Ormai è storia conosciuta la nascita del suo primo basso elettrico, realizzato nel 1951 con body squadrato, derivazione Telecaster, ma con corno aggiunto alla spalla superiore, allungata per compensazione del diapason da 34 pollici; stesse corde del contrabbasso che lui voleva sostituire proprio con questo suo basso elettrico chiamato "Precision" perchè dotato di 20 tasti ad intonazione precisa. Poi, nel 1956, fermo restando tutto il resto, dotò i nuovi Precision di body "Contour" per renderli più "indossabili" cioè confortevoli, ma nel 1957 cambiò completamente forma a partire dalla paletta d'ispirazione Stratocaster e dotandoli di un pickup "Split", con la tastiera però sempre e solo offerta in "Mapple"; l'opzio ne "Rosewood" risale al 1959 a seguito del successo "Jazzmaster" con tastiera incollata in palissandro. Nel 1960 volle realizzare un basso più versatile, con possibilità timbriche maggiori, dotandolo di 2 pickups e rendendo il body asimettrico come la Jazzmaster. Era nato il Fender Jazz Bass da allora il basso Fender più richiesto, ottimo per contesti orchestrali e per il Night Club, ne ho comperato uno anch'io nel 1978 che ancora posseggo. Anno 1961, sull'onda del "Surf" e possibilità d'esecuzioni solistiche un ottava sotto, realizzò il basso a 6 corde, il Fender VI, diapason 30,5 pollici e forma body Jazzmaster, tremolo 1ª nell'edizione 1961 dotato di 3 pikups Stratocaster con mascherine singole metalliche cromate, 3 switch per le inserzioni degli stessi, ma sostituito dal 1963 in poi dalla 2ª edizione dotata di 3 pickups Jaguar e 4 switchs (ne ho comperato la versione entry level Squier VI nel 2014). Intanto, dopo aver venduto alla CBS (Columbia Broadcasting System Inc.) la sua Fender M.I.C. realizzò la versione a 5 corde del Precision, chiamandolo Fender V, dotato di una 5ª corda acuta DO, soltanto 15 tasti e un pickup Split asimettrico (3+2), basso che ebbe scarso successo e fu prodotto solo per un quinquennio (1965-1970). In quegli inizi dell'era CBS nella stessa era entrato un fuoriuscito da Rickenbacker, un certo Roger Rossmeisl (nella precedente attività realizzò il Rickenbacker 4005), che nel 1968 realizzò sia una chitarra che un basso semi-hollow, dotato di pickups De Armond (caso unico in cui su chitarre Fender non furono montati pickups del Brand), nelle versioni I e II anche con colorazioni particolari (Antigua). Intanto nello stesso anno Leo, restato come consulente fino al 1971, realizzò un progetto nato a fine 1964, un basso a diapason 30,5 che era la versione bassa della Mustang, nato entry level, da cui poi prese spunto, sostituendo il manico con un Precsion e rendendolo attivo, quando entrò in Music Man per realizzare lo Stingray nel 1976. In Fender-CBS nel 1972 fu prodotto un basso ancora più economico che ricalcava un po' il Mustang, ma con pickup a 6 poli con cover chiusa e ponte a 2 sellette, il basso Musicmaster, ma lui era già andato via.
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