Di solito chiediamo un po' di storia dell'azienda. Questa volta invece vorrei che mi raccontassi quello che è, secondo te, l'evento più importante nella storia del tuo brand, che lo ha segnato rendendolo ciò che è oggi.Il Dr. Alfio Leone inizia per caso la sua carriera nel campo musicale nel 1958. Cresciuto in un ambiente intriso di liuteria sin da ragazzino, dato l’elevato numero di liutai che si contavano nel catanese nel dopoguerra, grazie alle sue conoscenze linguistiche e alla sua capacità imprenditoriale si reca in Germania per ricontattare alcuni clienti tedeschi di un suo parente liutaio e porta con sé un mandolino e una chitarra. Il caso vuole che nello stesso periodo Elvis Presley, all’inizio della sua esplosiva carriera, stesse prestando servizio militare in Germania, facendo diversi concerti in varie cittadine. In conseguenza di questo, si rende conto che la domanda di strumenti di liuteria era in notevole crescita e, forte della sua ottima capacità imprenditoriale e della sua passione per la musica, si trova in breve tempo ad accumulare una gran quantità di ordini. Al rientro in Italia interpella buona parte dei liutai locali al fine di realizzare quanto gli era stato commissionato dal mercato tedesco. Purtroppo, dato il momento storico, la difficoltà e la diffidenza residuate dal periodo post-bellico, si trova a bussare solo a porte chiuse. Ma questo non lo ferma e, organizzandosi con il fratello Nino, il quale ha supportato la parte tecnica del laboratorio, fonda quella che oggi è Musikalia, organizzando in un’unica struttura diversi liutai specializzati e assumendo operai "ambosessi". Nel corso degli anni ha sempre cercato di differenziare la propria produzione seguendo quelle che erano le richieste del mercato, a tutt’oggi, infatti, la ditta realizza una vasta gamma di strumenti a pizzico, differenti anche in finiture e fasce di prezzo per venire incontro a tutte le esigenze. Ma soprattutto punta sul vero artigianato, solo il taglio legno viene effettuato con le macchine, per il resto, dalla posa delle doghe alla verniciatura, tutto viene fatto manualmente. Questo, oltre a rendere ogni pezzo unico, conferisce allo strumento quella armonia di suono, ma soprattutto quella "umanità" che solo l'amore di un liutaio sa trasmettere durante la costruzione.
La Mostra d'Oltremare sarà gremita di stand di ogni genere. Cosa avete preparato per spiccare tra la folla e attirare a voi i visitatori?Per quanto riguarda la Mostra, il nostro spazio si troverà localizzato nella prima area di transito, l’SHG Vintage & Acoustic, postazione A14, e offrirà un piccolo ma variegato esempio di quello che è il nostro lavoro. I visitatori potranno apprezzare strumenti rappresentativi delle più diverse etnie musicali, strumenti latino americani come Ukulele, Cavaquinho e Tiple, ma anche la Balalaika Russa, per poi passare a strumenti della musica celtica, come il Mandolino e il Bouzouki Irlandese, i Banjos, Chitarre, e ancora il Baglama e il Bouzouki Greco, ma soprattutto i nostri classici Mandolini della tradizione Italiana. Durante l’esposizione avremo il piacere di farvi ascoltare il suono dei nostri strumenti grazie al contributo del Maestro Simone Palmieri, polistrumentista nonché direttore e ideatore del DMMI (, anche ), che eseguirà una demo sul palco di SHG domenica 13 Aprile alle ore 11:50 circa.
E cosa farete, invece, per fare in modo che i visitatori tornino da voi anche dopo la fine di SHG?Il nostro obiettivo è rendere la musica protagonista, coinvolgendo quanto più possibile i visitatori nell’ascoltare e apprezzare il lavoro di liuteria artistica che c’è dietro ai nostri strumenti. Ciò ci motiva a ritenere che questo rafforzerà la fidelizzazione verso i nostri prodotti e il pubblico potrà toccare con mano l’ottimo rapporto qualità prezzo e l’elevata stagionatura dei legni adoperati.
C'è un prodotto o un'iniziativa in particolare che non vedi l'ora di condividere con i visitatori di SHG?Proprio in occasione di questo evento inaugureremo una nuova linea di Ukulele soprano in legno di bubinga e di zebrano. Per la prima volta li presenteremo al nostro pubblico, sebbene siano stati già ampiamente pubblicizzati sul web e abbiano già riscosso un notevole successo.
Contemporaneamente verrà, per la prima volta in esclusiva, dimostrata la nostra partecipazione a un’iniziativa che ha veramente dell’innovativo: il DMMI.
Il DMMI (Dynamic Museum of Musical Instruments - Museo dinamico degli strumenti musicali) nasce dall’idea del Maestro Simone Palmieri, con lo scopo di promuovere la cultura e l’arte nelle scuole, nei comuni, nella società, nel mondo. In pratica, il tradizionale museo degli strumenti musicali si trasforma in un museo dinamico entrando nelle scuole e favorendo con le sue attività laboratoriali un approccio didatticamente valido nei confronti delle diverse culture musicali. La musica, con le sue molteplici sfaccettature, genera e migliora processi creativi, la percezione, l’ascolto, e sviluppa il senso critico. Il DMMI propone inoltre diverse iniziative, tra cui un progetto di musicoterapia per bambini e ragazzi portatori di autismo, disabili e affetti da tumore.
In tempi in cui si cerca di non dimenticare le nostre tradizioni, in cui si parla di reintrodurre l’insegnamento del mandolino nelle scuole medie a indirizzo musicale e si organizzano flash mob per le strade, è fondamentale ricordare che la musica scorre nelle vene degli italiani e nessuna crisi la potrà mai fermare.