Voglio raccontare questa vicenda perchè mi sono reso conto delle sofferenze che si è costretti a subire quando si guasta un amplificatore -magari di una certa età- e nessuno è in grado di ripararlo.
Possiedo da un paio d'anni un Marshall JCM800, l'ho comprato usato affascinato dal suo suono leggendario e dalla comodità dei due canali... si, è uno degli ultimi della serie, due coni, due canali e riverbero ( i puristi storceranno il naso :-))
Tutto è cominciato 7 mesi fa: stavo suonando beatamente quando all'improvviso ho cominciato a dentire una forte puzza di bruciato, il suono è calato notevolmente di volume ed era cupo e distorto. Preso dallo sconforto, spengo tutto e lo carico in macchina per portarlo da un tecnico che qualche tempo prima era intervenuto sullo stesso ampli risolvendo il problema. Appena lasciato il combo, comincio ad informarmi, riporto i sintomi ad alcuni amici e chiedo lumi dato che non sono molto ersperto. A sentire queste voci, si profilava la bruciatura del trasformatore d'uscita il che mi impensieriva per via dell'importanza che questo componente ha al fine del suono.
Passano i giorni e regolarmente mi reco presso il laboratorio per chiedere novità ma vengo sempre invitato alla pazienza dato che le prove effettuate non riescono ad evidenziare il guasto. Dopo 4 mesi, il povero tecnico non sa più dove sbattere la testa: ha anche provato un trasformatore d'uscita nuovo ma scopre che non è li il problema, convoca persino un summit di alcuni colleghi per tentare di risolvere il problema ( ogni volta che mi presento in laboratorio è visibilmente imbarazzato per il disagio che mi sta creando) ma nessuno riesce a cavare il ragno dal buco.
EPPURE QUALCOSA DEV' ESSERE!!!
Passa altro tempo e alla mia ennesima visita, il tecnico sconsolato, mi dice che lui le ha provate tutte e non sa più che fare però, visto che ha a cuore questa questione, mi chiede ulteriore pazienza e dice che porterà personalmente l'ampli al centro assistenza Marshall più vicino.
La mia rabbia sta intanto sfumando in rassegnazione: sembra che nessuno sia in grado di riparare il mio beneamato JCM800.... Altri giorni senza sviluppi; il mio ampli gira ormai senza pace da 5 mesi da un tecnico all'altro senza che nessuno riesca a "rianimarlo".
FINCHE', un bellissimo giorno, vengo a sapere che mio padre ha un carissimo amico nel fermano, professore di elettronica, chitarrista, appassionato di pick-up ed amplificatori. Subito lo mettiamo al corrente di quasta vicenda e lui quasi si offende per non essere stato il primo ad essere contattato...
Con rinata speranza, acompagnato dal papà, sfruttando l'occasione per una cena, portiamo il bistrattato ampli a casa di questo signore di nome Gianni il quale, con il classico slancio passionale di quelli che amano veramente qualcosa, mi mostra gli studi che ha fatto sui pick-up e la loro storia (arriva ad illustrarmi le differenze di numero di spire e di spessore del filo di rame nei microfoni nelle diverse annate di strato !!!) e mi stupisce con con la sua dettagliata conoscenza su tutto ciò che riguarda l'elettronica in musica. Gianni mi dice che il giorno successivo si metterà all'opera e ostenta sicurezza vista la sua conoscenza in fatto di Marshall JCM800. Io me ne torno a casa rincuorato ma ancora un pò scettico.
Nei giorni seguenti ci teniamo in contatto telefonico e vengo aggiornato sugli sviluppi: subito si presentano alcuni problemi, lo schema del mio modello specifico (4212) non è reperibile quindi deve perdere tre giorni per farselo da solo, esaminando gli schemi, si accorge che i tecnici precedenti, anzichè riparare, avevano provocato altri danni con componenti non opportuni e lavori sommari.
Taglio corto, passano 15 giorni e ricevo la telefonata: "LA MACCHINA SUONA MEGLIO DI QUANDO E' USCITA DALLA FABBRICA!"
Non ci credo, sono felicissimo ma ancora ho un pò di paura.
Ieri sono andato a prenderlo, Gianni mi ha fatto vedere le foto che ha fatto per documentare il lavoro, mi ha mostrato gli "errori" di chi ci aveva messo le mani in precedenza, mi illustra tutto ciò che ha fatto: oltre a riparare l'ampli, ha anche rifatto tutte le saldature ormai brunite dal tempo, ha pulito tutto il pulibile comprese le molle del riverbero e ha installato componenti fedeli all'originale che erano stati sostituiti in anni di riparazioni incompetenti.
Per concludere, adesso il vecchio Marshall è tornato a ruggire meglio di prima, dove tutti gli pseudo-tecnici hanno fallito, è riuscito un professore di elettronica con immensa passione, sono così contento che ho voluto raccontare questa storia ma soprattutto, voglio condividere con tutti la stima che nutro per quest'uomo che diventerà il mio tecnico di fiducia, lo consiglierò a tutti.