di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 27 maggio 2004 ore 20:38
Chi mi conosce sa che più che un chitarrista sono un chitarromane. Imprigionato in una tecnica autodidatta e ormai arrugginita da mesi di inattività musicale, non riesco tuttavia a restare freddo quando vedo una bella chitarra o quando sento un solo come si deve. Un po' come livornesi e pisani, romanisti e laziali, continuo a dividere anche i chitarristi in due fazioni incompatibili l'una con l'altra: fenderisti e gibsoniani. Oddio, da qualche anno sono spuntate delle sottocategorie, prs-isti e ibanezzari, ma - abbiate pazienza - non fate poi granché testo :-). Per anni e anni ho coccolato chitarre Fender (ma non i cosi in similplastica che fanno ora, no, le vecchie assi, ammuffite, polverose, vissute, piene di fascino, feeling e storie da raccontare). Le ho sempre attaccate ad amplificatori rigorosamente a valvole "NOS" (New Old Stock, roba di recupero nei vecchi magazzini militari, vuoi mettere che botta di culo per una valvola pensata per un coso da guerra che vola finire a produrre rock!) e con circuito point-to-point (vuole dire che non hanno schede stampate, ma fili di rame e saldature di stagno).
VINTAGE VAULT
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