di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 24 marzo 2004 ore 12:30
Tutto è cominciato alle 11 del mattino ed è finito davanti a chianina e Morellino di Scansano alle nove e passa di sera. Certo, nel conteggio va messa una mezz'ora buona per "fare il pieno" da "Enrico", ristorante frequentato da camionisti, chitarristi e liutai in quel di Santa Croce sull'Arno (salumi toscani e tagliatelle al sugo di cinghiale). Ma il lavoro è lungo, soprattutto se lo si vuol far bene. E da Roberto Pistolesi ci sono solo due ipotesi: un lavoro o che lo si fa bene, o "un lo si fa". Dunque le parti c'erano tutte, i pacchi di Warmoth e Stewart-McDonald giacevano da qualche giorno nel box in attesa del via libera dalla torre di controllo, mancavano ancora i VooDoo, ma la voglia era troppa. Un a rapida telefonata a Pistolesi ("io ce ne ho di pikuppe, 'un c'è problema!") e pronti via, attraverso l'Appennino, poi a ovest, tra Firenze e Pisa, un pensiero reverente al "Direttore" Indro passando per Fucecchio ed ecco Santa Croce.