Siamo a Natale!
Così almeno pare. Sto studiando ematologia e oncologia, raramente ho trovato materie così monotone.
Pausetta: imbraccio la mia fedele Telecaster e metto sù una tazza di earl grey, 2 cucchiaini di zucchero.
Non riesco proprio a suonarla, ho la testa altrove...
provo un certo imbarazzo nell' imbracciarla, l' ho "customizzata" e non ne vado per niente orgoglioso.
E' una bellissima Telly che aveva le rifiniture vintage '58: ponte con 3 sellette a "T" in ottone, colore honey blonde con battipenna bianco, pickups texas vintage.
Il manico è discordante dallo standard del '58, ma bensì ha caratteristiche moderne: sezione a "C" (dovrebbe essere a "V" o a "U"); la tastiera in acero ha un raggio di 305 mm (e non da 184 mm); regolazione del truss direttamente alla paletta.
Scontento ho messo un battipenna nero, tanto per cominciare, credevo che conferisse maggiormente un' aspetto "blackguard"; ho aggiunto un ponte moderno e i Joe Barden pickups e la frittata è fatta. Conservo minuziosamente i pezzi sostituiti, ho sempre paura di cambiare idea.
Prima la chitarra suonava in maniera eccelsa, adesso suona un po' meglio, ma non vale tutti i soldi investiti.
Ha ragione Lauro! customizziamo gli strumenti credendo che la cosa ci renda chitarristi migliori, ma non è vero. Danny Gatton avrebbe fatto suonare alla grande la sua Telly anche se ci fosse, precedentemente, passato sopra con un trattore.
Mi sembra che ora la chitarra mi guardi e mi dica: "Mi sono concessa a te consenzientemente, perchè mi hai stuprato?"
Detto ciò perchè non la faccio tornare come prima visto che ho conservato i pezzi? Semplice! Perchè la ri-customizzerei tra meno di una settimana!
Torno a cose più importanti... dov' ero arrivato? Ah, sì, capitolo 16 "piastrinopenie congenite ereditarie".
Y.