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Una semi-acustica home made: l’evoluzione di una chitarra unica
Una semi-acustica home made: l’evoluzione di una chitarra unica
di [user #16055] - pubblicato il

Costruire una chitarra da zero è un’avventura fatta di tentativi, errori e miglioramenti continui. Ogni errore è una lezione, ogni modifica un passo avanti, ogni soluzione un piccolo traguardo raggiunto. È questa la bellezza del fai da te applicato alla liuteria: non si tratta solo di assemblare pezzi di legno e componenti elettronici, ma di intraprendere un percorso di apprendimento in cui la manualità, l’intuito e la pazienza giocano un ruolo fondamentale.
Abbiamo deciso di ripubblicare questa storia raccontata da TidalRace, nostro lettore dal 2008, proprio perché incarna alla perfezione questo processo. La costruzione di questa chitarra semi-acustica non è solo il frutto di una passione per gli strumenti musicali, ma è anche una testimonianza di quanto il DIY possa essere un viaggio di scoperta e di crescita. Il racconto parla chiaramente di come ogni scelta progettuale – dalla selezione del legno alla lavorazione del corpo, dalla modifica del manico alla scelta dei pickup – sia stata il risultato di un ciclo continuo di tentativi ed errori. Ma c’è di più. Questa storia non parla solo di uno strumento che prende forma, ma anche di un rapporto tra fratelli che cresce attraverso la condivisione di idee, competenze e ricordi.

Ripercorrere questa vicenda significa immergersi in un racconto fatto di intuizioni, sperimentazioni e ragionamenti che si modificano nel corso di anni, e che alla fine portano alla nascita di uno strumento che non ha eguali. Che siate musicisti, appassionati di liuteria o semplicemente curiosi di scoprire come nasce una chitarra artigianale, questa storia fa per voi.

Un progetto nato per passione
Mio fratello Emanuele, nel periodo in cui stava per aprire il suo piccolo negozio di strumenti musicali a Milano, costruì per diletto una chitarra semi-acustica con una sola buca a effe. Lo strumento aveva una tastiera dotata del sistema True Temperament solo sui primi due tasti, applicata al manico di una chitarra a corpo solido. Per adattare il manico, dovette ridimensionare il tacco, aggiungendo un blocco di legno e un sistema a vite per regolarne l’inclinazione rispetto al corpo.

Una semi-acustica home made: l’evoluzione di una chitarra unica
In foto: la chitarra costruita da Emanuele nel 2008 con e senza battipenna quasi ultimata.

Il corpo fu realizzato scavando due tavole di ciliegio con martello e scalpello, una tecnica tradizionale. La forma scelta era a doppia spalla mancante asimmetrica, con uno smusso sul bordo, ispirata in parte alle creazioni di nostro padre. Tra le due tavole fu inserito un bordo di legno a contrasto, riprendendo il design della paletta.

L'attacca-corde in ottone proveniva da una vecchia archtop Hofner appartenuta a nostro padre, mentre il ponte, anch’esso in ottone, poggiava su un listello sagomato di legno. Le meccaniche furono sostituite con altre dorate e venne applicato un battipenna rialzato nero in stile Les Paul. L’unico pickup al manico era in stile P.A.F., mentre un foro presente sulla cassa era in attesa di un controllo di volume.

Una semi-acustica home made: l’evoluzione di una chitarra unica
In foto: la stessa chitarra modificata nel 2015 in lavorazione per inserire il preamplificatore sulla fascia.

Le prime modifiche dopo sette anni
Dal 2008 al 2015 la chitarra rimase così, finché Emanuele decise di modificarla. Aggiunse un pickup piezo al ponte con il relativo preamplificatore e un pickup magnetico Di Marzio al ponte, probabilmente un modello Chopper-S inclinato. Sostituì il manico e il ponticello, rimosse l’attacca-corde Hofner e ricablò l’impianto elettrico.
L’attaccatura delle corde venne trasferita direttamente nel bordo della cassa, facendole passare attraverso fori praticati nel legno. Io suggerii di utilizzare una piastra metallica appositamente disegnata.
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In foto: il preamplificatore al termine del montaggio.

Estetica e nuove funzioni
I bordi del corpo furono scuriti per eliminare la banda chiara originale. Sul top furono realizzati altri due fori per installare il selettore a tre posizioni e un secondo controllo di volume. La copertura del pickup al manico fu realizzata in legno per motivi estetici.

Durante i test della parte magnetica si sperimentò con un solo volume e un controllo di balance, ma alla fine si optò per due volumi separati, uno per ogni pickup.

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In foto: vista della chitarra non ancora terminata con il nuovo manico più tradizionale.

Ultimi dettagli e cablaggio
Durante i test finali alcuni particolari furono lasciati visibili per poi essere occultati successivamente. Furono installate due manopole metalliche e il selettore a tre posizioni.
Una particolarità del cablaggio fu l’uso di due potenziometri con push-pull: il primo per invertire la fase del pickup al manico, il secondo per splittare l’humbucker al ponte. Inoltre, sul bordo fu aggiunta una seconda uscita dedicata al pickup piezo e reinstallato il battipenna originale.

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In foto: sono visibili le due uscite separate e alcuni particolari non ancora nascosti per i test.
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