Sei nuovi stompbox per una pedalboard tutta Rotosound
di redazione [user #116] - pubblicato il 01 marzo 2014 ore 11:00
Il successo ottenuto dalla reissue del Vintage Fuzz Pedal ha spinto Rotosound a puntare di nuovo sugli effetti a pedale con una collezione di sei stompbox per tutti i gusti e facili da usare. Arrivano il Wobbler, King Henry, Pusher, Crusader, Aftermath e Leveller.
Il successo ottenuto dalla reissue del Vintage Fuzz Pedal ha spinto Rotosound a puntare di nuovo sugli effetti a pedale con una collezione di sei stompbox per tutti i gusti e facili da usare. Arrivano il Wobbler, King Henry, Pusher, Crusader, Aftermath e Leveller.
La linea di effetti Rotosound comprende modulazioni, effetti d'ambiente e processori di vario tipo, per offrire tutto ciò di cui il chitarrista medio può aver bisogno in pedaliera, con una dotazione di controlli ridotta all'osso e user friendly per un approccio immediato e soddisfacente fin dal primo contatto. Dal tremolo all'equalizzatore, tutti i modelli si basano su tre soli potenziometri finemente studiati. Tutti i nuovi pedali sono stati progettati a quattro mani con il guru dell'elettronica John Oram, famoso per le sue avventure con Vox e Trident nonché per la sua carriera pluridecennale nel campo dell'audio professionale. John e Rotosound hanno scelto di adottare tecniche di assemblaggio moderne per abbattere i costi al pubblico, ma di rispettare look e sound d'annata, per offrire una linea intera ispirata agli anni '60 con pedali in solido acciaio e distinti da colori sgargianti.
Il più longevo tra gli effetti, il tremolo non poteva mancare nella collezione. Qui viene battezzato col nome di Wobbler e nasce come un tremolo ottico con circuitazione mista di componenti al silicio e al germanio, le cui sonorità sono miscelabili con l'apposito potenziometro. Ispirato alle timbriche dei primi effetti valvolari, il Wobbler permette di agire su profondità e velocità di oscillazione.
Segue il phaser King Henry, che con le sue manopole rende il sound malleabile e versatile. Oltre al controllo di velocità Rate, l'utente può regolare la profondità dell'effetto con Depth e la risonanza con Peak.
Il compressore è un pedale controverso, spesso incompreso. Rotosound, con il suo Pusher, intende offrire ai chitarristi un compressore performante e facile da usare, dove non si trovano termini complicati come attacco, release o threshold, bensì dei più intuitivi controlli di Squeeze, Bite e Regain.
Facile da usare è anche il chorus Crusader, che si affida ai controlli di Rate e Depth per regolare gli elementi basilari dell'effetto e aggiunge un potenziometro Level per dosare la presenza del chorus all'interno del mix finale.
Esempio ideale dell'incontro tra suoni classici e nuove tecnologie, il delay Aftermath è un ibrido di circuitazione analogica e digitale. Il comparto relativo ai ritardi è del tutto analogico, mentre i controlli e le regolazioni dell'effetto vengono gestiti in modo digitale. Lo scopo è offrire sound caldi e caratteristici con le regolazioni di fino di cui sono capaci gli effetti più moderni.
Come il compressore, anche l'equalizzatore è spesso un tabù per i chitarristi. Parlare di frequenze e confrontarsi con pannelli a più bande può rendere complicato l'approccio, ma Rotosound rende ancora una volta tutto il più semplice possibile con il Leveller. L'eq in formato pedale ha tre soli controlli che agiscono su frequenze mirate per ottenere direttamente gli effetti desiderati. Il chitarrista non deve preoccuparsi quindi di hertz e decibel, ma deve solo decidere se vuole più Boom, Fuzz o Honk dal suo sound.