel 2005, un Music Man Ernie Ball modello Sterling, sempre fretless, del 1993, basso che ho ancora ed uso molto:
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