di redazione [user #116] - pubblicato il 02 ottobre 2015 ore 08:30
Seduto alla batteria, Ellade Bandini continua a parlarci della sua storia musicale, ripercorrendo pagine imprescindibili della musica italiana d’autore. Oggi è la volta di Francesco Guccini per cui Ellade ha composto, arrangiato e suonato tante parti di batteria. A noi suona e racconta quelle di “Scirocco” e “Asia”.
Il groove portante di "Scirocco" ricorda l’andamento di una milonga, di una beguine. Ellade rimarca come la fisicità, la sua maniera particolare di muoversi, di percuotere le pelli mentre eseguiva questa parte ne condizionavo il suono e l’attitudine del portamento. Un incentivo a spingersi oltre l'esecuzione accademica di una parte; a cogliere la perfezione formale nella pronuncia di un fraseggio come un punto di partenza e non di arrivo. Per leggersi artisti prima che esecutori.
Dal video, traspare come la resa sonora finale fosse frutto di un’alchimia che andava ben oltre la corretta capacità tecnica e meccanica di suonare della parte. C’era la capacità di calarsi completamente nella canzone e di assecondarne l'atmosfera muovendosi, letteralmente danzando, assieme al portamento del tempo.
L'importanza del pattern sta nel controllo della dinamica della cassa e del charleston. Questo permette di avvicinarci al suono dei timbales, tradizionalmente usati in questo genere musicale.
Il secondo brano è “Asia” . Qui è trascritto il groove principale.
Si tratta di un classico portamento di charly suonato in sedicesimi con la cassa che prende il battere del primo e terzo movimento e il quarto sedicesimo del secondo quarto.
Bandini racconta che, originariamente, il portamento pensato per questo pezzo era troppo simile a quello quello suonato su“Autogrill”, altra nota canzone di Guccini. Così Ellade, con l’aiuto del bassista Ares Tavolazzi, ha elaborato questa variazione
La mano destra suona sopra la bacchetta posizionata sul rim un figurato di whacka-chack (ottavo e due sedicesimi), mentre la mano sinistra riempie con il rim click il sedicesimo di pausa, ovvero il secondo sedicesimo di ogni movimento. La cassa invece è suonata a mo' di baiao sul battere del primo quarto e sul quarto sedicesimo del primo e quarto movimento. Infine il charleston swinga con il piede sinistro sull'ottavo in levare di ogni quarto.