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Il decalogo del musicista indipendente
Il decalogo del musicista indipendente
di [user #39141] - pubblicato il

A quasi un anno dalla pubblicazione del mio primo CD, ho provato a fare il punto della situazione, mettendo giù un po' di riflessioni sul quanto ricavato (non in soldi!) da questa esperienza;. Il tutto in prospettiva del nascente secondo progetto che si intitolerà "Atmosfere Inverse". Il risultato di tale analisi è stato un insieme di spunti autocritici, senza peli sulla lingua, assoluzioni e pacche sulla spalla, tesi a perfezionare il personale atteggiamento in vista del nuovo progetto senza incorrere in errori, mancanze e ingenuità perseguite nel recente passato.
A quasi un anno dalla pubblicazione del mio primo CD, ho provato a fare il punto della situazione, mettendo giù un po' di riflessioni sul quanto ricavato (non in soldi!) da questa esperienza;. Il tutto in prospettiva del nascente secondo progetto che si intitolerà "Atmosfere Inverse".

Il risultato di tale analisi è stato un insieme di spunti autocritici, senza peli sulla lingua, assoluzioni e pacche sulla spalla, tesi a perfezionare il personale atteggiamento in vista del nuovo progetto senza incorrere in errori, mancanze e ingenuità perseguite nel recente passato.

Per meglio ricordarle ho trascritto il sunto di queste riflessioni e siccome erano dieci di numero, ho pensato di proporle (per gioco) sotto forma di "Decalogo del musicista indipendente" con intenzione autocritica,
quindi senza alcuna velleità profetica, non avendo nulla da insegnare a nessuno.

I)
Non cercare di fare la musica per piacere ad altri. Suona la musica che hai dentro e sarai certo di aver fatto la "tua musica".

II) Non elemosinare ascolti del tuo disco presso musicisti e artisti famosi, eviterai la sgradevole sensazione di sentirti ignorato. Meglio regalare il disco a un perfetto sconosciuto che l’apprezzi!

III) Non assumere lo sciocco atteggiamento da "genio incompreso" in un mondo cattivo che non valorizza l’arte. Invece erudisci te stesso più che puoi suonando con amore e umiltà non occupandoti dell’avverso business musicale e delle sue regole.

IV) Ascolta e assimila più generi musicali possibili, non fare lo snob, il tipo che è "al di sopra di certa musica". I musicisti più quotati ascoltano musica a 360° e senza che tu lo sappia suonano (guadagnando soldi e notorietà) sui dischi oggetto del tuo biasimo e ironia.

Il decalogo del musicista indipendente

V) Quando realizzi un tuo progetto musicale abbi cura di scegliere musicisti sempre più bravi ed esperti di te. Non cedere alla tentazione di sentirti "prima donna" assoldando incapaci e incompetenti che avranno il solo merito di render mediocre il tuo disco.

VI) Persegui piccole, ma solide realtà piuttosto che grandi e illusorie fantasie.

VII) Prendi coscienza dei tuoi limiti e valorizza i punti di forza. Ogni musicista saggio suona soltanto ciò che sente di far bene e mai quello che non gli appartiene o non possiede nel suo background.

VIII) Ascolta, interroga, parla, interagisci con altri artisti (compositori, musicisti). Non temere di sembrare inferiore, limitato. La musica è un linguaggio che valorizza le differenze non una stupida gara a chi mangia più torte.

IX) Cura la tua immagine senza svilirla della sua naturalezza. Valorizza ciò che sei ma senza gonfiarti di egocentrismo Ricorda, la tua immagine deve rispecchiare il musicista e la musica che sei.

X) Tieni bene a mente che essere un musicista non fa rima col diventar famoso!
Ci sono eccellenti musicisti che vivono di musica e la godono nell’ombra senza squilli di trombe e articoli sulle riviste. La notorietà è spesso frutto di fortuna o del trovarsi al posto giusto nel momento giusto, ma non è la conditio sine qua non per esser definiti musicisti.

Morale: se non sei un musicista famoso, non significa che sei un fallito!

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