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ESO Strap: la tracolla ergonomica con le tasche
ESO Strap: la tracolla ergonomica con le tasche
di [user #116] - pubblicato il

Un laboratorio di Seattle ridisegna la forma della tracolla per non farla finire contro il collo del musicista, distribuire bene il peso dello strumento e per essere regolabile in un lampo. La ESO Strap segue le curve del corpo e ha due comodi taschini per i plettri.
Quello della tracolla per chitarristi e bassisti è un argomento delicato. Tutti ne hanno bisogno, ma se ne parla davvero di rado e spesso ci si limita a consigliare alla cieca quella più costosa, imbottita o larga sulla spalla. A volte addirittura la scelta si riduce a una semplice preferenza estetica, dimenticando totalmente la praticità in favore di materiali lussuosi o decorazioni sgargianti. Ciò che non si considera, però, è che la tracolla è di fatto il punto di contatto tra il musicista e lo strumento, ciò che gli permette o meno di essere comodo per due ore su un palco, senza fargli pesare troppo i chili di una Les Paul e senza ostacolarlo nel suonato.

Una tracolla deve essere resistente, facile da regolare e con la zona che poggia sulla spalla sufficientemente confortevole da non segare il collo del musicista o concentrare il peso dello strumento su una superficie troppo stretta, che lo renderebbe più faticoso da reggere a lungo.
Il punto in cui la tracolla poggia sulla spalla è cruciale: non è raro vedere musicisti che sistemano in continuazione la tracolla sulla propria spalla perché, muovendosi sul palco, questa tende a strofinare contro la base del collo infastidendo e, nei casi peggiori, causando anche qualche abrasione. I produttori si sono spesso sforzati per trovare delle soluzioni, dal semplice uso di materiali morbidi o imbottiti fino alle imbracature più complicate per ridistribuire pesi ed equilibri su entrambe le spalle. La trovata di ESO Strap, invece, va in una direzione diversa, nel vero senso della parola.

La tracolla è tradizionalmente simile a una cintura: una striscia di materiale dritto e regolare che non segue le curve del corpo. La ESO ha invece una curva nel mezzo che serve proprio a far spazio al collo, poggiandosi più comoda sulla spalla senza alterare gli equilibri con lo strumento imbracciato.


In concetto è semplice, ma molto valido: la porzione centrale poggia sulla spalla verso l'esterno, e due curva sul retro e sul davanti fanno sedere la chitarra esattamente dove si troverebbe con una tracolla normale. Anche se il peso dello strumento dovesse tirare un po', la tracolla non arriverebbe a stendersi al punto di raggiungere il collo del musicista. Grazie a un doppio punto di regolazione, inoltre, l'altezza della chitarra può essere regolata velocemente e, con un lavoro adeguato sui due fermi, è anche possibile alterare leggermente la posizione del manico, facendolo impennare se si allunga di qualche centimetro il fermo sul retro e viceversa. Questo perché la porzione ricurva che poggia stabilmente sulla spalla scorrerà più difficilmente in avanti o indietro, permettendo un piccolo margine d'intervento sull'equilibrio nei pesi corpo-manico dello strumento.
Un'ultima aggiunta intelligente è la presenza di due taschini nelle parti terminali, piccole fessure lasciate senza cucitura in cui incastrare il plettro quando si devono eseguire delle parti con le dita.

ESO Strap: la tracolla ergonomica con le tasche

Le ESO Strap sono costruite a Seattle, negli USA, e sono vendute per 59,99 dollari sia in versione per destrimani sia per mancini. Non ci risulta siano attualmente distribuite in Italia e se si considera anche il costo della spedizione potrebbero arrivare a un prezzo importante per una "semplice" tracolla. Tuttavia, l'idea alla loro base ci è sembrata interessante e, chissà, potrebbe fare da spunto per qualche artigiano nostrano o per qualche appassionato di fai-da-te.
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Link utili
ESO Strap
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