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James Tyler Guitars annuncia la JTG Series: produzione orientale per un prezzo più accessibile
James Tyler Guitars annuncia la JTG Series: produzione orientale per un prezzo più accessibile
di [user #116] - pubblicato il

James Tyler Guitars ha annunciato una svolta significativa per il proprio catalogo: la nuova JTG Series, una linea di chitarre elettriche che sarà prodotta in Cina e che punta a rendere più accessibili gli strumenti del brand, senza compromessi sulla qualità.
La paletta più discussa del mondo liuteristico si sposta in Cina. Ebbene sì, anche James Tyler Guitars cede al fascino delle produzioni orientali, ma non del tutto, ovviamente. 
Il marchio, noto per la sua lunga tradizione nel settore boutique, ha deciso di ampliare la propria offerta con due modelli distinti, equipaggiati con caratteristiche premium, tra cui legni selezionati, hardware personalizzato e sistemi di preamplificazione integrati. L’azienda ha sottolineato di aver curato ogni dettaglio della progettazione e della realizzazione, confermando il proprio impegno nella costruzione di strumenti di fascia alta.



Un marchio con una storia di eccellenza
James Tyler Guitars è stato fondato alla fine degli anni ’80 dal compianto James Tyler, uno dei più influenti liutai e designer di strumenti della scena moderna. Tyler si è guadagnato la reputazione di innovatore grazie al suo ruolo nella costituzione di idea di "Super Strat", ma ovviamente grazie alla sua capacità di costruire e modificare chitarre per musicisti quali Michael Landau e Dan Huff.

Sotto il suo nome, il marchio ha sviluppato una serie di strumenti noti per la qualità costruttiva, l’ampia gamma timbrica e un design immediatamente riconoscibile – anche grazie alla caratteristica e discussa paletta. Tuttavia, la produzione esclusivamente statunitense ha sempre mantenuto i prezzi in una fascia alta, con alcuni modelli della serie Studio Elite che superano i $7.500,00

James Tyler Guitars annuncia la JTG Series: produzione orientale per un prezzo più accessibile

Negli ultimi anni, il brand ha introdotto la linea Tyler Japan, costruita in Giappone con standard elevati e prezzi comunque impegnativi (circa $4.000 di media). La nuova JTG Series, con un prezzo stimato di circa €1.800,00/€1.900,00 segna quindi un importante passo verso un pubblico più ampio.

La scommessa della produzione in Cina
La decisione di produrre in Cina potrebbe suscitare perplessità tra i puristi del marchio, data la reputazione del paese nella produzione di strumenti più economici. Tuttavia il passare del tempo ha fatto sì che anche la Cina iniziasse a sviluppare filiere produttive in grado di sostenere standard qualitativi più alti, e la fascia media del mercato chitarristico ne è una dimostrazione lampante.

Sempre più aziende del settore stanno investendo in fabbriche cinesi di alta qualità, e James Tyler Guitars assicura di aver selezionato con cura il partner produttivo. “Abbiamo viaggiato in tutta l’Asia per trovare il miglior stabilimento” - ha dichiarato Rich Renken, General Manager del marchio - “Abbiamo ricevuto prototipi, li abbiamo analizzati insieme, discutendo e talvolta scontrandoci per garantire che ogni dettaglio fosse all’altezza dei nostri standard.

Le chitarre della JTG Series saranno dotate di hardware su misura – compresi ponti, meccaniche e pickup – e costruite con legni di alta qualità, come palissandro indiano per le tastiere e ontano nordamericano a due pezzi per i corpi. Saranno disponibili due modelli: la SE MK I, di ispirazione Strat, e la M I, in stile Tele, entrambi presenteranno finiture tipiche del brand specifiche tecniche che James Tyler ha fatto divenire degli elementi portanti della sua produzione, come ad esempio sistemi di preamplificazione custom onboard.



Un’eredità che continua
Nonostante la scomparsa di James Tyler, avvenuta il 29 agosto del 2024, il marchio vuole continuare a portare avanti la sua visione con dedizione. “Se Jim fosse qui oggi, si prenderebbe cura di questa serie come ha fatto con tutti i suoi strumenti per oltre 50 anni”, ha detto Renken.

L’arrivo della JTG Series è previsto a breve. Resta da vedere come il mercato accoglierà questa nuova proposta, ma una cosa è certa: James Tyler Guitars sta cercando di espandere il proprio pubblico senza rinunciare ai principi che lo hanno reso un riferimento per i chitarristi di tutto il mondo. Ci riuscirà?

Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale di James Tyler Guitars.
 
 
james tyler james tyler guitars
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di Simo6891 [user #61984]
commento del 10/02/2025 ore 14:06:18
Amici chitarristi la strada è segnata, aspettatevi di vedere nei prossimi anni sempre più produzioni spostate in oriente, anche di fascia medio alta. In USA ed Europa rimarranno solo strumenti di lusso con prezzi inaccessibili.
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 11/02/2025 ore 08:28:25
MIca è cosi da adesso eh
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di Simo6891 [user #61984]
commento del 11/02/2025 ore 08:50:35
Io parlo di Fender e/o Gibson nella fascia 2000/2500 euro prodotte in Indonesia, non delle chitarre di prezzo medio e basso. Stanno cominciando dal basso ma i costi di produzione in occidente sono sempre più alti e non potranno aumentare i prezzi all'infinito. Ormai una American Professional 2 costa oltre 2000 euro ed è uno strumento d'ingresso nel made in USA, fatta in Asia potrebbe costarne 1600 e mantenere gli stessi margini di guadagno. E' solo una questione di tempo e accettazione sociale.
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 11/02/2025 ore 09:08:01
La cosa si è gia espansa agli altri marchi, da tempo. Schecter, Jackson, LTD e brand simili hanno tutti in catalogo modelli da 1500-2500 euro prodotti in indonesia, Schecter anche da 3.000. Niente di nuovo, a meno si trovare in altro paese con stipendi da fame come furono trovati illo tempore Giappone, Korea, Cina e, appunto, Indonesia
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di elguitarron [user #8109]
commento del 11/02/2025 ore 09:24:41
Non so se verranno accettate a queste cifre. 1800€ per una produzione orientale non giapponese..? Pensano di venderle..? Ci sono delle stratoidi coi tasti in acciaio e altre ottime dotazioni di meccaniche e ponte a 400/500€, se vogliono combattere nel loro terreno devono stare necessariamente sotto i 1000€, come fa prs, le JT sono già di nicchia, chiedere quasi 2000€ per una made in China o in Indonesia mi pare una follia. Fender e Gibson hanno il marchio che ancora le salva, ma non so per quanto ancora, ad esempio le nuove Stratocaster Standard sono un'evidente presa di giro, una Gibson costa troppo e non so quanti comprino Murphy Lab a prezzi da auto usate per andarci a suonare al locale o alla sagra. E' la mia opinione, naturalmente, ma mi pare che per le americane i tempi belli siano finiti.
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di jack182 [user #41282]
commento del 11/02/2025 ore 10:56:3
Ho pensato la stessa cosa. Inoltre da quello che ho capito dall'articolo hardware e pickup sono personalizzati per questa serie, non credo che ontano americano e palissandro indiano bastino per dare appeal a queste nuove chitarre. A conti fatti ad oggi con meno di 2000 euro ti porti a casa una G&L made in USA nuova. Ecco, forse avrei optato per una strategia alla G&L con produzione orientale e hardware e elettronica uguale alle americane. Non so, secondo me 1800/1900 per una produzione totalmente made in China è fuori mercato, nonostante i prezzi odierni.
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di ludusus [user #2549]
commento del 10/02/2025 ore 14:11:25
“Abbiamo viaggiato in tutta l’Asia per trovare il miglior stabilimento”

Che abbiano trovato gli stessi che producono HB? :-P
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di teppaz [user #39756]
commento del 10/02/2025 ore 14:46:53
Ma allora suonano meglio che le castom sciòpp !!!
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 11/02/2025 ore 08:25:38
Per le orecchie del chitarrista medio può benissimo essere.
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di francescoRELIVE [user #13581]
commento del 10/02/2025 ore 16:29:00
una volta provai una Tyler: lo strat sound più bello mai sentito in vita mia.
Se queste ci vanno vicino allora hanno fatto centro, peccato per i prezzi ancora sopra i 1000.
Anche se le colorazioni delle "originali" sono inarrivabili...
Rispondi
di mrc.mgg [user #198]
commento del 11/02/2025 ore 21:01:15
Condivido in toto.
Ho avuto la fortuna (in parte meramente anagrafica) di averne avute alcune quando JT era vivo e in buona salute, ed i prezzi erano allineati ad una Fender CS o ad altre marche di liuteria americana (Anderson, Suhr, Grosh ...)
Colorazione ? discutibile. Paletta ? discutibile. Suono e suonabilità ? Indiscutibili (sempre ovviamente imho)
Me ne è rimasta una, a questo punto me la terrò stretta, perché sai... quelle di una volta ... :-)

Marco
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di antales [user #4163]
commento del 10/02/2025 ore 20:29:16
Però quella paletta....
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di Merkava [user #12559]
commento del 10/02/2025 ore 21:18:13
Brutta come la fame...
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 11/02/2025 ore 09:14:46
Non si può guardare... non la tengo neanche se me la regalano.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 11/02/2025 ore 08:21:48
Curiosissimo di provarne una, se sono come le Schecter Trad import allora potrei farci anche un paio di pensierini.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 11/02/2025 ore 16:55:44
Io per giudicare aspetterei di vedere se il prezzo riportato è il listino o lo street price. Se è il listino, facile che costino più intorno ai 1500 euro. Non dico che comunque 1500 euro li spenderei per uno strumento del genere, ma ovviamente se gli originali costano anche 7500 (come riportato sull'articolo), è chiaro che devono mantenere una certa coerenza nel catalogo. Altrimenti se mettono un prezzo troppo basso mandano un messaggio di un prodotto troppo economico rispetto l'originale.

Certo rimane il fatto che ormai converrebbe cercare produttori che fanno vendita diretta, in modo da saltare il passaggio distributore, negozio, cliente finale. Molto del costo di uno strumento sono questi passaggi. Ho letto di produttori boutique cinesi e di altri paesi asiatici che appunto fanno vendita diretta. Sarebbe forse una opzione da esplorare.
Rispondi
di bobbe [user #36282]
commento del 11/02/2025 ore 20:42:16
Orrende
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