di redazione [user #116] - pubblicato il 19 agosto 2015 ore 09:00
Un dispositivo meccanico da applicare in cima al manico permette di formare qualunque accordo per improvvisare, esercitarsi o comporre armonie con sonorità altrimenti impossibili. Ecco come funziona e cosa promette il Voice Capo.
Il bello delle accordature aperte è poter suonare in una determinata tonalità lasciando vibrare anche le corde a vuoto da cui ottenere suoni pieni, ricchi e con cui potersi permettere escursioni solistiche senza dover rinunciare a un tappeto armonico sempre interessante. Certe soluzioni, però, determinano anche la necessità di trovare nuove diteggiature, re-imparare scale e accordi per adattarsi a un'accordatura differente. La possibilità di avere un accordo prestabilito senza dover diteggiare alcun tasto apre a nuovi orizzonti espressivi, e una "terza mano" che lo tenga per noi all'inizio del manico mentre ci muoviamo su e giù per la tastiera sarebbe l'ideale. È esattamente quello che fail Voice Capo, un dispositivo meccanico da applicare all'altezza del capotasto che permette di formare accordi e suonarli come se fossero corde a vuoto, tenendo la mano sinistra libera per armonie e melodie sui fret più alti.
Adattabile alla maggior parte delle chitarre acustiche, il Voice Capo ha una serie di switch corrispondenti a ognuno dei tasti compresi tra le sei corde in prima posizione, ovvero per i primi quattro fret del manico. Schiacciando questi pulsanti, il chitarrista può formare degli accordi e bloccarli per poi suonarli senza l'uso delle mani, così da avere un tappeto armonico fisso sul quale improvvisare o costruire altri accordi e nuovi voicing. Il principio sembra imparentato con quello dello Spider Capo, testato anche su Accordo in questo articolo, ma ampliato e capace di combinazioni ben più complesse.
Diverso dalle accordature aperte in quanto consente di conservare tutte le diteggiature dell'accordatura standard per la normale esecuzione, il Voice Capo si rivela ideale per composizioni dal sapore modale e per costruire diteggiature impossibili, dove le corde a vuoto pre-impostate sul dispositivo vibrano insieme ad altre diteggiate manualmente sulle sezioni più alte della tastiera. La soluzione risulta inoltre interessante per studiare la sonorità di scale e arpeggi sui vari accordi: provare modi e melodie senza un accordo di riferimento rende difficile immaginare la sonorità risultante. Si avrebbe bisogno di un secondo chitarrista che suoni un accordo per noi o di una loop station per registrarlo, oppure di un capotasto esattamente come il Voice Capo.
Inventato e prodotto negli USA, è in circolazione dal 2009 circa. Sul sito ufficiale a questo link è venduto per 49 dollari, attualmente offerto al prezzo scontato di 29 dollari. Purtroppo sul sito è anche indicato che il prodotto attualmente è esaurito e non ci è dato sapere se una nuova partita è prevista per il futuro, ma l'idea alla base del Voice Capo merita comunque una menzione per l'originalità.