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Tutto quello che avreste voluto sapere sui rumori
Tutto quello che avreste voluto sapere sui rumori
di [user #38234] - pubblicato il

Sapersi muovere tra alimentatori, cablaggi e schermature è fondamentale per assicurarsi un rig performante e silenzioso. Anche senza essere esperti di elettronica, alcuni accorgimenti possono risultare risolutivi per ronzii, fruscii, dispersioni e temibili ground loop.
Quella che segue è una raccolta di informazioni e deduzioni nel tentativo di elencare una serie di cose che nel tempo credo di aver capito sul come eliminare/ridurre i fruscii, rumori, hum etc. dal nostro setup. Tutto quello che diremo è stato ampiamente dibattuto in molti articoli precedenti e ha il compito di riassumere sinteticamente quali sono le possibilità per persone come me, non esperti di elettronica, di adottare la giusta strategia per eliminare il problema con una veduta a 360 gradi.

Iniziamo dalla chitarra.
I single coil sembrerebbero più rumorosi (ma oramai la chitarra l’avete comperata). Nel sito che condividiamo è già stato affrontato più volte l’argomento. Talora la colpa è anche da attribuirsi a contatti ossidati, saldature precarie, componenti al limite.
Una schermatura della componentistica interna alla chitarra si può fare semplicemente foderando con alluminio (magari adesivo o il normale alluminio da cucina) l’alloggio dei componenti. I più esperti si sono cimentati in lavori un po’ più complicati sui potenziometri etc.
I rumori di fondo si attenuano toccando le corde? Non fate come qualcuno che collega un filo di rame da una parte del corpo (non necessariamente quella che pensate) a una massa per creare uno scarico a terra. Non lo fate, potreste lasciarci le penne se il posto dove suonate non è sicuro.
Bufferizzare direttamente la chitarra è fattibile, ci vuole qualche conoscenza di elettronica, ma è possibile (vedi questa guida). Di per sé questa operazione non elimina i frusci, anzi i rumori potrebbero anche aumentare o modificarsi, e soprattutto obbliga permanentemente a una soluzione non elastica in caso urgenza (affronteremo l'argomento buffer più avanti).

Tutto quello che avreste voluto sapere sui rumori

L’ambiente in cui suonate potrebbe essere fonte di rumore da ground loop dovuto a una corrente che si genera tra masse di diversi dispositivi. Alcuni dicono che basta togliere la massa a tutte le spine lasciandone una sola. Potrebbe funzionare (se il rumore è dovuto a un ground loop) ma per alcuni questa pratica potrebbe risultare pericolosa. Una soluzione può essere data dall’utilizzo di un DI box attivo con il pulsantino ground. A questo proposito mi sono chiesto: è l’equivalete di tagliare la masse sulle spine? Probabilmente no, dovrebbe essere un sistema di condensatori e resistenze etc., ma non ho mai approfondito l’argomento. Per il mercato americano è uscito un aggeggio che elimina il ground loop, ma gli americani hanno un tipo di corrente diversa dalla nostra e quindi, pur trovandolo in commercio, per noi sarebbe inutile se non dannoso. Non so se esiste qualche cosa di simile per l’Europa, ma io non l’ho trovata. Una soluzione banale ma talora efficace è ruotare la spina del cavo di alimentazione di 180°. L'italiana Vinteck produce una soluzione interessante contro i ground loop.

Intendiamoci bene, anche noi possiamo risolvere il problema, ma con costi un po’ elevati. In ordine di prezzo e di funzionalità potremmo usare un gruppo di continuità che è in grado di stabilizzare la corrente, eliminare i ground loop e proteggere da sbalzi di corrente killer. Gli svantaggi sono i costi (non tutti i gruppi di continuità hanno tutte le funzioni sopra descritte).
Un'altra possibilità è data dagli stabilizzatori, ma anche questi (quelli veramente funzionanti per la bisogna) sono costosi e/o pesanti e non hanno la funzione di erogare corrente quando questa se ne va. Esistono degli stabilizzatori (o cose simili) da rack in vendita anche nei negozi musicali on line più rinomati ma, a parte le lucine varie, quelli a prezzi accessibili sembra che non svolgano veramente la funzione di protezione o di stabilizzazione o dai ground loop (leggete bene le caratteristiche prima di comprare).
Un metodo poco costoso potrebbe essere quello di acquistare una ciabatta che abbia la protezione per gli sbalzi di corrente e un piccolo circuito facente da filtro per i rumori legati ai campi elettromagnetici. Io l’ho trovata a pochi euro sul solito e-commerce totipotente, l’unico svantaggio (nel mio caso) è che bisogna usare tutti cavi di alimentazione tipo schuko. C’è da dire che potrebbe essere poco efficiente per la lentezza operativa nell’entrare in esercizio in caso di necessità, risultando quindi poco utile e sicuramente non in grado di stabilizzare la corrente, al massimo fungere da filtro per interferenze e forse limitare i danni.
Se vi piace il fai-da-te potreste acquistare un interruttore per la vostra pedaliera che ha già il filtro di protezione e magari uno o due fusibili. A questo proposito potreste anche cannibalizzare l’alimentatore di un vecchio PC e staccare la presa da incasso al quale potrebbe essere già attaccato il filtrino di cui parlavamo sopra (fate un giretto in internet e troverete qualche aiuto).
In internet ho trovato un tale che molto semplicemente ha messo un condensatore 0,1 uF X2 tra il polo positivo e il polo negativo di tutte le ciabatte di casa, riferendo che questo economico filtro ha una buona efficacia e spesa irrisoria: con pochi euro ne potrete acquistare un centinaio.

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Un’altra cosa da fare è quella di mettere delle ferriti su tutti cavi del vostro sistema e probabilmente su tutti i cavi di casa, in quanto limitano l’espansione del campo magnetico generato dalla corrente che passa nel cavo, quindi è importante metterle sul cavo dell’ampli ma anche e soprattutto su quello della lavatrice etc. A questo proposito non tutti sono d’accordo, qualcuno dice che potrebbero alterare il suono (per esempio se fossero messi su cavi audio). Io personalmente mi sono trovato a non poter utilizzare un cavo USB con ferrite ai due estremi, per degradazione del segnale. Mi piacerebbe avere qualche parere più autorevole a riguardo anche per ciò che concerne le dimensioni in relazione alla grandezza e funzione dei cavi.

I cavi audio e di alimentazione devono stare belli srotolati e non incrociarsi, vanno usati cavi buoni e possibilmente corti (esistono anche cavi direzionali e direzionali e twistati). Se invece vi dedicate al fai-da-te ci vuole un buon saldatore, un ottimo stagno, un po' di manualità e una discreta esperienza: una saldatura fredda più prima che poi crea problemi. Il saldatore deve essere potente e pulito ogni volta, bisogna mettere poco stagno, non stare a ripassare mille volte, evitare di scaldare eccessivamente i componenti soffermandosi troppo e possibilmente utilizzare guaine termorestringenti e massima attenzione all'isolamento.

Tutto quello che avreste voluto sapere sui rumori

Ho letto articoli di gente competente parlare delle saldature e la domanda sorge spontanea: è possibile comparare qualitativamente un cavo autocostruito anche se con tutti i crismi con un cavo di qualità (per esempio cavo e jack George l'SP) o anche meno blasonato? Posizionarsi davanti a uno schermo del PC o un dispositivo che emette un forte capo magnetico può creare dei rumori. Il rumore generato tra una wah e un altro pedalino può essere eliminato utilizzando un buffer che in pratica riduce l’impedenza consegnando al dispositivo successivo (pedale o ampli che sia) un segnale meno deteriorato.

Un semplice buffer non costa molto, si può anche costruire in casa addirittura utilizzando kit precostituiti in vendita online.
Andando a leggere i manuali dei miei pedalini ho visto che l’ingresso di solito ha un impedenza di 1Mohm mentre l’uscita è molto più bassa. Se il mio ragionamento è giusto, vuol dire che son già bufferizzati e allora nel mio caso mi sono limitato a metterne uno solo tra chitarra e primo pedale anche perché alla fine della catena ho un DI box che fa la stessa funzione.

Il buffer di per sé non è un attenuatore di rumore, ma penso si possa definire un conservatore di frequenze. Se il suono che esce dalla chitarra non è deteriorato o attenuato in certe frequenze non saremo costretti a settare filtri equalizzatori, overdrive, boost etc. per la correzione del difetto, ottenendo secondariamente minori fruscii visto il minor sfruttamento dei mezzi di correzione.

Tutto quello che avreste voluto sapere sui rumori

DI box, bella invenzione, oltre alla funzione di buffer ha la funzione più importante di bilanciare il segnale audio. Il dispositivo raccoglie un segnale sbilanciato (per esempio quello della chitarra e lo trasforma in segnale bilanciato inviando a altro dispositivo (come un mixer) attraverso un cavo XLR (cosiddetto Cannon o cavo microfonico) che contiene all’interno il filo di massa e due due fili che portano lo stesso segnale ma in controfase: dato due rumori simili in controfase si annullano, alla fine avremo un segnale pulito privo di interferenze e quindi di rumore e senza avere più problemi di lunghezza del cavo.
Un cavo jack stereo da un quarto di pollice può fare la stessa funzione ma bisogna ricordarsi che sia l’entrata che l’uscita dei dispositivi da collegare devono essere bilanciate sempre e in ogni caso. 
L’uscita della chitarra è ad alta impedenza e sbilanciata, quindi alla fine della catena, se per esempio utilizzate una chitarra acustica o un basso, per bilanciare il segnale è necessaria una DI box dalla quale riparte un cavo bilanciato da collegare al mixer o dove volete. La DI Box può avere anche la funzione di interrompere il ground loop e a seconda dei tipi, può alimentarsi tramite l’alimentazione phantom del mixer (non avrete bisogno di alimentarla con batteria o alimentatore dedicato).

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Noise gate, noise suppressor, come al solito c’è chi ne parla bene e chi dice che depauperano il segnale. Io personalmente ne faccio un uso discreto con i software emulatori di chitarra ma non li ho mai usati nella catena dei pedali. L’uso è quello di sopprimere completamente il suono quando questo raggiunge il valore programmato. A questo punto basta solo stabilire la soglia di intervento al disopra della quale il gate non interviene e quindi non dovrebbe modificare il suono.

Alimentatori: anche qui una miriade di pareri discordanti. Come al solito, i prodotti migliori sono spesso quelli che costano di più. C’è chi usa un solo alimentatore con daisy chain, chiaramente avversata da molti. Quello che mi sembra di aver capito è che l’alimentatore deve essere proporzionato alle esigenze, magari sopra 1 ampere, e non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto di trovarsi davanti molteplici uscite separate:  potrebbero esser collegate come una banale daisy chain, cioè in parallelo senza alcun isolamento elettrico.
Clicca qui per i consigli di Vinteck per un'alimentazione ottimale della pedaliera.

Tutto quello che avreste voluto sapere sui rumori

Un impianto elettrico ben fatto, con una messa a terra degna di questo nome e un salvavita, può evitare problemi di ground loop ed è una garanzia di sicurezza.

Pedalini: il bastardo c’è sempre. Talora è sufficiente utilizzare la batteria escludendolo dall’alimentatore. Per pedalini auto costruiti la situazione si aggrava. Chi si diverte a costruire un pedale sa comunque che l’involucro esterno non è solo la scatola che contiene l’effetto ma è anche una gabbia di Faraday. Se proprio non sapete più che fare usate lo stesso concetto applicandolo a tutto che produce un campo magnetico. Non dico di avvolgere il vostro amplificatore con la carta stagnola, ma forse un cavo problematico dentro a un rack sì, per poi rivestirlo con una calza di tessuto o un tubo flessibile di gomma.
Mai dimenticare, infine, manutenzione e controllo periodico di tutto il sistema.
gli articoli dei lettori
Link utili
Schermare il vano elettrico
Quando serve il buffer
Costruire un buffer on board
Consigli di Vinteck sull'alimentatore
Ground Loop Killer
Cos'è e a cosa serve la DI Box
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