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Fender cede Guild
Fender cede Guild
di [user #3] - pubblicato il

Come ciliegina sulla torta, la cessione di Guild a Cordoba, si sfalda un altro pezzo dell'impero. Dopo quasi vent'anni di proprietà Fender e due traslochi, anche lo storico marchio nato a Manhattan a inizio anni '50 vede una sorte incerta.
Come ciliegina sulla torta, la cessione di Guild a Cordoba, si sfalda un altro pezzo dell'impero. Dopo quasi vent'anni di proprietà Fender e due traslochi, anche lo storico marchio nato a Manhattan a inizio anni '50 vede una sorte incerta.

Analogamente all'altra vittima della crisi Fender (Ovation), anche Guild ha una storia importante. Protagonista in concorrenza con Gibson e Martin dell'esplosione folk degli anni '60, ha portato un contributo significativo di innovazione e qualità. Fu Guild, per esempio, a mettere in commercio la prima acustica cutaway (D-40C) nel 1972. Non a caso star di prima grandezza la scelsero come strumento da palco: Paul Simon, Johnny Cash, Richie Havens.

Fender cede Guild

Penalizzata dalla fine dell'epoca folk, a inizio anni '80 Guild provò a cercare fatturato nel mondo dell'elettrica, con alcune interessanti solid body e una linea di elegantissime semisolide disegnate da George Gruhn. Ma nonostante una qualità che non subì mai compromessi, il declino di fatturato portò lo storico marchio sull'orlo della bancarotta, fino all'acquisto da parte di fender nel 1995, che dopo soli sei anni sbaraccò la fabbrica e portò la produzione a Corona, salvo traslocare di nuovo nel Connecticut, nelle fabbriche Ovation, nel 2008. Nonostante il valore qualitativo di quest'ultima mossa (i liutai di New Hartford hanno costruito alcune tra le migliori Guild della storia), Fender non fece mai nulla per rilanciare un nome che meritava ben altra fortuna e oggi, per tentare di mantenersi a galla nonostante bilanci in profondo rosso, prova a far cassa con quel che rimane.
Cosa farà Cordoba non è dato sapere ancora, il futuro ci dirà se l'uscita dal sempre più instabile carrozzone Fender è stata l'inizio di un nuovo splendore (possibile, viste le potenzialità produttive di Cordoba, anche in territorio americano) o l'anticamera della fine.

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Che amarezza....
di sundayplayer [user #13160]
commento del 07/05/2014 ore 20:16:53
:o(
Rispondi
C'è ancora qualcuno...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 07/05/2014 ore 20:1
...che sostiene che è tutto normale?

Tra parentesi: la riprova dell'isteria del management del gruppo FMI sta nel fatto di aver investito milioni di dollari in R&D delle nuove collezioni lanciate allo scorso NAMM per poi andare a cedere il marchio senza neanche aspettare i ritorni dell'investimento.
Rispondi
Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 08/05/2014 ore 10:15:11
Le aziende "profit" devono fare i conti con gli azionisti che si aspettano ritorni; se ciò non avviene si devono prendere provvedimenti.

Non ho visto il bilancio 2013 di Fender e quindi non sono in grado di valutare e/o giudicare eventuali scelte. Normalmente però si vende per fare cassa, si fa cassa quando non se ne ha più; la cassa fa parte del Patrimonio di un azienda: cassa, proprietà, macchinari, etc. La somma di tutto questo e altro fa il Patrimonio che è soggetto a regole ben precise e non può scendere al di sotto di certi valori stabiliti dalle leggi. Se questo avviene la società deve portare i libri in tribunale.

Io non so se quanto sopra è il caso di Fender e per questo non esprimo giudizi, possiamo fare riflessioni istintive basate su nostro affetto o meno per un marchio storico ma criticare una scelta senza sapere quello che c'è dietro mi sembra come fare l'allenatore della nazionale durante i mondiali.

Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di alberto biraghi [user #3]
commento del 08/05/2014 ore 10:47:28
Non è nostro uso criticare scelte sulla base dell'emotività, ma non possiamo ripetere tutto a ogni articolo. Questa notizia segue quella sulla chiusura degli impianti di New Hartford, di cui abbiamo dato la notizia pochi giorni fa. E' stato uno degli articoli più letti degli ultimi mesi, c'è un interessante dibattito in cui sono state ampiamente esposte le pesanti difficoltà in cui versa Fender a causa di scelte manageriali quantomeno discutibili.
Oggi il gruppo ha una valutazione di Moody B2-PD ovvero a rischio default, con un pesantissimo indebitamento e una politica commerciale rischiosissima. Ed è reduce da una IPO ritirata nel 2012.
vai al link
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Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 08/05/2014 ore 11:41:57
Appunto Alberto, gli articoli suddetti li ho letti a suo tempo (essendo tra l'altro possesore di un Ovation da molti anni) e proprio in quegli articoli si parla di "default" proprio ciò che citavo io: la loro sitazione Patrimoniale ( quindi non il Conto Economico) è tale che hanno dovuto tagliare i costi prima (operazione Ovation) e poi fare cassa (operazione Guild).

Sulle scelte manageriali non so che dirti, a suo tempo leggendo l'articolo tendevo a condividere coloro che sostenevano che Ovation non ha più il mercato di una volta e se un prodotto non tira più secondo il piano (budget) si possono fare due cose: 1) ridurre i costi 2) toglierlo dal catalogo. Mi sembra che Fender abbia optato per la prima soluzione.

Però ripeto: non avendo visibilità del loro bilancio e questa volta mi riferisco al Conto Economico, non sono in rado di valutare i volumi di Ovation venduti negli ultimi due - tre anni per cui non mi esprimo.

A cuore però, essendo un Fenderiano anche "vintaggiaro", ti dico che mi dispiace vedere un mito vicere una situazione così.

Che dici, facciamo un IPO tutti noi Accordiani e ce la compriamo per dargli una bella risistemata? io in California ci vivrei volentieri ;-)
Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di alberto biraghi [user #3]
commento del 08/05/2014 ore 14:34:33
Come dicevo di là, secondo me la soluzione adottata è la peggiore. La produzione orientale comporta un riposizionamento forzato che storicamente si è dimostrato fallimentare (TUTTI i casi analoghi sono finiti nel fallimento).
Sui volumi Ovation dovrei andare a ricuperare i dati, ma il tema è: l'hanno comprata a volume di vendita x, quindi - suggerisce la logica - o gli andavano bene quelli o pensavano di rilanciarla. Invece i volumi sono scesi pesantemente dopo tre anni. Per cui volevano distruggerla o sono degli incapaci. Propendo per la due.
Quanto a Guild, alla fine forse meglio in mano a Cordoba, almeno per loro è un asset di valore e non una acquisizione fatta per costruire monopolio, come FMI tentava di fare a cavallo del millennio.
Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 08/05/2014 ore 15:46:43
Rispetto la tua opinione critica sulla strategia di marketing Fender/Ovation, non concosco i dati di vendita degli strumenti Fender costruiti in oriente ne quelli di altri per cui mi astengo.

Sull'acquisto di una società, le cose non vanno esattamente come dici tu, l'acquisto prevede una serie di analisi dello stato esistente (Due Diligence) e la formulazione di un piano (Buisiness Plan) che non vede protagonista la quota di mercato all'atto dell'acquisto ma valore patrimoniale della società e le sue potenzialità di crescita o rilancio. Si può anche acquistare una società in perdita con l'obiettivo di rilanciarla ma nessuno garantisce che il piano funzioni; le variabili sono tante e ci si affida alle proprie capacità manageriali, studi di mercato e talvolta consulenti esterni ma nessuno può prevedere il successo o meno di un prodotto.
Esiste una terza ipotesi oltre alle due da te citate: 1- volevano distruggerla, 2- incapacità manageriale e 3 -fine della appetibilità del prodotto.
Chissà quale delle tre... ma questo era oggetto del dibattitto del bel post dedicato a Ovation e non ho fatto il conto do come sia finita in termini di opinioni ;-)
Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di alberto biraghi [user #3]
commento del 08/05/2014 ore 19:16:45
OK, ma mi dai atto che qualcosa da fuori si dovrebbe vedere? Voglio dire, questi hanno acquistato Guild e per 20 anni non hanno fatto nulla. Hanno acquistato Ovation e per 8 anni non hanno fatto nulla. Non si è vista comunicazione, endorsement vero, niente. Negli anni 2000 come si può pretendere di vendere una chitarra senza fare una pagina di pubblicità decente su Guitar Player o senza appenderla a un collo che piaccia? Che investimenti erano previsti in quel business plan?

Sulla ipotesi 3, la fine appetibilità del prodotto, è possibile che *tutti* i prodotti rilevati da Fender risultino a fine appetibilità? Tra questi non noccioline, ma Jackson, Hamer, Ovation, Guild e pare Gretsch (tutto caricato sulle spalle ormai un po' bolse del bravo Setzer)? Ora, uno che fosse uno di questi marchi che funziona di suo dovrebbe esserci no?

Lo chiedo a te che mi sembri del mestiere :-)
Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 09/05/2014 ore 10:05:59
Purtroppo non faccio marketing, vendite e business planning nel settore degli strumenti musicali ma in altri settori, quindi mi è difficile conoscerne i dettagli.

Posso solo fare una valutazione personale basata sulla mia conoscienza del mondo degli strumenti, costruita a seguito della passione ultra decennale (sigh!) che tutti noi abbiamo per le nostre amate chitarre e che vale quello che vale...
La mancanza di Endorsmenet, che giustamente citavi, è sicuramente un grossa pecca e lì concordo con te al 100% che la struttura di Marketing Communicatons Fender ha peccato.
Nel caso Jackson e Hamer (queste ultime sono bellissime chitarre, le adoro) ho la sensazione che Ibanez si sia mossa molto meglio con Vai e Satriani; le Hamer erano comunque piuttosto care e non alla portata di tutti anche se, a mio avviso, sono veramente belle chitarre sia costruttivamente che come sonorità, specialmente per un certo tipo di rock.
Su ovation rimango della mia idea, pur avendone una, la trovo superata. Ha fatto il suo tempo forse doveva cambiare design ma non credo avrebbe potuto competere con Martin , Taylor, Olson e altri. Diciamoci la verità: rispetto alle marche succitate, suona meglio l'Ovation?
Gretch: azz... le adoro ed avendo solo Fender a Gibson Vintage mi piacerebbe aggiungere una Country Gentleman degli anni 60 alla collezione. Il buon Brian Setzer gli fa onore con del fantastico Rock&Roll da pelle d'oca ma lì il problema è proprio questo: Gretch è inevitabilmente asociata al rock&roll, erroneamente, ma è così, e cambiare percezione non è un compito facile. Una volta che hai una reputazione ti rimane incollata e se non torna di moda un certo tipo di musica, è dura rilanciare il marchio.
Questi, come dicono gli americani, sono i miei 5 cent, ovvero le mie modeste opinioni. Sicuramente i manager di Fender non sono dei geni del marketing ma non dimentichiamo che hanno l'arduo compito di mantenere alta la reputazione del loro marchio di base che ha fatto la stroria della musica moderna e che è sotto continuo attacco da parte di una concorrenza aguerrita sia di altre marche che di falsari del loro stesso marchio...
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Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di alberto biraghi [user #3]
commento del 10/05/2014 ore 23:48:56
Ma secondo te allora perché hanno comprato Kaman? E non nel 1996 come con Guild, che era un altro mondo. Poco più di un lustro fa, già nel mondo moderno. Se come tu dici (io non concordo) era superata, che senso aveva comprarla? E una volta comprata, che senso aveva ridursi con la stantia Melissa Eheridge, il vetusto Di Meola e i marginali e fuoritema Kaki King e DJ Ashba (riposizionamento de noantri)? Chiedo a te che sei del mestiere perché veramente faccio fatica a comprendere. Indebitati come erano non era meglio tenersi i soldi?
Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 12/05/2014 ore 11:23:39
Caro Alberto, Non so che dirti; come ti ho detto prima, non sono del settore e quindi la mia opinione è solo quella di un appasionato di musica e strumenti musicali ed è questo il messaggio che tento di dare: attenzione a dare giudizi se non ci sei dentro, spesso azioni fatte possono sembrare incomprensibili al di fuori e pertanto generano una percezione distorta della realtà.
Su ovation ti lancio una amichevole e scherzosa provocazione. Se io ho un Ovation e tu una Martin tutte due di pari valore; fai a cambio con me? io si, e anche di corsa ;-)
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Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 12/05/2014 ore 13:57:56
Ma quale percezione distorta, di grazia?

Fender è in mezzo ad un terremoto, hanno defenestrato il CEO, hanno appena nominato un nuovo presidente, il CEO ad interim Scott Gilbertson ha un mandato a termine che scadrà non appena avranno trovato qualcuno disposto a prendere in mano la società. Le linee produttive giapponesi sono ferme, i prodotti annunciati allo scorso NAMM arrivano col contagocce(per non parlare di quelli neanche presentati, tipo la Pure Vintage Color Rotation Series...) e nelle ultime settimane si sono viste cose demenziali tipo le chitarre per le squadre di baseball.

Stanno cercando di fare cassa disperatamente e vendono i gioielli di famiglia a prezzo di saldo.
Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 13/05/2014 ore 09:10:07
Nessuno ha mai messo in dubbio la crisi manageriale caro Matteo, se rileggi con attenzione ti renderai conto che abbiamo parlato di marketing di prodotto e della validità di questi ultimi nel mercato odierno Alberto ed il sottoscritto su due posizioni diverse e su questo abbiamo avuto una ottima conversatzione confrontando i nostri punti di vista.
Insisto nel dire che NON ho la presunzione di dire chi ha ragione perchè non sono del mestiere. Mi occupo di Marketing e vendite in altri settori hi tech e come ho detto più volte, e lo dico per esperienza vissuta, se non vivi una situazione rischi di avere una percezione errata. Tutto quì.

Dal mio punto do vista, se errore manageriale c'è stato, è stato quando Fender ha fatto le acquisizioni; forse sarebbe stato meglio proseguire nella difesa del proprio marchio piuttosto che acquisire marchi che erano comunque destinati ad un declino... opinioni condivisibili o meno. Io rispetto quelle di tutti.

Le strato Baseball? per la nostra mentalità è quantomeno singolare e non credo che molti di noi la prenderebbero , ma noi non siamo americani, la nostra cultura è totalmente diversa per cui attenzione a giudicare senza consocere peraltro i numeri.
L'investimento di un'operazione del genere è piuttosto basso e probabilmente cofinanziato dalle società sportive; per contro il ritorno in termini di visibilità può essere alto negli USA. Ritengo che sia prematuro fare valutazioni senza consocere i retroscena ed il piano complessivo legato al lancio di questo prodotto.
D'altronde le chitarre particolari hanno sempre avuto un loro mercato; ne sono vittima io stesso essendo il possesore di una meravigliosa tele Pink Paisley giapponese del 1985; la prima replica dopo l'originale del 68... ;-)
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Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di alberto biraghi [user #3]
commento del 12/05/2014 ore 14:19:39
Dipende da che Ovation. Se è un'Ovation pre-FMI e di uno dei modelli che mi piacciono, sì. Se una delle rare Custom legend pre-Kaman bar, allora ci aggiungo una buona bottiglia. Nulla è soggettivo come il suono e il feel di una acustica, quindi faremmo un buon affare tutti e due, situazione win-win!
Resta il limite che "di pari valore" è un concetto difficilmente verificabile. Chi lo definisce? Le Martin hanno delle quotazioni, le Ovation no, il loro valore è mosso dal mercato contingente. Anche se ti capitasse di doverti sbarazzare di una Custom Legend 30 limited del 2004 o una Adamas 2008 Anniversary dovrei correre a procurarmi una Martin per far cambio, ma quale?
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Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 13/05/2014 ore 09:18:15
Molti anni fa, una ventina credo, entrai in un negozio perchè volevo un ampli e uscii con questa ovation completa di custodia rigida di cui adesso non ricordo il modello ma non è una di quelle di pregio quindi ahimè non devi aggiungere la bottiglia, magari ce la beviamo insieme con un bel pasto continuando a parlare di musica e chitarre ;-)
Non me ne sbarazzerò e magari gli affiancherò una Martin il giorno che colpito da attacco di GAS mi trovo davanti and un negozio di strumenti musicali dove una D28 provocante mi guarda lasciva...
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Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di alberto biraghi [user #3]
commento del 13/05/2014 ore 10:42:40
Con 20 anni sulle spalle se è americana è buona. Se è Ultra o Matrix dell'epoca no. Organizziamo il pasto, è un tema che mi intriga quanto Ovation ;-)
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Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di chiatarrox [user #36263]
commento del 11/05/2014 ore 20:31:29
Condivido in toto. Mi sembra finalmente di leggere cose sensate da una persona competente. Aggiungerei per spezzare una lancia a favore di Fender che invece per quel che riguarda il loro marchio storico (appunto Fender) mi pare che abbiano fatto un buonissimo lavoro su più livelli: oggi puoi avere ottime chitarre fenderose sia rivolgendoti verso oriente (chi non ha mai sentito parlare bene delle Squier Classic Vibe per la loro fascia di prezzo), il Messico (le Classic player tra le altre restano un ottimo prodotto per chi vuole una vera Fender senza svenarsi) e gli Usa (a torto o a ragione le standard e le loro varianti american deluxe ecc restano strumenti molto desiderati e hanno una qualità media molto buona). Per non parlare del custom shop che sforna chitarre bellissime e del sistema dei Masterbuilder che é abbastanza recente ma ha creato tutta una nicchia di mercato per appassionati per i quali una Cruz o una shishkov sono un must have. Forse avrebbero potuto fare meglio con gli altri marchi é vero ma io trovo che rilanciare certi prodotti (in primis Ovation che ha qualche appassionato ma oggi non le vuole proprio nessuno) ma non sia piuttosto complicato e non dimentichiamo che la concorrenza é agguerritissima. Le Gretsch per fare un esempio sono bellissime chitarre con una gran storia ma sono effettivamente come suoni molto legate ad un certo genere, sono ingombranti e delicate e comunque in quanto semi acustiche non proprio versatilissime, hanno un tremolo di vecchia concezione e un costo anche per i modelli cinesi non bassissimo proprio per il modo in cui sono realizzate (una simil tele Squier é sicuramente meno costosa da realizzare).
Rispondi
Re: Prima di dare giudizi occorre vedere i numeri
di mke52 [user #17126]
commento del 12/05/2014 ore 11:29:35
...Concordo in pieno con te; aggoiungerei le Fullerton dei primi anni 80, oggi vendute a caro prezzo come fossero vintage.
Ho una sola Fender giapponese, una tele Pink Paisley del 85 (l'originale del 68 costa un'esagerazione) che suona meravigliosamente.
Fender è ancora un punto di riferimento anche per i giovani come John Mayer, ma ce ne sono tanti altri. Questo va riconosciuto alla casa fondata da Leo.
Rispondi
C'era da aspettarselo
di kiodath utente non più registrato
commento del 08/05/2014 ore 11:44:50
E' chiaro che l'intento di Fender, in seguito al tentativo fallito di quotarsi in borsa, sia quello di rifocalizzarsi su quello che il management ritiene essere il core business : chitarre e bassi solid
body che ormai "si vendono da soli".
A questo punto c'è da chiedersi cosa ne sarà del marchio Gretsch.
Le chitarre Gretsch sono tra le sei corde che hanno il maggior divario di prezzo tra strumenti Made in USA e strumenti asiatici perciò a mio parere c'è da aspettarsi un ridimensionamento simile a quello visto per Ovation.
Il dato di fatto è che scelte strategiche affrettate e poco lungimiranti stanno piano piano sgretolando pezzi di storia.
Rispondi
Re: C'era da aspettarselo
di Aristide [user #9744]
commento del 08/05/2014 ore 14:35:45
Tranne pochi pezzi unici, le Gretsch sono fabbricate in Giappone (la Professional Line) o in Corea (le Electromatic).
La proprietà del marchio appartiene ancora ai Gretsch, mentre la Fender ne cura produzione, R&D, marketing e vendite.
Rispondi
Mi innamorai nel lontano 1996 ...
di bigliagraz [user #27015]
commento del 08/05/2014 ore 13:00:33
Mi innamorai nel lontano 1996 di quel fantastico suono delle JF30 e D50
di Cantrell nell'Unplugged degli Alice In Chains...
Rispondi
Re: Mi innamorai nel lontano 1996 ...
di scarface1977 [user #37995]
commento del 28/02/2015 ore 16:26:49
si ma 1996 le faceva gia la fender quei modelli che amavi ha iniziato nel 95
Rispondi
Chi aveva detto...
di TheTrooper utente non più registrato
commento del 08/05/2014 ore 13:49:08
...che Fender era messa molto male con il bilancio, non aveva ragione, DI PIU'. Non è un caso una chiusura ed una cessione in meno di un mese, è chiaro che dovranno fare le pozze con il c*lo per salvarsi.
Rispondi
Mi sa che presto toccherà ...
di malamax [user #14352]
commento del 08/05/2014 ore 13:50:59
Mi sa che presto toccherà a Gretch. Boh ! Politiche industriali...
Rispondi
Facciamo un gioco
di MannishBoy [user #15101]
commento del 08/05/2014 ore 14:00:34
Dai ridiamo un po'!
Ma contando che qui su Accordo siamo grossomodo 30.000 utenti, quanto ci costerebbe a testa comprarci la FENDER? Così tanto per dire, pensa che figata, sarebbe un'operazione epocale, entreremmo nella storia!

Qualcuno ha i numeri alla mano?
Rispondi
Re: Facciamo un gioco
di kiodath utente non più registrato
commento del 08/05/2014 ore 14:52:22
Nel 2012 Fender tento' di quotarsi al Nasdaq con una capitalizzazione totale di circa 185 milioni di dollari, quindi idealmente 30000 persone avrebbero potuto comprare tutte le azioni per grossomodo 6200 dollari (circa 5000 euro) a testa. Il tentativo e' poi fallito perche' la proposta e' stata ritenuta sovraprezzata di molto. Ovviamente gli assets totali di FMI sono di molto superiori a quella cifra. Cifre a parte, il punto e' che sarebbe stato un pessimo affare :-)
Rispondi
Re: Facciamo un gioco
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 08/05/2014 ore 14:53:13
Fender Musical Instruments è valutata 395 milioni di dollari, ne siamo 41mila, quindi circa 9500 euro a testa. Tutti a vendere la propria auto! :-DD
Rispondi
Re: Facciamo un gioco
di ADayDrive [user #12502]
commento del 08/05/2014 ore 15:59:08
Ti immagini 30.000 chitarristi che gestiscono (da pari, tipo cooperativa) un'azienda che produce chitarre?

- 56000 proposte per i modelli in catalogo, ognuno con almeno 4 opzioni di personalizzazione
- 4400 feriti dopo la prima assemblea per diverbi di tipo musicale (tipo lotta blues/rock/metal) e liuteristico.
- Fallimento dopo 6 (o forse 4) mesi di esercizio.
Rispondi
Re: Facciamo un gioco
di MannishBoy [user #15101]
commento del 08/05/2014 ore 17:17:12
Scenari tra più epocali! :)

Comunque la proprietà non ha necessariamente potere decisionale...dai adesso non mi smonterai questa mitica idea per qualche piccolo quanto risibile difetto!

Per ora comunque balliamo tra i 5000 e i 10000 dollari a testa, se riuscissimo a scendere un po', magari al livello di una custom shop, sono convinto che passeremmo tutti qualche notte a sognare di poter avere non UNA Fender ma LA Fender.

Buoni sogni a tutti!!!
Rispondi
Che peccato!! E dire che ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 08/05/2014 ore 18:02:44
Che peccato!!
E dire che le Guild sono tra le mie preferite, e non a caso acquistai Guild dopo essermi innamorato di Richie Havens, John Martyn e Nick Drake!!
Rispondi
E alla fine dei giochi,nel ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 09/05/2014 ore 17:43:32
E alla fine dei giochi,nel catalogo di Fender Musical Instruments,resteranno solo la Squier Cinesi.....
Rispondi
La cosa stupefacente...
di nicolapax [user #27042]
commento del 10/05/2014 ore 17:00:01
... è che Fender poteva fare concorrenza alla LP (perché in fondo è sempre lì la guerra: strato vs LP...) con strumenti già in catalogo che aveva in casa chessò nel catalogo Gretsch (tipo le Jet togliendo il Bigsby) e non l'ha fatto!!!
Inoltre: le Guild archtop sono già delle ottima chitarre, che equivalgono le varie 335, 175 e affini di Nashville, con prezzi analoghi ma SOPRATTUTTO Fender le chitarre acustiche non le ha mai sapute fare e Guild con Ovation rappresentavano una ghiottissima possibilità (equivalente ai vari Taylor, Martin, Olson, Gibson e altre case di alta gamma).
Voglio dire: possiedi un catalogo strumenti tra i tuoi vari brands tale da coprire tutto il mercato e che fai ti auto smonti chiudendo e svendendo?
Ma allora la vicenda CBS non ti ha proprio insegnato nulla?
Rispondi
Trends odierni nel business
di Claes [user #29011]
commento del 13/05/2014 ore 11:34:25
Esempio labels discografiche e la Mega Records: fine anni 90 e l'inizio del nuovo millennio hanno davvero cambiato il mercato dato che le "Majors" hanno fatto man bassa di "Indies". Vi sono ora solo rimaste due - Universal e Sony BMG. Verso 1994-95 la Mega è diventata l'Indie #1 in Scandinavia e detenendo diritti su proprie produzioni - dischi e edizioni musicali - case tipo la Virgin (!) sono state vendute e pure la Mega nel 2003 - era il trend a questo punto. Vi era una nuova label tedesca, la Edel, con folli ambizioni e ha comprato la Mega a prezzo folle... Sono stato l'unico con la mia segretaria a passare all'ufficio danese della Edel. Nel 2006, i diritti della Mega vanno a prezzo quasi nullo alla Playground, a Stoccolma. Morale di questa favola è che né Edel e poi Playground ha fatto alcunché per usufruire diritti acquisiti! Davvero FOLLE!!!

Basandomi sui vostri rapporti FMI vi è una certa somiglianza in tutto questo con il mondo della discografia. Insomma, la FMI ha acquisito delle "labels"... senza sfruttarne decentemente i diritti. Cosa succederebbe se la FMI dapprima va dichiarata in Default rischiando poi una bancarotta? Mi domando:

Strat / Tele sono forse le chitarre con vendite che superano le LP. Quanti modelli diversi della Strat vi sono??? Probabilmente troppi! È costoso fare promozione per OGNI variante della Strat... solo musicisti del tipo Accordiano conoscono dettagli riguardo alle innumerevoli varianti della Strat e il fato della Ovation, Guild, Gretsch, Hamer...
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