di giorgio montanari [user #6752] - pubblicato il 04 novembre 2005 ore 18:37
giorgio montanari scrive: I due amici stavano lì, seduti a fissarsi. Era da poco iniziata l'estate, ma già si soffocava. Si erano dati appuntamento per una chiacchierata nel pomeriggio, quei due uomini così diversi. Il primo aveva una capigliatura un po' fuori moda, i capelli ancora corvini, nonostante l'uomo avesse da poco superato i cinquant'anni, erano ritti e scapigliati. Ricordava un giovane Einstein, se non fosse stato per le basette lunghe, unico segno di modernità, la camicia di lino bianchissimo e dalla foggia orientale, e quegli occhi fieri incastonati nel piccolo viso bruno. Il secondo, neanche trentenne, aveva gli occhi stanchi. La barba lunga, lasciata crescere, gli dava un aria da asceta, ma nascondeva la scarsa cura di sé che hanno gli uomini che escono da qualcosa di importante. L'uomo più vecchio aveva voluto incontrare l'amico, quell'allievo già così famoso, che aveva reso famoso anche lui anche in questa parte di mondo. L'uomo più vecchio, finiti i convenevoli, aveva parlato. Aveva parlato a lungo e l'altro aveva ascoltato.