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E adesso?



E adesso,...

di DAME54 [user #53104] - pubblicato il 03 febbraio 2025 ore 08:25
E adesso?



E adesso, secondo voi, cosa succederà sul mercato degli strumenti musicali?
E quali implicazioni si ripercuoteranno sul mercato dell'usato?
Sulla tematica ho poche idee, ma confuse.

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di Sykk [user #21196]
commento del 03/02/2025 ore 08:46:15
Parli dei trump-dazi? Ti dico la mia...
Il mercato impazzirà, ma c'è chi comprerà lo stesso Gibson e Fender.
Le persone intelligenti capiscono che queste cose sono cicliche, e si compreranno una Duesenberg, una Ibanez o altro, oppure aspetteranno e basta.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 03/02/2025 ore 08:56:39
Ci sarà una spinta inflattiva. Quanto, quanto velocemente, etc resta da capire, ma la tendenza è ovvia: se aumenta il costo per noi degli strumenti statunitensi, che sono una parte significativa del mercato (ricordiamoci peraltro che per aumentare devono prima essere messi dei dazi sulle nostre merci esportate in America, cui noi risponderemo con dazi sulle merci americane importate in Europa), molte persone si ri-orienteranno su produzioni europee o asiatiche senza quei dazi. E siccome i produttori europei ed asiatici sapranno che la concorrenza americana costa il 25% in più (siamo generosi, il 25 di dazi probabilmente significa il 30 sul prezzo finale), ne approfitteranno per alzare un pochino anche i loro, di prezzi - a nessuno dispiace prendere un 10% di margine in più per colpa di qualcun altro.
Naturalmente i prezzi del nuovo trascinano verso l’alto quelli dell’usato per lo stesso motivo.
Certo bisogna vedere se rimane uno scontro sui dazi e se non si avviano invece trattative, ma potrebbe essere un caso-studio eccellente che dimostra come senza un’economia globale si torna a comprare a km zero per forza (con quello che comporta come calo della qualità perché se so che la mia azienda non ha concorrenti stranieri per via dei dazi ovviamente farò un lavoro al risparmio) e alla lunga una riduzione delle merci disponibili per via dei costi che si alzano. Vedremo.
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 03/02/2025 ore 09:54:51
Credo che, come avveniva negli anni Sessanta ad esempio, inizieremo a comprare più prodotti made in Italy. Va detto che ormai la differenza è molto sottile: nel mondo d'oggi la differenza tra una Fender/Gibson ed una produzione di serie tipo Eko è quasi impercettibile. Se poi andiamo su prodotti di liuteria, con prezzi tipo una Les Paul ti porti a casa una chitarra costruita dal mio amico BHI, con un livello qualitativo eccelso.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 03/02/2025 ore 10:07:21
Sai qual’e’ il problema che vedo io? Che quando non ci potevamo permettere gli originali americani le Eko già c’erano, ed erano legna da ardere. Non era solo perché non c’era il CNC, era soprattutto perché alla Eko sapevano che non potevamo permetterci altro, e allora perché impegnarsi? Oltretutto se non puoi importare spesso nemmeno puoi esportare, e quindi la concorrenza con l’estero la butti nel garage.
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 03/02/2025 ore 10:17:44
Beh, se i dazi dovessero essere tra USA ed Europa, allora resterebbe tutto il resto della concorrenza cinese e giapponese, ad esempio, senza citare il resto dell'Europa: penso ad esempio alle chitarre Maybach. Oggi le Eko sono buone chitarre. Un paio di mesi fa mi sono trovato a suonare ad un evento . Dopo il concerto, si avvicina un ragazzo incuriosito dalla mia Fender Stratocaster e mi dice che, dopo sei mesi dall'acquisto, sulla sua Vintera si era scollato il manico. Se il livello del controllo qualità è questo, fa poca differenza tra una Eko ed una Fender di quel tipo
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 03/02/2025 ore 10:23:14
Ripeto: stai dando per scontato che, eliminata la concorrenza, la produzione locale rimanga al livello attuale pur senza averne incentivi perché i clienti gli cadono comunque in grembo. Non so come si svilupperà la situazione ma ho molto presente questo aspetto.
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 03/02/2025 ore 10:29:36
Assolutamente, hai ragione: nessuno può sapere che piega prenderà il mercato e quindi come risponderanno i produttori. Ciò detto, è da tempo che le chitarre americane non rappresentano più una eccellenza qualitativa, a meno che non si sia disposti a spendere cifre esorbitanti. Il mercato europeo può tranquillamente già ora assicurare quel livello lì, ed è un mercato importante nei numeri. Vedremo. Io non so nemmeno se Trump andrà avanti sui dazi all'Europa, se come sembra la Von Der Leyen gli garantirà che acquisteremo più gas americano, visto che Putin....
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 03/02/2025 ore 10:41:26
Non vorrei andare troppo OT, ma effettivamente Trump mi ha sorpreso - come anche molti altri. Mi spiego: l’interpretazione più diffusa era che avrebbe minacciato i dazi per ottenere un riequilibrio delle bilance commerciali. Nel primissimo caso (immigrati e Colombia) si è comportato così ma subito dopo ha firmato senza nemmeno uno straccio di trattativa. Può sempre essere che un accordo si raggiunga dopo, ma temo che questa fuga in avanti crei un sacco di risentimento reciproco. Staremo a vedere.
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 03/02/2025 ore 14:18:05
E adesso?



E adesso,...
Come faccio caro Dame che volevo prendermi la White Falcon?
Farò come quelli di Faenza, che fanno senza...
Scherzi a parte so che qui si parla esclusivamente di strumenti musicali, ma credo sia il male minore per me, dazi a parte, le spese per utenze e per carburante sono tornate purtroppo a risalire, fattore questo che mi porta a preoccuparmi ben di più che al fattore cosa succederà al mercato degli strumenti musicali, anche perché io ho 2 bellissime Ibanez Giapponesi che non hanno nulla da invidiare alle altre 2 Gibson che posseggo, anzi ti dirò caro Dame, suono ormai solo le Ibanez e raramente le Gibson, ecco forse sulle acustiche la vedo già più dura, rinunciare alla mia Guild o alla Martin per chitarre di produzione asiatiche non so se lo farei, ma rimane comunque il fatto che uno strumento buono ti dura una vita, per cui visto le chitarre che mi ritrovo, potrei tranquillamente rinunciare a qualsiasi acquisto per i prossimi 10 anni, il problema reale dei dazi che imporrà lui a noi, sta nel nostro export come made in Italy, qui mi dispiace perché noi come aziende italiane, tra i mille settori in cui siamo famosi e competitivi, abbiamo solo da rimetterci, anche perché se devo pensare nel mio quotidiano cosa acquisto o cosa posseggo del made in Usa, tolti i miei jeans e alcune chitarre, non credo mi rimanga molto, compro e mangio cibo italiano, compro e bevo vini italiani, vesto abiti italiani, ho elettrodomestici solo EuroAsiatici e di sicuro non acquisto automobili Americane..
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 03/02/2025 ore 18:09:52
Ciao Stefano, secondo me quel signore, come succede qui da noi da più di due anni, non ha capito che è già al governo e continua a fare campagna elettorale. Perchè gli americani comprano cibo, vini, formaggi, insaccati, scarpe, abbigliamento italiani e noi europei, ma soprattutto noi italiani, non facciamo altrettanto con la loro merce equivalente? La risposta è talmente scontata per chi conosce già il top dei prodotti e RICONOSCE la "rubaza". Vuol far vedere agli americani "come si fa" a riequilibrare la bilancia dei pagamenti col resto del mondo! L'americano abbiente che ha sempre avuto sulla tavola e addosso merce italiana, pagandola il quadruplo di quella americana ... continuerà ad avercela, anche coi dazi, chi non la comprava prima, a maggior ragione, non la comprerà neppure ora. Hai mai assaggiato vino americano? io si, qualche anno fa all' IPERCOOP LAME ne tenevano, quasi tutto californiano, ne presi 4/5 bottiglie diverse, non era solo triste, ma anche strano, come se lo avessero vinificato in chissà quale modo: mai più. Pensa che i canadesi, anni fa, per combattere il nostro "Prosciutto di Parma" con la coroncina, hanno brevettato alla loro Camera di Commercio il loro "Prosciutto di Parma", il nostro Parma (che ha 800 anni di disciplinare, ma ai tempi non c'era la possibilità di brevettare un oggetto ... non c'era nemmeno il Canada), non può più essere esportato in Canada come "Prosciutto di Parma" ma con un nome comune. I canadesi però, hanno continuato a comprare il nostro (io, per esempio, preferisco il S. Daniele, ma consumatore da anni riconosco la differenza). Questo per dire che, alla fine della favola, si anche i prodotti di qualità ne soffriranno un po', sicuramente quelli scarsi poco migliori di quelli americani, ma sicuramente i più tartassati saranno gli americani abbienti, quelli con cultura gastronomica, estetica e tecnica che continueranno ad apprezzarci e comprarci. Paul.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 03/02/2025 ore 15:12:59
Caro Stefano, intanto grazie per la tua risposta.
Devo dirti che sono stato molto dubbioso sull'opportunità di pubblicare questo post.
In un momento difficile come questo, la tematica posta non mi pare vitale.
Relativamente alla White Falcon, vedrai, prima o poi arriverà.
Magari d'occasione. Sul mercatino si trovano strumenti eccellenti in condizioni altrettanto eccellenti.
Basta avere pazienza, e ovviamente essere disposti a spendere il giusto, che non deve essere né troppo, né troppo poco.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 03/02/2025 ore 19:11:40
Per non rischiare, compro subito un'altra PRS, via...
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 07/02/2025 ore 12:03:4
E come si suol dire: detto, fatto!
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 04/02/2025 ore 15:38:21
Mi dispiacerebbe per le Taylor.
Per quanto riguarda mamma Fender, molti dei suoi prodotti sono fatti solo in parti del mondo che non sono gli USA (amplificatori e diverse linee di chitarre marchiate Fender), per cui non sarebbe un gran dramma.
Alla fine è il mercato che regola, non le imposizioni della politica. Queste possono avere un effetto immediato, ma sul medio/lungo periodo il mercato si riequilibrerà. Se non ci sono alternative adesso agli standard americani e ci sarà sul mercato una grande richiesta, spunteranno produttori di qualità che faranno una bella concorrenza a prezzi decisamente più accettabili. Idem il contrario, se non fosse che chiudendo l'ingresso ai migranti sarà ben difficile trovare manodopera a basso costo, o si danno veramente da fare rimboccandosi le maniche oppure rischiano che questa scellerata decisione si ritorca contro gli Stati Uniti. Certo che sono stati veloci dal portare i valori dell'accoglienza nella terra delle opportunità, della libertà di scambio delle merci e della democrazia alla chiusura totale di ogni tipo di confine, tentativo di prevaricazione della libertà e dell'autodeterminazione delle nazioni, dazi contro gli alleati storici.
Non la vedo "benissimo" per il prossimo futuro.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 05/02/2025 ore 06:33:58
Personalmente continuerò a comprare solo chitarre americane. Premesso che potrei fermarmi tranquillamente perché ormai ho messo su una raccolta imponente di chitarre americane di fascia alta, credo che... continuerò ad andare avanti. Anche perché, volendo, con tanti negozi americani importanti ci si può mettere facilmente d'accordo, e alla fine si prendono lì strumenti più rari a prezzi più bassi delle chitarre più costose e meno rare che vengono vendute in Europa.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 05/02/2025 ore 15:07:18
Ringrazio gli amici Sykk, MTB70, melonstone, Daffy Dark, DiPaolo, kelino, theoneknownasdaniel, Francescod, per i loro interventi.
Le ipotesi espresse sono tutte plausibili.
Cosa poi nei fatti succederà, per dirla come il Sommo Lucio, lo scopriremo solo vivendo.
Concordo infine con Francescod sulla sua fedeltà al marchio americano.
I listini possono pure schizzare alle stelle, ma chi è legato ad un certo brand, continuerà a farlo.
Sarebbe come rinnegare una fede calcistica o una professione religiosa.
Rispondi
di allisonguitar [user #52659]
commento del 02/03/2025 ore 11:25:23
E se ci accontentassimo di ciò che già abbiamo? Io ho due chitarre , me suono, me le tengo. Mi ci trovo bene, che bisogno c'è di comprare continuamente attrezzatura?
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 02/03/2025 ore 12:49:19
Sarebbe un saggio proponimento.
Ma purtroppo alla GAS non si comanda
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