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Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface
Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface
di [user #16055] - pubblicato il

Il circuito di equalizzazione a tre bande usato dai Fender Blackface e reso famoso dal Twin Reverb in particolare, è divenuto uno standard in casa Fender. Negli anni, altri amplificatori si sono rifatti a quel circuito per caratterizzare le curve di risposta dei propri amplificatori. Ecco alcuni esempi.
Il circuito di equalizzazione a tre bande usato dai Fender Blackface e reso famoso dal Twin Reverb in particolare, è divenuto uno standard in casa Fender. Negli anni, altri amplificatori si sono rifatti a quel circuito per caratterizzare le curve di risposta dei propri amplificatori. Ecco alcuni esempi.

Nell'articolo a questo indirizzo ho accennato al circuito dei Blackface di casa Fender, chiamato così per via del pannello controlli di colore nero. Questo circuito era ed è utilizzato sui vari modelli come il Twin Reverb, solo per citarne uno, ed è stato poi ripreso anche dalla serie successiva, la Silverface, con pannello controlli color argento. A differenza del Champ, questo nome è stato affidato a una linea d’amplificatori d’epoca pre-CBS invece che a un singolo modello, per identificare un preciso periodo di produzione.

Il circuito trattato fa parte dello schema AB763 del 1963, è un tre bande che sostituisce la resistenza discussa a proposito del Champ con un potenziometro connesso a resistenza variabile che si occupa della gamma media. La prima particolarità di questo circuito è la chiusura totale del suono con i tre controlli al minimo. Questa particolare caratteristica permette variazioni impensabili rispetto ad altri schemi, ma con poca linearità di regolazione soprattutto per le basse e le medie frequenze.
Dalle regolazioni dei controlli, sono possibili forti rotazioni di fase e quindi timbriche particolari, anche molto scavate nelle medie frequenze, che sono indicate come timbriche tipicamente Fender. Anche lo schema Blackface, per la sua semplicità ed efficacia, fu adottato in seguito da altre aziende, apportando variazioni ai valori originali.

Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface

I circuiti esaminati in questa prova sono:
- il Fender Twin Reverb, già nominato, un combo valvolare da 100 watt con due coni da dodici pollici ed effetti di riverbero e tremolo, del 1963
- il Music Man GB2 da 150 watt, due coni da dodici pollici ed effetti di riverbero e phaser, con preampli a circuiti integrati e finale valvolare, del 1980, quasi una versione ibrida del Twin Reverb
- il piccolo combo Vox V15, valvolare con 15 watt, due coni da dieci pollici, monocanale e senza effetti del 1984
- dello stesso anno il Vox Escort Lead 30, sempre combo, ma con 30 watt a transistor, un solo cono, ma ben tre canali.

I grafici sono stati ricavati, simulando con un software specifico, le tre posizioni dei due controlli di tono alti e bassi, cioè al minimo, a metà e al massimo, che ha portato a nove curve di diverso colore, mantenendo il controllo dei medi nella posizione centrale. Riducendo quest’ultimo, s’incrementa l’effetto degli altri due ma con scarsa precisione di regolazione, mentre aumentandolo si ottiene l’effetto opposto.
Come per i grafici già pubblicati, la curva blu rappresenta la risposta con tutti i controlli a metà, spesso utilizzata come standard di partenza.

Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface

La risposta con i medi a metà è molto simile a quella ottenuta con i medi al minimo ed è caratterizzata da una buona escursione di bassi e alti, con tagli alle medie frequenze compresi fra 300 e 800Hz. Lo stesso schema dei toni fu utilizzato anche sul Mesa-Boogie mark I del 1972.

Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface

In questo amplficatore, di concezione molto Twin Reverb, abbiamo una risposta simile, caratterizzata dalla mancanza delle frequenze medie, comprese però fra i 350 e 1000Hz. La risposta sulle medio-basse è però più spinta donando maggiore corpo alla timbrica.

Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface

Il primo amplificatore Vox presenta una grande escursione dei toni alti a discapito dei bassi con frequenze medie molto tagliate e comprese fra 200 e 700Hz. Anche qui nella prima metà della regolazione dei medi, il grado d’intervento è molto ridotto.

Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface

Il Vox a transistor di questa prova ha una risposta simile al Music Man, ma con maggiore presenza delle frequenze medie comprese fra 300 e 1200Hz. Stessa nota sul controllo dei medi dell’altro Vox e degli altri modelli.

Per finire, per chi volesse costruirsi un clone, una mia proposta di una variante dello schema classico con l’aggiunta di pochi elementi che migliorano l’efficacia d’intervento e la linearità. Naturalmente il suono di base rimarrebbe quello, ma con la possibilità d’interventi più precisi e particolari. Non consiglio di apportare queste modifiche ad amplificatori con valore collezionistico, poiché perderebbero di originalità e valore, ma potrebbe valere la pena su una reissue che non ci soddisfa in pieno.

Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface

Controlli di tono a tre bande: Fender Blackface

Dal grafico s’intuisce la possibilità di un intervento più preciso specie nelle basse frequenze che riescono ad avere una escursione di oltre 25dB, mentre le frequenze medie sono comprese fra 500 e 2.000Hz. Con i tre controlli al centro, curva blu, è possibile notare il leggero boost sulle medio-basse frequenze, ben diversa dalla risposta scavata sulle medie, tipica per esempio del Fender. Questa caratteristica è una conseguenza della ricerca di una maggiore precisione di regolazione e una maggiore separazione delle frequenze delle tre bande.

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Tono a due bande del Fender Champ
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