Klon fa causa a Behringer: “Il Centaur è stato copiato spudoratamente”
di redazione [user #116] - pubblicato il 04 giugno 2025 ore 12:57
Quando il clone diventa troppo simile all’originale, scatta la denuncia. Klon fa causa a Behringer accusandola di aver copiato spudoratamente il leggendario Centaur, dal colore dorato al mitico centauro. Altro che ispirazione: qui si parla di fotocopia con dolo e pedalino.
Possiamo dire che c'era da aspettarselo? Sì, senza dubbio. Doveva succedere per forza che qualcuno dei tanti "clonati" (o in questo caso è meglio dire klonati) da Behringer nella sua ultima serie di effetti a pedale, prima o poi decidesse di alzare la voce. Il primo a farlo è Bill Finnegan, e ora c'è solo da capire chi sarà a seguirlo.
Klon fa causa a Behringer: “Una copia spudorata del Centaur” scatena la battaglia legale dell’anno
Il leggendario Klon Centaur, forse l’overdrive più iconico e ambito della storia della chitarra elettrica, è finito al centro di una causa legale dai toni abbastanza aspri. Klon LLC ha infatti intentato una causa federale presso il tribunale del Massachusetts contro Music Tribe – la holding dietro al colosso del gear economico firmato Behringer – accusandola di aver prodotto una “blatant counterfeit”, una copia sfacciata, del pedale Centaur.
Davide contro Golia? Klon contro Behringer
Al centro dello scontro legale c’è il Behringer Centaur Overdrive, lanciato nel novembre 2024 con un prezzo al pubblico di appena 69 dollari. Un valore che, di per sé, ha fatto alzare più di qualche sopracciglio tra gli appassionati: l’originale Klon Centaur è noto per il suo timbro trasparente e il comportamento dinamico, ma anche per le sue quotazioni da capogiro nel mercato dell'usato, toccando facilmente cifre che superano i 3.000 dollari.
Klon accusa Music Tribe di violazione volontaria di marchio, contraffazione, concorrenza sleale e uso improprio del trade dress, ovvero dell’identità visiva del prodotto. La denuncia cita anche pratiche ingannevoli e false dichiarazioni sull’origine della replica Behringer, sottolineando l’assenza del logo dell’azienda sulla facciata del pedale, una scelta che secondo Klon potrebbe confondere il pubblico.
I dettagli della disputa: quando il clone diventa copia
Secondo i documenti presentati in tribunale, il Behringer Centaur Overdrive riprodurrebbe in modo pressoché identico:
Il case metallico dorato, cifra estetica del Klon originale;
Il logo con il centauro, figura mitologica che dà nome al pedale;
Il marchio “CENTAUR” con lo stesso font e colore dell’originale;
L’assenza di un marchio distintivo Behringer, che in questo caso potrebbe far intendere un collegamento diretto con Klon.
Ma non finisce qui: Klon accusa Behringer di aver usato il nome e l'immagine del fondatore Bill Finnegan in video e materiali promozionali, senza alcuna autorizzazione.
Una campagna “ingannevole” e la confusione del pubblico
Un video pubblicato da Behringer su YouTube (riportato di seguito) è tra le prove chiave presentate da Klon: il filmato discuterebbe diffusamente l’originale Klon Centaur, mentre inquadrerebbe ripetutamente il pedale Behringer in modo da suggerire un’implicita approvazione o legame diretto.
Secondo gli atti processuali, numerosi consumatori sono rimasti confusi, credendo che il pedale da 69 dollari fosse una riedizione ufficiale, approvata o realizzata in collaborazione con Klon. Forse un po' forzata come affermazione, in quanto è seriamente molto difficile che un chitarrista riesca a pensare che una riedizione ufficiale firmata Klon possa essere venduta al prezzo d'acquisto del pedale Behringer, ma le motivazioni che spingono a tali affermazioni sono comprensibili. Il rischio posto dal danno reputazionale, oltre che economico, è alla base della richiesta di risarcimento e blocco immediato della distribuzione del pedale Behringer.
La voce di Finnegan: “Mai stato coinvolto” Bill Finnegan, figura quasi mitologica nella storia del Centaur, ha confermato la causa legale con una dichiarazione affidata all’account Instagram ufficiale di Klon LLC:
“Non sono mai stato consultato in alcun modo riguardo a questo pedale. Non è mai stato autorizzato da me e non ho mai avuto alcun coinvolgimento nella sua progettazione, produzione o commercializzazione.”
Finnegan ha aggiunto che non rilascerà ulteriori commenti durante lo svolgimento del processo, ma ha ricordato che gli autentici Centaur sono ancora disponibili attraverso il canale eBay ufficiale klondirectsales.
E ora?
Nessuna dichiarazione ufficiale è ancora arrivata da parte di Behringer o Music Tribe. Ma è evidente che questa vicenda apre un nuovo capitolo nella lunga saga delle “Klon clone wars”, portando sul banco degli imputati una delle aziende più discusse (e prolifiche) del settore degli strumenti musicali di fascia economica. Sullo sfondo, si profila una questione ben più ampia: dove finisce l’omaggio e dove inizia la contraffazione? Questione già ampiamente dibattuta, ma sempre pronta a offrire nuovi spunti.
In un’epoca in cui la pratica di copia 1 a 1 di circuiti è una prassi consolidata, la causa intentata da Klon potrebbe diventare un precedente cruciale per ridefinire i confini dell’ispirazione legittima nel mondo dell'effettistica per chitarra.