Accordo: Ibanez RC1320: prestigio orientale

Abbiamo percorso la serie Roadcore in lungo e in largo, ma raggiungiamo oggi la vetta con la RC1320, la Roadcore costruita in Giappone. La provenienza geografica, però, non è l’unica miglioria messa in campo dalla RC top di gamma. Il body e il manico sono realizzati, come per i modelli base, in mogano e acero. La selezione delle due essenze è decisamente più accurata. Lo si nota dando uno sguardo da vicino alle venature, lasciate in bella vista dalla verniciatura sunburst e trasparente del manico. Le curve del corpo sono sottolineate dal binding bianco, in perfetta sintonia con i segnatasti rettangolari. Sulla paletta (che può piacere o no, ma troviamo in perfetta sintonia con il look vintage dello strumento) troviamo un set di meccaniche autobloccanti Gotoh, solide tanto quanto il ponte fisso Tight-Tune, con corde passanti attraverso il ponte.

Controllati dalle due manopole dorate di volume e tono, non troviamo due humbucker Ibanez e, stranamente, nemmeno due DiMarzio. L’uno coperto da una cover cromata, l’altro lasciato con le plastiche a vista, troviamo una coppia di Seymour Duncan, JB e Classic ’59, un classico. Sorretti da una mascherina in metallo sono entrambi splittabili attraverso il potenziometro push-pull del tono.

Quando la si estrae dalla custodia rigida in dotazione, ci si accorge subito di quanto il peso sia superiore rispetto alle altre serie (non che questo sia un bene per forza). Si ha proprio l’impressione che il body si ben più pesante, più solid, rispetto all’indonesiana che abbiamo appena posato sul reggi chitarra. Il manico e i suoi 22 tasti medium regalano comodità fin dalle prime note. I tasti sono trattati con il sistema Prestige Fret Edge Treatment. Non ci è dato sapere la differenza tra questo e il Premium Fret Edge Treatment, ma anche in questo caso la finitura è perfetta. La mano scorre senza incontrare il minimo ostacolo, esattamente come ci si aspetterebbe su strumenti di buon livello come la RC1320.

Colleghiamola quindi alla Dangelo Speial Drive passando per la pedaliera di Michele appena rientrata dal tour con le Custodie Cautelari, per sviscerare qualche suono e snocciolare un po’ di note. La voce rispetto alla Premium è completamente diverso. Con un cambio così deciso di pickup non potevamo aspettarci altro. Il Classic ’59 al manico lo conosciamo bene, con le sue basse presenti e tonde. Sul mogano è la scelta ideale, restituisce una voce calda e corposa, sempre presente. Anche splittato ha il suo perché, anche se lo preferiamo di gran lunga a piena potenza. Spostandoci al ponte troviamo un’altra nostra vecchia conoscenza, il JB, altro classicone. Più aggressivo, acidino e sguaiato, aggiunge quel tocco di cattiveria sempre indispensabile in uno strumento. Splittare il Seymour Duncan regala delle ottime soddisfazioni soprattutto nei puliti. Il crunch però aumenta il godimento. L’accoppiata elettronica-legni sembra funzionare alla grande. Il sustain permette di giocare con note lunghe e bending (sempre sicuri grazie al setup azzeccato), la RC ha un’anima bluesy che non fatica a uscire.

Aumentando il gain il blues lascia il posto al rock, senza remore. Con la distorsione la RC si trova a suo agio tanto quanto con il crunch. Con il PU al manico le ritmiche escono grosse e potenti, ma è con quello al ponte che la RC tira fuori tutta la cattiveria di cui è capace. Nel video ci siamo giocati anche la carta del fuzz, ma lasciamo a voi il giudizio.

La RC1320 è il top di gamma della serie Roadcore e come tale non solo ha le finiture migliori di tutte, ma anche il prezzo più corposo. Per portarsela a casa con tanto di custodia rigida, servono circa 1200 euro. Una cifra magari non bassissima, ma in linea con quanto offerto da questo strumento.

Ibanez è un marchio distribuito da Mogar Music