di FBASS [user #22255] - pubblicato il 08 marzo 2015 ore 15:07
Voglio dedicare questo mio modesto diario alle gentili colleghe nel campo musicale, vasto e variegato anche perchè c'è la loro presenza, ricordando che la data 8 marzo è da sempre legata invece ad una tragedia. Si tramanda che in un'ipotetica fabbrica Cotton (o Cottons ) di New York, il giorno 8 marzo del 1908 si scatenò un rogo in cui perirono molte lavoratrici, facendo però confusione con una tragedia invece realmente accaduta in quella stessa città ma il 25 marzo del 1911, cioè l'incendio della fabbrica Triangle nella quale morirono 146 operai, tra cui 23 uomini e 123 donne, e da allora si è scelto la prima data per festeggiare "l'Altra Metà del Cielo". Però c'è un episodio da ricordare, lo menziono quì come ho già fatto su facebook perchè merita di essere ricordato: furono le donne a salvare la Gibson durante la "Seconda Guerra Mondiale" e poi anche dal declino "Post-War", cioè di quando molte Brand musicali furono convertite ad "Industrie di Guerra" e molti uomini furono spediti al fronte a combattere. Sto parlando delle "Ragazze di Kalamazoo" lavoranti in Gibson; ad un professore di legge a nome John Thomas, che insegna presso la Quinnipiac University, nel Connecticut, ma che è anche musicista, collezionista ed appassionato di storia degli strumenti musicali, nelle sue ricerche gli era capitata tra le mani una bella foto in bianco e nero del 1944. Avendo letto nel libro “The Gibson Story” di Julius Bellson, direttore del personale dell’azienda proprio durante la Seconda Guerra Mondiale, che la produzione era stata interrotta in quel triste periodo bellico ( però in un altro libro si riportava invece che la produzione fosse solo calata bruscamente ), ma di tutto ciò lui non ne era convinto, anzi era invece certo che la foto ritraesse la reale forza lavoro nella Gibson di quello stesso periodo ( vi erano ritratte 75 donne sulla scala d'ingresso della Gibson, con sede all'epoca a Kalamazoo, in Michigan ), volendo arrivare fino in fondo alla vicenda, riuscì a rintracciare circa una dozzina di quelle ex ragazze e ad intervistarle, anche se alcune erano ormai nonnine molto anziane, tra le quali Irene Stearns novantenne, venendo così a conoscenza che la dirigenza la Gibson teneva nascoste le ragazze perché avevano paura che gli acquirenti più quotati non avrebbero mai suonato uno strumento fabbricato da una donna ( boh e triplo boh! ). Poi in Fender c'è il caso di Abigail Ybarra, la quale usava comunque una bobinatrice ma il filo lo guidava da sempre lei con le sue mani; eccovi alcune foto, comunque auguri e beccatevi ste belle giovani donne musiciste "OK" :