di FBASS [user #22255] - pubblicato il 10 giugno 2015 ore 10:00
Ultimamente, dopo anni di acquisti di strumenti di un certo livello, ma dal costo notevole, ora che sono in pensione, anche se mi ero riproposto di non comperare più niente al di fuori dei "miei strumenti poveri degli inizi", cioè degli anni 1967-1969 ( ne ho già tre di quel periodo più una Silvertone Amplicase del 1961, strumento di cui noi a Napoli non sapevamo nemmeno l'esistenza all'epoca ), ho deciso poi di ricorrere alle produzioni economiche delle due "Brand" più famose ( cioè Squier ed Epiphone ), spendendo poco ma con risultati e soddisfazioni veramente insperate. Ho cominciato con una Squier Stratocaster made in Indonesia, Candy Apple Red, poi con una Gretsch G 5220 Junior Jet II°, seguite da una Epiphone SG 400Vintage WC, e quì in tutto ho speso € 760 ( 280+200+280 ), con la riprova ulteriore della validità della mia scelta con il notevole miglioramento della produzione "Made in Occhi a Mandorla", constatata dalla sostituzione dei pickups Gibson dorati ( che erano stati montati dal precedente proprietario che l'ha tenuta un paio di mesi soltanto ), sulla SG 400 Epiphone con quelli suoi originali cromati, non riscontrando alcun cambiamento sia nel suono che nel sustain, salvo piccole sfumature. Poi è tornato nella mente, alla notizia del suo decesso nel 2014, il ricordo di Jack Bruce, bassista dei Cream, che era stato il mio punto di riferimento per quanto riguarda l'uso del "quattro corde", insieme a Jet Harris che ci ha lasciato un po' prima, nel 2011. Pertanto ho ricercato il basso che avevano usato in comune, il Fender VI, trovando nello Squier VI a marzo 2014, Made in Indonesia e dal costo di € 450, una riproduzione fedele dei loro originali datati 1963 ( molto più che nei Fender VI attuali che hanno un pickup Jazzmaster al ponte ed un commutatore alla Stratocaster al posto degli originali tre pickups Jaguar e quattro switch montati su mascherina cromata romboidale ). Una ventina di giorni fa, recandomi da Luca, mio amico e negoziante in Battipaglia ( colui che mi ha risolto molti problemi nel reperimento dei componenti originali nell'assemblaggio delle tre Strato ed una Tele, con tassativamente particolari Fender, cioè principalmente manici, pickups e hardware, anche se mi ero un po' incavolato con lui per il mancato recupero di un mio vecchio Wha VOX di fine anni 60 ), ho visto in vetrina il basso con il quale Jack aveva eseguito, nel 1968, il famoso giro di basso di "Badge", l' EB 3. Anche se era solo un Epiphone EB 3, ex demo, ma l'ho voluto provare ed ho risentito "quel suono" ( anche se questo giro, che ho eletto a mia sigla personale nelle Jam Session, lo eseguivo da anni con il mio Gibson G 3 del 1978 ), poi, confrontandolo mentalmente con il già provato, in altra occasione, Gibson SG, che circuitamente ed elettronicamente parlando ha una disopsizione dei comandi tipo Jazz Bass ( Volume + Volume + Tono ), contro i 2 + 2 ( volume e tono per ogni pickup ) più commutatore ruotante a 3 posizioni dell'originale Gibson EB 3 ( di cui i primi a scala 30,5 pollici come il mio compianto Gibson EB 0, e commutatore a 4 posizioni, cioè con lo 0 in più ), non ci ho pensato due volte e l'ho comperato, spendendo solo € 200, ma sono tornato poi indietro di 46 anni ( il suono Jack Bruce è quello del pickup Sidewinder humbucker al manico, cioè la "Botta Gibson", vedi sua ultima scelta per il Gibson EB 1 a violino ). Ciao da Ciccio il Napoletano .