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La musica in tasca
La musica in tasca
di [user #36226] - pubblicato il

Amanti delle sei, cinque e quattro corde, ma anche amanti della musica in generale,voglio parlarvi del mio modo di portare sempre con me la musica in tasca, nelle uscite con gli amici, in auto,in metro o in vacanza, insomma dappertutto.
Amanti delle sei, cinque e quattro corde, ma anche amanti della musica in generale,voglio parlarvi del mio modo di portare sempre con me la musica in tasca, nelle uscite con gli amici, in auto,in metro o in vacanza, insomma dappertutto.

No non sto parlando dei soliti aggeggetti tecnologici alla stregua di iPad, tablet più in generale e diavolerie simili, che ci accompagnano ormai nel quotidiano (io tra questi).
Soprattutto i chitarristi, in viaggio spesso sentono la mancanza del proprio strumento che per quanto sia facile da trasportare, spesso deve restare a casa.

Non so se capita anche avoi, ma sento il bisogno fisico di suonare ovunque mi trovi, alla fermata del bus, in strada e - cosa che mi piace molto fare - in auto nel traffico.
Non avendo la possibilità di portare a spasso in ogni momento la mia sei corde, sopperisco con uno strumento che sicuramente tutti voi conoscete e che qualche altro accordiano come me suona.
Da amante del blues non potrei che non parlare dell'armonica a bocca!

Qualche giorno addietro, qui su accordo nella sezione People, un collega accordiano chiese informazioni su questo strumento, metodi di apprendimento e qualche consiglio sul primo acquisto.

Racconto quindi brevemente il mio approccio alla armonica. Ero poco più di un bambino e mio zio che tra le altre cose è batterista, in auto nel traffico adorava suonicchiare del sano blues con una piccola armonica diatonica. Sentivo dentro me la passione e il bel suono, lui se ne accorse. Un giorno di cinque o sei anni fa, mi regala una Hohner Blues Harp in G dicendomi che se fossi riuscito a famela piacere, non sarei più riuscito a farne a meno. Dopo un mesetto o poco più, la chiusi in un cassetto per poi riscoprirla solo un paio di anni fa, quando la mia passione per il blues da “chitarraiuolo” è iniziata a crescere in modo esponenziale e la mia cultura musicale si è affinata.

Strumento intuitivo che riesce a regalare emozioni a chi la suona e chi ascolta. Si può riuscire a suonare da autodidatti, uno strumento che è bello scoprire giorno dopo giorno. Sul web si trovano lezioni e tablature fatte veramente bene, è versatile, ottima per il chitarrista acustico o il cantante per arricchire le sue performance e non per ultimo, il discorso prezzo, accessibile veramente a tutti.
 
La vecchia Blues harp regalatami da mio zio è ormai piuttosto vecchiotta, così due giorni fa spulciando su un noto sito di annunci trovo nella mia città un annuncio che propone armoniche hohner a prezzi stracciati perché rimanenze di magazzino. Contatto l’inserzionista e prendo una Marine Band in G, una delle più usate dai bluesman, nuova di pacca, in confezione sigillata al prezzo di poco più di una pizza da asporto e una birra in lattina. Beh non male...

La musica in tasca
Non contento della sola tonalità in G e senza spendere troppo, mi sono recato in un noto negozio nella via della musica qui a Napoli per acquistare la piccola di casa Hohner, la Silver Star in C. La classica armonica che consiglio a chi decide di iniziare, di facile reperibilità e dal costo irrisorio, meno di due pacchetti di sigarette.
La musica in tasca
Le due armoniche differiscono per materiali e finiture e ovviamente per il prezzo.
La Marine Band ha il corpo in legno di pero e finiture più pregiate, adatta a chi ha già un po' di dimestichezza con lo strumento. I fori sono più piccoli della silverstar e un po' più difficili da far suonare singolarmente. Il corpo in legno aumenta le vibrazioni delle ance e prolunga le note rendendole calde a chi ascolta e vibranti a chi suona. Il legno tende però a gonfiarsi in caso di salivazione eccessiva o di un errato utilizzo. La Silver Star ha il corpo in plastica non risentendo quindi dell'umidità. I fori poco più grandi aiutano ad approcciarsi più facilmente allo strumento. Devo ammettere che comunque ha un suono veramente niente male.
La musica in tasca

Ho notato che l’armonica affina l’orecchio e almeno a per quel che mi riguarda, funge anche da antistress, senza contare che anche nei live suscita attenzione da parte di chi ascolta. Uno strumento vero e completo che non dovrebbe mancare a nessun musicista. Credo sia un ottimo modo di portare la musica in tasca!

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armoniche a bocca
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