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Guild Ashbory: un coso a quattro corde
Guild Ashbory: un coso a quattro corde
di [user #22255] - pubblicato il

L'ingombro è sempre stato un problema per i contrabbassisti. Quando anche il basso elettrico tradizionale risulta troppo grosso e pesante da portarsi dietro per una jam session, o anche qualcosa di più, un curioso Ashbory sbucato dagli anni '80 può salvare la giornata.
L'ingombro è sempre stato un problema per i contrabbassisti. Quando anche il basso elettrico tradizionale risulta troppo grosso e pesante da portarsi dietro per una jam session, o anche qualcosa di più, un curioso Ashbory sbucato dagli anni '80 può salvare la giornata.

Da sempre il principale problema riscontrato da un suonatore di contrabbasso è stato l'ingombro dello stesso, tanto che negli USA lo strumento era da tempo denominato "dog house", cioè "cuccia del cane". Poi con la sua scala (o diapason) da 40 pollici, corrispondenti a 1060 mm e 1040 mm nel 3/4, in un'automobile  familiare o entrava lo strumento o il contrabbassista/autista.
Proprio per risolvere questo problema, Leo Fender nel 1951 mise a punto il Precision Bass con scala 34 pollici, cioè quella che è diventata il punto di riferimento per tutte le produzioni di chitarre basso a seguire. Naturalmente non mancano le eccezioni, come nel caso dell'EB1, il primo basso elettrico Gibson prodotto nel 1953 con scala da 30,5 pollici, usata moltissimo nelle produzioni europee degli anni '50 e '60.

Guild Ashbory: un coso a quattro corde

Come un fulmine a ciel sereno, a metà del 1985 si vide in giro un "coso" costruito da Guild, con scala circa la metà di quella canonica ormai affermata, cioè solo 18 pollici. Dotato di quattro corde di grosso calibro al silicone, è il basso Ashbory, inventato da Alun Ashworth-Jones e disegnato da Nigel Thornbory. Il basso è fretless con i 24 tasti solo dipinti, cioè due ottave da usare con le manine posizionate in stile Puffi ma che amplificato, essendo pure dotato di trasduttore piezoelettrico al ponte,  produce un suono di basso simile al tono di un contrabbasso pizzicato.
Oggi è riproposto da Fender con marchio De Armond per un prezzo decisamente più basso rispetto all'originale d'epoca.

Cercando le possibili origini dello stesso, è facile incappare nell'ukulele basso, controparte dedicata al registro grave del noto strumento acustico, anch'essa dotata di corde al silicone.
In foto la si può vedere a confronto con un prototipo di Ashbory.

Guild Ashbory: un coso a quattro corde

Nonostante le dimensioni minime, si riusciva senza problemi a eseguire il walking bass caro ai contrabbassisti jazz, portandosi al seguito uno strumento dall'ingombro ridottissimo e un suono da contrabbasso abbastanza decente. Pazienza per la forma un po' fuori dall'usuale per i bassisti affezionati al contrabbasso o al quattro-corde elettrico sostitutivo.



Oggi l'Ashbory gode di buona compagnia, e il mercato annovera diversi strumenti con caratteristiche simili. Ecco l'ukulele basso Kala UBass, con corde al silicone di grosso calibro esattamente come quelle dell'Ashbory. In entrambi i casi la domande resta: dove trovare corde di ricambio?



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Ma lo scopo di questo ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 25/05/2014 ore 15:39:58
Ma lo scopo di questo strumento quale sarebbe ? Francamente non capisco ... Dobbiamo suonare rinchiusi nel baule della macchina ? Boo ... Se qualcuno mi sa dare una spiegazione grazie ciao
Rispondi
Re: Ma lo scopo di questo ...
di FBASS [user #22255]
commento del 25/05/2014 ore 17:43:55
Quando lo comperai, era la fine del 1987, era ancora di costruzione Guild ( che lo produsse negli anni 1985-1988 ), costava circa intorno al milione di lire di allora, mentre oggi il DeArmond di Fender ( prodotto dal 1999 ad oggi ancora in produzione ) te lo porti a casa con € 350; è stato originariamente concepito come opzione più portatile per i bassisti, proprio come la scala ormai standard dei 34 pollici del Fender Precision originale è stata utilizzata come alternativa al contrabbasso con scala 40 pollici, solid body compresi quali i vecchi Framus Triumph. Non aveva possibilità di regolazioni al ponte che era fisso, al massimo modificabile fuori opera, ma da sempre i costruttori riconoscono che le tecniche del basso elettrico come slapping e popping non si possono usare, ma soltanto ed al massimo il fingerstyle o il walking, comunque il suo punto forte sono le dimensioni, il peso piuma ed il suono simile al contrabbasso pizzicato, FBASS.
Rispondi
Re: Ma lo scopo di questo ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 25/05/2014 ore 22:55:19
tutti gli strumenti elettrici o elettronici, o quasi, nascono per ragioni di praticita', poi, quando si scopre che producono anche un suono interessante, allora tale caratteristica supera il vantaggio pratico.. per cui ... : Ashbory "suona", fa dei bassi devastanti, estremamente profondi, con un timbro che non e' riproducibile da niente altro ... per cui ha un senso usarlo anche se non si hanno esigenze particolari di ingombro e trasporto
Rispondi
Re: Ma lo scopo di questo ...
di uallarone [user #36443]
commento del 25/05/2014 ore 23:45:24
bravo.
non capisco sinceramente la polemica di quel primo commento...spesso, da lettore, mi è capitato di criticare le pagine di FBASS..perchè mi dava spesso l'idea di uno che elencasse tutti gli strumenti da lui posseduti. stavolta, invece, ha dato un gradevole spunto di ricerca su questo strumento, che ricordo solo nelle vetrine di una quindicina d'anni fa
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Re: Ma lo scopo di questo ...
di FBASS [user #22255]
commento del 26/05/2014 ore 08:42:18
Su 52 articoli e 575 diari, si e no ho parlato in una trentina dei soli diari dei miei strumenti, spesso per spiegare la voglia di ripossedere tutti quelli del periodo "povero degli inizi" e per spiegare la GAS dovuta al fatto che da giovane non me li potevo permettere ( comunque sono anche in molti a farlo ed esclusivamente sui propri strumenti, io è vero ho esagerato a comperarne 32 più 26 pedali, ecc., ma ne vado fiero di possederli finalmente, ma poi adesso invece dormono nei loro foderi ). Ma la maggioranza , specialmente gli articoli, sono sulla storia del vintage sia delle "brand" più conosciute che su quelle di cui se ne è perso la memoria, vedi il caso Universo Valco e Teisco. Poi molti sono anche sulla storia, sia recente che su quella archeologica e sui miti sumeri, mesopotamici ed america precolombiana, su astrofisica e religioni antiche, nonchè esoterismo, fantascienza e persecuzioni religiose .... moltissimi su strumenti e musica etnica, e sono la maggioranza, quindi anche molti sui gruppi musicali storici e sugli album Lp da collezione, FBASS.
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Re: Ma lo scopo di questo ...
di FBASS [user #22255]
commento del 26/05/2014 ore 09:07:3
Ultimamente lo volevo ricomperare, il Fender DeArmond, proprio ad € 350 e lo ordinai all'erede figlia di uno dei due fratelli del negozio più conosciuto a Napoli, che non me l'ha mai fatto arrivare. Ma ho scoperto quest'altro che costa intorno ai 255,32 dollari, almeno il modello base, il Kala UBass da 21 pollici, mentre il solid body costa 369 dollari, se ti interessano più notizie vai a questi indirizzi:
vai al link
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Lo sai non lo avevo ...
di davidederosa64 [user #20297]
commento del 25/05/2014 ore 19:17:10
Lo sai non lo avevo mai ascoltato.Va be può essere comodo per gli spostamenti quando non hai la macchina...io non guido e lo so.
Rispondi
Re: Lo sai non lo avevo ...
di FBASS [user #22255]
commento del 26/05/2014 ore 09:16:42
Prima un saluto a te e papà Robby, vediti questo video e capirai perchè, dopo aver acquistato da Alfredo lo Squier VI ( e che si è anche comportato bene ed in 12 giorni me l'ha procurato mentre tutti gli altri me l'avevano fatta "Nera"), ho deciso di transitare sull'Ukulele Basso Kala UBass, Ciccio :
vai al link
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Ora ricordo!!!
di nicolapax [user #27042]
commento del 26/05/2014 ore 16:38:4
L'ho visto per un breve periodo da Tomassone in vetrina ai tempi in cui facevo l'università (1987/1992, che tempi!!!) e da giovane mi parve una mezza boiata con il mi grosso come il mio mignolo. Dava l'idea di un giocattolo in procinto di spezzarsi in due da un momento all'altro.
Mai provato né mai sentito suonare però (e costava pure tantino), ma se di fatto è stato un chiaro fallimento, un motivo ci deve pur essere.
Così come i bassi tipo steinberger (mio fratello ha un Cort del 1985): chi ne vede più?
Rispondi
Re: Ora ricordo!!!
di FBASS [user #22255]
commento del 26/05/2014 ore 18:14:01
Il Guild che comperai nel 1988 costara lire 1 milione a listino, mentre il DeArmond attualmente prodotto da Fender, costa € 350, pertanto è molto più economico, però 2 ottave in 46 cm (18"), e freetless per giunta, forse comprerò il Kala UBass che è 21 pollici con i tasti, Ciccio il Nostalgico. PS) per lo Steinberger, che ho posseduto ad inizio anni 90, oltre al suono che io ho sempre gradito anche se molti dicevano che suonavano gli EMG, c'era la praticità per il trasporto, pensa che l'usavo con un Kallien Greuger 200 MB, 11 Kg speaker compreso, potevo usare tranquillamente il Bus per il trasporto del tutto, me compreso, ma mi mancava maledettamente la "Palettona Fender" a cui sono affezionato e la mano sinistra non aveva questo punto di riferimento.
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Re: Ora ricordo!!!
di nicolapax [user #27042]
commento del 27/05/2014 ore 12:58:19
Si, comodità e leggerezza, come ti capisco! Anche ora con in braccio il Cort (che ha 2 ottave), sembra che mio fratello stia suonando un remo di canoa, sparato però dentro un Davoli monumentale del giurassico!
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Re: Ora ricordo!!!
di FBASS [user #22255]
commento del 27/05/2014 ore 13:50:43
Sai che i bassi la Cort li sa fare, dopo la delusione per il più costoso degli Ibanez ( di cui ne ho posseduti 5, compreso il primo in assoluto ed il clone Les Paul, più due buoni economici quali lo RB 924 e lo RB 650 ), cioè il TOP freetlees Musician 940, comperai un 5 corde Cort modello Action V passivo e non era male, poi ultimamente ho provato un Curbow 5 freetless, ottimo, però possedendo già tre Fender Vintage, un Gibson G 3, un Music Man Fretless, un Hofner Violin Bass 1967, per il 5 corde ho preferito l'OLP MM3 natural ed ho preso anche il Takamine acustico EG 512 C, poi da 2 mesi ho comperato uno Squier VI e pertanto ho riununciato al Curbow 5, FBASS.
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Re: Ora ricordo!!!
di yasodanandana [user #699]
commento del 27/05/2014 ore 15:14:02
ricordando che lo Steinberger e' uno strumento meraviglioso, io lo avevo gia' usato in passato, un mese fa ci ho passato un pomeriggio per fare delle registrazioni per una produzione. Senza note morte, pieno controllo sulla dinamica, mai scordato di un centesimo, comodissimo da indossare e capace di offrire un ottimo suono qualsiasi sia lo stile col quale si suoni, con qualsiasi posizione della mano destra e interfacciabile perfettamente con qualsiasi ampli o diretta .. Se e' andato in disuso, penso sia per qualche motivo sconsiderato di mancato gradimento estetico, dato che come suonabilita' e prestazioni, rende difficile, dopo averlo imbracciato, suonare qualsiasi altra cosa compreso il vintage.. Ovviamente i bassi che lo hanno imitato, non sono nemmeno parenti lontani, perche' un basso cosi' piccolo possa "suonare", ci vuole che sia fatto di materiale sintetico ..

Anche ashbory e' un ottimo strumento, solo che fa "quel" suono.. suono che puo' anche non interessare ...

per cui il motivo per il quale uno strumento smette di vendere, non e' sempre perche' non e' buono ..

Rispondi
Re: Ora ricordo!!!
di nicolapax [user #27042]
commento del 27/05/2014 ore 15:49:42
... i misteriosi meandri degli esperti di marketing...
E in questi mesi, quei geni di casa Fender per esempio ce ne hanno dato l'ennesima prova.
Comunque il Cort suona! E' di legno e non di grafite ma il suo lo fa.
Poi Yaso ha ragione: ogni strumento ha la sua dignità e può essere valido e funzionale per uno scopo preciso (come ha dimostrato con l'eq. Behringer), anche senza avere blasone, per cui rettifico il mio frettoloso giudizio espresso sopra.
Rispondi
Re: Ora ricordo!!!
di yasodanandana [user #699]
commento del 27/05/2014 ore 16:14:10
ho provato pure il Cort, si lascia sicuramente suonare, non e' un catorcio.. ma fai conto che lo steinberger sia non un altro pianeta, ma un altro universo ... :-)
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